lunedì 22 ottobre 2012

EHF Champions League: Kielce a gonfie vele, Amburgo d'autorità. Ademar e Flensburg fanno un punto per uno ...

La Velux EHF Champions League ha un poker di regine. Il Vive Targi Kielce risponde con altrettanta autorità ai precedenti trionfi di Barcellona Intersport, Metalurg Skopje e Veszprém raggiungendole nel club delle squadre rimaste a punteggio pieno dopo i primi quattro turni.

** Gruppo C:
Chambéry (Fra) - Vive Targi Kielce (Pol) 26-36 (15-18)

I campioni di Polonia umiliano, a casa sua, lo Chambéry Savoie facendo carta straccia delle volontà - e dell'obbligo - di riscatto dei malcapitati francesi, che ancora non riescono a togliersi le stimmate di quello sgraditissimo zero in classifica. Partenza-sprint degli ospiti: fra ottime parate e reti piuttosto facili, la premiata ditta Sławomir Szmal - Ivan Cupić lancia il Vive Targi sul 6-2 dopo appena sei giri d'orologio. La riscossa è affidata al braccio di Edin Bašić, la cui doppietta porta i savoiardi a meno uno dopo una dozzina di minuti.

La difesa dello Chambéry funziona, l'attacco invece non molto, ed un doppio errore dai sette metri nel primo quarto d'ora certamente non aiuta, per quanto i due pivot (Grégoire Detrez e Bertrand Gille) si diano da fare. Qualche palla persa di troppo nei cinque minuti prima dell'intervallo costa caro ai padroni di casa: Michał Jurecki e Rastko Stojković li puniscono e scavano un solco (15-18) già importante.

L'inizio ripresa è una piccola bottega degli orrori (errori), con imprecisioni in attacco e due minuti ad accumularsi un po' su entrambi i lati. A subirne i contraccolpi maggiori è lo Chambéry, che al 39° vede il distacco salire a quattro lunghezze. E' l'inizio della fine per i francesi, che a dispetto dei cambi tentati da mister Cavalli non riescono a fermare i vari Bartosz Jurecki, Ivan Cupić e Tomasz Rosiński, né a disinnescare davvero la mina-Szmal in porta. Si entra nell'ultimo quarto di partita con il Kielce avanti 26-19, ed i giochi ormai strafatti. Quando il veterano Uroš Zorman decide di partecipare alla festa, a suon di reti ed assist, la differenza toccherà la doppia cifra.

Ormai sicuro dei due punti, coach Wenta sceglie il turnover, dando spazio pure a Grzegorz Tkaczyk, di ritorno da un infortunio. Il 36-26 della sirena non lascia dubbi sui valori in campo e sulla serietà del 'candidato Kielce' al posto di nuovo campione d'Europa. Grazie ad una miglior differenza reti rispetto al Metalurg, la corazzata polacca mantiene pure la testa del proprio girone.

Nel dopo-partita Cyril Dumoulin, estremo difensore dei francesi, si è espresso così: 'siamo rammaricati perché nel primo tempo stavamo giocando bene. Nel secondo invece abbiamo perso troppe occasioni, eravamo ancora stanchi per la partita di giovedì scorso con il Paris Saint Germain, e non avevamo rotazioni sufficienti. Cercheremo di trovare le soluzioni adatte, ma in questo momento i problemi sono molti, e pensare al passaggio del turno sta diventando assai difficile. Stasera il Kielce ha dimostrato di essere una seria pretendente alla Final Four '.

** Gruppo A:
Ademar León (Spa) - Flensburg-Hand. (Ger) 29-29 (15-16)

Nel proprio raggruppamento il Flensburg-Handewitt SG scivola in seconda posizione dopo il mezzo stop impostogli dal Reale Ademar León. In terra di Spagna si è visto un match avvincente, impreziosito dal duello fra cannonieri: Carlos Ruesga ha vinto (7-6) questa battaglia contro Anders Eggert, ma nella classifica generale dei top scorer di Champions rimane avanti l'ala destra danese in forza al club tedesco: 33 reti a 30 dopo quattro giornate.

Il primo tempo della sfida domenicale è di marca ospite, però il Flensburg sbaglia un po' troppo in fase offensiva, e all'intervallo si trova il nemico alle calcagna. L'equilibrio prosegue nella frazione seguente, con vantaggi alternati. Gli spagnoli non sanno approfittare a fondo dell'espulsione (3x2 minuti) di Tobias Karlsson tra le fila avversarie, ed è anzi il Flensburg a fuggire sul 28-25, specie per merito delle parate di Mattias Andersson. Ma l'Ademar impatta velocemente, e mette pure il naso avanti grazie a Diego Pinero. Il 'solito' Eggert sigilla la parità definitiva, con Andersson che nega agli spagnoli la vittoria all'ultimo tiro e salva l'imbattibilità dei suoi.

** Gruppo A:
HSV Hamburg (Ger) - Partizan Belgrado (Srb) 30-24 (17-13)

Il pareggio in Castiglia lascia l'Amburgo come leader solitario del gruppo. I tedeschi superano i molti infortuni (Lijewski, Bitter, Hens, Lacković, Jansen, Carlén...) e la resistenza offerta da un buon Partizan Belgrado, battendo i serbi di sei lunghezze. La difesa 'improvvisata' da coach Martin Schwalb funziona in maniera soddisfacente, e Michael Kraus (otto reti) e soci fanno la loro brava parte in attacco.

Gli ospiti tengono testa all'HSV per un quarto d'ora circa, poi i padroni di casa, pur senza travolgere gli avversari, cominciano ad incrementare il divario, che sarà di quattro reti alla pausa lunga e arriverà fino a sette (23-16) intorno a metà ripresa, approfittando di una difesa balcanica che non ha soddisfatto completamente mister Alexander Brković.

Francia: il Montpellier va nuovamente a segno. Il Dunkerque resta in scia al PSG.


Se in Europa il Montpellier Handball rimane invischiato nei bassifondi del proprio girone, con solo in punto conquistato in quattro partite, i campioni di Francia possono trovare sollievo almeno in ambito domestico.

Dopo la vittoria a spese del Saint-Raphaël, infatti, è giunta una nuova nota positiva: gli uomini di Patrice Canayer si sono imposti domenica sul campo dell'Ivry, con lo score finale di 32-28. Fondamentale l'apporto dei fuoriclasse William Accambray e Michaël Guigou (17 reti in due) ma anche quello del meno noto Mathieu Grébille, a segno in una mezza dozzina di occasioni. Non schierato invece Dragan Gajić, nonostante lo sloveno avesse ricevuto da un giudice il nulla osta per il suo rientro in campo.

I due punti messi in tasca nel week-end hanno riportato il MAHB fino al quarto posto della Ligue 1, attualmente condotta da un inarrestabile Paris Saint Germain, vincitore sei volte su altrettanti incontri. Il successo infrasettimanale sul campo dello Chambéry (al tappeto pure in Champions League) ha consacrato la leadership della 'squadra del petrodollaro', che ora si trova come principale avversario, almeno numericamente, l'Handball Grand Littoral Dunkerque, unica formazione imbattuta assieme alle stelle della capitale francese.

Ma i vari Guillaume Joli, Kornel Nagy e Sébastien Bosquet (a segno venti volte in tre sabato sera), non hanno convinto troppo sul campo del modesto Sélestat, rischiando di compromettere nel finale una gara che sembravano avere in pugno già nella prima parte, e conclusasi sul 27-25 per gli ospiti. Difficile che una tale squadra possa davvero creare seri grattacapi alla corazzata dello sceicco.

Ne sapremo di più, comunque, dopo lo scontro di giovedì prossimo che, guarda caso, vedrà di fronte proprio Montpellier e Dunkerque. Con possibilità di 'rivincita', ma a campi invertiti e nella finale di Coupe de La Ligue, domenica 28. Il rischio concreto è che, come dice il proverbio, tra i due litiganti (MAHB ed USDK) sia davvero il terzo (PSG) a godere.

domenica 21 ottobre 2012

EHF Champions League: Barça trionfatore a Zagabria. Metalurg OK. Oggi tre partite.

In questo post trovate risultati e dettagli delle sfide giocate ieri (sabato 20 Ottobre 2012) in Velux EHF Champions League maschile, con protagoniste soprattutto Barcellona e Metalurg Skopje, vincenti e convincenti. In più una breve introduzione al programma odierno, con tre incontri nel menu.

** Croatia Osiguranje (Cro) - Barcellona Intersport (Spa) 21-32 (12-13)

Il Barcellona Intersport continua il suo cammino per i mari europei a vele spiegate. L'ultima vittima della schiacciasassi blaugrana non è un avversario qualunque: il Croatia Osiguranje Zagabria, protagonista (ai tempi) di epici duelli con i catalani, anche se oggi non al top della sua gloriosa storia.

Il pubblico delle grandi occasioni - circa 12 mila fans sugli spalti - non evita agli uomini di Slavko Goluža una punizione forse eccessiva per quanto visto in campo. I padroni di casa, infatti, onorano il match almeno per un tempo. La partenza non poteva essere migliore per i balcanici: 5-2 dopo nemmeno dieci minuti. Reazione immediata avversaria (5 pari all'11°), ma trascinati da Zlatko Horvat, infallibile dai sette metri e top scorer dei suoi assieme a Stepancić, e Marino Marić, nonché dalle parate del giovane Filip Ivić (una decina solo nella mezz'ora iniziale) gli slavi tornano a pigiare sull'acceleratore: ed è subito 9-5 (poi 10-6).

A quel punto Xavi Pascual corre ai ripari: time-out e Barcellona momentaneamente 'rimodellato', con Dani Sarmiento e Raúl Entrerríos al centro dell'attacco, Siarhei Rutenka come pivot per attirare su di sè la difesa rivale e permettere a Juanín Garcia ed Albert Rocas di colpire dall'ala. Ed alternando 5-1 e 6-0 in fase difensiva. Funziona: il Barça comincia a segnare, gli altri a perdere palloni, ed il parziale di 7-2 che ne consegue porta addirittura gli ospiti in vantaggio (13-12) all'intervallo.

