venerdì 29 ottobre 2010

Europei Maschili Serbia 2012. Qualificazioni - 1a Giornata.

I sette gironi di qualificazione agli Europei maschili di Serbia 2012 sono iniziati mercoledì e giovedì. Con molti risultati prevedibili ma pure qualche sorpresa. Il più interessante si è rivelato il gruppo 5, quello 'mancato' dall'Italia. E proprio la Lettonia che nello scorso Giugno aveva eliminato gli azzurri è andata vicina al colpaccio, facendo soffrire più del dovuto l'Islanda. I baltici partono bene (5-1) e costringono gli Islandesi a rincorrerli, per raggiungerli solo sul 10-10. I lettoni non mollano, rimangono in partita sino all'intervallo ed anche nella ripresa, prima che tre marcature consecutive degli scandinavi portino lo score dal 23-24 al 26-24, in pratica assicurando i due punti ai padroni di casa.

Lieto fine per gli islandesi, un po' meno per i tedeschi, che si salvano da un'inaspettata sconfitta l'Austria grazie ad una rete del loro capocannoniere Adrian Pfahl nel finale, ma devono comunque prematuramente lasciare un punto sul loro campo. La partenza a razzo degli ospiti, trascinati dalle parate di Nikola Marinovic e dalle reti di Viktor Szilagyi, sorprende la Germania, incredibilmente sotto per 8-14 a metà incontro. La reazione tedesca arriva nella ripresa, ma la rimonta non riesce del tutto.

Il gruppo 2 si dimostra, al debutto, meno 'girone di ferro' di quanto si pensasse: Croazia e Spagna fanno un sol boccone delle rispettive avversarie. La Romania resiste agli slavi per una ventina di minuti, poi getta la spugna ed il 16-11 del primo tempo già fa capire a chi sarebbero andati i due punti. Gli spagnoli non risentono assolutamente della mancanza del portiere Sterbik - anche perchè Hombrados fa il suo dovere - e passeggiano sulla malcapitata Lituania.

Vittorie prevedibili anche per Ungheria e Macedonia nel gruppo 1; la Bosnia tiene testa ai magiari per un tempo e parte della ripresa, ma poi Tamas Mocsai (sei goal) e soci prendono il largo e superano l'ostacolo balcanico. Le 'sette meraviglie' del solito Kire Lazarov fanno la loro parte nel successo, maturato nella prima frazione, dei macedoni sulla non irresistibile Estonia.

Una grande difesa, uno Slawomir Szmal all'altezza della sua fama e pure l'ampiezza di alternative in attacco, con quasi tutti i giocatori a segno, sono la chiave del trionfo della Polonia sull'Ucraina nel gruppo 3. La Slovenia segnata dalle improvvise dimissioni di coach Serdarusic, rimpiazzato da Boris Denic, riesce comunque ad ottenere l'agognata vittoria sul Portogallo in quel di Celje. Successo tutt'altro che agevole: dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, il 20-14 di inizio ripresa sembra togliere ogni speranza ai lusitani, che però si rendono protagonisti di una grande riscossa ed arrivano fino al 21-22; a quel punto Gajic e Jure Natek (nove reti a cranio) salgono nuovamente in cattedra e conducono la loro squadra al 'trionfo'.

Prove generali di Campionato del Mondo a Kristiansand, dove di fronte ad oltre quattromila spettatori la Svezia soffre parecchio, ma riesce a sopraffare il generoso Montenegro, che prima ribalta uno svantaggio di 11-14 sul finale della prima frazione, tanto da tornare negli spogliatoi sul più due (17-15), e poi mantiene la testa dell'incontro anche per lunghi tratti del secondo tempo, arrivando ai cinque minuti dalla sirena su un invidiabile 26-24. Purtroppo per loro, l'esperienza (e le reti) dei vari Ekberg e Källman hanno la meglio nel finale. Nessun grattacapo invece per la Slovacchia nell'altro match del gruppo 4. Israele è avversario fin troppo agevole per i fratelli Stranovsky ed i loro connazionali.

Altrettanto comodo il successo della Repubblica Ceca sui malcapitati greci nel gruppo 6. Filip Jicha timbra il cartellino mandando a referto otto reti, e la sua squadra può concludere il match in scioltezza. Fa il suo dovere anche la Norvegia che, pur senza entusiasmare eccessivamente, trova in Kjetil Strand (nove reti) nel sempre efficace Håvard Tvedten e nel giovane neo-acquisto del Valladolid spagnolo Christian Rambo (sei goal a testa) gli uomini giusti per scardinare la non proprio ferrea retroguardia dei Paesi Bassi.

Missione compiuta per una formazione scandinava anche nel gruppo 7. Mikkel Hansen va in doppia cifra nel tabellino-marcatori e la sua Danimarca, pur con qualche assenza di rilievo, abbatte senza patemi d'animo le difese della Bielorussia. Incontro già chiuso in pratica dopo mezz'ora, con la seconda parte che serve unicamente a sigillare il dominio dei ragazzi di coach Wilbek. Assai più complicata risulta invece vittoria della Russia, cui non bastano le dieci marcature del barcellonista Igropulo per assicurarsi una comoda passeggiata sui rivali Svizzeri. Al contrario, i nostri dirimpettai settentrionali sono sotto di appena una rete all'intervallo e, quando i giochi sembravano chiusi sul 35-30 a pochi minuti dal termine, mettono a segno quattro reti consecutive provocando brividi sulla schiena ai tifosi di Chekhov. Fortunatamente per i padroni di casa, una decisione arbitrale sull'ultimo attacco disponibile, che riconsegna la palla ai russi per un cambio irregolare degli elvetici, vanifica la rimonta e la dozzina di reti opera di Liniger e le nove di Schmid. La federazione svizzera ha annunciato un ricorso all'EHF, ma dubitiamo che ciò alla fine servirà a molto …

Il secondo turno dei gironi di qualificazione avrà luogo nel fine settimana (vedasi elenco di incontri ed orari in un post più sotto nella pagina).

