sabato 30 aprile 2011

EHF Champions League Maschile: oggi e domani il ritorno dei quarti.

Il cammino verso Colonia è giunto all'ultima tappa. Fra oggi e domani, le gare di ritorno dei quarti di finale di Champions League maschile riveleranno i nomi delle 'fantastiche quattro' destinate ad animare la Final Four della Lanxess Arena a fine Maggio. In realtà molto sembra già rivelato: le due partite che aprono le danze nei rispettivi giorni di competizione hanno l'aria di semplici formalità da sbrigare, sia per l'HSV Hamburg che per il Renovalia Ciudad Real.

I tedeschi vanno in campo in Russia oggi alle ore 15:30 italiane (17:30 locali) contro il Chekhovskie Medvedi, con la non esattamente impossibile missione di difendere il +14 che si portano in dote dalla gara casalinga, dominata la scorso week-end con il punteggio finale di 38-24. Un trionfo dalle dimensioni inaspettate, come ammette lo stesso Igor Vori. Il pivot croato in forza all'Amburgo risulta invece meno credibile quando sostiene, in un'intervista al sito EHF, che la partita di Chekhov sarà molto dura, e che la sua squadra dovrà fare come se ripartisse da zero. Frasi di circostanza a parte, sinceramente non vediamo come la truppa di Martin Schwalb, pure lui in verità molto misurato nelle dichiarazioni dei giorni scorsi, possa gettare alle ortiche una qualificazione già guadagnata e straguadagnata.


Lo stesso discorso vale per il Ciudad Real che, guarda caso, ha asfaltato il Flensburg-Handewitt con identico score (38-24) in gara uno. Ma in terra tedesca, per cui gli spagnoli avranno addirittura il vantaggio di giocarsi la sfida di ritorno alla Qujiote Arena, dove non perdono in Champions League dal 2008 (ed in campionato dal 2004!), e dove le possibilità di una sconfitta con 14-15 reti di scarto per Sterbik e compagnia non vengono contemplate neppure nei romanzi di fanta-handball (se esistono ... xD).

Nemmeno se il rivale è l'unica squadra finora in grado di batterli nell'attuale campagna europea (avvenne nella fase a gironi, ma in Germania, qualche mese fa); nemmeno se il Flensburg arriva alla sfida in terra iberica rinfrancato dalla vittoria contro il Gummersbach in campionato. Anche perché pure Sterbik e soci si sono fatti un'ulteriore iniezione di fiducia, vincendo senza troppi problemi il 'Clasico' di martedì scorso, e 'regalando' al Barcellona la sua prima sconfitta stagionale nella Liga Asobal. Aggiungiamo qualche assenza di troppo nelle fila tedesche - mentre le sfide del campionato di categoria in cui sono impegnate le formazioni giovanili 'obbligherà' il Ciudad Real a schierare più o meno tutti i 'grandi' - e possiamo capire come l'incontro in programma domenica alle ore 17:00, e diretto da Vaclav Horacek e Jiri Novotny, dovrebbe offrire emozioni con il contagocce.

La sfida de 'las cinco de la tarde', orario abituale della corrida, di oggi pomeriggio promette qualche scintilla in più. Il Montpellier Agglomeration HB ha fatto un passo importante verso la finale a quattro espugnando Mannheim (29-27) domenica scorsa, ma lo scarto dell'andata rimane troppo esiguo per consentire ai francesi di sedersi sugli allori, e prenotare in anticipo il volo per Colonia. Fuoriclasse del calibro di Uwe Gensheimer, solo per citarne uno tra molti, e precedenti non lontani quali la vittoria a Barcellona in Champions e quella a Kiel in Bundesliga, suggeriscono di non sottovalutare il Rhein-Neckar Löwen, neppure nei loro confronti esterni. Patrice Canayer, sconfitto dall'Amburgo tra le mura amiche al debutto stagionale europeo, dovrebbe esserne ben conscio.

Tanto più che il coach transalpino si trova costretto a fare di nuovo a meno degli infortunati Issam Tej e David Juricek. Quest'ultimo è già stato egregiamente sostituito da Luka Karabatic, pivot autore di una prestazione sontuosa in Germania, mentre il 'fratellone' Nikola era rimasto sotto il suo livello abituale. Per mettere al sicuro la qualificazione ed arrivare a quella Final Four mancata per un soffio (e tanta sfortuna) la passata stagione ci sarà comunque bisogno della miglior versione di Nikola Karabatic. Il quale, tra l'altro, ha già assaporato il gusto, amaro, di un'eliminatoria persa dopo aver vinto in trasferta per 29-27 la gara di andata: gli capitò contro il Ciudad Real, quando ancora vestiva la maglia del THW Kiel, in una finale di Champions. Tutto sembra indicare una sola cosa ai transalpini: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.


Come nelle migliori tradizioni, il piatto forte si gusta per ultimo. Domenica 1° Maggio, ore 18:30: va in scena l'ennesimo capitolo della saga Kiel-Barcellona, che l'anno scorso ha deciso la vittoria finale mentre adesso ha in palio 'solo' un biglietto per la Lanxess Arena. Germanici ed iberici si affrontano per la quarta volta nella attuale stagione, con un bilancio per ora favorevole ai blaugrana (due successi ed un pareggio). Ma che non deve ingannare, anche perché il teutonico THW si è dimostrato spesso più bravo e 'freddo' al punto giusto nei momenti decisivi. Vale per la finalissima del Maggio 2010, con il loro trionfo in rimonta, ma anche per la sfida al Palau Blaugrana del passato week-end quando, con l'aiuto di una pessima gestione degli ultimi minuti da parte barcellonista, il Kiel ha potuto dimezzare uno svantaggio che, sino a qualche attimo prima, sembrava indirizzare l'eliminatoria nel verso desiderato dai catalani, autori di un ottimo secondo tempo.

Invece il 27-25 dei primi sessanta minuti lascia i giochi aperti, e preannuncia una battaglia epica alla Sparkassen Arena, con coach Alfred Gislasson ad augurarsi che i tifosi tedeschi, di sicuro oltre diecimila, sugli spalti facciano 'molto rumore'. Inutile stare ad elencare tutte le stelle su entrambi i lati del campo, e delle panchine: si rischia di metterci troppo tempo. La sensazione è che il ruolo dei portieri (soprattutto Omeyer e Saric, entrambi sugli scudi all'andata) sarà nuovamente decisivo, anche se l'impegnativo calendario del Barça (la sfida interna col Kiel e la trasferta in Germania sono stati inframezzati dall'infruttuoso viaggio a Ciudad Real) potrebbe dare qualche vantaggio alle 'zebre', che in più, avendo ormai quasi del tutto perso la Bundesliga, mentre al Barcellona Borges basta poco per proclamarsi campione di Spagna, vedono la Champions come 'ultima spiaggia' (di lusso, ovviamente) e daranno il tremila per cento per tornare a Colonia. Ai danesi Martin Gjeding e Mads Hansen il non facile compito di arbitrare la contesa.

Tutte le partite in DIRETTA streaming sul sito ehftv.com; diretta anche televisiva sulla versione tedesca di Eurosport, visibile gratuitamente in Italia a chi può ricevere il Satellite Astra.

venerdì 29 aprile 2011

Tomas 'Spider' Svensson e l'elisir di lunga ... carriera.

Quarantre anni e non sentirli. Continuando a sfidare il moto perpetuo delle lancette dell'orologio. Quando Tomas Runar Svensson vinse il suo primo titolo mondiale con la nazionale svedese, un bel po' di lustri orsono, un tal Víctor Alonso, suo attuale compagno di squadra nel Cuatro Rayas Valladolid, addirittura non era ancora venuto al mondo. Ma questo piccolo dettaglio non deve impressionare più di tanto il portierone di Eskilstuna, nato nel Febbraio 1968 e che continuerà ad esibire la sua classe, fondamentale nel renderlo uno dei migliori estremi difensori che la pallamano abbia mai potuto vantare, almeno fino alle 44 primavere. 'Spider Svensson', come era stato soprannominato, ha infatti rinnovato il suo accordo economico con il club spagnolo ancora per una stagione.


Le prestazioni sfoggiate dallo scandinavo hanno cancellato ogni dubbio emerso all'inizio dell'attuale campionato, quando lo svedese aveva pure meditato il ritiro. Non fosse mai: la società si è convinta di quanto fosse cosa buona e giusta offrirgli una nuova possibilità (anche se 'al ribasso', ma di questi tempi é pratica corrente nei contratti Asobal...), ed il giocatore ha accettato. Essenzialmente 'per tre motivi: perchè mi piace giocare, posso continuare a farlo e mi sento ben voluto. I tifosi di Valladolid mi hanno trattato molto bene'.

Superando in longevità il record del mitico David Barrufet. Addirittura stracciando quello del connazionale Mats Olsson, che appese le scarpe al chiodo nel 1997 a soli 37 anni. Altri tempi. Ora c'è sempre più gente che rimane tra i pali pure dopo gli 'anta' e, secondo le previsioni del medesimo Svensson, ne avremo ancora di più in futuro, grazie alla 'evoluzione dello sport, del materiale, della preparazione, del recupero dagli infortuni' (Spider Dixit...).

Ed il soggetto ne parla a ragion veduta, visto che quando arrivò tra le fila della sua attuale squadra, nel 2009, un problema al ginocchio gli impediva di correre. Tutto dimenticato: oggi Svensson è arzillo e scattante come non mai: 'fisicamente non ho alcun problema ad allenarmi come piace a me'. E nemmeno a fare praticamente da allenatore al suo giovane compagno di squadra Sierra, nè a bagnare il naso ad una generazione di portieri che un po' fatica ad emergere e 'rubare il posto'agli 'anziani' colleghi. Ma con elementi del calibro di Svensson, che quando arrivò in Spagna nel lontano 1990 (c'era ancora il leggendario Atlético de Madrid, in cui militò un paio di stagioni) pensava di rimanerci appena qualche mese, non c'è da stupirsi ....


