Il cammino verso Colonia è giunto all'ultima tappa. Fra oggi e domani, le gare di ritorno dei quarti di finale di Champions League maschile riveleranno i nomi delle 'fantastiche quattro' destinate ad animare la Final Four della Lanxess Arena a fine Maggio. In realtà molto sembra già rivelato: le due partite che aprono le danze nei rispettivi giorni di competizione hanno l'aria di semplici formalità da sbrigare, sia per l'HSV Hamburg che per il Renovalia Ciudad Real.
I tedeschi vanno in campo in Russia oggi alle ore 15:30 italiane (17:30 locali) contro il Chekhovskie Medvedi, con la non esattamente impossibile missione di difendere il +14 che si portano in dote dalla gara casalinga, dominata la scorso week-end con il punteggio finale di 38-24. Un trionfo dalle dimensioni inaspettate, come ammette lo stesso Igor Vori. Il pivot croato in forza all'Amburgo risulta invece meno credibile quando sostiene, in un'intervista al sito EHF, che la partita di Chekhov sarà molto dura, e che la sua squadra dovrà fare come se ripartisse da zero. Frasi di circostanza a parte, sinceramente non vediamo come la truppa di Martin Schwalb, pure lui in verità molto misurato nelle dichiarazioni dei giorni scorsi, possa gettare alle ortiche una qualificazione già guadagnata e straguadagnata.
Lo stesso discorso vale per il Ciudad Real che, guarda caso, ha asfaltato il Flensburg-Handewitt con identico score (38-24) in gara uno. Ma in terra tedesca, per cui gli spagnoli avranno addirittura il vantaggio di giocarsi la sfida di ritorno alla Qujiote Arena, dove non perdono in Champions League dal 2008 (ed in campionato dal 2004!), e dove le possibilità di una sconfitta con 14-15 reti di scarto per Sterbik e compagnia non vengono contemplate neppure nei romanzi di fanta-handball (se esistono ... xD).
Nemmeno se il rivale è l'unica squadra finora in grado di batterli nell'attuale campagna europea (avvenne nella fase a gironi, ma in Germania, qualche mese fa); nemmeno se il Flensburg arriva alla sfida in terra iberica rinfrancato dalla vittoria contro il Gummersbach in campionato. Anche perché pure Sterbik e soci si sono fatti un'ulteriore iniezione di fiducia, vincendo senza troppi problemi il 'Clasico' di martedì scorso, e 'regalando' al Barcellona la sua prima sconfitta stagionale nella Liga Asobal. Aggiungiamo qualche assenza di troppo nelle fila tedesche - mentre le sfide del campionato di categoria in cui sono impegnate le formazioni giovanili 'obbligherà' il Ciudad Real a schierare più o meno tutti i 'grandi' - e possiamo capire come l'incontro in programma domenica alle ore 17:00, e diretto da Vaclav Horacek e Jiri Novotny, dovrebbe offrire emozioni con il contagocce.
La sfida de 'las cinco de la tarde', orario abituale della corrida, di oggi pomeriggio promette qualche scintilla in più. Il Montpellier Agglomeration HB ha fatto un passo importante verso la finale a quattro espugnando Mannheim (29-27) domenica scorsa, ma lo scarto dell'andata rimane troppo esiguo per consentire ai francesi di sedersi sugli allori, e prenotare in anticipo il volo per Colonia. Fuoriclasse del calibro di Uwe Gensheimer, solo per citarne uno tra molti, e precedenti non lontani quali la vittoria a Barcellona in Champions e quella a Kiel in Bundesliga, suggeriscono di non sottovalutare il Rhein-Neckar Löwen, neppure nei loro confronti esterni. Patrice Canayer, sconfitto dall'Amburgo tra le mura amiche al debutto stagionale europeo, dovrebbe esserne ben conscio.