PRIMO TURNO - RISULTATI
Gruppo 1
Macedonia - Estonia 30:25 (16:10) statistiche
Ungheria - Bosnia-Erzegovina 26:17 (10:9) statistiche
Gruppo 2
Spagna - Lituania 33:17 (17:5) statistiche
Croazia - Romania 34:22 (16:11) statistiche
Gruppo 3
Slovenia - Portogallo 34:31 (17:14) statistiche
Polonia - Ucraina 23:15 (11:7) statistiche
Gruppo 4
Slovacchia - Israele 38:24 (20:14) statistiche
Svezia - Montenegro 30:27 (15:17) statistiche
Gruppo 5
Germania – Austria 26:26 (8:14) statistiche
Islanda – Lettonia 28:26 (14:13) statistiche
Gruppo 6
Norvegia - Paesi Bassi 35:30 (17:15) statistiche
Repubblica Ceca - Grecia 32:20 (14:8) statistiche
Gruppo 7
Russia - Svizzera 36:34 (15:14) statistiche
Danimarca - Bielorussia 41:33 (20:13) statistiche

mercoledì 27 ottobre 2010

Coppa EHF Femminile 2010/11 - Sorteggio Terzo Turno.

Si sono tenuti nella mattinata di oggi, Mercoledì 27 Ottobre 2010, al quartier generale viennese dell'European Handball Federation, i sorteggi del terzo turno (sedicesimi di finale) della Coppa EHF Femminile 2010/11. Torneo rimasto purtroppo privo di rappresentanza italiana dopo l'eliminazione del Teramo ad opera del Gil Eanes portoghese, che ora se la vedrà con l'Amsterdam olandese.


Interessante, almeno sulla carta, dovrebbe essere la tripla sfida tedesco-danese, che vedrà opposti il KIF Vejen finalista della scorsa Coppa Coppe alle tedesche del Frisch Auf Göppingen, anch'esse battute in finale alcuni mesi orsono, seppure nella meno prestigiosa Challenge Cup, ed il Buxtehuder trionfatore proprio in Challenge al sempre insidioso Esbjerg, per finire con la battaglia fra Team Tvis Holstebro e Bayer Leverkusen. L'altra formazione germanica, l'Oldenburg, se la vedrà con il non facile Cluj rumeno, mentre il Byåsen pieno di giovani promesse della pallamano norvegese farà visita allo Smirne turco. Degni di nota pure la sfida tra il Lada Togliatti russo ed una compagine svizzera e il derby spagnolo fra Leon e Sagunto.

Coppa EHF Femminile 2010/11 - Terzo Turno
* KIF Vejen (DAN) - Frisch Auf Göppingen (GER)
* Skövde HF (SVE) - HC Metalurg Skopje (MAC)
* SPR Lublin SSA (POL) - Le Havre HAC Handball (FRA)
* HC Naisa-Nis (SER) - FC Midtjylland (DAN)
* U Jolidon Cluj Napoca (ROM) - VfL Oldenburg (GER)
* Team Tvis Holstebro (DAN) - TSV Bayer 04 Leverkusen (GER)
* Buxtehuder SV (GER) - Team Esbjerg (DAN)
* C.Le.Ba-Leon Balonmano (SPA) - Mar Sagunto (SPA)
* Izmir BSB SK (TUR) - Byåsen Trondheim (NOR)
* HC Kuban Krasnodar (RUS) - Maliye Milli Piyango SK (TUR)
* SYMA-Vac (UNG) - BM. Elda Prestigio (SPA)
* A.C. Ormi-Loux Patrasso (GRE) - HC Dunarea Braila (ROM)
* Lada Togliatti (RUS) - SPONO Nottwil (SWI)
* HC Sparta (UKR) - RK Olimpija (SLO)
* Handball Club Zalau (ROM) - RK Zajecar (SER)
* Gil Eanes/Lagos dos Descobrimentos (POR) - T* A/VOC Amsterdam (HOL)

L'andata dei sedici incontri avrà luogo nel fine settimana tra il 13 ed il 14 Novembre 2010, ed il ritorno nel week-end successivo. Il sorteggio del quarto turno (ottavi di finale) si svolgerà invece Martedì 23 Novembre 2010.

martedì 26 ottobre 2010

Europei Maschili Serbia 2012. Calendario primi due turni di qualificazione.

Calendario completo dei primi due turni dei sette gironi di qualificazione agli Europei maschili (Serbia 2012). Interessanti in particolare le sfide del gruppo 2, dove si misurano Spagna, Croazia e Romania, oltre al presunto 'vaso di coccio' Lituania, e del girone 5, in cui la Lettonia che ha purtroppo eliminato gli azzurri nelle pre-qualificazioni in Georgia oltre quattro mesi fa se la vedrà con Islanda e Germania in sfide sulla carta assolutamente proibitive. Ostacoli assai meno difficili sul cammino della Slovenia, i cui maggiori problemi paiono essere legati alle beghe interne che hanno portato alle dimissioni di coach Noka Serdarusic. Interessante pure l'estensione da 14 a 16 del numero di giocatori a disposizione, per questi due turni, di ogni squadra.