I croati, encomiabili per (buona parte dei) trenta minuti inziali, non si arrendono, e tornano avanti (14-13) al rientro in campo. Ma è l'ultimo, illusorio fuoco di paglia. Gli iberici stringono le maglie in difesa, Sterbik come al solito fa il proprio dovere, e per il contropiede ospite è un gioco da ragazzi punire e ripunire gli avversari. Juanín e Rocas colpiscono in serie, ne esce un mega-parziale di 11-1 che taglia le gambe alla truppa di Goluža e manda il tabellone sul 15-24 con una dozzina di giri dell'orologio rimasti.

Tanto che Pascual lascia ora spazio alle 'seconde linee', compreso Mikel Aguirrezabalaga. Ma se fidarsi è bene, non fidarsi è meglio: basta una mini-reazione locale con tre reti di fila perché il coach spagnolo chiami un altro time-out per spezzare il piccolo momento favorevole dei rivali e 'scaldare' i suoi a dovere. Missione compiuta: i vari Sarmiento, Aguirrezabalaga eccetera non si distraggono più e tornano ad incrementare il gap, sino al più undici conclusivo siglato dal giovane (23 anni) gigante (2 metri e 12) Ángel 'Pichu' Montoro, terzino destro arrivato in estate dal Reale Ademar León.

Punteggio finale (21-32) bugiardo; i ragazzi del Croatia Osiguranje hanno finito per pagare la loro inesperienza e la panchina corta, ma non senza mettere in mostra buone cose. Ed i complimenti di Arpad Sterbik nel dopo-partita appaiono sinceri e meritati: 'voglio congratularmi con lo Zagabria, specialmente con il portiere Filip Ivić, oggi il loro giocatore più importante, che ha fatto parecchie buone parate. Nel primo tempo ci hanno sorpresi: pensavamo giocassero più veloce, ed invece hanno tenuto il ritmo lento, abbassando pure il nostro'.

Al portierone di origine serba fanno eco le parole di Xavier Pascual: 'E' stata una buona gara. Nel primo tempo lo Zagabria ha difeso bene impedendoci di costruire un maggior vantaggio. Nel secondo siamo migliorati in fase difensiva e ciò ha portato molti goal 'facili' in contropiede, tanto che alla fine poteva addirittura sembrare che avessimo vinto comodamente'.

In realtà non è così: il Croatia Osiguranje ha avuto i suoi meriti. Ma ciò serve solo da parziale consolazione a Slavko Goluža: 'E' un peccato che non siamo riusciti ad aumentare il nostro vantaggio nella prima metà di gara. Nella seconda poi abbiamo commesso troppi errori tecnici, che di sicuro hanno aiutato il Barcellona. Quindi ho scelto di dare a tutti i nostri giovani giocatori la chance di provare cosa significa essere in campo in una partita di tale livello, di fronte a dodicmila persone. C'è ancora molto da lavorare, ma io sono fiducioso. Cos'altro posso aggiungere? Quelli sono il Barça, contro di loro devi giocare al massimo per l'intera partita. Appena cali un attimo, ti puniscono e ti battono. Punto'.

** HC Metalurg Skopje (MAC) - St. Petersburg HC (RUS) 32-19 (15-11)

Non solo Barça. Anche il Metalurg Skopje, facendo corsa parallela ai catalani, rimane a punteggio pieno dopo quattro partite, seppure in un gruppo differente. Come Rutenka e soci, anche gli uomini di mister Červar sono stati protagonisti di un grande secondo tempo, terminando con l'asfaltare il malcapitato San Pietroburgo, rimasto a lottare per il quarto posto con due punti dopo quattro turni.

A dir le verità, la partita di scena ieri nella capitale macedone sembrava indirizzata sul verso giusto (per i padroni di casa) già allì'intervallo: 15-11. Grande protagonista l'estremo difensore Darko Stanić: 15 salvtaggi fra primo tempo e metà ripresa, quando Červar decide di dare spazio alla sua riserva. Non male, per usare un eufemismo, neppure Renato Vugrinec, veterano terzino destro sloveno in grado di perforare la difesa russa per 11 volte. A Skopje è grande festa, ed in molti sono curiosi di vedere sin dove può arrivare il 'piccolo' Metalurg che sfida le grandi d'Europa.

Oggi di scena un tris di partite per completare il terzo turno. Di particolare interesse la sfida in Spagna tra il Reale Ademar ed il Flensburg che punta a tornare capolista solitaria del gruppo A (o quanto meno a condividere la leadership con i 'vicini di casa' dell'Amburgo, stasera favoritissimi contro il Partizan Belgrado) mentre in Francia va in onda il testa-coda Chambéry - Kielce. Primi punti per i transalpini o nuova aggiunta alla collezione di vittorie dei forti polacchi?

TUTTI I MATCH comne al solito sul portale LaOla1.tv, mentre le due sfide con le tedesche coinvolte vanno in TV sul versione germanica di Eurosport.

** h. 16:00 - GIRONE A:
HSV Hamburg (Ger; 5) - Partizan Belgrado (Srb; 2)

** 17:30 - GIRONE A:
Reale Ademar León (Spa; 2) - Flensburg-Hamndewitt (Ger; 5)

** h. 19:00 - GIRONE C:
Chambéry Savoie (Fra; 0) - Vive Targi Kielce (Pol; 6)

sabato 20 ottobre 2012

EHF Champions Maschile. Oggi il 'classico' Zagabria-Barcellona. Cervar: un nuovo successo nel mirino.

Solo due sfide nello scarno menu odierno di Velux EHF Champions League maschile. Nel GRUPPO C il Metalurg Skopje delle meraviglie, a guida 'doc' griffata Lino Červar, punta a continuare il suo cammino a punteggio pieno a spese del San Pietroburgo. Che ad ogni modo non sarà molto d'accordo al riguardo. Fondamentale, come al solito, dovrebbe essere l'apporto degli 'ultras' della capitale macedone.

L'altro duello di giornata è un classico dell'handball europeo: l'ennesimo capitolo della saga che da decenni vede opposte Zagabria e Barcellona. Croati e blaugrana si davano battaglia per il trono continentale già nella seconda metà degli anni novanta, con le mitiche sfida alla Dom Sportova (quando dagli spalti venivano spesso giù accendini e pure altro ...) della capitale slava. Oggi i balcanici, degradati a 'media potenza', hanno perso parte della spinta di quei tempi; ma la sfida con i catalani, ancora e sempre fra la nobiltà di questo sport (pure quest'anno, recitando la parte di rullo compressore sia in campionato che in ambito internazionale), mantiene un sapore del tutto particolare.

Se ne sono accorti pure al Barça, il cui fortino la passata stagione è stato violato da Balić - che però adesso veste i colori dell'Atlético Madrid in crisi di risultati europei - e compagni. Difficile che l'attuale Croatia Osiguranje, tra l'altro finita al tappeto negli ultimi due precedenti casalinghi, possa ripetere l'exploit. Però ... mai dire mai.

Fischio d'inizio alle ore 18, direzione di gara affidata ai porotghesi Ivan Cacador ed Eurico Nicolau; diretta web, di questa e dell'altra partita, come al solito sul portale LaOla1.tv.

Gruppo C - h. 18:00 (Skopje)
HC Metalurg (Mac; 6) - St. Petersburg HC (Rus; 2)
Gruppo D - h. 18:00 (Zagabria)
Croatia Osiguranje (Cro; 3) - Barcelona Intersport (Spa; 6)

EHF Champions League donne: anteprima 2a Giornata. Match-clou in Ungheria.

Si fa sempre più sul serio in Champions League femminile. Le sedici squadre impegnate nei quattro gironi della fase a gruppi sono alla ricerca di conferme e/o smentite ai verdetti emessi dal turno inaugurale dello scorso week-end. Si parte oggi pomeriggio con l'esatta metà (quattro) degli incontri di scena in questo turno.

Ad aprire le danze il grande favorito Oltchim Râmnicu Vâlcea, che dopo la vittoria all'esordio cerca altri due punti ad Amburgo, sul campo del Buxtehuder SV qualificatosi a sorpresa, ma difficilmente in grado di recitare un ruolo da protagonista nell'attuale fase. Le rumene, che in settimana hanno 'festeggiato' pure il ritorno di Cristina Neagu fra le convocate della nazionale di Bucarest, hanno dalla loro una rosa di qualità nettamente superiore, ed il precedente della passata stagione, con successi casalingo ed esterno, sempre nel girone, a scapito delle loro avversarie odierne.

Alle otto e mezza di sera circa, a Maria Enzersdorf (nei pressi di Vienna), va in scena l'altro match del GRUPPO A, sulla carta più equilibrato. L'Hypo Niederösterreich 'austro-brasiliano', uscito a mani vuote ma a testa alta dalla 'tana del lupo' in Romania una settimana fa, stavolta proverà a monetizzare gli sforzi e mettere in cascina i primi punti, davanti ai propri tifosi. L'avversario però è di quelli tosti: il Randers HK vincitore in maniera convincente all'esordio, che punta ormai dritto a raggiungere il 'Main Round' per la prima volta nella sua storia.

Nel GRUPPO B, l'altra grande favorita di stagione, il Györi Audi ETO KC battuto in finale l'anno scorso, è impegnata in un classico 'derby' romeno-ungherese sul campo del Cluj-Napoca. Kathrine Lunde Haraldsen e compagne non sono esattamente l'avversario ideale per una squadra alla ricerca dei suoi primi due punti di sempre in questa competizione, ma l'U Jolidon, quasi in grado di strappare un punto al più quotato Krim Mercator al debutto, sicuramente non lascerà nulla di intentato. Favori del pronostico ovviamente per la squadra ospite, uscita vincitrice dal match con il Podravka Vegeta grazie alla panchina più lunga (e di qualità) e ad un maggiore gamma di 'bocche da fuoco', da Andrea Lekić alla brasileira Duda Amorim, dalla 'diva' Anita Görbicz ad Heidi Løke e così via. Gli stessi elementi che potrebbero fare la differenza questo pomeriggio.

Nel medesimo girone, altro derby fra buoni (??) vicini: stavolta parliamo di Slovenia e Croazia, ovvero Krim Mercator e Podravka Vegeta, da tempo le squadre-faro delle rispettive nazioni. Una sfida tra avversarie che si conoscono alla perfezione, sulla quale aleggerà l'ombra di Andrea Penezić, macchina da goal croata attualmente in forza al club sloveno ma, ahimè, assente da (e per) lungo tempo a causa dell'infortunio rimediato durante le scorse Olimpiadi. Un pronostico non è cosa facile: se il Krim può fare affidamento su una rosa obiettivamente migliore, la rinnovata squadra slovena ha pure mostrato qualche crepa, e meccanismi ancora in fase di rodaggio, nella sfida vinta di un soffio con il Cluj. Per cui il fattore-campo potrebbe alla fine risultare determinante a vantaggio del Podravka.