Tomas Runar Svensson
Nato a Eskilstuna, Svezia il 15 Febbraio 1968
Altezza: 1,94 m
Peso: 98 kg

Carriera:
1984 - 1990: IF Guif Eskilstuna (Svezia)
1990 - 1992: Atlético de Madrid (Spagna)
1992 - 1995: Club Deportivo Bidasoa (Spagna)
1995 - 2002: FC Barcelona
2002 - 2005: HSV Hamburg (Germania)
2005 - 2009: Portland San Antonio Pamplona (Spagna)
2009 - ??: Club Balonmano Valladolid (Spagna)

Nazionale: 1988–2009: Svezia (237 presenze)

Olimpiadi:
Barcelona 1992 - Argento
Atlanta 1996 - Argento
Sydney 2000 - Argento

Campionati Mondiali:
Cecoslovacchia 1990 - Oro
Svezia 1993 - Bronzo
Islanda 1995 - Bronzo
Egitto 1999 - Oro

Campionati Europei:
Portogallo 1994 - Oro
Croazia 2000 - Oro

giovedì 28 aprile 2011

Europei Donne 2012: calendario dei gironi di qualificazione


Dopo il sorteggio, svoltosi ieri pomeriggio al Castello di Nienoord (Leek, Paesi Bassi) dei sette gironi di qualificazione agli Europei Femminili 2012, che avranno luogo nel mese di Dicembre del prossimo anno in terra olandese, l'European Handball Federation ha diramato il calendario dei rispettivi gruppi.

All'Italia è capitato un ostico girone che comprende la fortissima Danimarca, espressione di quello che comunque rimane il campionato femminile numero uno al mondo, la forte Croazia, con varie giocatrici di qualità che disputando un buon europeo lo scorso Dicembre hanno cancellato alcune delusioni del recente passato, e la 'accessibile' Slovacchia. Le possibilità azzurre di terminare fra le prime due, e di conseguenza staccare il biglietto per la fase finale della manifestazione, sono pochissimissimissime, inutile ingannarsi e farsi velleitarie illusioni. La qualità delle avversarie di fatto chiude la porta ad ogni pronostico favorevole.

Ma, come giustamente sottolineato nel comunicato 'post-sorteggio' della federazione, confrontarsi con le stelle danesi e croate sarà comunque un'utile esperienza per la giovane nazionale italiana, ed una nuova tappa nella costruzione di una squadra in futuro forte ed ambiziosa al punto giusto, magari dando spazio da subito, ed in quantità adeguata, ad alcuni elementi di quella Under 19 che bene ha figurato nelle recenti qualificazioni europee di categoria, e che dovrebbe rappresentare la base su cui si appoggiano le speranze dei tifosi.

Di seguito trovate incontri e date dei vari gruppi. Dei Gironi 2 e 3 faranno parte anche, rispettivamente, la prima e la seconda classificata del torneo di pre-qualificazione, cui parteciperanno Grecia, Finlandia, Gran Bretagna ed Israele.

1a Giornata (19-20 Ottobre 2011)
** Gruppo 1
Germania - Bielorussia
Ungheria - Azerbaigian
** Gruppo 2
Romania - Portogallo
Serbia - 1° Classificato Qualificazioni
** Gruppo 3
Russia - Polonia
Montenegro - 2° Classificato Qualificazioni
** Gruppo 4
Francia - Turchia
Macedonia - Lituania
** Gruppo 5
Svezia - Slovenia
Austria - Repubblica Ceca
** Gruppo 6
Danimarca - Slovacchia
Croazia - Italia

** Gruppo 7
Spagna - Islanda
Ucraina - Svizzera

2a Giornata (22-23 Ottobre 2011)
** Gruppo 1
Azerbaigian - Germania
Bielorussia - Ungheria
** Gruppo 2
1° Classificato Qualificazioni - Romania
Portogallo - Serbia
** Gruppo 3
2° Classificato Qualificazioni - Russia
Polonia - Montenegro
** Gruppo 4
Lituania - Francia
Turchia - Macedonia
** Gruppo 5
Repubblica Ceca - Svezia
Slovenia - Austria
** Gruppo 6
Italia - Danimarca
Slovacchia - Croazia

** Gruppo 7
Svizzera - Spagna
Islanda - Ucraina

3a Giornata (21-22 Marzo 2012)
** Gruppo 1
Ungheria - Germania
Azerbaigian - Bielorussia
** Gruppo 2
Serbia - Romania
1° Classificato Qualificazioni - Portogallo
** Gruppo 3
Montenegro - Russia
2° Classificato Qualificazioni - Polonia
** Gruppo 4
Macedonia - Francia
Lituania - Turchia
** Gruppo 5
Austria - Svezia
Repubblica Ceca - Slovenia
** Gruppo 6
Croazia - Danimarca
Italia - Slovacchia

** Gruppo 7
Ucraina - Spagna
Svizzera - Islanda

4a Giornata (24-25 Marzo 2012)
** Gruppo 1
Germania - Ungheria
Bielorussia - Azerbaigian
** Gruppo 2
Romania - Serbia
Portogallo - 1° Classificato Qualificazioni
** Gruppo 3
Russia - Montenegro
Polonia - 2° Classificato Qualificazioni
** Gruppo 4
Francia - Macedonia
Turchia - Lituania
** Gruppo 5
Svezia - Austria
Slovenia - Repubblica Ceca
** Gruppo 6
Danimarca - Croazia
Slovacchia - Italia

** Gruppo 7
Spagna - Ucraina
Islanda - Svizzera

5a Giornata (30-31 Maggio 2012)
** Gruppo 1
Bielorussia - Germania
Azerbaigian - Ungheria
** Gruppo 2
Portogallo - Romania
1° Classificato Qualificazioni - Serbia
** Gruppo 3
Polonia - Russia
2° Classificato Qualificazioni - Montenegro
** Gruppo 4
Turchia - Francia
Lituania - Macedonia
** Gruppo 5
Slovenia - Svezia
Repubblica Ceca - Austria
** Gruppo 6
Slovacchia - Danimarca
Italia - Croazia

** Gruppo 7
Islanda - Spagna
Svizzera - Ucraina

6a Giornata (02-03 Giugno 2012)
** Gruppo 1
Germania - Azerbaigian
Ungheria - Bielorussia
** Gruppo 2
Romania - 1° Classificato Qualificazioni
Serbia - Portogallo
** Gruppo 3
Russia - 2° Classificato Qualificazioni
Montenegro - Polonia
** Gruppo 4
Francia - Lituania
Macedonia - Turchia
** Gruppo 5
Svezia - Repubblica Ceca
Austria - Slovenia
** Gruppo 6
Danimarca - Italia
Croazia - Slovacchia

** Gruppo 7
Spagna - Svizzera
Ucraina - Islanda

mercoledì 27 aprile 2011

Europei Donne 2012: Duro sorteggio per l'Italia

Sono stati sorteggiati oggi pure i gruppi di qualificazione agli Europei Femminili Senior, la cui fase finale si svolgerà, a fine 2012, guarda caso in Olanda. Sorteggio abbastanza ostico per le azzurre che si troveranno di fronte una squadra come la Danimarca - di grandi tradizioni, ed in ripresa, dopo qualche anno difficile, grazie soprattutto alla 'generazione 88/89', che dopo aver mietuto successi a livello giovanile ha riportato la propria nazionale in una semifinale europea lo scorso Dicembre - oltre alla sempre temibile, per quanto assai meno poderosa che in campo maschile, Croazia ed alla Slovacchia, certamente la meno 'glamour' tra le avversarie delle azzurre ma comunque rivale da prendere con le molle.


Ecco i sette gruppi delle qualificazioni (le prime due di ciascun girone passano alla fase finale, unendosi al paese organizzatore ed alla Norvegia detentrice del trofeo):

Gruppo 1
Germania
Ungheria
Bielorussia
Azerbaigian

Gruppo 2
Romania
Serbia
Portogallo
** 1a Classificata girone pre-qualificazione

Gruppo 3
Russia
Montenegro
Polonia
** 2a Classificata girone pre-qualificazione

Gruppo 4
Francia
Macedonia
Turchia
Lituania

Gruppo 5
Svezia
Austria
Slovenia
Repubblica Ceca

Gruppo 6
Danimarca
Croazia
Slovacchia
Italia

Gruppo 7
Spagna
Ucraina
Islanda
Svizzera

1a Giornata: 19-20 Ottobre 2011,
2a Giornata: 22-23 Ottobre 2011,
3a Giornata: 21-22 Marzo 2012,
4a Giornata: 24-25 Marzo 2012,
5a Giornata: 30-31 Maggio 2012,
6a Giornata: 02-03 Giugno 2012.

** Girone pre-qualificazione
Finlandia
Gran Bretagna
Grecia
Israele

Le prime due classificate del girone di pre-qualificazione accedono alla fase successiva.

Europei Femminili Under 19. Azzurrine, impresa sfiorata. I sorteggi della fase finale.

Peccato, perchè c'erano andate davvero vicino. Le Azzurrine della nazionale femminile Under 19, tra l'altro con numerosi elementi delle classi '94/95, hanno sfiorato, ed alla fine mancato di poco, la qualificazione alle fasi finali degli Europei di categoria. Ma si sono rivelate comunque protagoniste di una buona 'campagna di Ucraina': dopo lo scivolone all'esordio con le padrone di casa, sono riuscite a travolgere la Repubblica Ceca (che NON sarà certo una potenza della pallamano europea come qualcuno vorrebbe, ma è sempre squadra di discreto livello ...) con un ottimo e 'storico' 30-20, per arrendersi solo nella partita decisiva con la Slovenia, persa 31-27 ma lottando sino al termine, ed evitando certe débacle cui purtroppo varie passate esperienze di altre nazionali azzurre ci avevano abituato.

Giù il cappello alle ragazze guidate da Sergio Dovesi e Sonia Giovannini, dunque. Ma che le prove soddisfacenti di Kherson non siano un punto d'arrivo, bensì punto di partenza, o semplicemente tappa nella costruzione di una squadra che sappia farsi strada ed imporsi in campo internazionale. Magari cominciando dalle qualificazioni mondiali del prossimo anno, e poi dagli Europei del 2013, quando molte di loro non dovranno vedersela con avversarie più 'vecchie' ma con pari età. E finalmente staccare sul campo, prima nazionale italiana di sempre, il biglietto per la fase finale di una grande competizione.