Partite ed orari italiani, luoghi di svolgimento degli incontri e, dove possibile, canali televisivi ed internet dove è (almeno teoricamente) possibile vedere gratuitamente, in diretta, il match.

Gruppo 1 - Giornata 1
** 27/10/2010; h.17:15 Macedonia - Estonia (Skopje / A1 TV)
** 28/10/2010; h.18:00 Ungheria - Bosnia (Szombathely)
Gruppo 1 - Giornata 2
** 31/10/2010; h.16:45 Estonia - Ungheria (Polva)
** 31/10/2010; h.20:00 Bosnia - Macedonia (Sarajevo / BHT1)

Gruppo 2 - Giornata 1
** 27/10/2010; h.20:30 Spagna - Lituania (Pontevedra)
** 28/10/2010; h.20:00 Croazia - Romania (Karlovac / Pro TV)
Gruppo 2 - Giornata 2
** 31/10/2010; h.17:00 Lituania - Croazia (Vilnius)
** 31/10/2010; h.17:00 Romania - Spagna (Oradea / Pro TV)

Gruppo 3 - Giornata 1
** 27/10/2010; h.20:15 Slovenia - Portogallo (Celje)
** 28/10/2010; h.17:00 Polonia - Ucraina (Varsavia)
Gruppo 3 - Giornata 2
** 31/10/2010; h.16:00 Ucraina - Slovenia (Zaporozhye)
** 31/10/2010; h.18:00 Portogallo - Polonia (Portimao)

Gruppo 4 - Giornata 1
** 27/10/2010; h.18:00 Slovacchia - Israele (Povazska Bystrica)
** 28/10/2010; h.19:15 Svezia - Montenegro (Kristianstad)
Gruppo 4 - Giornata 2
** 31/10/2010; h.18:00 Montenegro - Slovacchia (Bar)
** 31/10/2010; h.18:30 Israele - Svezia (Rishion Le Zion)

Gruppo 5 - Giornata 1
** 27/10/2010; h.18:15 Germania - Austria (Göppingen / Sport 1)
** 27/10/2010; h.21:40 Islanda - Lettonia (Reykjavik / RUV)
Gruppo 5 - Giornata 2
** 30/10/2010; h.20:20 Austria - Islanda (Wiener Neustadt / RUV)
** 31/10/2010; h.13:05 Lettonia - Germania (Dobele)

Gruppo 6 - Giornata 1
** 27/10/2010; h.19:15 Norvegia - Olanda (Bergen)
** 27/10/2010; h.20:10 Repubblica Ceca - Grecia (Zlin)
Gruppo 6 - Giornata 2
** 30/10/2010; h.19:00 Olanda - Repubblica Ceca (Almere)
** 31/10/2010; h.15:00 Grecia - Norvegia (Xanthi)

Gruppo 7 - Giornata 1
** 27/10/2010; h.17:00 Russia - Svizzera (Chekhov / SSF)
** 27/10/2010: h.20:15 Danimarca - Bielorussia (Ost Aalborg)
Gruppo 7 - Giornata 2
** 31/10/2010; h.14:00 Svizzera - Danimarca (Winterthur / SSF)
** 31/10/2010; h.14:00 Bielorussia - Russia (Brest)

Bundesliga Maschile - 9a Giornata

Due squadre in condominio al primo posto pure nella Bundesliga dopo la disputa della nona giornata: trattasi (ma che sorpresa!) del THW Kiel che ridicolizza l'Ahlen penultimo in classifica, e dell'Amburgo che, seppur in manier assai meno agevole, sbanca Melsungen. Il 21-7 dell'intervallo, con il solo Momir Ilic a segno tante volte quanto l'intero Ahlen nei primi trenta minuti, la dice lunga sul divario tra il Kiel ed i poveracci finiti sotto le sue grinfie, mentre gli otto goal di Marcin Lijewski tolgono le castagne dal fuoco ad un HSV che riesce ad aver ragione della resistenza del fanalino di coda del campionato tedesco solo nel finale.

Le due 'grandissime' di Germania aprrofittano della battaglia, terminata senza vincitori nè vinti, fra la rivelazione Füchse Berlino ed il favorito Rhein-Neckar Löwen; il derby tra allenatori islandesi (Dagur Sigurdsson e Gudmundur Gudmundsson) termina sul 28 pari alla fine di un incontro esaltante, con le due squadre impattate già all'intervallo, dopo che il RNL aveva tremato sul 10-6 per le 'volpi' berlinesi. L'equilibrio si rompe solo minimamente nella ripresa, i locali si spingono di nuovo avanti fino al 26-22, ed illudono i novemila tifosi nel palazzetto della capitale, ma con il norvegese Bjarte Myrhol al timone i più quotati avversari rispondono, e l'incontro termina con una tutto sommato giusta divisione della posta.

Intanto si rifanno sotto il Gummersbach, che beneficia delle nove reti del croato Drago Vuković per imporsi a Dormagen, ed il Flensburg alla sua terza vittoria casalinga consecutiva. Un buon primo tempo è sufficiente a Lasse Svan Hansen e soci per regolare il TV Großwallstadt e staccarlo in classifica. Vittoria importante in chiave-salvezza per la squadra HSG Wetzlar che, al termine di un incontro tiratissimo, trova lo spunto vincente per sconfiggere il Göppingen e conquistare così il suo primo successo, mentre il Lubecca del centrale Henrik Hansen (nove reti per lui nell'ultimo turno) conquista un prezioso punto fermando il Friesenheim.