Il match di cartello del secondo turno è con ogni probabilità quello che, domenica dalle 18, chiuderà il sipario sul week-end. Un dessert appetitoso: lo scontro al vertice del GRUPPO C, dove la ambizioni del Ferencváros, tanto travolgente al debutto in Russia da stupire persino il suo coach Gábor Elek, verranno messe alla prova dalla solidità di un Larvik pure in grado di fare bottino pieno nella sfida d'apertura.

I 'giustizieri' della Dinamo Volgograd hanno mostrato le loro carte, ed ora hanno bisogno di continuare sul giusto cammino se vogliono essere attori protagonisti anche in Champions dopo due trionfi consecutivi in Coppa Coppe, ma sempre tenendo i piedi ben saldi per terra: lo stesso Elek d'altronde non smette mai di predicare prudenza. In particolare contro un rivale quale il Larvik, forte ed esperto quanto basta, reduce da tre stagioni sempre almeno in semifinale (con addirittura la conquista del titolo nel 2011) e dal ritorno nella sue fila di una certa Gro Hammerseng, che non ha bisogno di presentazioni. Il Sävehof, la cui porta è stata trafitta cinque volte della centrale icona dell'handball scandinavo, ne ha fatto le spese per primo. Vedremo se capiterà pure alle ungheresi, che però avranno dalla loro il sostegno, non da poco, di tifosi tradizionalmente 'vocali' assai.

IK Sävehof e Dinamo Volgograd se la giocheranno due ore prima in Svezia, in un match già quasi da ultima spiaggia per entrambe. Un nuovo scivolone rischierebbe di precludere il cammino europeo della malcapitata con così largo anticipo. Le russe hanno in Tatiana Khmyrova un notevole asso nella manica in fase offensiva, ma una riedizione della difesa-colabrodo 'esibita' contro il FTC Budapest darebbe tante, troppe opportunità alle padrone di casa.

Nel GRUPPO D va in onda una incrocio d’alto lignaggio: le campionesse in carica del Budućnost Podgorica fanno visita al Viborg HK regina d'Europa nel 2009 e 2010. Il 'derby di Bojana', fra le due squadre portate in trionfo dalla mitica Popović (e che si sono contese i servizi della fuoriclasse fino all'ultimo: in Danimarca la volevano in campo, in Montenegro sono riusciti a tenersela, come General Manager), arriva dopo un primo turno dagli esiti diametralmente opposti: le slave hanno asfaltato lo Zvezda Zvenigorod, dimostrando come, a dispetto delle varie defezioni estive, rimangano decisamente in grado di far sentire la propria voce in questo torneo. Il Viborg è invece andato KO in Germania, pur senza lasciarsi travolgere. E nonostante i molti infortuni che le hanno tartassate di recente, nello Jutland confidano in un pronto riscatto. le possibilità, affidate alle varie Skov, Fisker, Gulldén, ci sono; ma la difesa, fin troppo 'ospitale' nella gara precedente, ora deve fare la sua parte.

Il Thüringer HC, possibile squadra-rivelazione dell'attuale torneo, cerca conferme in Russia a spese dello Zvezda Zvenigorod. Le nuove regine di Germania, dal roster rimpolpato dopo un'aggressiva campagna acquisti, sfidano un avversario che punta a scacciare i dubbi sorti dopo il K.O. di Podgorica. Alle varie Anja Althaus e Mie Augustesen, già subito molto utili alla causa tedesca, proveranno a rispondere Liudmila Postnova, a rete cinque volte sabato scorso, e compagnia. Le padrone di casa, giunte alla fase a gruppi dopo la facile vittoria nel 'torneo Wild Card' (a spese di un'altra tedesca: il Lipsia), sono obbligate a far punti se non vogliono trovarsi così presto alle soglie dell'eliminazione.

Qui sotto il programma dell'intero fine settimana in Champions League femminile.

Ricordiamo che TUTTE LE PARTITE, qui elencate in ordine cronologico, sono visibili in live streaming gratuito al seguente link sul portale LaOla1.tv. Nel medesimo sito sono disponibili pure i video integrali di tutti i match già disputati.

Sabato 20 Ottobre 2012
Gruppo A - h. 15:00 (Amburgo)
Buxtehuder SV (Ger; 0) - Oltchim Râmnicu Vâlcea (Rom; 2)
Gruppo D - h. 15:00 (Chekhov)
Zvezda Zvenigorod (Rus; 0) - Thüringer HC (Ger; 2)
Gruppo B - h. 16:30 (Cluj-Napoca)
Jolidon Cluj Napoca (Rom; 0) - Györi Audi ETO KC (Ung; 2)
Gruppo A - h. 20:25 (Maria Enzersdorf, Vienna)
Hypo Niederösterreich (Aut; 0) - Randers HK (Dan; 2)
Domenica 21 Ottobre 2012
Gruppo B - h. 17:30 (Koprivnica)
HC Podravka Vegeta (Cro; 0) - Krim Mercator Lubiana (Slo; 2)
Gruppo C - h. 18:00 (Dabas)
FTC Rail Cargo Hungaria (Ung; 2) - Larvik HK (Nor; 2)
Gruppo A - h. 16:00 (Partille)
IK Sävehof (Sve; 0) - Dinamo Volgograd (Rus; 0)
Gruppo D - h. 17:00 (Viborg)
Viborg HK (Dan; 0) - Budućnost Podgorica (Mne; 2)

venerdì 19 ottobre 2012

Ciao Islanda!! Ólafur Stefánsson appende la maglia (della nazionale) al chiodo.


Ólafur Stefánsson non giocherà più nella nazionale del suo paese. Il più grande marcatore, e diremmo pure giocatore, nella storia della pallamano d'Islanda ha ieri confermato alla RUV (il canale televisivo pubblico dell'isola dei geyser) le voci che già circolavano al termine delle Olimpiadi di Londra. Il terzino destro di Reykjavík, classe 1973 per un metro e novantasei di pura classe, era rimasto a piedi, a livello di club, dopo il fallimento della sua ultima squadra, l'AG København.

In un ventennio di battaglie (la prima fu contro l'Egitto) vestendo i colori dell'isola nordica Stefánsson ha conquistato, da capitano, la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Pechino 2008, ed il bronzo ai successivi Campionati Europei del 2010 (con presenza nell'All-Star Team in entrambe le occasioni, e pure ad Atene 2004 ed agli Europei 2002), mettendo a segno ben oltre 1500 reti in poco meno di 330 partite.

Nella pallamano di club, la militanza nel Valur Reykjavík, in cui si era formato, dal 1992 al 1996 ha fruttato al giovane atleta tre 'scudetti' del suo paese. Dopo il trasferimento in Germania, si è imposto sia in Bundesliga (2001) che addirittura in Champions (2002), vestendo la casacca del Magedburgo. Dal quale è partito per unirsi ad un'altra squadra destinata a segnare un'epoca: il Ciudad Real. L'avventura in Castiglia-La Mancia gli avrebbe 'regalato', fra le altre cose, quattro campionati spagnoli, cinque coppe Asobal e soprattutto un triplete di viaggi sul tetto d'Europa (2006, 2008 e 2009).

Segue il ritorno nelle lande tedesche, sponda Rhein-Neckar Löwen, dove lascia oltre duecento timbri nelle porte avversarie in due stagioni, pur senza vincere titoli importanti; e poi gli ultimi bagliori di una carriera luminosissima: il contributo al 'giocattolino' del miliardario 'Kasi' Jesper Nielsen, quel Copenaghen che prima di terminare 'in bancarotta' raggiunge la Final 4 di Champions League a Colonia.

EHF Champions League: il Montpellier perde ancora. Spiragli di luce per Constanţa e Dinamo.

Seppur mediaticamente 'oscurati' dalla partitissima di Veszprém, ieri hanno avuto luogo altri tre incontri di Velux EHF Champions League maschile.

Nel gruppo A ulteriore passo falso del Montpellier: i transalpini fanno una nuova aggiunta alla loro attuale collezione di bocconi amari e vengono messi K.O. pure dal Chekohvskie Medvedi, in grado di muovere la propria classifica dopo lo stop domenicale a Flensburg. Il match in terra di Russia risulta equilibrato solo nelle prime fasi, ma quando i padroni di casa cominciano a scavare il solco neppure le prodezze di un William Accambray finito in doppia cifra colmeranno le lacune di una formazione che risente troppo delle sue assenze forzate, e dell'uragano sportivo-mediatico-giudizario da cui è stata colpita.

Au contraire: il gap dell'intervallo (quattro lunghezze) non fa che dilatarsi nella ripresa. Buon per Shelmenko, Shiskharev (6 reti a testa per entrambi) e compagnia, male invece per un MAHB che nell'ottobre 2011 faceva notizia in ben altra maniera, rifilando al THW Kiel l'ultima sconfitta 'europea' prima del recentissimo scivolone tedesco in Ungheria (sconfitta poi seguita da 17 risultati utili consecutivi delle 'zebre'...), ed ora sono invece ridotti a sparring-partner ideale per avversari in cerca di un qualche immediato riscatto. E' trascorso un anno, sembra passato un secolo...

Se i francesi languono in coda al proprio raggruppamento, HCM Constanţa e Dinamo Minsk intravedono finalmente qualche spiraglio di luce. I rumeni, in particolare, trovano i primi (due) punti nel girone B dopo un tris iniziale di sconfitte. Vittima sacrificale dei 'festeggiamenti' per il centesimo incontro europeo dell'HCM è il Celje Pivovarna Laško sloveno, che a Buzău incappa in una serata storta e riesce a trovare la miseria di cinque reti nella prima mezz'ora di gioco (al quarto d'ora, del resto, ne avevano fatta appena una ...). Il Costanza non ne mette a segno tantissime di più, ma abbastanza da ipotecare il trionfo di giornata.

