Anticipi infrasettimanali del secondo turno di Champions League maschile dai numeri insoliti: due pareggi ed una vittoria esterna, ma soprattutto ben cinque squadre (su sei) che si fermano a quota ventisette goal. Unica eccezione alla 'regola del 27' è l'MKB Veszprém, trionfatore sul campo dell'HCM Constanţa con un margine conclusivo di dieci lunghezze, proprio come alcuni giorni prima al debutto contro il Celje Pivovarna Laško (32-22).
Se in quel caso la doppia cifra si era materializzata nel finale di un match più combattuto di quanto dicesse il punteggio, stavolta la (aspirante) corazzata magiara ha messo le mani sulla posta in palio già nei trenta minuti iniziali. Non immediatamente, in quanto i padroni di casa sono riusciti a tenere il naso avanti fino all'8-6; ma quando la truppa di mister Ortega decide di fare sul serio, e piazza un terribile parziale di sei a zero, le cose prendono un'altra piega. Tanto da arrivare alla pausa lunga su un eloquente 19-12 per il Veszprém. Il cui successo verrà reso ancor più agevole dal cartellino rosso, giusto pure secondo il diretto interessato, al portiere rumeno Ionuţ Rudi Stănescu, causa fallo su Cristian Ugalde.
Fra i vincitori molto bene il centrale Gábor Császár ed il terzino bosniaco Mirsad Terzić. In campo rumeno la stella Dalibor Čutura fa la sua parte, e viene coadiuvato da Alexandru Şimicu; peccato che le rispettive sette meraviglie non evitino al Costanza il secondo K.O. di fila.
Ai margini, ma non troppo, della partita il toccante omaggio (alla presenza del padre Peter fra i 2500 spettatori della Sala Polivalentă Ioan Kunst-Ghermănescu) a Marian Cozma, l'ex giocatore rumeno del Veszprém vittima di un'aggressione fatale in una discoteca ungherese nel Febbraio 2009.
Più equilibrate le sfide del giovedì sera, alla fine senza vincitori nè vinti. Abbastanza sorprendente il responso di Amburgo, dove l'HSV corsaro (a fatica) in Spagna nel passato week-end stavolta viene fermato dal Chekhovskie Medvedi. La partenza-sprint degli 'orsi' moscoviti sorprende i galletti amburghesi, bravi poi a ribaltare la situazione e concludere il primo tempo avanti di tre (15-12, e si era giunti anche sul più quattro).
Trascinati da un immenso Dmitry Kovalev (pure la sua sfida personale con Hans Lindberg termina in parità: dieci goal per ciascuno) i russi non si lasciano abbattere e rientrano completamente in gioco. Si prosegue con vantaggi minimi, e con Vassily Filippov a siglare il 27-26 pro-Medvedi a cento passi (della lancetta dei secondi) dal termine. Al neo-capitano ospite risponde il veterano Marcin Lijewski, ed il conseguente equilibrio non viene intaccato dall'ultimo giro d'orologio. Errori da una parte e dall'altra, e si torna a casa con un punto a testa, che lascia le contendenti appaiate al (momentaneo) comando del girone A. Con entrambi gli allenatori, Schwalb e Maximov, a sottolineare la durezza e le difficoltà di un match combattuto ed avvincente, ma giocato in modo tutt'altro che perfetto.
Punteggio-fotocopia del precedente in Bielorussia, dove la Dinamo Minsk blocca sul pareggio la più quotata Croatia Osiguranje Zagabria. I locali confermano le buone impressioni destate nella gara d'esordio a Berlino (sconfitta onorevole), ma stavolta escono del campo con qualche rammarico per un vittoria che ad un certo momento sembrava in pugno. A dispetto del buon avvio balcanico (11-8), cui non risulta estraneo il portiere Filip Ivić, è infatti la Dinamo a prendere in mano l'incontro, grazie ad un parziale che li conduce sul 14-11 all'intervallo e addirittura sul 17-11 ad inizio ripresa.
A quel punto, però, Rutenka (quello assai meno famoso, Dzianis...) e soci vanno in black-out e le dinamiche cambiano ancora a 180°, fino ad un incredibile ritorno in vantaggio degli ospiti, avanti 21-20 e poi addirittura sul più quattro. Colpi di scena esauriti? Ma anche no. Le parate di Vadim Bogdanov tengono a galla la Dinamo, che rientra di nuovo nel finale ed agguanta la parità grazie al suo top scorer Pavel Atman, autore di sette reti (una in più di Josip Valčić tra le fila avversarie), l'ultima delle quali, dai nove metri a fil di sirena, ha ovviamente un peso specifico tutto suo.
Che grava sulle spalle dei croati, incapaci di evitare quei cali di concentrazione già messi in mostra nella prima giornata (contro il Pick Szeged, pur battuto di uno) e nel loro campionato (pari e patta con il più modesto Vardar Skopje). A dispetto della momentanea leadership nel gruppo D, qualche campanello d'allarme sembra stia già suonando per mister Goluža ed i suoi.