Bundesliga Maschile: 9a Giornata - Risultati

** Füchse Berlin - Rhein Neckar Löwen 28:28 (13:13)
Füchse Berlin: Richwien (5), Petersson (5), Christophersen (5), Jaszka (4), Wilczynski (3/3), Nincevic (3/1), Laen (2), Spoljaric (1)
Rhein-Neckar Löwen: Myrhol (8), Stefansson (6/3), Schmid (2), Cupic (2), Bielecki (2), Tkaczyk (1), Lund (1)

** HSG Wetzlar - Frisch Auf Göppingen 23:22 (12:12)
HSG Wetzlar: Valo (4), Schmidt (4), Friedrich (4), Fäth (3/2), Kristjansson (3), Salzer (2), Müller (1), Jungwirth (1), Chalkidis (1)
Frisch Auf Göppingen: Oprea (6), Horak (5), Mrvaljevic (3), Schöne (2), Häfner (2), Haaß (2), Thiede (1), Gutbrod (1)

** HSG Ahlen Hamm - THW Kiel 23:36 (7:21)
HSG Ahlen-Hamm: Pomeranz (8/3), Hock (4), Gudat (4), Wiegers (3), Simon (2), Schröder (1), Clößner (1)
THW Kiel: Ilic (9/3), Zeitz (6), Jicha (6), Ahlm (5), Sprenger (2), Klein (2), Fernandez (2), Dragicevic (2), Reichmann (1), Kubes (1)

** DHC Rheinland - VfL Gummersbach 33:38 (15:18)
DHC Rheinland: Wernig (5), Nippes (5), Mahé (4), Lochtenbergh (4), Linder (3), Sveinsson (10), Holst (1/1), Dmytruszynski (1)
VfL Gummersbach: Vukovic (9), Pfahl (7), Lützelberger (4), Krantz (3), Wiencek (2), Zrnic (10/5), Wagner (1), Schindler (1), Anic (1)

** TuS N-Lübbecke - Friesenheim 32:32 (16:15)
TuS N-Lübbecke: Hansen (9), Loke (6), Tluczynski (5/3), Olafsson (4), Svensson (3), Gustafsson (2), Alvanos (2), Konitz (1)
TSG Lu.-Friesenheim: Ancsin (8), Hauk (5), Grimm (4), Dietrich (4), Kogut (3/3), Pevnov (3), Gaubatz (2), Bonnkirch (2), Matschke (1/1)

** SG Flensburg Handewitt - TV Grosswallstadt 34:27 (16:11)
SG Flensburg-Handewitt: Eggert (9/4), Svan Hansen (6), Carlen (6), Szilagyi (3), Heinl (3), Mogensen (2), Karlsson (2), Mocsai (1), Djordjic (1), Boesen (1)
TV Grosswallstadt: Schäpsmeier (5), Tiedtke (4), Kneer (3), Szücs (2), Spatz (10/6), Reuter (1), Köhrmann (1), Kunz (1)

** MT Melsungen - HSV Hamburg 26:30 (13:13)
MT Melsungen: Vuckovic (7), Vasilakis (6), Sanikis (5), Karipidis (3/1), Allendorf (2), Schoengarth (1), Klimovets (1), Danner (1)
HSV Hamburg: Lijewski (8), Lindberg (5/2), Gille (5), Duvniak (4), Schroeder (3), Lackovic (2), Vori (1), Hens (1), Gille (1)

** TSV Hannover Burgdorf - TBV Lemgo 26:31 (14:16)
TSV Hannover-Burgdorf: Olsen (7), Svavarsson (3), Przybecki (3), Johannsen (3), Hallgrimsson (3), Jonsson (2/1), Jurdzs (2), Rydergard (1), Lehnhoff (1), Buschmann (1)
TBV Lemgo: Kehrmann (6), Datukashvili (5/1), Glandorf (5), Strobel (3/1), Hermann (3), Theuerkauf (2), Smoler (2), Bechtloff (2), Liniger (1/1), Schneider (1), Ilyes (1)

** SC Magdeburg - HBW Balingen-Weilstetten 03.11. (h. 20:15)

CLASSIFICA
1. THW Kiel 16:2 +96
2. HSV Hamburg 16:2 +65
3. Füchse Berlin 15:3 +25
4. Rhein-Neckar Löwen 15:3 +23
5. VfL Gummersbach 14:4 +25
6. SG Flensburg-Handewitt 14:6 +43
7. SC Magdeburg 12:4 +27
8. TV Grosswallstadt 12:6 +7
9. TBV Lemgo 10:8 +6
10. Frisch Auf Göppingen 10:8 +1
11. TSG Lu.-Friesenheim 7:13 -35
12. HBW Balingen-Weilstetten 6:10 -25
13. TSV Hannover-Burgdorf 4:14 -40
14. TuS N-Lübbecke 3:13 -31
15. HSG Wetzlar 3:15 -36
16. DHC Rheinland 2:14 -48
17. HSG Ahlen-Hamm 1:17 -48
18. MT Melsungen 0:18 -55

Liga Asobal - 8a Giornata

Solo due squadre (le solite due ...) rimangono in testa alla classifica dopo l'ottava giornata del campionato spagnolo.

Il Ciudad Real ottiene la sua SESSANTAQUATTRESIMA vittoria consecutiva nella competizione domestica andando a imporsi nella tana del Cuenca 2016. Zupo e Paván (il quale pure ne mette cinque) possono fare ben poco al cospetto degli scatenati manchegos, avanti sin dalle prime battute nonostante il tentativo di rimonta dei locali, e già al più cinque all'intervallo, anche grazie alla dozzina di parate (percentuale intorno al 50%) di Javier Hombrados nella prima parte. Il divario cresce esponenzialmente nella ripresa, che diviene una sorta di calvario per il malcapitati padroni di casa.