Il secondo tempo servirà ai rumeni per mantenere le distanze, partendo subito forte (14-7 al 39°, tanto per fa capire che proprio non c'è trippa per gatti), e respingendo ogni tentativo di rimonta degli sloveni; i quali ad ogni modo non 'insidieranno' troppo il vantaggio locale, arrivando giusto a meno tre (15-12) intorno a metà ripresa, complice un momentaneo appannamento della difesa avversaria, per poi esaurire la loro spinta. Se il top scorer dell'intera sfida, Dalibor Čutura, va in rete appena quattro volte, non sorprende che alla fine l'MVP di giornata risulti il portiere Mihai Popescu, in grado di respingere quasi una ventina di 'assalti nemici', terminando con una percentuale superiore al 50 %. Con prestazioni del genere, sul Mar Nero possono ancora legittimamente credere al passaggio del turno.

Nel girone D i bielorussi della Dinamo Minsk si presentavano con un singolo punticino in classifica al cospetto del Pick Szeged, in un match fondamentale in ottica quarto posto. I padroni di casa riuscivano comunque a battere gli ungheresi e scavalcarli nella graduatoria. Chiave del successo locale un primo tempo di fatto a senso unico, terminato sul 17-10; vantaggio a cui non erano estranee le parate di Vadim Boganov. La Dinamo in realtà non era nuova a buone prestazioni nella prima parte di una gara. Stavolta, però, gli slavi tenevano il passo anche nel secondo tempo, aumentando subito il margine (19-11), senza scomporsi eccessivamente quando il Pick si rifaceva sotto fino al meno tre (23-20). Decisive per la vittoria le nove reti a firma del terzino sinistro Vaško Ševaljević, nazionale del Montenegro recentemente incorporatosi alla squadra.

Velux EHF Champions League - 4a Giornata
incontri del 18/10/12
Gruppo A:
Chekhovskie Medvedi (Rus) - Montpellier Aggl. HB (Fra) 35-29
(Dettagli; Video completo)
Gruppo B
* HCM Constanţa (Rom) - Celje Pivovarna Laško (Slo) 22-17
(Dettagli; Video completo)
* MKB Veszprém KC (Ung) - THW Kiel (Ger) 31-30
Gruppo D
* HC Dinamo Minsk (Blr) - Pick Szeged (Ung) 29-24
(Dettagli; Video completo)

Champions League: Veszprém da leggenda! il Kiel va al tappeto dopo oltre un anno!!


Prima o poi doveva capitare. E infatti è capitato. Dopo 17 risultati utili consecutivi (14 vittorie, 3 pareggi) in Champions League, spalmati su oltre dodici mesi - il THW Kiel ha perso!!

Autore di questa vera e propria impresa non è un rivale qualunque, ma la 'neo-corazzata' MKB Veszprém KC, costruita per vincere, ed uscita vincitrice dai primi quattro confronti del girone B. Compresa la battaglia di Madrid dello scorso week-end e ancor di più grande battaglia di ieri sera, una sfida avvincente, infarcita di colpi di scena ed in bilico fino all'ultimo secondo, regalando al termine un'immensa soddisfazione agli oltre cinquemila che stipavano l'Arena locale senza mai smettere di dare la propria spinta ai ragazzi di Carlos Ortega.
Celebrazioni dei vincitori dopo un match tiratissimo

Uno scontro fra titani da cui sono emerse figure 'titaniche': László Nagy, che dopo la grande prestazione di Madrid si ripete e sfiora la doppia cifra, Tamás Iváncsik ed il portiere Nándor Fazekas (solo per nominarne alcuni) tra la fila ungheresi, G.V. Sigurdsson e Christian Sprenger per le zebre. Senza dimenticare quel Marco Antonio Oneto, pivot cileno con passaporto del nostro paese, che con la sua doppietta (a conti fatti decisiva, visto lo scarto minimo alla sirena) ha dato al trionfo del Veszprém un po' di sapore italiano. Abbastanza in ombra l'ex di turno Marko Vujin, in rete appena due volte al suo ritorno come avversario dopo i sei anni trascorsi, da protagonista, in terra d'Ungheria.

Il big match di giornata non ha deluso le aspettative, all'inizio per merito dei padroni di casa, partiti tanto forte da obbligare mister Gislasson al time-out dopo un quarto d'ora, con i tedeschi sotto 9-6. Pausa quanto mai opportuna: il Kiel trova la giusta reazione, impatta con Sprenger (12 a 12) e si concede pure il vantaggio di metà gara (15-14) grazie ad una zampata del Gudjon Valur d'Islanda. La lotta punto a punto continua nella ripresa, con Nagy a fare il suo dovere, ma è il Kiel a provare la fuga sul 25-23.

Tentativo però miseramente fallito: un grande Fazekas (foto a sinistra) provvidenzialmente sostituisce Mirko Alilović tra i pali magiari e subito incanta la platea; le sue strepitose parate rilanciano l'MKB che ribalta la situazione e si porta sul 27-25. Il gigante di Kecskemét, appena giunto alle 36 primavere, respinge al mittente i tentativi germanici, superandosi in particolare su Narcisse lanciato in contropiede e su Ekberg dai sette metri. Oneto e Jamal invece non sbagliano, e fissano il tabellone sul 31-28.

Sembra fatta, ma il Kiel è il Kiel, si sa, e non getta la spugna così facilmente. Christian Zeitz, siglando il suo poker personale, riporta i campioni d'Europa ad una sola lunghezza. Il minuto finale è da brividi: i padroni di casa pasticciano in attacco e non riescono a chiudere i giochi, lo stesso Ortega ci mette del suo chiamando, con tempismo perfettamente imperfetto, un time-out proprio nel mezzo di un'azione offensiva quasi finalizzata. Ma il THW non riesce ad approfittarne: l'ultimo tentativo zebrato si schianta sui tabelloni a bordo campo, come il (troppo) lungo passaggio 'coast-to-coast', a fil di sirena, di Omeyer verso Sigurdsson.
Cliccare per ingrandire

Un assist mancato che finisce col dare il via alla festa ungherese, in campo e sugli spalti. Per quanto sia prematuro lanciarsi in giudizi netti a metà ottobre, dopo solo una manciata di partite, e per quanto lo stesso Ortega smorzi facili entusiasmi affermando che bisognerà lavorare molto per mantenere un tale livello di gioco, la candidatura di questo MKB Veszprém, ieri in grado di superare un difficilissimo esame di tedesco, al trono d'Europa appare tutt'altro che infondata.

Da parte sua l'allenatore del Kiel (KO dopo un anno e nove giorni, l'ultima volta fu opera del Montpellier corsaro alla Sparkassen Arena), Alfred Gislason ha parlato di 'un incontro rivelatosi molto difficile, ma questo non è stata una sorpresa per noi. Abbiamo affrontato una squadra fantastica in uno dei migliori palazzetti di tutto il mondo. Venire qui è stato un autentico piacere per me, anche se, puntando a cogliere almeno un punto, non possiamo certo essere contenti del nostro risultato'.

Clicca l'immagine sopra per il VIDEO COMPLETO del match.

PSG Handball inarrestabile. Honrubia e soci si mangiano pure i savoiardi ...

Serata storica per il Paris Saint Germain handball, che si ritrova leader unico del campionato francese dopo aver espugnato d'autorità Chambéry (28-24) nell'anticipo del sesto turno di LNH, nonché scontro al vertice fra le uniche due squadre fino allora rimaste a punteggio pieno. Il PSG non è però la sola imbattuta del campionato: il Dunkerque ha quattro vittorie ed un pareggio all'attivo, e proverà a rompere il giocattolino dello sceicco qatariota il prossimo sabato 10 Novembre.

Alla squadra-faro della capitale il successo contro i 'savoiardi' mancava dal 1° Novembre 2006, quando però il PSG vinse in casa (per l'ultima vittoria esterna occorre ritornare al 25 Marzo dello stesso anno). Il successo di giovedì sera è maturato nella ripresa, dopo il perfetto equilibrio (13-13) dell'intervallo, e dovuto in particolare al trio delle meraviglie Samuel Honrubia (9 reti su una decina di tiri!!), Mladen Bojinović (7) e Mikkel Hansen (6 goal, ed una rilevante utilità pure come assistman), ma anche alle parate di Juan Manuel Sierra, entrato nel secondo tempo per mettere il suo timbro personale sul match.
Immagine dell'incontro tratta dalla pagina online del quotidiano sportivo L'Equipe.

E se qualcuno potrebbe storcere il naso davanti all'apparente disparità di trattamento fra Honrubia e Boijnović (i due ex del Montpellier, implicati nell'affare scommesse, possono tranquillamente scendere in campo...) da una parte ed i loro ex compagni di squadra costretti dalla giustizia ad uno stop forzato dall'altra, Bertrand Gille, stella dei battuti di serata, non risparmia invece complimenti ai vincitori: 'a noi manca ancora tanto per creare problemi a questa bella squadra di Parigi. La maturità che stanno dimostrando è impressionante, congratulazioni a loro'.

Tra le fila parigine, un Didier Dinart in versione pompiere opta invece per smorzare ogni eccesso di entusiasmo: 'siamo i grandi favoriti del campionato, ma questa è solo la sesta giornata. Dobbiamo ancora perfezionare il nostro gioco. Fra noi c'é molta solidarietà, è un piacere giocare insieme.'

giovedì 18 ottobre 2012

EHF Champions League: Atlético Madrid in crisi. Mercoledì ok per Berlino e Gorenje. Oggi grande sfida Veszprém - Kiel (ed altri 3 match)


La sfida tra IK Sävehof ed Atlético Madrid, collocata fra gli anticipi infrasettimanali del quarto turno, lascia una delle contendenti ferma a quota due in classifica, con in tasca una sola vittoria ed un poco onorevole trittico di insuccessi, e con il passaggio agli ottavi di finale già a rischio.

Quale delle due? Il Sävehof, direte voi, secondo logica. Ma di questi tempi anche la logica è merce rara; ed infatti la squadra in piena crisi, perlomeno in ambito internazionale, è quella spagnola, abituata a dominare in Europa, che ieri sera é andata incontro ad una delle sconfitte di maggior peso specifico della sua storia. Anche numericamente: gli irriconoscibili uomini di Talant Dushebajev sono finiti K.O. per 35-30, dopo aver chiuso in svantaggio (per 17-16) pure la frazione di apertura.