Tanto più che il coach transalpino si trova costretto a fare di nuovo a meno degli infortunati Issam Tej e David Juricek. Quest'ultimo è già stato egregiamente sostituito da Luka Karabatic, pivot autore di una prestazione sontuosa in Germania, mentre il 'fratellone' Nikola era rimasto sotto il suo livello abituale. Per mettere al sicuro la qualificazione ed arrivare a quella Final Four mancata per un soffio (e tanta sfortuna) la passata stagione ci sarà comunque bisogno della miglior versione di Nikola Karabatic. Il quale, tra l'altro, ha già assaporato il gusto, amaro, di un'eliminatoria persa dopo aver vinto in trasferta per 29-27 la gara di andata: gli capitò contro il Ciudad Real, quando ancora vestiva la maglia del THW Kiel, in una finale di Champions. Tutto sembra indicare una sola cosa ai transalpini: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Come nelle migliori tradizioni, il piatto forte si gusta per ultimo. Domenica 1° Maggio, ore 18:30: va in scena l'ennesimo capitolo della saga Kiel-Barcellona, che l'anno scorso ha deciso la vittoria finale mentre adesso ha in palio 'solo' un biglietto per la Lanxess Arena. Germanici ed iberici si affrontano per la quarta volta nella attuale stagione, con un bilancio per ora favorevole ai blaugrana (due successi ed un pareggio). Ma che non deve ingannare, anche perché il teutonico THW si è dimostrato spesso più bravo e 'freddo' al punto giusto nei momenti decisivi. Vale per la finalissima del Maggio 2010, con il loro trionfo in rimonta, ma anche per la sfida al Palau Blaugrana del passato week-end quando, con l'aiuto di una pessima gestione degli ultimi minuti da parte barcellonista, il Kiel ha potuto dimezzare uno svantaggio che, sino a qualche attimo prima, sembrava indirizzare l'eliminatoria nel verso desiderato dai catalani, autori di un ottimo secondo tempo.
Invece il 27-25 dei primi sessanta minuti lascia i giochi aperti, e preannuncia una battaglia epica alla Sparkassen Arena, con coach Alfred Gislasson ad augurarsi che i tifosi tedeschi, di sicuro oltre diecimila, sugli spalti facciano 'molto rumore'. Inutile stare ad elencare tutte le stelle su entrambi i lati del campo, e delle panchine: si rischia di metterci troppo tempo. La sensazione è che il ruolo dei portieri (soprattutto Omeyer e Saric, entrambi sugli scudi all'andata) sarà nuovamente decisivo, anche se l'impegnativo calendario del Barça (la sfida interna col Kiel e la trasferta in Germania sono stati inframezzati dall'infruttuoso viaggio a Ciudad Real) potrebbe dare qualche vantaggio alle 'zebre', che in più, avendo ormai quasi del tutto perso la Bundesliga, mentre al Barcellona Borges basta poco per proclamarsi campione di Spagna, vedono la Champions come 'ultima spiaggia' (di lusso, ovviamente) e daranno il tremila per cento per tornare a Colonia. Ai danesi Martin Gjeding e Mads Hansen il non facile compito di arbitrare la contesa.
Tutte le partite in DIRETTA streaming sul sito ehftv.com; diretta anche televisiva sulla versione tedesca di Eurosport, visibile gratuitamente in Italia a chi può ricevere il Satellite Astra.
I tedeschi vanno in campo in Russia oggi alle ore 15:30 italiane (17:30 locali) contro il Chekhovskie Medvedi, con la non esattamente impossibile missione di difendere il +14 che si portano in dote dalla gara casalinga, dominata la scorso week-end con il punteggio finale di 38-24. Un trionfo dalle dimensioni inaspettate, come ammette lo stesso Igor Vori. Il pivot croato in forza all'Amburgo risulta invece meno credibile quando sostiene, in un'intervista al sito EHF, che la partita di Chekhov sarà molto dura, e che la sua squadra dovrà fare come se ripartisse da zero. Frasi di circostanza a parte, sinceramente non vediamo come la truppa di Martin Schwalb, pure lui in verità molto misurato nelle dichiarazioni dei giorni scorsi, possa gettare alle ortiche una qualificazione già guadagnata e straguadagnata.
Lo stesso discorso vale per il Ciudad Real che, guarda caso, ha asfaltato il Flensburg-Handewitt con identico score (38-24) in gara uno. Ma in terra tedesca, per cui gli spagnoli avranno addirittura il vantaggio di giocarsi la sfida di ritorno alla Qujiote Arena, dove non perdono in Champions League dal 2008 (ed in campionato dal 2004!), e dove le possibilità di una sconfitta con 14-15 reti di scarto per Sterbik e compagnia non vengono contemplate neppure nei romanzi di fanta-handball (se esistono ... xD).
Nemmeno se il rivale è l'unica squadra finora in grado di batterli nell'attuale campagna europea (avvenne nella fase a gironi, ma in Germania, qualche mese fa); nemmeno se il Flensburg arriva alla sfida in terra iberica rinfrancato dalla vittoria contro il Gummersbach in campionato. Anche perché pure Sterbik e soci si sono fatti un'ulteriore iniezione di fiducia, vincendo senza troppi problemi il 'Clasico' di martedì scorso, e 'regalando' al Barcellona la sua prima sconfitta stagionale nella Liga Asobal. Aggiungiamo qualche assenza di troppo nelle fila tedesche - mentre le sfide del campionato di categoria in cui sono impegnate le formazioni giovanili 'obbligherà' il Ciudad Real a schierare più o meno tutti i 'grandi' - e possiamo capire come l'incontro in programma domenica alle ore 17:00, e diretto da Vaclav Horacek e Jiri Novotny, dovrebbe offrire emozioni con il contagocce.