Risponde da par suo il Barça, che con un importante colpo esterno pone fine all'imbattibilità, durata sette incontri, del Fraikin Granollers, nel tradizionale derby catalano. La prima parte, terminata 12-22, in cui Daniel Saric si esibisce fra i pali blaugrana, mentre Fredrik Ohlander ci mette quasi venti minuti a pararne una, sancisce di fatto l'esito dell'incontro, a dispetto del ritorno degli uomini di coach Manolo Cadenas (ex della panchina del Barcellona) nel finale. Il 23-26 a sei minuti dalla fine crea false illusioni per il Granollers, il quale negli ultimi minuti paga gli sforzi dell'incompiuta rimonta e subisce un parziale di 0-5 che sigilla il trionfo ospite. Juanin Garcia e un ritrovato Laszlo Nagy sono i migliori realizzatori barcellonisti.

Crolla invece il Reale Ademar, non solo sconfitto ma addirittura umiliato sul campo di Pamplona. Il San Antonio Amaya si riscopre grande e, con un Radivoje Ristanovic, ottimo nuovo acquisto, strepitoso tra i pali stronca la resistenza avversaria sin dalle prime battute. Fra i vincitori, avanti di sette all'intervallo e addirittura di dieci all'ultima sirena, bene anche Niko Mindegia (8 reti) e Javier Humet (11) in attacco, come Isais Guardiola in difesa.

I leonesi vengono battuti e pure raggiunti in classifica dal Cuatro Rayas Valladolid, corsaro in quel di Eibar. Doppietta di Tin Tokic per l'Arrate, che serve a poco anche perché l'inizio degli ospiti, avanti per 0-6 dopo 11 minuti, è di quelli che stroncano. La reazione dei baschi arriva puntuale dopo un time-out, ma è un fuoco di paglia: si torna negli spogliatoi con un significativo 16-8 per i castigliani, trascinati dal veterano norvegese Håvard Tvedten (sette goal a referto per lui nell'incontro). L'ucraino Kostyantyn Kurilenko ed il dinamico magiaro Tamas Szabó provano a far rientrare l'Arrate che, complice una difesa finalmente efficace, dimezza il gap entro il minuto 43 (16-20), e riesce ad arrivare fino al meno tre, ma non va oltre. Davor Cutura, ex di turno, chiude definitivamente i giochi sul 23-27, e Tokic e compagni rimangono invischiati nei bassifondi della Liga.

Nelle altre partite della giornata, il Torrevieja si impone con un gran secondo tempo in casa dell'ancor ultimo (a zero punti, nonostante il cambio di allenatore) Toledo, ed il Naturhouse Rioja conquista Guadalajara. Curiosamente entrambe le sfide terminano con il medesimo score: 25-29. Buona prova del figlio di Talant Dujshebaev, che con le sue cinque marcature aiuta il Naturhouse, già avanti di sei alla pausa, ad imporsi, in barba all'ottima prova di Jorge Gómez tra i pali del Guadalajara nel secondo tempo. Passeggiata del CAI Aragón, alla sua seconda vittoria consecutiva, a spese dell'Antequera, Locali subito avanti, e andalusi non in grado di ribaltare la situazione. Il 18-12 con cui si conclude la prima parte è già molto eloquente. L'ala destra Josep Masachs risulta essere il top scorer dei suoi con otto reti, tre delle quali su rigore.

L'unico 'pari e patta' della giornata ha come protagoniste due squadre impegnate nella lotta-salvezza: Alser Sagunto ed Alcobendas. Equilibrio in quasi tutto il primo tempo fino all'allungo degli ospiti che, sfruttando una doppia superiorità numerica, permette loro di arrivare sul 14-11 al giro di boa. L'Alcobendas conserva minimi vantaggi nella seconda parte, arrivando fino ad un più cinque al quale però l'Alser, stringendo le maglie in difesa, riesce a porre rimedio. Con le unghie e con i denti i locali recuperano e addirittura si portano avanti con una rete di Tarrasò a due minuti dal termine. Ma il comprensibile entusiasmo del Pabellón Municipal Puerto de Sagunto si raffredda quando il nuovo entrato De la Rubia mette a segno una doppietta che salva l'Alcobendas, al pari della prodezza finale di Rade Mijatovic sull'ultimo tiro di un Tim Bauer stavolta con le polveri bagnate.

LIGA ASOBAL - 8a Giornata: Risultati
JD Arrate - Cuatro Rayas Valladolid 25 - 28
Toledo Balonmano - Torrevieja 25 - 29
CAI Aragón Saragozza - e-gim Antequera 33 - 26
Quabit Guadalajara - Naturhouse La Rioja 25 - 29
AMAYA Sport San Antonio - Reale Ademar León 34 - 24
Cuenca 2016 - Renovalia Ciudad Real 24 - 36
Fraikin Granollers - FC Barcelona Borges 23 - 31
Alser Puerto Sagunto - Alcobendas 28 - 28

CLASSIFICA (Cliccare per ingrandire)

lunedì 25 ottobre 2010

Champions League Femminile - Riassunto 3a Giornata

L'ultimo turno di andata della fase a gruppi di Champions League femminile è caratterizzato da alcune sorprese, ma ancor di più da una conferma: quella del valore assoluto del Larvik HK. Le norvegesi escono vincenti dalla 'finale anticipata' contro l'Oltchim Vâlcea ed ipotecano il passaggio al turno successivo, così come probabilmente il primo posto finale all'interno del Girone C.