L'incontro ha in realtà camminato su piani di equilibrio fino all'ultimo quarto d'ora, quando gli scandinavi hanno preso definitivamente il largo. Decisivo l'apporto di Kristian Bliznac (7 reti) ed Eric Schefvert (6), ma forse ancor di più i numeri fra i pali di un esaltante (ed esaltato) Thomas Forsberg, sceso in campo nella ripresa per chiudere la via del goal otto volte (di cui una su rigore) agli iberici. I quali, pur contando sull'abituale bottino di Kiril Lazarov e sul pokerissimo di Jurkiewicz, hanno come (parziale) giustificazione le assenze di J.J. Hombrados (fuori dai giochi per oltre sei mesi a causa dell'infortunio al legamento crociato rimediato domenica scorsa contro il Veszprém) in porta, e di elementi del calibro di Ivano Balić e del terzino sinistro danese Nikolaj Markussen.

Il norvegese Magnus Dahl ha fatto del proprio meglio per non far rimpiangere il mitico 'guardameta' della nazionale spagnola, ed almeno nel primo tempo sembrava esserci riuscito. Ma non è stato sufficiente, pure a causa dei troppi errori in attacco, che hanno vanificato il promettente inizio gara degli ospiti. Gli svedesi, al contrario, hanno dato prova di maturità e freddezza, soprattutto nell'ultima tranche dell'incontro, amministrando perfettamente un margine tanto gradito quanto difficile da prevedere, che ad altre squadre avrebbe forse dato le vertigini.

Gli attuali problemi dell'ex Ciudad Real sono sconosciuti al Füchse Berlino, ieri sbarazzatosi del Kadetten Sciaffusa. Come lo score finale (31-27) lascia intuire, gli svizzeri non hanno mai gettato la spugna, né dopo il loro pessimo inizio (6-2 per i tedeschi), né in seguito, rispondendo ad ogni successivo allungo berlinese con un proprio tentativo di rimonta. Ma nonostante la buona prova di Arūnas Vaškevičius in porta, e le reti dei giovani promettenti Marko Marić (9) e Christian Dissinger (5), la superiorità di Iker Romero, il quale ha sostituito Sven-Sören Christophersen, infortunatosi al braccio durante il primo tempo, e compagni non è mai stata veramente in discussione.

Festa in Svezia, in Germania, e pure in Slovenia. Dove il Gorenje Velenje, già vincitore nella prima giornata, torna al successo dopo qualche tempo regolando senza troppi complimenti il non irresistibile (eufemismo) Bjerringbro Silkeborg di Danimarca. L'ala sinistra Fahrudin Melić ripete in fotocopia l'ottima prestazione (e le cifre: nove goal) di Kielce, ma se sabato scorso ciò non aveva potuto evitare la sconfitta, questa volta, contro un avversario di livello molto inferiore ai polacchi, i due punti arrivano sul serio. Il BSV impiega nove minuti circa a perforare la difesa locale per la prima volta, ma nel frattempo il Gorenje aveva provveduto ad incanalare il match nella giusta (per loro) direzione. Lo score della pausa lunga (14-7) è di per sé eloquentissimo; nella ripresa gli slavi aumentano il loro vantaggio, giusto per stroncare ogni (im)possibile minima velleità di riscatto ospite. Tutto quanto segue, fino al più nove della sirena, è ordinaria amministrazione.

Il turno attuale di una Champions League sempre più formato 'spezzatino' prosegue oggi con un interessante poker di incontri. Su tutti, come ovvio, lo scontro al vertice del gruppo C, dove la schiacciasassi THW Kiel verrà messa alla prova da quell'MKB Veszprém i cui primi risultati sono conformi ad aspettative ed investimenti. L'esame di ungherese (e di spagnolo, vista la colonia iberica in terra magiara) si preannuncia assai difficile per i campioni d'Europa in carica, che fra l'altro schiereranno quel Marko Vujin di ritorno da avversario nel luogo di molti suoi recenti trionfi. Di sicuro il match con fischio d'inizio alle 19 ci dirà molto su consistenza e possibilità di entrambe le squadre. Diretta TV su Eurosport tedesco, web sul 'solito' LaOla1.tv.

Nel medesimo raggruppamento, ed in contemporanea al match-clou, l'HCM Constanţa è costretto a sfruttare il fattore-campo contro il Celje Pivovarna Laško. Una sconfitta contro gli sloveni lascerebbe i campioni di Romania a quota zero, ed in pratica toglierebbe loro ogni residua chance di qualificazione. Ma anche un pareggio rischia di servire poco a Dalibor Čutura e soci.

L'obbligo assoluto di far punti riguarda pure il Montpellier HB, fanalino di coda del gruppo A. Con il ritorno alla vittoria in Ligue 1 e la prova dignitosa contro l'Amburgo, i francesi hanno dimostrato di saper in qualche modo reagire al 'terremoto' che li ha colpiti nelle ultime settimane. Però uscire a mani vuote dalla sfida esterna con il Chekhovskie Medvedi comprometterebbe seriamente il cammino europeo dei transalpini, che proprio in queste ore devono anche far fronte alla probabilissima defezione di un altro sponsor, ed alla sospensione dei contratti di Dragan Gajic, Issam Tej, Primoz Prost ed ovviamente i fratelli Karabatić. Certamente i russi, a loro volta in cerca di un pronto riscatto davanti ai propri fans dopo il pesante K.O. subito a Flensburg quattro giorni prima, non faranno sconti.

Tenzone importantissima in chiave quarto posto pure nel girone D, dove l'attuale ultima della classe (Dinamo Minsk) ospita l'attuale penultima (Pick Szeged). Un match che ha già l'amaro sapore di ultima spiaggia: un nuovo scivolone avrebbe effetti molto sgraditi, in particolare per i bielorussi.

Come è ormai diventata piacevole abitudine, ogni match è in live streaming sul portale Laola1.tv. Sul sito medesimo è possibile anche trovare la differite integrali delle sfide precedenti.

Velux EHF Champions League - 4a Giornata: anticipi
Gruppo B:
* Sävehof IK (Sve) - Atlético Madrid (Spa) 35-30
(Dettagli; Video completo)
Gruppo C:
* Gorenje Velenje (Slo) - Bjerringbro Silkeborg (Dan) 31-23
(Dettagli; Video completo)
Gruppo D:
Füchse Berlino (Ger) - Kadetten Sciaffusa (Svi) 31-27
(Dettagli; Video completo)

Velux EHF Champions League - 4a Giornata:
programma odierno
Gruppo A h. 18:30
* Chekhovskie Medvedi (Rus) - Montpellier Aggl. HB (Fra)
Gruppo B h. 19:00
* HCM Constanţa (Rom) - Celje Pivovarna Laško (Slo)
* MKB Veszprém KC (Ung) - THW Kiel (Ger)
Gruppo D h. 17:30
* HC Dinamo Minsk (Blr) - Pick Szeged (Ung)

*** TUTTI GLI INCONTRI in LIVE STREAMING sul portale www.laola1.tv.

sabato 13 ottobre 2012

Ultim'ora: Bolzano sconfitto in Portogallo

L'SSV Loacker Südtirol Bozen, impegnato nella prima delle due sfide valide per il secondo turno di EHF Cup contro il Benfica Lisbona, è stato sconfitto per 32-20 (primo tempo 18-8) al Pavilhão da Luz della capitale portoghese. Top scorer dei campioni d'Italia Mario Sporcic con sette reti.

Champions League Femminile ai nastri di partenza. Presentazione.

La pallamano torna a tingersi di rosa: parte oggi la fase a gruppi della Champions League femminile 2012/2013. Si apre ufficialmente la caccia al Budućnost Podgorica, che la scorsa primavera ha regalato al Montenegro indipendente il suo primo titolo internazionale per club di sempre, nell'handball quantomeno.

Ripetersi a tali livelli sembra però molto difficile per le balcaniche, che non potranno più contare sull'apporto in campo di due elementi (a dir poco) chiave: Bojana Popović e Katarina Bulatović. La prima ha deciso di porre termine ad una carriera straordinaria come giocatrice, pur rimanendo nell'ambiente: appese le scarpe al chiodo, ora siede sulla panchina della squadra di Podgorica come General Manager, ruolo in cui può far valere tutta la sua precedente esperienza da atleta e dispensare consigli. La seconda si è trasferita in Romania per rinforzare ulteriormente quella che appare come la grande favorita per la conquista del prossimo titolo europeo: l'Oltchim Râmnicu Vâlcea.

Dopo vari tentativi falliti, il presidente Petre Berbecaru ha deciso di 'blindare' la squadra con un'aggressiva campagna acquisti: oltre alla già menzionata macchina da goal serbo-montenegrina, in Oltenia è arivata gente del calibro di Alison Pineau, della stella portoghese Alexandrina Barbosa, di due portieri di qualità come la francese Amandine Leynaud (infortunatasi di recente) e la spagnola Silvia Navarro. Il tutto inserito in un contesto già in precedenza forte e solido, che dovrebbe vedere il rientro a tempo pieno di Cristina Neagu. Il tutto affidato alle alchimie di Jakob Vestergaard, mister danese con un curriculum importante che include il doppio trionfo europeo sulla panchina del Viborg (2009 e 2010, l'ultima volta proprio contro l'Oltchim in una doppia finale a senso unico). Probabilmente una delle scelte migliori per guidare una squadra quest'anno assolutamente 'obbligata' a vincere tutto.

Il cielo sulla Romania non è sempre sereno, però: ultimamente sono arrivate dense nubi, sotto forma delle difficoltà economiche in cui si trova invischiato lo sponsor principale, ditta chimica a corto di denaro, per la quale si vocifera di una prossima privatizzazione. Per evitare che il giocattolino costruito tanto diligentemente si rompa così presto, Berbecaru ha cercato ed ottenuto (così lui afferma) il sostegno di altri sponsor, in grado di assicurare la continuità finanziaria del team. Ed i tifosi che domenica sera riempiranno il palazzetto locale per assistere al match d'esordio contro l'Hypo NiederÖsterreich (in pratica una succursale della nazionale brasiliana in terra viennese, con serie ambizioni di passare il primo turno), e tentare di lasciarsi i problemi economici del club alle spalle, sembrano dargli fiducia.