La senszione è che la maggioranza dei tifosi, per quanto ora si accontenti del 'responso' del passato week-end, sia davvero in attesa del 'grande salto', del momento in cui vittorie come quella di sabato scorso non siano più 'storiche' ma (più o meno) 'ordinaria amministrazione', e l'Italia possa entrare a pieno titolo in qualche grande rassegna internazionale di pallamano (il beach handball piace, regala soddisfazioni all'Italia, ma è comunque ben altra cosa ...). Le basi per raggiungere lo scopo ci sono, sarebbe un peccato (molto più grave del mancato approdo ad Olanda 2011...) non sfruttarle.

Intanto le sedici squadre ammesse (cinque di diritto - Olanda, Danimarca, Russia, Norvegia e Francia - ed undici uscite dai gironi del passato week-end - Austria, Croazia, Germania, Ungheria, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina) alla fase finale della manifestazione, in programma dal 4 al 14 Agosto prossimi, sono state suddivise nei seguenti gironi, dopo il sorteggio avvenuto questo pomeriggio:

Gruppo A
Russia
Spagna
Romania
Slovenia

Gruppo B
Norvegia
Olanda
Ucraina
Austria

Gruppo C
Danimarca
Ungheria
Croazia
Polonia

Gruppo D
Germania
Francia
Svezia
Serbia

Spagna: il Ciudad Real vince il Clásico e 'regala' al Barça la prima sconfitta

Inframezzata tra i vari Clásicos calcistici di questo periodo, ha avuto luogo ieri sera la grande sfida al vertice del campionato ASOBAL di pallamano. Con il Renovalia Ciudad Real al posto del Real Madrid, ovviamente. I manchegos, per quanto lontanissimi dai vertici della Liga, si sono presi una bella soddisfazione rifilando al Barcellona la prima sconfitta stagionale nella Liga, dopo 26 vittorie consecutive dei blaugrana. Ed hanno pure vendicato la batosta subita all'andata, quando era stato il Barça ad interrompere l'impressionante serie di 67 trionfi di fila, in ambito domestico, del Ciudad Real. Il quale, con il successo di ieri sera, riesce a mantenere l'imbattibilità casalinga in campionato, che dura ormai da 97 partite (l'ultimo a violare il loro campo in Asobal fu proprio il Barcellona, nel lontano 2004...)

30-27 lo score finale per la truppa di Talant Dujshebaev. Successo meritato, anche se certamente favorito dal calendario: il Renovalia aveva giocato la sua ultima sfida di Champions League giovedì scorso, mentre i blaugrana venivano dalla battaglia campale contro il Kiel avvenuta solo 48 ore prima circa. I catalani tengono il passo dei rivali nel primo quarto d'ora, mettendo pure il naso avanti sul 6-7 (min. 11:30). Ma quando i padroni di casa stringono le maglie in difesa, portando la loro solita 5-1 alla massima dinamica ed efficacia, con l'aiuto delle parate di Hombrados, arriva il primo break significativo dei locali, che si portano sul 12-9 e tornano negli spogliatoi sul 17-15, frutto anche della buona prova di Kiril Lazarov, che aggiunge una mezza dozzina di reti alla sua collezione, e di Alberto Entrerríos, vincente nella sfida personale contro il fratello Raúl.

Una doppietta di Nagy (top scorer dei suoi al pari di Juanín e Rutenka) ad inizio ripresa illude il Barcellona Borges, ma la 5-1 di coach Talant funziona sempre, e Sterbik sostituisce egregiamente l'altro portiere del Ciudad Real. Per la gioia dei tifosi della - stavolta non esaurita - Quijote Arena, che vedono i propri idoli scappare sul 22-17 e poi fino al 25-19, sigillato da Viran Morros al 43°. La gara è di fatto chiusa e neppure i cambi tattici difensivi operati (tardivamente) da Xavi Pascual sortiscono alcun effetto concreto: il Barça si limita a dimezzare lo scarto al meno tre della sirena.

Quella di Martedì è serata di festa per i fans del Renovalia; al Barcellona rimane il fatto che il successo finale numero 18 in campionato non può sfuggire: quattro punti (52 a 48) - corrispondenti a due vittorie - di vantaggio in classifica a tre giornate dalla fine sono un margine che, a rigor di logica, non può essere colmato. Archiviato con questa certezza, aspettando quella matematica, uno dei Clásicos forse meno 'glamour' di sempre, il Barça può focalizzarsi sulla battaglia che lo attende a Kiel domenica 1° Maggio, mentre tra il Ciudad Real e la Final Four di Colonia rimane solo la formalità-Flensburg da sbrigare nei prossimi giorni.

** Ciudad Real - Barcellona Borges 30-27 (17-15)
Renovalia Ciudad Real: Hombrados, Sterbik; Davis (1), Julen Aginagalde (5), Luc Abalo (3), Isaías Guardiola (2), Kallman (4), Shevelev, (0), Cañellas (0), Alberto Entrerríos (4), Viran Morros (2), Dinart (0), Jurkiewicz (3), Kiril Lazarov (6).
F.C. Barcelona Borges: Sjöstrand, Saric; Noddesbo (2), Juanín García (5), Víctor Tomás (1), Raúl Entrerríos (2), Sorhaindo (0), Dani Sarmiento (2), Iker Romero (2), Nagy (5), Jernemyr (0), Rutenka (5, 4 rig.), Oneto (2), Igropulo (1).
Parziali ogni 5 minuti: 4-3, 6-5, 8-8, 12-9, 14-12, 17-15 (intervallo). 20-17, 22-19, 25-20, 28-23, 30-25, 30-27 (finale).

martedì 26 aprile 2011

EHF Champions League: tra Barça e Kiel la sfida rimane aperta

La sfida stellare fra Barcellona Borges e THW Kiel, ultimo quarto di finale della Champions League maschile in programma lo scorso fine settimana, non delude le attese. Le finaliste della passata stagione ci regalano una battaglia appassionante, terminata con vittoria dei padroni di casa, ma il margine conclusivo (+2; con lo score finale di 27-25), lascia i giochi totalmente aperti in vista di un ritorno in Germania che si preannuncia sul filo del rasoio.

Inizio con qualche errore da entrambe le parti, segno che la tensione è molto forte. E non potrebbe essere altrimenti, data la posta in palio. Una doppietta dai sette metri di Albert Rocas inaugura la partita, ma la reazione dei tedeschi, con Momir Ilić sugli scudi, non si fa attendere. Anche Christian Zeitz e Marcus Ahlm ci mettono del loro, mentre Titi Omeyer, spesso coadiuvato da una buona difesa 6-0, sembra ipnotizzare Juanín García, i cui contrattacchi risultano meno efficaci del solito.

Con tali premesse, e qualche contributo pure dell'ex di turno Jérôme Fernandez, non sorprende che le 'zebre' tentino la fuga, volando sul 15-11 a tre minuti dall'intervallo. Ma proprio gli istanti conclusivi della prima frazione vedono un ritorno impetuoso dei blaugrana: Rául Entrerríos, Konstantin Igropulo ed Iker Romero - il basco è alla sua ultima sfida internazionale casalinga in maglia azulgrana - riaprono in un battibaleno la contesa, anche grazie ad un'esclusione di Fernandez.

Il Barça completa la 'remontada' al rientro in campo: un ottimo Rutenka ed una rete di Víctor Tomás portano la squadra di casa avanti di due lunghezze (17-15) su un Kiel alle cui difficoltà in fase offensiva (un goal in dieci minuti a cavallo dei due tempi, mentre Palmarsson stavolta non brilla) non è certo estraneo l'arrivo di Daniel Sarić, al posto di Johan Sjöstrand, fra i pali catalani. Il bosniaco è più ispirato del collega svedese, ma dall'altro lato del campo il solito Omeyer non scherza, e la sfida rimane in equilibrio ancora per lungo tempo, con i già nominati Ilić e Rutenka a fare la loro parte ma anche i vari Laszlo Nagy e Filip Jicha (quest'ultimo efficace a dispetto di alcuni problemi alla mano) a minacciare le retroguardie avversarie, fino ad un nuovo allungo del Barcellona, che scappa sul 27-23, sigillato da un contrattacco del pivot danese Jesper Nøddesbo a due minuti dalla sirena.

Un divario che potrebbe indirizzare l'intera eliminatoria nella maniera desiderata dai catalani. Peccato (per loro) che una pessima gestione degli ultimi giri di lancetta da parte dei ragazzi di Xavi Pascual consenta al Kiel di dimezzare lo scarto: la rete di Fernandez, e soprattutto quella a fil di sirena di un Dominik Klein marcato poco adeguatamente, rischiano di avere un peso specifico enorme in vista del match in programma domenica prossima alla Sparkassen Arena. Dove, possiamo prevedere, il clima sarà caldissimo, ancor più di quanto lo è stato in un Palau Blaugrana che finalmente ha esibito un'affluenza di pubblico (ben oltre i cinquemila spettatori) degna di un grande incontro di pallamano.

** Barcelona Borges - THW Kiel 27-25 (14-15)
F.C. Barcelona Borges: Saric, Sjöstrand; Noddesbo (5), Juanín García (1), Víctor Tomás (3), Raúl Entrerriós (2), Sorhaindo (0), Sarmiento (0), Ugalde (O), Iker Romero (2), Nagy (5), Jernemyr, Rutenka (6, 2 rig.), Albert Rocas (2, 2 rig.), Oneto (0), Igropulo (1).
THW Kiel: Omeyer, Palicka; Andersson (1), Dragicevic (0), Sprenger (2), Ahlm (3), Kubes (0), Reichmann (0), Zeitz (2), Palmarsson (0), Narcisse (0), Ilic (5, 2 rig.), Klein (3), Jicha (5), Jerome Fernández (4).
Parziali ogni cinque minuti: 2-1, 4-5, 5-6, 9-11, 11-13, 14-15 (fine pt), 15-15, 18-17, 21-20, 24-21, 25-23, 27-25 (finale).

domenica 24 aprile 2011

Champions Uomini: Kavticnik, Accambray e 'l'altro' Karabatic sbancano Mannheim

Il Montpellier Agglomeration HB ipoteca (o quasi) il passaggio del turno con una bella e meritata, anche se non facile, vittoria di due reti (29-27) sul campo del Rhein-Neckar Löwen.