Con Cecilie Leganger muro quasi invalicabile tra i pali, il pivot Heidi Løke perenne spina nel fianco delle retroguardie avversarie (in pratica o segna o si procura un sette metri ...) e Tine Stange straordinariamente efficace dalla lunga distanza, è facile per le ragazze di coach Karl-Erik Bøhn aprire un gap significativo (fino al 13-8) già nelle prima fasi di gioco, a dispetto di una difesa tutt'altro che impeccabile, complice la forzata assenza di Gro Hammerseng. Ma le 'galacticele' rumene sono squadra di qualità, non a caso finalista della passata edizione. Riescono ad evitare il tracollo nei momenti difficili e, appena le avversarie hanno un (inspiegabile) blackout negli ultimi dieci minuti del tempo, piazzano un micidiale 10-4, cui la prova di Ionela Stanca non è certo estranea, che permette loro non soltanto di riaprire il match, ma addirittura di tornare negli spogliatoi avanti sul 17-18, a dispetto del dominio esercitato dal Larvik per buona parte della frazione inaugurale.

Ma quando le scandinave tornano a stringere le maglie della difesa nel secondo tempo, per l'Oltchim si fa di nuovo buio pesto. Per quanto Paula Ungureanu e la sua vice Talida Tolnai si sforzino di tenere la loro porta il più 'immacolata' possibile, le difficoltà offensive delle rumene, ancora una volta 'tradite' da una Neagu poco incisiva, affondano l'Oltchim. Dall'altro lato Nora Mørk, veloce el tempo stesso quasi infallibile dai sette metri, con i suoi nove goal risulta fondamentale. Ai dieci minuti dalla fine il 31-24 a favore del Larvik sembra porre il sigillo definitivo al match. Poi, però, le vichinghe tornano a girare a vuoto in un finale di tempo. Ma è troppo tardi per l'Oltchim, che riesce solo a dimezzare lo svantaggio, ed a cui non bastano le 'sette meraviglie' della loro top-scorer Ramona Petruta Farcau. Il Larvik mette in tasca i due punti, anche se le due crisi nei rispettivi finali di tempo avrebbero potuto costar loro la sconfitta. Cadute di ritmo sulle quali in Norvegia dovranno lavorare parecchio, se vogliono davvero portare la Champions tra i fiordi. Per quanto riguarda le rumene, preoccupa l'ennesima prestazione non all'altezza della sua fama, e del suo talento, di Cristina Neagu, delle cui reti l'Oltchim ha decisamente bisogno. La panchina di Peter Kovacs al momento non pare assolutamente a rischio.

Anche perché nonostante il nuovo passo falso il Vâlcea mantiene il secondo posto nel girone, grazie all'inattesa sconfitta casalinga del Randers HK contro il Tolone. Francesi arcigne in difesa, con la sola Nina Wörz (sei reti per lei) brava a trovare la porta avversaria (ma il merito va pure ad Alexandra Bettacchini tra i pali), e pungenti in attacco con Paula Bredou-Gondo, Marie-Paule Gnabouyou e Christiane Mwases. Tanto da spingere le ospiti al più quattro, sigillato da una magia di Siraba Dembélé, all'intervallo. La reazione danese arriva nella ripresa, con Camilla Dalby che sale in cattedra e unisce le sue forze a quelle della Wörz, ma forse alla ELRO Arena pensavano che, una volta raggiunta la parità a quota 24 (minuto 53), la loro missione fosse compiuta. Non è così: le transalpine allungano di nuovo, trascinate dalla Bredou-Gondo MVP dell'incontro, e questa volta il Randers, nuovamente pasticcione in attacco, si trova sorpreso ed incapace di negare al TVHB un successo a suo modo storico.

Gruppo C - Risultati
** Randers HK - Toulon Saint Cyr Var 25:29
** Larvik HK - Oltchim Râmnicu Vâlcea 34:31

Classifica
1. Larvik HK 6 300 (20)
2. Oltchim Râmnicu Vâlcea 2 102 (2)
3. Toulon Saint Cyr Var 2 102 (-8)
4. Randers HK 2 102 (-14)

Il predominio danese sull'Europa dell'handball (femminile) sembra sul viale del tramonto. Per il secondo week-end consecutivo entrambe le squadre impegnate restano a secco. Alla batosta del Randers fa infatti seguito quella del Viborg HK, umiliato dalla Dinamo Volgograd in un vero e proprio 'spareggio-qualificazione', e per lo più con uno score (41-33) difficile da ribaltare nel ritorno in Danimarca. Le campionesse d'Europa ritrovano Anja Althaus e la rumena Varzaru, ma la loro difesa è un colabrodo, tanto da concedere una quindicina di goal in altrettanti minuti. Tra i pali sia Louise Bager Due che Christine Pedersen non offrono la qualità garantita nelle scorse stagioni da Katrine Lunde, che nello Jutland molti staranno già rimpiangendo. In realtà, dopo il forte passivo iniziale, le ragazze di coach Vestergaard, con Grit Jurack e Rikke Skov al timone, abbozzano una reazione, che successivamente al 15-20 dell'intervallo le porterà fino ad un meno tre (33-36) foriero di qualche speranza. Prontamente resa vana da Anna Kochetova, inarrestabile tanto da andare a segno ben diciassette (!) volte, Olga Levina (otto reti contro la mediocre retroguardia scandinava) e dalle altre atlete russe, Khmyrova compresa. Che adesso iniziano a pensare seriamente di buttare il Viborg prematuramente fuori dalla massima competizione per club.