La sfida de 'las cinco de la tarde', orario abituale della corrida, di oggi pomeriggio promette qualche scintilla in più. Il Montpellier Agglomeration HB ha fatto un passo importante verso la finale a quattro espugnando Mannheim (29-27) domenica scorsa, ma lo scarto dell'andata rimane troppo esiguo per consentire ai francesi di sedersi sugli allori, e prenotare in anticipo il volo per Colonia. Fuoriclasse del calibro di Uwe Gensheimer, solo per citarne uno tra molti, e precedenti non lontani quali la vittoria a Barcellona in Champions e quella a Kiel in Bundesliga, suggeriscono di non sottovalutare il Rhein-Neckar Löwen, neppure nei loro confronti esterni. Patrice Canayer, sconfitto dall'Amburgo tra le mura amiche al debutto stagionale europeo, dovrebbe esserne ben conscio.
Tanto più che il coach transalpino si trova costretto a fare di nuovo a meno degli infortunati Issam Tej e David Juricek. Quest'ultimo è già stato egregiamente sostituito da Luka Karabatic, pivot autore di una prestazione sontuosa in Germania, mentre il 'fratellone' Nikola era rimasto sotto il suo livello abituale. Per mettere al sicuro la qualificazione ed arrivare a quella Final Four mancata per un soffio (e tanta sfortuna) la passata stagione ci sarà comunque bisogno della miglior versione di Nikola Karabatic. Il quale, tra l'altro, ha già assaporato il gusto, amaro, di un'eliminatoria persa dopo aver vinto in trasferta per 29-27 la gara di andata: gli capitò contro il Ciudad Real, quando ancora vestiva la maglia del THW Kiel, in una finale di Champions. Tutto sembra indicare una sola cosa ai transalpini: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Come nelle migliori tradizioni, il piatto forte si gusta per ultimo. Domenica 1° Maggio, ore 18:30: va in scena l'ennesimo capitolo della saga Kiel-Barcellona, che l'anno scorso ha deciso la vittoria finale mentre adesso ha in palio 'solo' un biglietto per la Lanxess Arena. Germanici ed iberici si affrontano per la quarta volta nella attuale stagione, con un bilancio per ora favorevole ai blaugrana (due successi ed un pareggio). Ma che non deve ingannare, anche perché il teutonico THW si è dimostrato spesso più bravo e 'freddo' al punto giusto nei momenti decisivi. Vale per la finalissima del Maggio 2010, con il loro trionfo in rimonta, ma anche per la sfida al Palau Blaugrana del passato week-end quando, con l'aiuto di una pessima gestione degli ultimi minuti da parte barcellonista, il Kiel ha potuto dimezzare uno svantaggio che, sino a qualche attimo prima, sembrava indirizzare l'eliminatoria nel verso desiderato dai catalani, autori di un ottimo secondo tempo.
Invece il 27-25 dei primi sessanta minuti lascia i giochi aperti, e preannuncia una battaglia epica alla Sparkassen Arena, con coach Alfred Gislasson ad augurarsi che i tifosi tedeschi, di sicuro oltre diecimila, sugli spalti facciano 'molto rumore'. Inutile stare ad elencare tutte le stelle su entrambi i lati del campo, e delle panchine: si rischia di metterci troppo tempo. La sensazione è che il ruolo dei portieri (soprattutto Omeyer e Saric, entrambi sugli scudi all'andata) sarà nuovamente decisivo, anche se l'impegnativo calendario del Barça (la sfida interna col Kiel e la trasferta in Germania sono stati inframezzati dall'infruttuoso viaggio a Ciudad Real) potrebbe dare qualche vantaggio alle 'zebre', che in più, avendo ormai quasi del tutto perso la Bundesliga, mentre al Barcellona Borges basta poco per proclamarsi campione di Spagna, vedono la Champions come 'ultima spiaggia' (di lusso, ovviamente) e daranno il tremila per cento per tornare a Colonia. Ai danesi Martin Gjeding e Mads Hansen il non facile compito di arbitrare la contesa.
Tutte le partite in DIRETTA streaming sul sito ehftv.com; diretta anche televisiva sulla versione tedesca di Eurosport, visibile gratuitamente in Italia a chi può ricevere il Satellite Astra.