La sfida parte all'insegna dell'equilibrio, e si mantiene tale per una ventina di minuti, con il Montpellier regolarmente avanti (a dispetto di qualche assenza e qualche penalità di troppo a loro inflitta dalla coppia arbitrale serba) ed i padroni di casa a rincorrerli con successo, trovando il modo di beffare più volte il portiere avversario Stochl. I francesi abbozzano una fuga sia sul 6-4 che sull'8-6, ma i Leoni li riacciuffano facilmente in entrambi i casi. Karabatic è sugli scudi, però stavolta non si tratta di Nikola, piuttosto in ombra per tutta la parte iniziale del match, bensì del fratello minore - e meno famoso - Luka, a segno quattro volte (su otto reti dei transalpini) nei primi 18 minuti. Una scelta obbligata, quella del 'fratellino' come pivot, ma che si rivela decisamente efficace.

Il time-out chiesto, sulle note di uno strano remix dell'indimenticata 'Tu vuo'fa' l'Americano' (nota di colore inaspettata), da coach Gudmundsson però regala i suoi frutti ai tifosi della SAP Arena, e con un Gensheimer in forma la squadra locale mette la testa avanti per la prima volta: 10-8 ai cinque dall'intervallo, approfittando di un calo offensivo degli avversari, 'aiutati' in questo da uno Slawomir Szmal in grande spolvero che, tra le altre parate, si esalta neutralizzando un contropiede di Michaël Guigou. La bordata del giovane William Accambray che, ad un giro di lancetta dalla prima sirena, pone fine ad una siccità in attacco durata più o meno una lunghissima dozzina di minuti è soltanto una goccia nel deserto, e non impedisce ai tedeschi di tornare negli spogliatoi su un ben augurante più tre (12-9).

Putroppo per loro, la musica cambia al rientro in pista: per quanto Grzegorz Tkaczyk - che propizia, prima dai sei metri e poi in contropiede, il massimo vantaggio degli uomini in nero - Szmal e Gunnarsson si sforzino di tenere l'avversario a debita distanza, un grande Vid Kavticnik e Karabatic 'il Giovane' guidano i francesi alla riscossa, riportandoli a meno uno, ed Accambray sigla il nuovo pareggio (18-18) al quarantesimo, mentre due minuti dopo Guigou ruba palla e addirittura riporta i suoi in vantaggio.

Tkaczyk e Michael Mueller, attori protagonisti del secondo tempo sul lato RNL, ribaltano la situazione e siglano il 21-20 con cui si entra nell'ultimo quarto d'ora di gioco, ma una doppia penalità alla squadra locale (con il solito Oliver Roggisch che non manca l'ennesimo appuntamento con la panca dei cattivi...) spiana la strada al nuovo vantaggio ospite, ed ancora Kavticnik in versione 'macchina da contropiede' riporta il MHB al più due (24-22). Quando poi, ai dieci dalla fine, 'Karabatic il Vecchio' trova finalmente l'angolo giusto per beffare Szmal, per il Löwen si fa notte fonda.

Ancora il polacco Tkacyzk, fra gli ultimi ad arrendersi, prova a trascinare i tedeschi alla rimonta, ma è costretto a fermare con le cattive un Nikola Karabatic ora davvero in partita, e si guadagna i suoi bravi due minuti in panchina. Accambray ringrazia e spedisce la banda di Caneyer sul +4 (28-24). E per quanto nomi altisonanti quali Karol Bielecki ed Uwe Gensheimer salgano in cattedra nei minuti finali, la difesa del Montpellier ne controlla, almeno parzialmente, la spinta agonistica. I Leoni riescono solo a dimezzare lo scarto, e finiscono battuti per 27-29. Le loro chances di accedere alla Final Four della vicina Colonia diventano remote, mentre i francesi, eliminati con parecchia sfortuna nei quarti della passata edizione, ora sono più vicini al grande appuntamento. Anche se rimangono sessanta, lunghissimi minuti da giocare. Ci si rivede nel Midi transalpino fra una settimana...

sabato 23 aprile 2011

EHF Champions League Uomini: Amburgo vicinissimo alla Final Four.

Dopo il Ciudad Real, anche l'Amburgo prenota un posto al banchetto della Lanxess Arena. I tedeschi strapazzano il malcapitato Chekhovskie Medvedi (38-24 lo score finale) e, per quanto il loro allenatore Martin Schwalb si sforzi di predicare prudenza nelle interviste post-match, ipotecano la qualificazione alla Final Four di Maggio.

Passato lo scambio di reti iniziale, unici momenti nei quali i russi paiono tener testa agli avversari, l'HSV spinge sull'acceleratore ed apre un primo, significativo varco fra sè ed i rivali. Trascinati in particolare da Krzysztof Lijewski, Stefan Schröder e Hans Lindbergh, gli uomini di Schwalb rendono inutile il time-out chiesto da Vladimir Maximov, e si portano sul 15-8 al minuto 21. Il Chekhov, tenuto a galla soprattutto dai terzini, reagisce e quantomeno riporta il gap al meno cinque (20-15 per i padroni di casa) dell'intervallo.

Amburgo incontenibile in fase offensiva nel primo tempo, seppur con qualche problemino in difesa. Ma a Schwalb è sufficiente stringere le maglie e cambiare portiere (fuori Johannes Bitter, dentro Per Sandström), ed ecco una seconda parte quasi perfetta. Compresi tre decisivi rigori parati agli avversari, che permettono ai tedeschi di raggiungere il massimo vantaggio (26-18) al minuto 42.

Nell'ultimo quarto del match, il divario continua a crescere, a dispetto di qualche buon intervento del portiere russo Oleg Grams e di un nuovo time-out voluto da Maximov: si passa al 29-20, e poi al 33-23 segnato dal tabellone ai cinque dalla fine. La 'via crucis'del Chekhovskie prosegue fino alla sirena, con Lijewski (7 reti) e Pascal Hens (6) che terminano alla grande il loro lavoro, e con un goal all'ultimo secondo a sigillare la partita e, di fatto, l'intera eliminatoria. La 'seconda volta' a Colonia è ormai una chimera per i russi, mentre i tifosi amburghesi possono già prenotare il viaggio in Renania-Vestfalia.

** HSV Hamburg - Chekhovskie Medvedi 38-24 (20-15)
HSV Hamburg: Bitter, Sandström; Krysztof Lijewski 7, Hens 6, Schröder 5, Lindberg 5 (5 rig.), Vori 4, Duvnjak 3, Flohr 3, B. Gille 3, Lackovic 2, Jansen, G. Gille
Chekhovskie Medvedi: Grams, Budkov; Filippov 4 (2 rig.), Chernoivanov 3, Harbok 3, Ivanov 3, Kovalev 2, Chipurin 2, Shelmenko 2, Aslanyan 1 (1 rig.), Rastvortsev 1, Shishkarev 1, Dibirov 1, Starykh 1

Rigori: 5/6 – 3/6
Penalità: HSV Hamburg 4 (Jansen 2, Vori, Duvnjak) Chekhovskie Medvedi 5 (Rastvortsev, Chernoivanov, Shelmenko, Harbok, Dibirov)
Arbitri: Csaba Kékes / Pal Kékes (Ung)
Parziali: 1:0 (1.), 1:2 (4.), 2:2 (5.), 3:3 (8.), 7:3 (11.), 7:4 (12.), 8:5 (14.), 10:5 (15.), 10:6 (16.), 12:8 (19.), 15:8 (21.), 15:9 (21.), 17:9 (23.), 17:10 (23.), 18:11 (25.), 18:13 (27.), 20:13 (29.), 20:15 (30.) – 20:16 (31.), 21:16 (32.), 21:17 (33.), 22:17 (34.), 22:18 (34.), 26:18 (42.), 26:19 (44.), 27:19 (45.), 27:20 (46.), 29:20 (49.), 29:22 (51.), 30:22 (52.), 30:23 (53.), 36:23 (59.), 36:24 (59.), 38:24 (60.)

Coppe Europee 'minori' maschili: programma Sabato 23 Aprile

Coppa Coppe - Semifinali Andata:
** Già disputata:
VfL Gummersbach (GER) - Vardar PRO Skopje (MAC) 33-21
** Sabato 23.04.2011 h. 18:30
Amaya Sport S.Antonio Pamplona (SPA) - Tremblay (FRA)

Coppa EHF - Semifinali Andata:
** Sabato 23.04.2011 h. 16:45
TBV Lemgo (GER) - TV Grosswallstadt (GER)
** Sabato 23.04.2011 h. 19:30
Frisch Auf Göppingen (GER) - Naturhouse La Rioja (SPA)

Challenge Cup - Semifinali Andata:
** Sabato 23.04.2011 h. 19:00
RK Cimos Koper (SLO) - Stiinta Municipal Bacau (ROM)
** Sabato 23.04.2011 h. 21:00
Partizan Belgrado (SRB) - SL Benfica Lisbona (POR)

EHF Champions League Maschile. Un week-end di grandi sfide.

Un fine settimana pasquale di grande pallamano è in agguato. Dopo l'anticipo di giovedì scorso ed il travolgente successo del Ciudad Real nella germanica Flensburg, la Champions League maschile completa l'andata dei quarti di finale tra sabato e domenica.

Si parte oggi alle 15:45 (arbitrano gli ungheresi Csaba e Pal Kekes) con la sfida meno equilibrata ed avvincente. Almeno in teoria. Di fronte HSV Hamburg e Chekhovskie Medvedi. Tedeschi favoriti, anche se il recente passo falso interno nella Bundesliga - di cui l'Amburgo rimane ad ogni modo capolista - contro il THW Kiel non è buon segno. Attenzione però a non sottovalutare i russi, già in grado di sovvertire i pronostici nei quarti di finale dello scorso anno, ed ormai realtà consolidata dell'handball continentale.