La costruzione della 'candidata' perfetta al titolo europeo ha in realtà un recentissimo (e non troppo incoraggiante) precedente: il Györi Audi ETO KC delle mille fuoriclasse, che la passata stagione appariva in grado di sbaragliare qualunque avversaria, ed invece è caduta fragorosamente all'ultimo ostacolo prima del traguardo, perdendo la finale con il Budućnost.

Persa un'occasione, ne arriva un'altra: in Ungheria ci proveranno ancora, con QUASI tutto lo stesso 'nocciolo duro' della squadra (le varie Anita Görbicz, Heidi Løke, Katrine Lunde Haraldsen, Andrea Lekić ecc.), con Orsolya Herr incaricata di non far rimpiangere la mitica Katalin Palinger in porta, e la novità francese Raphaëlle Tervel a rinforzare la fase difensiva ed aumentare il tasso di esperienza. Ma la novità più grossa arriva dalla panchina: l'ormai ex doppiolavorista norvegese Karl Erik Bøhn ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla nazionale magiara, lasciando il suo posto nel club ad Ambros Martín, lo spagnolo che due Champions League fa sorprese tutti portando l'outsider Itxako ad un soffio dalla titolo europeo.

Il cammino verso la gloria, quest'anno forse senza la pressione insita nel ruolo di grande favorita passato ad altri, comincia oggi pomeriggio contro il Podravka Vegeta Koprivinica, tradizionale massima espressione dell'handball croato, che pure ha mantenuto il suo nucleo di atlete (ma non il presidente: l'uomo d'affari Jörn Pedersen è arrivato dalla Danimarca per sostituire Krunoslav Besvir) ma non sembra in grado di sgambettare il suo fortissimo rivale odierno. Per quanto, soprattutto nelle sfide d'esordio, le sorprese siano frequentemente dietro l'angolo.

Se la triade dell'est - Budućnost, Oltchim, Györ - si è già ritagliata un ruolo da protagonista - non bisogna dimenticare la vecchia nobiltà scandinava: a cominciare dal Larvik HK campione nel 2011. Superato l'impressionante record dei 250 risultati utili consecutivi nel 'cortile di casa' (campionato norvegese), le regine dei fiordi si rituffano in una competizione che negli ultimi anni le ha viste sempre arrivare fra le prime quattro. Pure nell'ultima, travagliata stagione.

Le biancorosse potranno contare sul ritorno post-maternità di Gro Hammerseng, icona e leggenda non solo della pallamano del suo paese (ora in squadra assieme alla nuova compagna di vita Anja Edin), e dell'ex infortunata Tonje Larsen. Anche a Larvik hanno mantenuto il nocciolo della squadra, pur con la partenza della giovane e promettente Amanda Kurtović, emigrata in terra danese. Tragitto opposto di quello effettuato da Kristina Bille, forte ala destra della nazionale di Copenaghen ora trasferitasi più a nord. Il primo impegno di coppa, il derby casalingo contro le svedesi dell'IK Sävehof, unica squadra completamente'autoctona' dell'intera fase a gruppi, mai fortissime e forse ulteriormente indebolitosi, dovrebbe presentare l'eccessiva sottovalutazione dell'avversario come unico rischio.

E continuando con l'handbold danese. Le pagine gloriose scritte a suoni di trionfi dai vari Salgelse e Viborg nel decennio passato sono ingiallite a tempo di record, e per quanto la colonia straniera nell'ex 'paese dei Bengodi' rimanga folta, sono sempre più le fuoriclasse che rimangono sorde al canto della Sirenetta e preferiscono approdare su altri lidi (specie est-europei). Ciò nonostante, la Danimarca si presenta ai nastri di partenza con due formazioni agguerrite: il Viborg HK ex regina d'Europa ed il Randers alla ricerca di un prestigioso status internazionale, dopo averlo acquisito in ambito domestico.

Le prime hanno subito dovuto fare i conti con gli infortuni del loro contingente norvegese: all'assenza per un lungo periodo della mancina Kurtović, oro olimpico a Londra, si aggiunge quella di Marit Malm Frafjord, pivot della nazionale attualmente campionessa di tutto, fuori per un mese causa spalla malridotta. In più si troveranno di fronte quel Thüringer HC nuovo padrone dello scenario tedesco, e con serie aspirazioni ad un'ottima Champions dopo l'arrivo nelle sue fila della 'rocciosa' Anja Althaus, che proprio domani esordirà contro la sua ex squadra, e delle giovani promesse Mie Augustesen (danese) ed Ana Gros (slovena, la passata stagione al Györ) oltre che del portiere serbo Katarina Tomašević. La rinforzata squadra tedesca, con l'aiuto del suo pubblico, potrebbe creare seri problemi alla porta difesa (a turno...) da Cléopatre Darleux e Cecillia Grubbström.

Germania e Danimarca incrociano le spade, stavolta a nord, pure in un altro match: il Randers HK, che da quest'anno può contare sull'apporto della coppia franco-spagnola Siraba Dembele / Macarena Aguilar, ospita lunedì sera l'outsider Buxtehuder SV. Favori del pronostico tutti per la squadra di casa, ma le germaniche hanno già dimostrato la loro abilità nel ruolo di guastafeste: è sufficiente chiedere al Byåsen Trondheim, forse illusosi di poter comodamente vincere il torneo di qualificazione giocato in casa, ed invece trovatosi battuto e beffato proprio dal Buxtehuder. Camilla Dalby e compagne ricordino che fidarsi è bene, non fidarsi è meglio...

Nonsologyor. Nonosolooltchim. Stavolta ungheresi e rumene sono rappresentate da due squadre per ciascuno. Alla tradizionale iperpotenza magiara si è aggiunto il Ferencváros Rail Cargo, squadra di Budapest che per qualificarsi ha strapazzato le slovacche dello Iuventa Michalovce (rivali del Sassari nelle scorse competizioni europee), ma domenica pomeriggio si troverà di fronte un avversario di alt(r)a caratura: la Dinamo Volgograd zarina del campionato russo per la quarta volta di fila. Un mix di atlete esperte ed affermate e giovani dal promettente avvenire, che farà affidamento sulle varie Anna Sedoykina ed Anastasija Pidpalova e (domani) sui propri tifosi.

In ambito rumeno l'alternativa alla corazzata dell'Oltenia si chiama U Jolidon Cluj, costantemente obbligato a lottare per la seconda piazza (quando va bene) in patria, ma in grado di togliersi soddisfazioni a livello europeo, vincendo un torneo di qualificazione contro rivali di buon lignaggio (il Muratpasa turco, lo Zaječar serbo e soprattutto il Rostov Don) ed ora atteso da un difficile esordio nella fase a gironi sul campo del Krim Mercator Lubiana. Per ovviare (o almeno provarci) all'indebolimento dovuto all'infortunio 'olimpico' della macchina da goal Andrea Penezić, in Slovenia hanno reclutato le svedesi Linnea Torstensson e (in porta) Gabriella Kain oltre a Carmen Martin, spagnola dal talento ormai riconosciuto, ed al pivot brasileiro Daniela Piedade.

Nonostante il KO del Rostov nel turno preliminare, anche la Russia è doppiamente rappresentata in Champions League. C'é la Dinamo Volgograd di cui sopra e c'é lo Zvezda Zvenigorod, il quale dopo aver eliminato Issy Paris e Lipsia (ostacoli non proprio altissimi) nelle qualificazioni, sta per mettere alla prova il 'nuovo' ed assai ringiovanito Budućnost. Va precisato come, oltre alla Popović ed a Katka Bulatović, a Podgorica dovranno fare a meno di Sonja Barjaktarović e del pivot Ana Djokić (entrambe finite al Rostov) e di Maja Savić, ritiratasi. Defezioni potenzialmente foriere di gravi problemi alla squadra. Ma già la sfida interna di questa sera con le russe ci potrà dire di più sul valore attuale della truppa di Dragan Adžić.

Siamo partiti con il Budućnost, ed abbiamo chiuso la nostra presentazione ancora con il Budućnost. Ora è tempo di lasciare la parola al campo, con l'augurio di assistere ad un grande torneo. Purtroppo senza rappresentanti italiane, ma questa non è una novità :-( . In bocca al lupo a tutte!

Di sotto l'elenco delle partite della prima giornata nella fase a gruppi, spalmate fra oggi e lunedì (orari italiani). Ricordiamo che, esattamente come in ambito maschile. quest'anno TUTTE le sfide sono visibili in diretta streaming sul portale LaOla1.tv. Thank you EHF!!! :)

SABATO 13 OTTOBRE:
* h. 1715 (Gruppo B):
Györi Audi ETO KC (Ung) - HC Podravka Vegeta (Cro)

* h. 1745 (Gruppo C):
Larvik HK (Nor) - IK Sävehof (Sve)

* h. 2000 (Gruppo D):
Budućnost Podgorica (Mne) - Zvezda Zvenigorod (Rus)

DOMENICA 14 OTTOBRE:
* h. 1400 (Gruppo C):
Dinamo Volgograd (Rus) - FTC Rail Cargo Budapest (Ung)

* h. 15:00 (Gruppo D):
Thüringer HC Nordhausen (Ger) - Viborg HK (Dan)

* h. 1800 (Gruppo A):
Oltchim Râmnicu Vâlcea (Rom) - Hypo NiederÖsterreich (Aut)

* h. 19:30 (Gruppo B):
RK Krim Mercator Lubiana (Slo) - U Jolidon Cluj (Rom)

LUNEDI' 15 OTTOBRE:
* h. 1900 (Gruppo B):
Randers HK (Dan) - Buxtehuder SV (Ger)

venerdì 12 ottobre 2012

SSV Bolzano: è ancora tempo di coppe. Nel fine settimana doppio impegno con il forte Benfica.


Le avventure europee dell'SSV Loacker Bolzano quest'anno sembrano una sfida personale con la famiglia Čutura. Dopo Dailbor, stella dell'HCM Constanţa affrontato nei preliminari di Champions, i sudtirolesi ora trovano sul loro cammino il fratello minore Davor (foto a sinistra), centrale di classe ed esperienza appena giunto al Benfica Lisbona dopo varie stagioni da protagonista nella Liga Asobal spagnola.