E intanto, sempre nel Girone A, il Budućnost se la ride. Dall'alto delle sue tre vittorie su tre. La squadra di Podgorica torna a casa dalla Scandinavia con il sorriso sulle labbra: dopo aver profanato il tempio del Viborg, le montenegrine vanno in Svezia e sbrigano la 'pratica IK Sävehof' piuttosto agevolmente. Locali in grado di tenere testa alle più quotate avversarie solo nel primo tempo, concluso sul 13-16. Ma quando la coppia delle meraviglie Katarina Bulatović-Bojana Popović (sette reti a testa) accelera il passo, neppure le otto segnature 'made in Jessica Helleberg' servono a molto. Lo scarto finale - nove reti - la dice tutta sull'attuale divario fra le due squadre. Sävehof ancora fermo al palo, Budućnost in posizione privilegiata al giro di boa.

Gruppo A - Risultati
** IK Sävehof - Buducnost Podgorica 24:33
** Dinamo Volgograd - Viborg HK 41:33

Classifica
1. Buducnost Podgorica 6 300 (25)
2. Dinamo Volgograd 4 201 (12)
3. Viborg HK 2 102 (-4)
4. IK Sävehof 0 003 (-33)

Chi non è più fermo a quota zero è invece l'Hypo Niederösterreich, bravo a sbancare Lipsia in un match 'dall'esito talmente scontato' da terminare in modo esattamente opposto a quel che avevamo previsto. Di smentire i nostri pronostici si occupano la Do Nascimento, ma soprattutto una ritrovata Gabriela Rotis-Nagy, la quale con una mezza dozzina di goal già nella prima parte conduce le sue fino ad un 14-8 che spiana la strada al trionfo viennese. Le tedesche, con Louise Lyksborg a segno cinque volte in tutto, riducono lo scarto a meno tre alla pausa, e arrivano al 14-15 ad inizio ripresa, ma non riescono ad andare oltre. Una doppia penalità per il Lipsia chiude definitivamente i giochi, con le austriache che vanno sul 26-22 e sigillano il loro trionfo nel finale.

Ne approfitta l'Itxako Reyno de Navarra, che andando a vincere in quel di Debrecen recupera lo status di favoritissima per la vittoria finale nel Gruppo B, e si mette definitivamente alle spalle lo scivolone del primo turno. Il botta e risposta pirotecnico fra Anett Sopronyi dal lato ungherese e Alexandrina Cabral Barbosa per le iberiche, con nove reti a testa, è solo uno degli ingredienti di una sfida che vede l'Itxako avanti in pratica sin dalle prime battute, con un parziale di 5-0 che ribalta a loro vantaggio il 3-6 iniziale. Lo scarto cresce fino al 19-15 dell'intervallo, ed aumenta ulteriormente dopo il ritorno in campo, fino ad un 28-21 che sembra mettere la parola fine all'incontro. Già, sembra: perché in realtà il DVSC-Korvex si rifà sotto fino al 27-29, generando nuove speranze nel solitamente caloroso pubblico magiaro. Purtroppo per loro, negli ultimi minuti Oana Soit ed Eli Pinedo mantengono la freddezza necessaria a condurre le spagnole alla vittoria.

Gruppo B - Risultati
** HC Leipzig - Hypo Niederösterreich 23:28
** DVSC Korvex - Itxako Reyno De Navarra 27:32

Classifica
1. Itxako Reyno De Navarra Estella 4 201 (15)
2. HC Leipzig 4 201 (2)
3. Hypo Niederösterreich Vienna 2 102 (-7)
4.DVSC Korvex Debrecen 2 102 (-10)

Nessuna squadra a punteggio pieno neppure nel Gruppo D. Il Krim Lubiana, infatti, cede i suoi primi punti al cospetto di un Györi Audi ETO che, al pari dell'Itxako, sembra ormai pienamente in forma. Principale artefice del successo ungherese, con un bottino di dieci reti, è la 'divina' Anita Görbicz, tornata a mostrare la sua migliore versione. Le slovene si trovano ad inseguire (4-9) già dalle prime battute, ed il parziale che le riporta a meno uno (8-9) si rivela un'illusione: in barba alla prestazione di Andrea Lekić - che pareggia la sua sfida tutta personale con la Görbicz, il Krim non sarà mai in grado di ribaltare la situazione. Il Györ chiude la frazione sul 19-14, e si porta sul 27-20 nella ripresa, anche grazie alle parate di una Lunde-Haraldsen che pare ambientarsi sempre più nella sua nuova squadra. Il ritorno finale delle padrone di casa serve ad addolcire un poco la pillola, ma il trionfo è saldamente nelle mani delle ragazze di Csaba Konkoly.

Krim e Györ condividono l'affollata testa del girone con lo Zvezda Zvenigorod, che in seguito ad un grande secondo tempo trasforma lo svantaggio (meno tre) dell'intervallo in un uguale vantaggio alla sirena conclusiva. Ludmila Postnova torna in forma, Anna Sen continua a 'stupire', e se vi aggiungiamo pure la mezza dozzina di reti della macchina da goal Polina Kuznetcova, non sorprende che la 'truppa' del comandante Trefilov abbia la meglio sulle croate del Podravka Vegeta Koprivinica, ancora una volta generose ma sfortunate, e calate alla distanza proprio nel momento decisivo, quando le russe ottengono il primo vantaggio sul 18-17 e poi allungano fino al 26-22 che toglie alle rivali qualsiasi illusione.

Gruppo D - Risultati
** RK Krim Lubiana - Györi AUDI ETO KC 30 : 34
** Zvezda Zvenigorod - Podravka Vegeta Koprivinica 29:26

Classifica
1. RK Krim Lubiana 4 201 (6)
2. Györi AUDI ETO KC 4 201 (3)
3. Zvezda Zvenigorod 4 201 (1)
4. HC Podravka Vegeta Koprivinica 0 003 (-10)

sabato 23 ottobre 2010

Champions League Femminile 2010/11. Anteprima 3a Giornata.