Il bielorusso del Medvedi Siarhei Harbok, che conosce bene la sua prossima avversaria avendola già sfidata più volte con la maglia del Rhein-Neckar Löwen, si è fatto portavoce, in un'intervista al sito dell'EHF, della determinazione dei moscoviti. Dovrà pero fare i conti con l'euforia dei fratelli Gille, che hanno recentemente rinnovato i rispettivi contratti con il club teutonico, e degli altri 'galletti' amburghesi. Nei precedenti di Champions tre vittorie di marca HSV, tutte però con scarti ridotti, ed un pareggio in terra russa.

I fans che non vogliono farsi mancare la loro buona dose di handball neppure nel giorno di Pasqua avranno abbastanza materiale per 'santificare la festa'. A cominciare dalle 17:45, orario d'inizio dell'interessantissimo match di Mannheim tra Rhein-Neckar Löwen e Montpellier HB, sotto la direzione dei serbi Nenad Nikolic e Dusan Stojkovic. Due formazioni che, curiosamente, si danno battaglia solo per la prima volta in Champions League.

Thorsten Storm, manager dei tedeschi, vede la sfida equilibrata, con il 50% di possibilità per entrambe le formazioni. Difficile dargli torto. Assenze di peso su entrambi i fronti: il tunisino Issem Tej ed il pivot David Juricek (quest'ultimo si trasferirà a fine stagione) per i francesi, il forte giocatore di linea vichingo Bjarte Myrhol per i tedeschi. Nikola Karabatic e compagni puntano a vendicare la sfortunata eliminazione, segnata dalle molte assenze, ad opera del Medvedi nei quarti della passata Champions, ma i 'Leoni' saranno più determinati che mai, anche perchè, con tutte le partenze certe (Olafur Stefansson, Gudjon Valur Sigurdsson, Slawomir Szmal) e probabili (tra cui forse Karol Bielecki) a fine stagione, e con il 'boss' Kasper Nielsen che potrebbe privilegiare la 'sua' altra squadra (AG Copenhagen) al RNL, le prossime annate rischiano di presentarsi piene di incognite.


Il piatto forte del turno di coppe viene però lasciato per ultimo. Domenica 24 Aprile, ore 19:30: va in scena al Palau Blaugrana l'ennesimo capitolo della lunga saga che ha per protagoniste Barcellona Borges e THW Kiel. Finaliste a Colonia undici mesi fa, con vittoria tedesca al termine di una battaglia emozionante, nuovamente di fronte nella fase a gruppi di questa stagione (pareggio in Catalunya, Barça corsaro in Germania), ed ora una contro l'altra armate, con gli scandinavi Kenneth Abrahamsen ed Arne M. Kristiansen a dirigere la contesa, per staccare il biglietto che dà accesso alla Final Four 2011, guarda caso ancora alla Lanxess Arena. Dal loro primo scontro diretto oltre dieci anni fa, in tutto nove vittorie per le zebre, sette per il Barcellona ed un pareggio.

I catalani arrivano allo scontro fra titani (in campo circa 120 titoli, tra cui otto di Campione d'Europa) da dominatori assoluti nella Liga, in cui hanno vinto tutte e 24 le sfide disputate, con sei punti di vantaggio sul Ciudad Real. La sconfitta con il Valladolid in Coppa del Re aveva acceso qualche segnale d'allarme in casa di Xavi Pascual, ma la vendetta (pesante: 36-23 in campionato) sul Cuatro Rayas è arrivata velocemente, ed al momento giusto per rassicurare i tifosi 'culès'. Recente iniezione di fiducia anche per gli attuali detentori del trofeo, che come già detto hanno sbancato Amburgo (38-35) poco tempo fa, ma il loro andamento altalenante in Bundesliga - comprese le prime due sconfitte consecutive in campionato dal lontano 1978 (!!) - li mantiene ancora lontani dalla vetta nazionale.

Diretta web di tutti gli incontri sul portale EHFTV.com. e, con tre rapprsentative della Bundesliga coinvolte, diretta TV Satellite sulla versione tedesca di Eurosport (satellite Astra, 19.2° Est).

BUONA PASQUA!

Qualificazioni Europei Femminili U19. Italia KO all'esordio.

Azzurrine battute dall'Ucraina a Kherson nella sfida inaugurale del Girone 5 di qualificazione agli Europei Femminili Under 19. Il risultato finale dell'incontro, di scena venerdì pomeriggio, è stato 28-21 (primo tempo 10-8) per le padrone di casa. Maggiori dettagli nel relativo articolo di pallamanoitalia.

La nazionale italiana torna in campo oggi alle ore 14 per confrontarsi con la Repubblica Ceca, a sua volta uscita con un pareggio (31-31) dal match contro le slovene. Queste ultime affronteranno invece le ucraine a partire dalle 16:00.

Ricordiamo che accedono alla fase finale (in Olanda ad Agosto) le prime due classificate del gruppo.

venerdì 22 aprile 2011

Europei Femminili Under 19: azzurrine alle qualificazioni in Ucraina

Week-end pasquale intenso per la nazionale Under 19 femminile, che da oggi a domenica si gioca il biglietto per la fase finale dei Campionati Europei di categoria, che a sua volta avrà luogo dal 4 al 14 Agosto prossimi in Olanda (rispettivamente ad Amelo, Arnhem, Leek, Maastricht e Rotterdam). Le Azzurrine di coach Sergio Dovesi saranno impegnate a Kherson, città dell'Ucraina meridionale, in un difficile girone a quattro con le padrone di casa, la Slovenia e la Repubblica Ceca. Debutto oggi alle 17:00 locali (un'ora meno in Italia) proprio contro le ucraine.

Il programma completo della tre giorni di gare - in orari italiani - è il seguente:

22.04.2011 14:00 Repubblica Ceca - Slovenia
22.04.2011 16:00 Ucraina - Italia
23.04.2011 14:00 Italia - Repubblica Ceca
23.04.2011 16:00 Ucraina - Slovenia
24.04.2011 14:00 Slovenia - Italia
24.04.2011 16:00 Ucraina - Repubblica Ceca

La formazione azzurra, con parecchi elementi Under 17, è composta dalle seguenti atlete:

1 Bagnaschi Laura (26/05/94 – PF Cassano Magnago)
2 Berlini Lara (11/04/94 – Ariosto Ferrara)
3 Cappellaro Angela (16/02/95 – Pall.Mestrino)
4 Cendron Giulia (21/03/93 – Pall.Oderzo)
5 Dovesi Daniela (13/03/92 – PF Cassano Magnago)
6 Fanton Irene (02/04/94 – Pall.Mestrino)
7 Ferrari Elisa (11/05/93 – Pall.Bazzano)
8 Franco Francesca (20/07/92 – Demoter Messana)
9 Guerra Beatrice (12/06/95 – Pall.Mestrino)
10 Zanotto Michela (25/05/94 – Pall.Malo)
11 Landri Valentina (16/04/92 – Atellana)
12 Pocaterra Giulia (22/11/93 – Ariosto Ferrara)
13 Rotondo Laura Celeste (15/07/92 – Amatori Conversano)
14 Serafini Anna (12/06/93 – Pall.Oderzo)
15 Zuin Gaia Maria (5/02/95 – Pall.Mestrino)
16 Niederwieser Anika (28/02/92 – Forst Brixen)

Un'interessante intervista con tre di loro è disponibile al seguente link di pallamanoitalia.

Le ultime due amichevoli, disputate in terra austriaca contro la nazionale locale, sono terminate con altrettante sconfitte (33-26 e 30-21), ma hanno pure fornito qualche indicazione positiva in vista degli scontri decisivi.

Contemporaneamente al girone di Kherson, vanno in scena altri cinque gruppi di quattro squadre ciascuno. Passano alla fase finale le prime due classificate di ogni raggruppamento, tranne che nel Gruppo 6, che premia soltanto la prima.

Gruppo 1 (Požega, Serbia):
Spagna
Serbia
Finlandia
Islanda

Gruppo 2 (Altdorf, Horw e Zugo, Svizzera):
Slovacchia
Germania
Svizzera
Austria

Gruppo 3 (Kalocsa, Ungheria):
Ungheria
Svezia
Estonia
Montenegro

Gruppo 4 (Dzierżoniów, Polonia):
Croazia
Israele
Polonia
Grecia

Gruppo 6 (Leira, Portogallo):
Romania
Portogallo
Turchia
Bulgaria

Le 11 nazionali qualificate si uniranno all'Olanda, paese organizzatore, nonché a Danimarca, Russia, Norvegia e Francia, prime quattro classificate agli Europei femminili Under 17 del 2009 e di conseguenza ammesse di diritto alla prossima rassegna continentale riservata alle ragazze nate dal 1992.

Coppa Coppe: il Gummersbach ipoteca la finale.

Agevole successo del Vfl Gummersbach sul Vardar Skopje nella semifinale di andata della Coppa Coppe maschile. I detentori del trofeo sono ad un passo dalla loro seconda finale consecutiva dopo essersi facilmente sbarazzati dei rossoneri macedoni alla Eugen-Haas-Halle, alla presenza di 1500 tifosi circa, con lo score finale di 33-21. Partita già indirizzata sul binario giusto per il Vfl nella prima parte, terminata con nove goal di vantaggio, nella quale gli ospiti sono riusciti a tenere il passo dei più quotati avversari solo nei minuti iniziali.

Il croato Vedran Zrnić è risultato il miglior marcatore della squadra tedesca, con una dozzina di reti all'attivo, di cui quattro su rigore, seguito dal terzino destro Adrian Pfahl, a segno sette volte. Buona prova anche di Vjenceslav Somić fra i pali germanici.

Ritorno a Skopje previsto per sabato 30 Aprile alle ore 19:45, con i padroni di casa che, spinti dal loro caldissimo pubblico, tenteranno la rimonta impossibile.

Coppa Coppe maschile - semifinale andata:
** VfL Gummersbach - HC Vardar PRO Skopje 33-21 (19-10)

giovedì 21 aprile 2011

Champions League Maschile: Ciudad Real travolgente in Germania

Un primo tempo da favola spiana la strada ad un grandissimo trionfo del Ciudad Real, che sbanca Flensburg con l'incredibile punteggio di 38-24 e vendica, con gli interessi, la sconfitta patita alla Campushalle nella fase a gironi qualche tempo fa. Il 19-8 che segnava il tabellone dopo trenta minuti di gioco, oltre a zittire i seimila della tifoseria locale, aveva di fatto chiuso i giochi per quanto riguarda la partita ed il discorso qualificazione, spedendo (a meno di cataclismi che vadano oltre l'immaginabile) la truppa di Talant Dushebajev alla Final Four di Colonia.