Assieme al fuoriclasse serbo, ex compagno di Tin Tokic al Valladolid, anche il portiere Alamo Yeste (con trascorsi nelle fila di Granollers ed Ademar) ha contribuito a rafforzare ulterioremente la sezione andebol del glorioso club lusitano, che infatti sta procedendo a gonfie vele in campionato (sei vittorie su sei partite, l'ultima solo un paio di giorni fa nel derby-scontro al vertice con lo Sporting) ed in Coppa EHF, dove nel primo turno si è sbarazzato degli elvetici del Pfadi Winterthur, travolgendoli all'andata per poi 'amministrare la situazione' con un pareggio casalingo in quel medesimo Pavilhão EDP della capitale portoghese, che fra sabato 13 e domenica 14 ospiterà la doppia sfida con i campioni d'Italia.

Qui sotto i marcatori delle sei partite di campionato finora giocate dalla truppa di Jorge Rito (cliccare per ingrandire).

Il Bolzano, anch'esso reduce da un derby vittorioso, é perfettamente conscio delle difficoltà insite nella sfida contro Dario Oliveria Andrade (foto a sinistra, ex Porto e miglior 'bocca da fuoco' dell'attacco benfiquista nel primo turno: 13 reti in 2 partite), Čutura, Alamo Yeste e soci, che avranno pure il fattore campo dalla loro parte, ma non per questo getta la spugna in anticipo.

Ecco come il portale sportnews.bz presenta l'impegno che attende il nostro SSV Loacker Südtirol.

Venerdì i biancorossi raggiungeranno, partendo da Milano, la capitale lusitana Lisbona. Lì i campioni d'Italia in carica affronteranno il Benfica nel match d'andata e ritorno di EHF-Cup. Alla vigilia della trasferta i bolzanini vedono le loro chance di passaggio del turno attestarsi al 30%.

Nella serata di mercoledì la squadra di Lisbona ha affrontato una sorta di prova generale al match europeo, giocando il derby cittadino contro lo Sporting: i capoclassifica del campionato portoghese sono riusciti a rafforzare la loro leadership, imponendosi con il punteggio di 28 a 22. I campioni della Supercoppa nazionale hanno disputato in stagione sei incontri, vincendoli tutti.
Per questo motivo l'SSV Bozen affronterà i sette volte campioni di Portogallo con grande rispetto. 'Sappiano di non avere grandi possibilità di superare il turno - afferma il portavoce della squadra Hansi Dalvai - ma non per questo partiamo scoraggiati. Trovo delle analogie con la sfida affrontata a Thun lo scorso marzo: anche allora eravano sfavoriti sulla carta, ma non per questo abbiamo sfigurato'. Sette mesi fa, infatti, i biancorossi furono protagonisti di una prova eccellente in terra svizzera, perdendo di un solo punto la partita d'andata, per poi soccomber più nettamente davanti al pubblico amico.

'Se dobbiamo parlare di possibilità - aggiunge Dalvai - dobbiamo essere onesti e dire che il Benfica ha il 70% di passare il turno, mentre noi il 30. Se loro dovessero sottovalutarci allora il divario si livellerebbe un po'. Inoltre non possiamo contare sul fattore campo, anche se questo aspetto ci permette un certo risparmio in termini economici'.

Manca Andergassen, Gaeta in forse
Sicuramente la formazione altoatesina sarà priva di Andreas Andergassen, il quale è stato messo ko dall'influenza. Come anticipato da Sportnews, in porta ci sarà un ritorno speciale, ovvero quello di Patrick Oberkofler: 'Sono davvero molto contento di poter vivere questa esperienza a Lisbona e di poter passare ancora del tempo assieme ai miei vecchi compagni di squadra: sono sensazioni che mi mancavano'.

In dubbio anche la presenza di Luiz Felipe Gaeta, il quale nel recente derby contro il Merano ha subito un colpo alla laringe, che ha costretto l'atleta ad una cura cortisonica. Non mancherà, in ogni caso, l'apporto dei più giovani, con Felix Kusstatscher aggregato alla prima squadra.

Il Bolzano partirà venerdì alle ore 9:30 alla volta di Milano: il volo è previsto per le ore 15:15. Sabato la squadra sosterrà un allenamento leggero nell'impianto 'Pavilhao EDP Benfica Lisboa', dove alle ore 16 si giocherà la prima partita. Domenica, alle ore 19, si disputa il ritorno. La squadra ripartirà dal Portogallo lunedì alle ore 16.


* Piccola nota: gli orari dei match cui fa riferimento l'articolo dovrebbero essere portoghesi (un'ora dopo in Italia).

Da parte sua, la pagina web ufficiale dei lusitani al momento sembra ancora dedicarsi più alla vittoria di mercoledì scorso con lo Sporting che all'imminente impegno europeo, ma non risparmia appelli ai tifosi affinché si rechino in massa al Pavilhão n.º 2 da Luz per far sentire la propria voce in entrambe le sfide europee.

Sarà dunque il campo a parlare, sabato alle ore 17 italiane e domenica alle ore 20, con ogni probabilità senza alcuna diretta tv (lo stesso canale televisivo ufficiale della società portoghese trasmetterà le sfide in differita).

Da parte di Pallamanoeuropa, un grosso in bocca al lupo all'SSV Loacker Südtirol Bolzano!!

Montpellier Handball: finalmente la riscossa!

Forse è presto per affermare che il peggio sia passato, ma intanto sembra che, dopo aver toccato il fondo, il Montpellier Agglomération Handball abbia finalmente trovato la forza di reagire, rimettendosi sulla via del successo dopo varie settimane.

Vittoria 'balsamica' quella di ieri sera, che riporta la squadra al momentaneo quarto posto nella classifica di Ligue 1. Vittoria 'di prestigio', in quanto a fare le spese del 'riscatto' dei campioni di Francia è quel Saint-Raphaël un mese fa impegnato nelle qualificazioni di Champions League. E vittoria meritata, perché pur faticando ed imponendosi per 29-26 solo grazie ad un mini-parziale di 3-0 negli ultimi cinque minuti, il Montpellier aveva condotto per quasi tutto il match.


Eroe di serata il portiere Mickaël Robin, in grado di neutralizzare qualcosa come 27 tiri avversari, ma risultano fondamentali pure le reti di Wissem Hmam. Ed i tifosi hanno un motivo in più per esultare: il ritorno in campo dell'ormai ex infortunato (al ginocchio) Michaël Guigou, assente dal giorno della finale olimpica di Londra.

Le dichiarazioni post-partita dell'MVP Robin dicono molto sull'importanza del risultato di ieri sera: 'Sono veramente felice. I momenti peggiori li ho lasciati alle spalle. Ora penso ad essere solidale con la mia squadra ed a giocare bene'; ancor più significative le parole di mister Patrice Canayer: 'Ci sono vittorie che danno più soddisfazione delle altre. E questa sicuramente di soddisfazione ne da' molta'.

Ed ora avanti in questa direzione, magari con l'importante contributo del 36enne pivot 'di peso' ungherese Gyula Gál, l'anno scorso al Croatia Osiguranje Zagabria, che insistenti voci di mercato danno attualmente 'in prova' al club transalpino ...

EHF Champions League: Kiel umilia il Constanta. Primi punti per il Kadetten.

I due anticipi infrasettimanali del terzo turno di Velux EHF Champions League maschile hanno regalato dinamiche di gara diametralmente opposte.

La sfida tra THW Kiel ed HCM Constanţa si è rivelata ancor più impari di quanto ci si aspettasse. Una gara quasi inutile da commentare, anche perché lo score finale si commenta da solo: 35-14 per i tedeschi!! Complici i soliti numeri di Titi Omeyer, le vittime sacrificali giunte alla Sparkassen Arena dalla Romania impiegano oltre dieci minuti a perforare la difesa avversaria per la prima volta, ma già allora il punteggio (5-1) faceva presagire come sarebbe finita. E' eloquentissimo pure il 15-5 (frutto di un nuovo 'parzialone' di 8-1 che stronca ogni velleità di rimonta ...) del 28°, per quanto una doppietta ospite negli ultimi due giri d'orologio renda il passivo di metà partita un po' meno imbarazzante. Il gap torna comunque a salire inesorabilmente nella ripresa, raggiungendo livelli astronomici sino al +21 della sirena. E senza le parate di Ionuţ Stănescu sarebbe stato ancora peggio. Tanto da far scrivere gli stessi media rumeni di 'prestaţie dezastruoasă'. Dategli torto ...

I top scorer in casacca 'zebrata', Momir Ilić e Daniel Narcisse, vanno a referto cinque volte a testa (il serbo dai sette metri in un paio di occasioni), mentre il poker firmato dal centrale Branko Angelovski non serve troppo (eufemismo) ai rumeni, forse già concentrati sulla sfida-spareggio con il Celje del prossimo turno, quando la schiacciasassi THW verrà invece messa alla prova da un rivale di ben altra caratura, l'ambizioso MKB Veszprém.

A Sciaffusa, invece, troviamo strani corsi e ricorsi storici. Se quasi esattamente un anno fa (correva il giorno 13 Ottobre 2011) i locali Kadetten ed il Croatia Osiguranje si davano battaglia in un match sul filo del rasoio, poi vinto dagli ospiti per 27-28, la versione 2012 del confronto offre lo stesso equilibrio, e pure il medesimo score finale. Però stavolta a far festa sono i padroni di casa, che si impongono con una rete in extremis di Christian Dissinger. La giovane stella tedesca indirizza la partita nel verso giusto (per i suoi) a pochi secondi dal termine, mettendo i due punti nelle casse svizzere e 'vendicando' sia il KO di un anno fa sia quello subito all'ultimo istante in Ungheria il passato week-end.

La sfida della BBC Arena si è sviluppata su successive 'ondate', su break e controbreak delle contendenti. Alla partenza di marca elvetica (sino al 14-7) ha fatto seguito la reazione ospite, con relativo pareggio a quota 16 ad inizio ripresa, poi un nuovo allungo dei 'Cadetti' (22-17) non scompone gli avversari, subito in grado di riequilibrare il punteggio. Fino alla zampata finale degli svizzeri.

Oltre alla mezza dozzina di reti griffate 'Dissi', risultano fondamentali le parate di Arunas Vaškevicius, mentre la vena realizzativa del pivot Marino Marić (nove goal) e dell'ala destra Zlatko Horvat (sette) non evita lo scivolone di un Croatia Osiguranje rimasto a tre punti dopo altrettante giornate, ed ora davanti ai Kadetten, che lasciano finalmente quota zero, per una sola lunghezza.