Velux EHF Champions League - 2a Giornata: anticipi Gruppo A:
* HSV Hamburg - Chekhovskie Medvedi 27-27 (15-12)
(Dettagli; Video completo)
Gruppo B:
* HCM Constanţa - MKB Veszprém KC 27-37 (12-19)
(Dettagli; Video completo)
Gruppo D:
* HC Dinamo Minsk - Croatia Osiguranje Zagreb 27-27 (14-11)
(Dettagli; Video completo)
Se in quel caso la doppia cifra si era materializzata nel finale di un match più combattuto di quanto dicesse il punteggio, stavolta la (aspirante) corazzata magiara ha messo le mani sulla posta in palio già nei trenta minuti iniziali. Non immediatamente, in quanto i padroni di casa sono riusciti a tenere il naso avanti fino all'8-6; ma quando la truppa di mister Ortega decide di fare sul serio, e piazza un terribile parziale di sei a zero, le cose prendono un'altra piega. Tanto da arrivare alla pausa lunga su un eloquente 19-12 per il Veszprém. Il cui successo verrà reso ancor più agevole dal cartellino rosso, giusto pure secondo il diretto interessato, al portiere rumeno Ionuţ Rudi Stănescu, causa fallo su Cristian Ugalde.
Fra i vincitori molto bene il centrale Gábor Császár ed il terzino bosniaco Mirsad Terzić. In campo rumeno la stella Dalibor Čutura fa la sua parte, e viene coadiuvato da Alexandru Şimicu; peccato che le rispettive sette meraviglie non evitino al Costanza il secondo K.O. di fila.
Ai margini, ma non troppo, della partita il toccante omaggio (alla presenza del padre Peter fra i 2500 spettatori della Sala Polivalentă Ioan Kunst-Ghermănescu) a Marian Cozma, l'ex giocatore rumeno del Veszprém vittima di un'aggressione fatale in una discoteca ungherese nel Febbraio 2009.
Più equilibrate le sfide del giovedì sera, alla fine senza vincitori nè vinti. Abbastanza sorprendente il responso di Amburgo, dove l'HSV corsaro (a fatica) in Spagna nel passato week-end stavolta viene fermato dal Chekhovskie Medvedi. La partenza-sprint degli 'orsi' moscoviti sorprende i galletti amburghesi, bravi poi a ribaltare la situazione e concludere il primo tempo avanti di tre (15-12, e si era giunti anche sul più quattro).
Trascinati da un immenso Dmitry Kovalev (pure la sua sfida personale con Hans Lindberg termina in parità: dieci goal per ciascuno) i russi non si lasciano abbattere e rientrano completamente in gioco. Si prosegue con vantaggi minimi, e con Vassily Filippov a siglare il 27-26 pro-Medvedi a cento passi (della lancetta dei secondi) dal termine. Al neo-capitano ospite risponde il veterano Marcin Lijewski, ed il conseguente equilibrio non viene intaccato dall'ultimo giro d'orologio. Errori da una parte e dall'altra, e si torna a casa con un punto a testa, che lascia le contendenti appaiate al (momentaneo) comando del girone A. Con entrambi gli allenatori, Schwalb e Maximov, a sottolineare la durezza e le difficoltà di un match combattuto ed avvincente, ma giocato in modo tutt'altro che perfetto.
Punteggio-fotocopia del precedente in Bielorussia, dove la Dinamo Minsk blocca sul pareggio la più quotata Croatia Osiguranje Zagabria. I locali confermano le buone impressioni destate nella gara d'esordio a Berlino (sconfitta onorevole), ma stavolta escono del campo con qualche rammarico per un vittoria che ad un certo momento sembrava in pugno. A dispetto del buon avvio balcanico (11-8), cui non risulta estraneo il portiere Filip Ivić, è infatti la Dinamo a prendere in mano l'incontro, grazie ad un parziale che li conduce sul 14-11 all'intervallo e addirittura sul 17-11 ad inizio ripresa.
A quel punto, però, Rutenka (quello assai meno famoso, Dzianis...) e soci vanno in black-out e le dinamiche cambiano ancora a 180°, fino ad un incredibile ritorno in vantaggio degli ospiti, avanti 21-20 e poi addirittura sul più quattro. Colpi di scena esauriti? Ma anche no. Le parate di Vadim Bogdanov tengono a galla la Dinamo, che rientra di nuovo nel finale ed agguanta la parità grazie al suo top scorer Pavel Atman, autore di sette reti (una in più di Josip Valčić tra le fila avversarie), l'ultima delle quali, dai nove metri a fil di sirena, ha ovviamente un peso specifico tutto suo.
Che grava sulle spalle dei croati, incapaci di evitare quei cali di concentrazione già messi in mostra nella prima giornata (contro il Pick Szeged, pur battuto di uno) e nel loro campionato (pari e patta con il più modesto Vardar Skopje). A dispetto della momentanea leadership nel gruppo D, qualche campanello d'allarme sembra stia già suonando per mister Goluža ed i suoi.
* HSV Hamburg - Chekhovskie Medvedi 27-27 (15-12)
(Dettagli; Video completo)
Gruppo B:
* HCM Constanţa - MKB Veszprém KC 27-37 (12-19)
(Dettagli; Video completo)
Gruppo D:
* HC Dinamo Minsk - Croatia Osiguranje Zagreb 27-27 (14-11)
(Dettagli; Video completo)
Nessun commento:
Posta un commento