Sin dalle battute iniziali è apparsa imbarazzante la superiorità di Kiril Lazarov (top scorer dei suoi con nove reti, tre delle quali dai sette metri) e compagni. Tra i quali, oltre al solito magnifico Sterbik, si è distinto pure Luc Abalo, ispiratore di contropiedi micidiali - ed autore di una mezza dozzina di goal - che hanno affossato ogni velleità dei malcapitati tedeschi. Bene anche Hombrados, quando è toccato a lui difendere i pali del Ciudad Real. Il Flensburg-Handewitt è riuscito a giocare alla pari con gli avversari solo nella prima parte della ripresa - riducendo lo scarto ad 'appena' nove reti - grazie in particolare a Thomas Mogesen, a segno sei volte in totale; ma l'ulteriore allungo, nei minuti conclusivi, degli spagnoli ha reso ancor più umiliante la lezione per Ljubo Vranjes e compagnia.

Il ritorno del Primo Maggio alla Quijote Arena dovrebbe essere una pura formalità, una festa per i tifosi di una squadra le cui speranze di recuperare lo scettro perduto lo scorso anno diventano più consistenti, e rinfrancate dal fatto che, in virtù dell'imminente scontro diretto fra loro, almeno una delle due finaliste del 2010 (Kiel e Barça) stavolta per forza di cose non sarà a Colonia.

** SG Flensburg - Ciudad Real 24-38 (8-19)
SG FLENSBURG HANDEWITT: Beutler, Karlsson (0), Eggert (2), Fahlgren (3), Mocsai (5), Heinl (0), Szilagyi (4), Rasmussen (0), Svan Hansen (2), Mogensen (6), Boesen (0), Knudsen (2).
RENOVALIA CIUDAD REAL: Sterbik, Hombrados; Kallman (2), Aginagalde (4), Abalo (6), Cañellas (4, 2 rig.), Entrerríos (2), Lazarov (9, 3 rig.), Guardiola (3), Davis (2), Jurkiewicz (2), Morros (4), Shevelev (0), Dinart (0).

PARZIALI: 1-3, 2-6, 4-9, 4-11, 6-14, 8-19 (intervallo) 12-23, 15-26, 17-30, 19-33, 23-35, 24-38 (finale).

Champions Uomini: Flensburg e Ciudad Real inaugurano i quarti.

Archiviata temporaneamente la Champions League femminile, la quale ci regalerà un'inedita finale tra la sorpresa Itxako Reyno de Navarra, brava a mettere a nudo - ancora una volta - i limiti di un Győri ETO che proprio non riesce a fare quell'ultimo passo necessario a conquistare il trofeo, ed il Larvik HK macchina da guerra costruita per vincere che non lascia scampo al Budućnost ed ai caldissimi tifosi della Morača (andata della finalissima in Norvegia il primo week-end di Maggio, ritorno in Spagna la settimana successiva), l'attenzione si sposta di nuovo sui 'gentlemen'. Che tornano a fare sul serio: partono infatti oggi le sfide dei quarti di finali maschili che, al termine dei rispettivi doppi confronti, sveleranno i nomi delle fantastiche quattro destinate ad animare la grande Final Four di Colonia.

Tanto per cambiare, si comincia con una battaglia ispano-tedesca. Il Flensburg Handewitt di coach Ljubo Vranjes ospita questa sera alla Campushalle, dove si attendono seimila spettatori circa, il Renovalia Ciudad Real. Spagnoli favoriti per il passaggio del turno, ma obbligati a fare molta attenzione ai loro prossimi avversari, che sono pure gli unici finora in grado di batterli nell'attuale stagione europea: le due squadre si sono già affrontate nella fase a gruppi, con vittoria iberica (27:19) alla Quijote Arena, ma riscatto (25:23) del Flensburg in terra di Germania; una sconfitta che Joan Cañellas definì 'una cura di umiltà' per la propria squadra.

Due nuovi capitoli di una vera a propria 'saga', visto che il Ciudad Real è il rivale che la formazione di base al confine tedesco-danese si è trovata di fronte più volte in ambito internazionale, sin dai tempo della finalissima di EuroCity-Cup risalente al 1999. Allora si impose il Flensburg, ma i 'manchegos' si sono ampiamente rifatti avendo la meglio nel 2002 (finale Coppa Coppe), 2006 (semifinale di Champions nell'anno in cui il CR divenne per la prima volta regina d'Europa) e 2007 (due vittorie per gli spagnoli nella fase a gruppi).

A livello domestico, il Flensburg-Handewitt viene da recenti sconfitte contro le corazzate Amburgo e Rhein Neckar Löwen, e naviga al sesto posto lontanissimo dalle posizioni di testa, mentre il Ciudad Real sembra ormai dare per perduta la Liga Asobal (sei punti da recuperare all'invincibile - in campionato - Barça in altrettante giornate sono troppi anche per loro) e punta ad altri target: la Coppa del Re da poco conquistata, e soprattutto il ritorno sul trono continentale, 'usurpato' dal THW Kiel la passata stagione.

I tedeschi non potranno beneficiare della mano sinistra di Oscar Carlén, giovane svedese dal futuro ad Amburgo e dal presente in tribuna causa rottura del legamento crociato, e neppure di Petar Djordjic, ma il recupero dei vari Thomas Mogensen, il pivot Michael Knudsen e Viktor Szilagyi dopo i rispettivi infortuni è fonte di speranza per Vranjes, il quale secondo quanto apparso sul sito ufficiale della squadra ritiene che il Flensburg ce la possa fare solo giocando 'le sue due migliori partite di sempre'. Dal lato spagnolo nessun problema per Jonas Källmann e Kiril Lazarov, mentre la presenza in campo di Chema Rodríguez e Roberto García Parrondo, che pure hanno viaggiato con la squadra, rimane moooooolto a rischio.

Secondo Viran Morros la fase difensiva sarà fondamentale (una costante del CR nell'attuale stagione, una 5-1 cui le compagini della Bundesliga non sono molto abituate), così come uscire dal campo dei tedeschi con un buon risultato in vista del ritorno (i recenti esempi, negativi, di Győr e Budućnost in ambito femminile sono indicativi al proposito). Talant Dushebajev ha aggiunto doverosi complimenti alla arcigna 6-0 difensiva dei tedeschi, sottolineando come per vincere la sua formazione dovrà tirare fuori dal cilindro 'una grande partita in un grande ambiente'. Sembra dunque scongiurato, da parte del coach naturalizzato spagnolo, il rischio di qualsiasi sottovalutazione dell'avversario.

Fischio d'inizio alle ore 20:00. Al solito, diretta web su EHF TV (e per chi ha scaricato il programma Sopcast, ci dovrebbe essere pure il canale rumeno Digisport...); un giro sui vari siti Rojadirecta, Fromsport, ATDHE.net, Livescorehunter ecc. all'ora del match potrebbe pure risultare utile per chi vuole trovare i link allo streaming.

Per tutti quelli in grado di ricevere i canali del satellite Astra (19.2° Est), invece, l'appuntamento è sulla versione tedesca di Eurosport, che offrirà la diretta integrale della sfida alle otto di sera.

domenica 17 aprile 2011

Champions Donne: semifinali di ritorno su EHFTV.com.

Le due semifinali di ritorno della Champions League Femminile vanno in diretta streaming oggi sul portale EHFTV.com. (URL: http://www.ehftv.com/).

Si parte alle 17:30 con la sfida tra il Györi AUDI ETO KC e l'Itxako Reyno De Navarra, e con le (ex??) favorite ungheresi costrette a rimediare al 21-26 subito lo scorso week-end in terra spagnola. Una rimonta tutt'altro che impossibile, per quanto la squadra di Oana Soit e Silvia Navarro, che ha già dimostrato di non avere timori referenziali per nessuno, punti a completare la sua storica annata conquistandosi un posto nella finalissima.

Archiviata la prima gara, toccherà ad un'altra sfida interessante: alle ore 19:30 il Budućnost Podgorica di Bojana Popovic ospita il fortissimo Larvik HK di Gro Hammerseng e di tante altre stelle. Pure le montenegrine devono cercare di ribaltare il -5 (in questo caso 20-25) subito in campo avverso otto giorni oggi, e sperano di riuscirvi con l'aiuto del sempre caldissimo pubblico dello Sportski centar Morača. Si preannuncia una lotta epica tra le fuoriclasse balcaniche e le norvegesi.

Oltre alle due dirette su EHFTV, i fans italiani avranno l'opportunità di assistere alla sfida tra Gyor ed Itxako in registrata domani (Lunedì 18 Aprile) dalle ore 14:00 circa sul canale satellitare Eurosport 2.

mercoledì 13 aprile 2011

Champions Donne. Semifinali: Itxako e Larvik a metà dell'opera.

Due vittorie casalinghe con il medesimo scarto - cinque reti - e punteggi quasi identici nelle semifinali di andata della Champions League femminile.

L'Itxako Reyno de Navarra non smette di stupire. Dopo aver eliminato il favoritissimo Oltchim, le spagnole fanno un'altra vittima illustre: il Győri Audi ETO. Vittima solo a metà, almeno per ora: perchè il 26-21 con cui è terminata la sfida di sabato scorso al Pabellón Lizarrerria di Estella lascia ancora aperto il discorso qualificazione. Ma in ogni caso si tratta di un grande risultato per le ragazze di Ambros Martín, che tra l'altro hanno dovuto reagire ad un inizio gara sfavorevole, con vantaggi ungheresi per buona parte dei primi trenta minuti, e con la Barbosa a tenere a galla le padrone di casa.