Velux EHF Champions League - 2a Giornata: anticipi
Gruppo B:
* THW Kiel - HCM Constanţa 35-14 (16-7)
(Dettagli; Video completo)
Gruppo D:
* Kadetten Schaffhausen - Croatia Osiguranje 28-27 (16-15)
(Dettagli; Video completo)

giovedì 11 ottobre 2012

Asobal: Barça secondo logica, Atlético a fatica, Ademar KO negli anticipi del sesto turno.


Niente di nuovo sul fronte occidentale: il F.C. Barcelona Intersport e l'Atlético Madrid proseguono la loro corsa in parallelo in vetta alla classifica Asobal. Dodici punti a testa dopo sei giornate: per entrambe le grandi del campionato spagnolo 'partita' rimane sinonimo di 'vittoria', anche se spesso in maniera più netta e spettacolare da parte blaugrana. Tendenza confermata dagli anticipi infrasettimanali di ieri sera, con il Barça facile corsaro sul campo, ovviamente tutto esaurito, del Villa de Aranda Autocares Bayo, ed i madrileni a sudarsi i due punti in quel di Sagunto. Le due rivali 'storiche' prendono assieme il largo in campionato grazie al contemporaneo scivolone dell'Ademar León nella tana del Cangas.

Daniel Sarmiento e compagni non lasciano scampo agli avversari, per quanto il Villa Aranda, reduce da alcuni buoni risultati (chiedere referenze a Granollers, Saragozza e Valladolid), in partenza riesce, grazie ad un'efficace sei-zero, a creare qualche grattacapo all'attacco catalano. Sull'altro versante, però, Danijel Šarić chiude spesso e volentieri la porta ai tentativi locali. Si arriva quindi all'intervallo con uno score piuttosto basso: 9-12.

La fatica di una mezz'ora giocata quasi alla pari dei 'campeones' in carica, per la felicità degli oltre 2,700 sugli spalti del Pabellón Principe de Asturias di Aranda de Duero, che hanno trasformato la partita in un'autentica fiesta, si fa comunque notare al ritorno in campo, quando il Villa Aranda cede in maniera definitiva. Il parziale di 7-3 per il Barça nei quindici minuti iniziali del secondo tempo chiude i giochi, se mai fossero stati aperti. La difesa di Xavi Pascual funziona, mentre l'allenatore locale, visto ormai perduto l'incontro, decide di 'premiare' le seconde linee offrendo loro qualche minuto contro un rivale di tale prestigio.

Non sorprende, quindi, che il gap alla sirena sconfini ben oltre la doppia cifra. Albert Rocas, con sette reti (tre su rigore), risulta l'unico, fra tutti gli atleti in campo, a superare quota quattro come bottino personale; bene pure Siarhei Rutenka per il Barça ed Iker Antonio nel Villa Aranda. Alla fine tutti contenti: il Barcellona per il risultato, i tifosi di Aranda per una partita storica terminata con la caccia all'autografo di idoli che fino a poco tempo prima vedevano solo in televisione. Una piacevole giornata di sport di cui il balonmano spagnolo, che di questi tempi non se la sta passando benissimo, aveva in effetti necessità.

Gli ultimi istanti dell'incontro di Aranda de Duero visti dagli spalti. Il pubblico era quello 'delle grandi occasioni'.

Nessuna 'festa popolare' a Puerto Sagunto, ma una vera propria battaglia da cui l'Atlético Madrid esce vincitore di un soffio, facendo la differenza nei minuti finali. La partenza dei 'colchoneros' non è male, però il Fertiberia risponde colpo su colpo, mettendo persino la testa avanti (10-9 al minuto 18), e chiudendo la prima frazione una lunghezza dietro i più quotati avversari. Come il Barcellona, anche l'Atlético risece ad ampliare il divario al ritorno in campo (22-18), ma in questa occasione i padroni di casa reagiscono e si rifanno sotto, anche 'grazie' ad un Hombrados non esattamente impeccabile fra i pali.

Ci pensano il solito Kiril Lazarov (a segno sei volte, una in più del reintegrato Nikolaj Markussen) ed una buona fase difensiva foriera di preziosi contropiedi a mettere al sicuro la vittoria per i biancorossi, ora attesi dal match-clou domenicale di Champions League con il pericoloso MKB Veszprèm dell'ex Chema Rodríguez.

L'altra rappresentante spagnola nel massimo torneo continentale, l'Ademar León, passa dall'impresa (che di questi tempi tanto impresa non è ...) di sbancare Montpellier al K.O. sofferto per mano del Cangas in campionato. Trasferta amara in terra di Galizia per la truppa di Manolo Cadenas, che parte bene ma subisce il ritorno degli avversari (i quali scappano sul 12-9), reagendo però di nuovo, tanto da arrivare alla pausa lunga a più due (17-15), con parecchio merito del portiere croato Matej Asanin.

Alla ripresa delle ostilità i castigliani, cui alla fine non basteranno i nove goal firmati Carlos Ruesga, vanno pure sul 20-17, ma a quel punto sale in cattedra l'altro estremo difensore, Javier Santana, le cui sei parate consecutive trascinano il Cangas ad un ennesimo ribaltone. Ed a sette minuti dalla fine, con Cadenas 'obbligato' a chiedere time-out, il tabellone dice 26-23 per i locali, successivamente in grado di resistere alla nuova rimonta ospite (26 pari) e vincere l'incontro allo sprint: é il terzino Adrián Rosales a mandare in visibilio i 1.200 tifosi galiziani con una rete a fil di sirena.

* Villa Aranda - F.C. Barcelona 19-31 (9-12)
Villa de Aranda Autocares Bayo: Javi Díaz. Amérigo; Hugo Garza (1), Kike Plaza (2), Julián Rasero, Iker Antonio (4), Manel Cirac (2), Garañul (3), Jordi Corcera (1), Maki, Diego Camino (1), Ilija Sladic (1), Alberto Camino (3), Alberto Martín (1, 1 rig.), José María Martínez, Alberto González.
F.C. Barcelona Intersport: Danijel Saric, Arpad Sterbik; Stranovsky (3), Rocas (7, 3 rig.), Aguirrezabalaga (3), Gurbindo (3), Raúl Entrerríos (3), Cedric Sorhaindo (1), Jesper Nøddesbo (2), Víctor Tomás (1), Daniel Sarmiento (2), Magnus Jernemyr, Siarhei Rutenka (4), Viran Morros (1), Aitor Ariño (1).

* Puerto Sagunto - Atlético Madrid 29-31 (14-15)
Fertiberia Puerto Sagunto: David Bruixola, Samuel; Iker Serrano (2), Mateu Castellá, Javier Tarrasó (4), Moriñigo (2), Chernov (3), Latorre (11), Rubén Ruiz (2), Berrios (5), Ángel Fernández;
Balonmano Atlético de Madrid: Hombrados, Antonio Diez; Romero (1), Markussen (5), Davis (2), García Parrondo (3), Cañellas (3), Lazarov (6), Miguel Sánchez, Edu Fernández (4), Kallman, Ferrer, Barachet (3), Masachs (4).

* Cangas - Ademar 29-28 (15-17)
Balonmano Cangas: Santana, Kevin García; Lasica (2), Pousada (7), Eijo, Feldman, Adrián Rosales (6), Moisés (1), Suso Soliño (3, 2 rig.), Amarelle, David García (6, 1 rig.), Cerqueira (3), Pumar (1), Krook.
Ademar León: Malumbres, Asanin; Álvaro Cabanas, Golubovic (4), Ruesga (9, 2 rig.), Carou (2), Goñi (1), Borges (4), Raúl Nantes (3, 2 rig.), Vranjes, Vrazalic (5), Carillo, Piñeiro.

CLASSIFICA (cliccare per ingrandire)

EHF Champions League: stasera due anticipi del terzo turno.

Oggi doppio appuntamento serale in Velux EHF Champions League maschile. Il THW Kiel ospita l'HCM Constanţa; un incrocio dall'esito apparentemente scontato, con i tedeschi reduci da due vittorie - il grande trionfo di Madrid ed i 43 goal rifilati all'IK Sävehof - ed i rumeni ancora al palo dopo gli scivoloni contro gli stessi svedesi ed il Veszprém.

Un ritorno alla Sparkassen Arena, dove ha giocato per un paio di campionati, che non dovrebbe riservare molte soddisfazioni, dal mero punto di vista del risultato, al pivot serbo Milutin Dragičević, adesso in forza alla compagine del Mar Nero, per la quale aveva già militato dal 2005 al 2007. Il centrale George Buricea sa benissimo che il Constanţa non ha nulla da perdere in un match del genere, ed attende con maggiore trepidazione il futuro 'spareggio per il quarto posto' contro il Celje, ma Alexandru Csepreghi sembra convinto che, con una buona difesa da parte dei suoi, stasera potrebbe uscirne qualcosa di interessante.

Arbitrano i francesi Said Bounouara e Khalid Sami. Fischio d'inizio alle ore 20, diretta web sul portale LaOla1.tv, e televisiva su Eurosport tedesco. In Romania l'incontro è offerto dal canale Digisport 1, solitamente visibile a chi ha scaricato il programma Sopcast.

Contemporaneamente alla sfida di cui sopra, va in scena, nel gruppo D, il match fra Kadetten Schaffhausen e Croatia Osiguranje Zagabria. In teoria più equiibrato dell'altro, ma praticamente già dal sapore di 'ultima spiaggia' per i giovani padroni di casa, sconfitti nelle prime due giornate, in cui al contrario gli odierni ospiti, pur senza strafare, hanno ottenuto una vittoria (caslinga sul Pick Szeged) ed un pareggio (a Minsk).

Duello dal pronostico non facilissimo, data anche l'esperienza della passata stagione, quando la BBC Arena fu testimone di un confronto avvincente, finito con il successo minimo (28-27) dei croati. Da allora entrambe le squadre si sono rinnovate, con i balcanici apparentemente usciti meglio dal mercato estivo, apparenza subito confermata dai risultati.

Arbitrano gli israeliani Shlomo Cohen ed Yoram Peretz. Diretta web anche in questo caso su LaOla1.tv, e sulla pagina internet dello Schweizer Sport Fernsehen.