Un opportuno time-out chiesto dall'allenatore spagnolo, magari 'aiutato' dall'esclusione temporanea della giovanissima Kurucz, è però riuscito a cambiare il vento, tanto da portare le spagnole all'intervallo sul 13-11. Score positivo, che diventa ancor più favorevole nella ripresa, grazie ad un'ottima fase difensiva (una 5-1 con Barbosa in posizione avanzata a disturbare la manovra avversaria) alle parate di Silvia Navarro, portiere della nazionale spagnola, ed alla precisione in attacco delle iberiche, che arrivano fino a sette reti di vantaggio, mentre Anita Gőrbicz non riesce ad incidere più di tanto, Anikó Kovacsics non la rimpiazza adeguatamente, e soprattutto si nota l'assenza del terzino brasiliano Eduarda Amorim. Buona invece la prova di Aurelia Bradeanu.

Per fortuna delle ospiti, sia Pálinger che Lunde-Haraldsen fanno il loro dovere tra i pali magiari, e consentono al Győr di arrivare alla sfida di domenica prossima, da disputare di fronte ai loro caldissimi tifosi, con un deficit tutto sommato rimediabile. L'Itxako invece si presenterà alla sfida più importante della stagione sulle ali dell'entusiasmo, dopo avere messo il titolo nazionale in tasca: il recente trionfo in casa del Bera Bera, dove peraltro bastava un pareggio, ha regalato alle navarre il loro terzo campionato consecutivo, a spese delle grandi rivali dell'Elda Prestigio.

** Itxako Reyno de Navarra - Gyori ETO 26-21 (13-11)
Itxako Reyno de Navarra Estella: Navarro, Barnó, Pinedo (1), Martín, Turey (5), Fernández (2), Barbosa (3), Stefani, Egozkue (1), Aguilar (3), Tervel, Soit (3), Alonso, Martín (4), Kurbanova (1) y Pena (3).
Győri Audi ETO KC: Pálinger, Lunde Haraldsen; Verten (2), Mravikova (3), Bradeanu (6), Amorín, Hornyak (3), Spiridon (1), Kurucz, Görbicz (2), Kovacsics (1), Orban, Mayer (2) y Gros (1).

Trionfo interno, ma giochi ancora aperti, pure dall'altro lato del tabellone. Nonostante il sostegno dei loro 'Varvari', gruppo di tifo organizzato che ricalca (nel 'look', spesso a petto nudo, nello stile, e a quanto pare nella tendenza di alucni elementi a commettere piccoli furti e non pagare i conti in bar, aeroporti eccetera...) di molte tifoserie ultras di stampo calcistico, giunti tra i fiordi per far sentire la propria voce, il Budućnost Podgorica non riesce ad espugnare la fortezza-Larvik.

Le montenegrine tornano a casa con un passivo che occupa tutte le dita di una mano, al termine di un incontro non eccessivamente bello, caratterizzato da errori su entrambi i lati del campo, ed in cui le rispettive 'grandi stelle' brillano poco. Il pivot Heidi Løke viene disinnescato dalla retroguardia balcanica, mentre Bojana Popović non riesce mai ad entrare in partita. Certo la quantità di talento tra le fila del Larvik è così elevata da non faticare molto a trovare chi tolga comunque le castagne dal fuoco.


Ci pensa la 'vecchia guardia'. 'Vecchia' almeno anagraficamente, ma sempre in grado di tirare fuori dal cilindro le sue magie: il carismatico capitano Gro Hammerseng, impeccabile regista nella fase offensiva, la veterana Tonje Larsen (classe 1975), una sicurezza in difesa ma stavolta efficace pure in attacco. E soprattutto Cecilie Leganger (foto sopra, cliccare per ingrandire). Coetanea della Larsen, e da anni tra i migliori portieri del globo terracqueo, se non il numero uno in assoluto, la norvegese sfodera una nuova prestazione all'altezza della sua fama, e chiude spesso e volentieri (in particolare nel secondo tempo) la porta del Larvik alle avversarie, con parate che vanno dall'ordinario al quasi impossibile.

Dall'altra parte sono le reti dell'ala destra Jovanka Radičević - e la sua grinta, sotto forma di urla liberate dopo ogni trasformazione - a tenere in piedi le ragazze di coach Dragan Adžić, che però devono fare a meno di Ana Radović, espulsa con rosso diretto, nell'ultima parte dell'incontro. Match equilibrato nel primo quarto d'ora, poi le nordiche accelerano e vanno alla pausa sul 13-10, dopo essere state avanti pure di quattro. L'inizio ripresa sembra favorevole alle ospiti, che si riportano in scia (solo 17-16 pro-Larvik) alle scandinave. Ma la biondissima Linn Jørum Sulland - anche lei in grande spolvero davanti ai propri sostenitori - e le sue compagne piazzano un nuovo break micidiale, che le porta fino sul più sette.

Purtroppo per loro, le norvegesi non riescono ad assestare il colpo definitivo al Budućnost, che anche grazie al portiere Sanela Knezović (brava a subire appena un paio di goal negli ultimi dieci minuti) rosicchia qualcosa nel finale, limitando il passivo a quelle cinque reti non impossibili da ribaltare di fronte allo scatenato pubblico dello Sportski centar Morača, il cui 'ambiente' fornisce spesso un aiuto decisivo alla squadra di casa.

** Larvik HK - Budućnost Podgorica 25-20 (13-10)
Larvik HK: Gro Hammerseng 6, Tonje Larsen 6, Nora Mørk 4, Linn-Kristin Riegelhuth 3, Heidi Løke 2, Linn Jørum Sulland 2, Tine Stange 1, Karoline Dyhre Breivang 1.
Budućnost Podgorica: Jovanka Radicević 7, Marija Jovanović 3, Bojana Popović 3, Ana Djokić 2, Ana Radović 2, Majda Mehmedović 1, Radmila Miljanić 1, Dragana Pecevska 1.

domenica 10 aprile 2011

Spagna: niente sorprese in finale. La Copa del Rey torna al Ciudad Real.

Dopo un biennio targato Barcellona, il Ciudad Real ritorna a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro della Coppa del Re spagnola, la cui 36ma edizione ha chiuso i battenti a Vigo domenica sera. Il Renovalia (ab)batte il Cuatro Rayas Valladolid, con il punteggio di 31-22, al termine di una sfida dai due volti.

Un primo tempo quasi perfetto degli uomini di Juan Carlos Pastor che, replicando l'ottima difesa in grado di mettere in seria difficoltà il Barcellona il giorno precedente, riescono a partire con uno straordinario 4-0, mantenendo la loro porta inviolata per i primi sette minuti. Ed a resistere - anche grazie al talento del giovane Eduardo Gurbindo (suoi 5 dei primi 6 goal del Valladolid) - al ritorno degli uomini di Dushebajev, a sua volta bravo ad effettuare i cambi tattici che, con l'aiuto dei goal del solito Kiril Lazarov, rimettono in carreggiata i manchegos. Tanto che si arriva alla pausa senza vincitori né vinti, con un 12-12 (siglato dal solito Gurbindo, il quale a poco dalla sirena risponde al primo vantaggio di marca Renovalia in tutto il primo tempo) che rispecchia l'equilibrio visto in campo.

Ma, purtroppo per il Valladolid, anche una ripresa a senso unico, in cui il Cuatro Rayas, che molto aveva speso nella prima parte, rimane senza benzina. Gli avversari ne approfittano e, tra contropiedi di Jonas Källman e Isaías Guardiola, piazzano subito un break che li porta sul promettente 18-15 al 36° minuto. Ed è solo l'antipasto del dominio successivo di Luc Abalo (una tripletta per il francese in questa gara) e soci, che allungano fino al 26-19 segnato impietosamente dal tabellone ad una dozzina di minuti dalla sirena, e perfezionatosi a sua volta in un successivo ed eloquentissimo 30-20. Il resto è pura accademia, con le parate di José Manuel Sierra, oggi comunque migliore di Sterbik, mai sufficienti a riportare il Valladolid in partita, anche per il crollo alla distanza dello stesso Gurbindo, a segno appena una volta nei secondi trenta minuti.

Il Ciudad Real ringrazia e porta a casa il suo 'triplete' stagionale, aggiungendo alle vittorie in Supercoppa di Spagna e Coppa ASOBAL il trionfo odierno. Ed ora, con il campionato quasi del tutto perso a vantaggio del Barça (il quale, deludente tra gli adulti nella Final Eight di Vigo, si consola con il successo finale nella 'Minicopa' giovanile), in Castiglia-La Mancia puntano a chiudere la stagione conquistando l'obbiettivo più importante: il ritorno sul tetto d'Europa.

** Valladolid - Ciudad Real 22-31 (12-12)
Cuatro Rayas Valladolid: Sierra; Tvedten (2 ,1 rig.), Krivocapic, Asier Antonio, Ávila, Víctor Alonso y Eduard Fernández (3), Óscar Perales (2), Gurbindo (8), Davor Cutura (2), Bilbija (5), Rambo, Alexis.
Renovalia Ciudad Real: Sterbik, Hombrados; Abalo (3), Lazarov (6, 1 rig.), Julen Aguinagalde (2), Cañellas (2), Jurkiewicz (1), Källman (6), Viran Morros (2), Dinart, Isaías Guardiola (5), Alberto Entrerríos (2), Davis (1), Shevelev (1).

sabato 9 aprile 2011

Coppa del Re. Niente Barça: sarà finale Valladolid - Ciudad Real.

Non ci sarà un nuovo 'Clasico' anche nella pallamano. Il Valladolid ha estratto dal cilindro la sorpresa della giornata - e della settimana - ed affondato la corazzata Barcellona Borges. Blaugrana sconfitti di una lunghezza (25-24) grazie ad una rete del terzino sinistro sloveno Nenad Bilbija, che a pochissimi secondi dalla fine beffa il portiere-baby dei catalani Gonzalo Pérez de Vargas e manda il Cuatro Rayas dritto alla finalissima di domani sera (ore 20), privando i catalani della loro quinta finale consecutiva.

Proprio il diciannovenne estremo difensore del Barça era stato tra i positivi protagonisti della metà iniziale del confronto, dominata da due arcigne difese, ma anche dai suoi interventi, e terminata sul 12-10 per la capolista della Liga, pure grazie al pivot Jesper Noddesbø - secondo miglior realizzatore dei suoi dopo Siarhei Rutenka.

La retroguardia avversaria riesce a mettere in difficoltà la manovra offensiva blaugrana ad inizio ripresa, tanto che, con l'apporto di Óscar Perales, il Valladolid prova la fuga (17-15). Tentativo fallito: si continua punto a punto, con alternanza di vantaggi minimi, fino agli ultimi istanti del match. Le parate di José Manuel Sierra rischiano di essere vanificate da un due minuti rifilato ad Asier Antonio e da una palla persa da Gurbindo, con Nagy e compagni che ne approfittano per mettere la testa avanti, ma a quel punto sale in cattedra lo sloveno con una sua 'magica' tripletta negli ultimi minuti, ed in particolare con il suo goal a fil di sirena, contestatissimo dal Barcellona, che reclamava per un fallo di Perales non sanzionato dagli arbitri.

I ragazzi di coach Pastor troveranno nella finalissima il Ciudad Real, sbarazzatosi (con Alberto Entrerríos in campo) in maniera agevole del Granollers, in una sfida assai meno combattuta dell'altra semifinale, e di quanto ci si potesse attendere alla vigilia. Fondamentale il travolgente inizio dei manchegos, la cui 5-1 mette subito in difficoltà i catalani, mentre Fredrik Ohlander, portiere vichingo del Fraikin Granollers, non sembra molto in giornata.

A differenza di Sterbik, le cui prodezze, combinate con la 'mano calda' di Kiril Lazarov (12 reti in totale), fanno schizzare il Renovalia su un 10-2 che sembra aver già chiuso i conti. Il Granollers abbozza una reazione, soprattutto dopo l'entrata del lituano Malasinskas, ma riesce appena a ridurre lo svantaggio: 14-17 ad un minuto dall'intervallo, cui si arriva sul +4 per i campioni di Spagna. Che raddoppiano velocemente il loro margine di vantaggio al ritorno in campo: 24-16 al minuto 36. Con J.J. Hombrados a sostituire degnamente Sterbik, ed Luc Abalo ad assistere ottimamente Kire il Macedone in fase realizzativa, neppure Malasinskas può bastare: il Fraikin è costretto ad alzare bandiera bianca, ed il Renovalia conduce in porto una bella vittoria, col risultato finale di 40-33.

** Fraikin Granollers - Renovalia Ciudad Real 33-40 (14-18)
Fraikin Granollers: Ohlander, Manel Pérez; Nikcevic (7, 5 rig.), Antonio García (1), Grundsten (4), Ferrer (3), Campos (2), Svitlica (4), Salva Puig (2), Malasinskas (7), Raigal, Nenadic (3), Blanxart, Resina.
Renovalia Ciudad Real: Sterbik, Hombrados; Abalo (8), Isaías Guardiola (1), Viran Morros (2), Davis (2), Jukiewicz (2), Cañellas (4), Lazarov (12, 2 rig.), Julen Aguinalgalde (2), Alberto Entrerríos (4), Källman, Shevelev (3).

** Barcellona - Cuatro Rayas Valladolid 25-26 (12-10)
F.C. Barcelona Borges: Pérez de Vargas, Sjöstrand; Víctor Tomás (2), Ugalde (1), Oneto (1), Igropulo (1), Rutenka (7), Raul Entrerríos (2), Noddesbø (4), Nagy (3), Jermenyr (3), Sarmiento (2), Sorhaindo, Juanín García (2).
Cuatro Rayas Valladolid: Sierra, Svensson; Víctor Alonso, Tvedten (8), Delgado Ávila, Krivocapic, Asier Antonio, Edu Fernández (2), Gurbindo (2), Perales (5), Cutura (4), Bilbija (5), Alexis Rodríguez, Rambo.

Coppe Europee Femminili 'minori'. Programma semifinali andata.

Incontri ed orari delle semifinali di andata delle altre tre coppe europee femminili: Coppa Coppe, EHF e Challenge Cup. Due sfide si disputano oggi, mentre le restanti quattro, compresi il duello Metz-Ferencvaros ed un interessante derby francese di Challenge Cup, sono in programma per domani.

Coppa delle Coppe - Semifinali:
** Sabato 09 Aprile h. 19:30
Lugi Lund (Sve) - Mar Alicante (Spa)
** Domenica 10 Aprile h. 14:30
Metz Handball (Fra) - FTC-Rail Cargo Hungaria Budapest (Ung)

Coppa EHF - Semifinali:
** Sabato 09 Aprile h. 14:30
FC Midtjylland Ikast (Dan) - VfL Oldenburg (Ger)
** Domenica 10 Aprile h. 15:00
Lada Togliatti (Rus) - Team Tvis Holstebro (Dan)

Challenge Cup - Semifinali:
** Domenica 10 Aprile h. 13:30
HandbalAcademie Arnhem (Hol) - Muratpasa Belediyesi SK Antalya (Tur)
** Domenica 10 Aprile h. 17:00
Mios Biganos (Fra) - Handball Cercle Nimes (Fra)

Champions League femminile: oggi le semifinali.

La EHF Champions League femminile 2010/11 è giunta alla fase decisiva. Partono infatti oggi pomeriggio, con le due gare di andata, le semifinali che decideranno chi si sfiderà in seguito per prendere il posto del Viborg HK, ormai eliminato, sul trono continentale.

In Spagna l'Itxako Reyno de Navarra, già meritoria giustiziera del favoritissimo Oltchim nei gironi del Main Round, proverà a lasciare una nuova vittima eccellente sul suo cammino: l'altra 'grande potenza' dell'Est Europa, l'Audi ETO Győr. Per le iberiche, in verità già sconfitte due volte su due dalle odierne avversarie nella prima fase a gruppi della competizione 2009-10, non sarà impresa facile, ancor più data la possibile mancanza dell'infortunata Raphaëlle Tervel, capitano di lungo corso della nazionale francese (se poi la transalpina sarà della partita, bisognerà comunque vedere in quale stato di forma si presenterà in campo ...) , ma la rivelazione del torneo intende stupire ancora, e regalare una nuova perla al pubblico del 'Pabellón Lizarrerria' di Estella, battendo quantomeno fra le mura amiche la corazzata ungherese, forte della sua fuoriclasse Anita Görbicz e del 'duo delle meraviglie' Lunde Haraldsen - Pálinger a difendere la propria porta. Ma anche di una difesa tanto rocciosa (e spesso rude) quanto efficace, con pilastri quali Aurelia Brădeanu - la quale vivrà un suo derby personale con la compatriota Oana Soit - e Simona Spiridon.

In Navarra hanno già scritto la storia, arrivando per la prima volta così in alto nella massima competizione per club; un risultato comunque cercato, visti i notevoli investimenti e sforzi attuati per rinforzare la squadra nella scorsa estate. In Ungheria hanno sicuramente maggiore esperienza a questi livelli, e puntano a tornare in finale dopo due stagioni, ma soprattutto a riportare nel loro paese quel titolo europeo (mai vinto dal Győr) che manca da una dozzina di anni - l'ultima volta fu il Dunaferr ad imporsi nel 1999.

Se nella battaglia che parte alle 19:00, sotto la direzione degli slovacchi Michal Badura e Jaroslav Ondogrecula, le magiare sono le chiare favorite, almeno in ottica qualificazione, la sfida delle 17:15 appare più incerta. Il mega-poderoso Larvik HK, dominatore assoluto in patria ed ossatura della nazionale pluricampionessa d'Europa (con l'aggiunta da Settembre di un pivot di talento quale Isabel Blanco, di ritorno in patria dal campionato danese la prossima stagione) si troverà infatti di fronte un pessimo cliente: il Budućnost Podgorica.

Ovvero la squadra di quella Bojana Popović che dodici mesi fa, quando ancora portava la casacca dell'allora imbattibile Viborg, distrusse con una buona prestazione personale i sogni di gloria delle norvegesi, proprio in semifinale. Come se la figura della fuoriclasse montenegrina non bastasse, ad inquietare coach Tor Edvard Moen c'è anche la dura difesa caratteristica della formazione balcanica, che oggi sicuramente avrà un 'occhio di riguardo' per le stelle avversarie Heidi Løke e Gro Hammerseng, e pure per il resto del Larvik. Con la collaborazione del forte portiere croato Sanela Knezović, che però troverà dall'altra parte la concorrenza della leggendaria Cecilie Leganger. Come testimoniato dalla fotografia di sotto, scattata di recente, il biondo portiere norvegese e la Popović si conoscono molto bene, avendo militato insieme nello Slagelse danese (ai tempi allenato da un altro mito della pallamano mondiale, Anja Andersen) che per qualche anno ha dominato la scena europea.


La quantità di talento nelle fila delle scandinave è semplicemente enorme, ma la loro pesante sconfitta interna con il Györ (finora unica squadra in grado di violare la fortezza Larvik Arena) è un precedente che (a differenza della due sfide dello scorso anno, entrambe vinte dal Larvik nella fase a gruppi) dà speranza ad un Budućnost semifinalista per cinque volte consecutive a cavallo tra i due secoli, ma clamorosamente sempre eliminato e mai in grado di raggiungere l'ultimo, più prestigioso traguardo. Anche il Larvik, però, nelle tre volte in cui è arrivato in semifinale si è sempre dovuto arrendere. Quindi una delle due contendenti riuscirà a spezzare l'incantesimo, mentre per la perdente della doppia sfida continuerà la serie nera nelle semifinali.

Il Larvik giunge a questo appuntamento dopo essersi 'allenato' maramaldeggiando nel proprio campionato mentre le slave si sono preparate affrontando due volte il Györ in Ungheria ed una il Viborg in Danimarca. Senza però Katarina Bulatović: il forte terzino destro di origine serba è stato sospeso dalla propria squadra, dopo aver mancato, a causa di dissidi interni con la società, alcuni allenamenti, e salterà quindi il confronto con le vichinghe, che, tendiamo a sospettare, non saranno poi molto dispiaciute per tale assenza.


COPERTURA TV / WEB:
Entrambe le sfide saranno visibili in live streaming, ovviamente pure dall'Italia, sul 'solito' portale EHF TV.com.

Ma Itxako Reyno de Navarra - Györi Audi ETO KC andrà in onda in diretta, alle 19:00, pure sul canale Eurosport 2. Mentre Larvik HK - Budućnost Podgorica verrà ritrasmessa in registrata domani mattina (Domenica 10 Aprile), intorno alle 11:00, sempre su Eurosport 2, versione italiana.