La fase a gruppi della EHF Champions League femminile 2010/11 arriva al giro di boa questo fine settimana, con la disputa del terzo turno, ultimo di andata.

Il piatto forte è sicuramente la sfida, quasi una finale anticipata, tra Larvik HK ed Oltchim Vâlcea. Entrambe 'vittime' del dominio del Viborg (le norvegesi in semifinale, le rumene nella finalissima...) la passata stagione, sono tra le principali favorite per la successione ad una squadra come quella danese, ancora forte ma decisamente indebolita rispetto al recente passato. Il Larvik ha dimostrato tutte le sue qualità nelle prima due sfide del Girone C, prendendosi tutti i punti a disposizione sia contro il debuttante Toulon Saint Cyr (pur con qualche patema d'animo, specie nel primo tempo) sia al termine di una grandissima prestazione contro il Randers, per cui le scandinave paiono ormai lanciatissime verso la qualificazione. La loro netta vittoria contro le francesi è stato un passo importante per la squadra di Râmnicu Vâlcea, ma l'inopinata battuta d'arresto al debutto in terra di Danimarca 'consiglia' le ragazze del neo-coach Peter Kovacs di evitare nuovi scivoloni, che potrebbero rendere loro più complicata del previsto la strada verso il turno successivo.

Larvik-Oltchim ha le premesse giuste per trasformarsi in un incontro stellare, vista l'enorme quantità di talento presente in entrambe le formazioni, che tra le altre cose rappresentano i principali 'serbatoi' delle rispettive squadre nazionali. E visto come gli ultimi, recenti incontri tra Norvegia e Romania siano sempre stati avvincenti e forieri di grandi emozioni, nulla lascia presagire che la sfida di sabato (ore 1715) alla Larvik Arena risulti meno interessante.

Dall'ormai stella di prima grandezza Cristina Neagu all'astro nascente Nora Mørk, dalla carismatica Gro Hammerseng all'ormai recuperata Valentina Ardean-Elisei, da portieri di qualità sopraffina (Cecilie Leganger da una parte, Paula Ungureanu dall'altra) fino a pivot del calibro di Heidi Løke (probabilmente l'attuale numero uno al mondo nel suo ruolo) e Ionela Stanca - talentuosa e, come la sua controparte vichinga, bravissima a 'procurarsi' tiri dai sette metri - è tutto un susseguirsi di fuoriclasse, che rendono questa sfida un 'must' per ogni appassionato di handball internazionale.

L'altra sfida del Gruppo C ha un esito assai più prevedibile: il Randers HK di Camilla Dalby è chiamato a riprendersi dalla batosta nel derby scandinavo, a spese di un Tolone il cui obiettivo principale in questa Champions League sembra quello di fare esperienza a livello internazionale, per poi magari tornare in futuro, con maggiori ambizioni, nella massima competizione europea per club.

In una situazione simile a quella delle francesi si trova, nel Gruppo A, la squadra dell'IK Sävehof. Le svedesi, per le quali essersi ritagliate uno spazio nell'Europa 'che conta' è già di per sé un successo, sono ancora ferme a quota zero, ed assai difficilmente muoveranno la loro classifica nel proibitivo incontro che le vede opposte alla 'squadra del momento' quel Budućnost Podgorica solitario leader a punteggio pieno, ma soprattutto reduce dal sensazionale trionfo di Viborg. Le balcaniche hanno ovviamente tratto beneficio dal ritorno in patria di Bojana Popovic, ma come dimostrato dalla (stra?)ordinaria prova di Katarina Bulatovic contro le campionesse continentali, hanno nelle loro fila talento in quantità sufficiente da evitare i rischi di una pericolosa Bojana-dipendenza.

La già menzionata battaglia di Viborg del passato week-end ha lasciato il segno fra le danesi, trasformando l'imminente partita contro la Dinamo Volgograd in uno spareggio già decisivo per evitare una clamorosa eliminazione anticipata. E per quanto in recenti interviste Grit Jurack, pur conscia delle maggiori difficoltà che la squadra è destinata ad incontrare in questa stagione, continui a credere alla possibilità di vincere nuovamente il trofeo, se alla defezioni estive (Popovic e le gemelle Lunde) aggiungiamo le assenze per infortunio di Cristina Vărzaru, Anja Althaus e Mouna Chebbah, si capisce come un eventuale ottimismo delle russe, guidate al solito da Anna Kochetova e Tatiana Khmyrova, non sarebbe del tutto campato in aria.

Derby 'germafono' dall'esito praticamente scontato nel Gruppo B. Ma se fino a qualche tempo fa esito praticamente scontato in una sfida tra Lipsia ed Hypo Niederösterreich avrebbe sicuramente voluto dire 'un chiaro successo per le seconde', ormai le parti si sono invertite: le tedesche a punteggio pieno dovrebbero proseguire la loro camminata trionfale nel girone, ed aggiungere un ulteriore tassello alla crisi delle viennesi, afflitte da problemi societari ed infortuni.

Forse più equilibrato l'altro match, in scena a Debrecen tra il DVSC-Korvex e l'Itxako Reyno de Navarra, appaiate a quota due punti. Le spagnole, presunte favorite del girone, si sono riprese alla grande dall'inaspettata sconfitta iniziale contro il Lipsia, ma devono guardarsi da un ulteriore passo falso. E pure dal grande pubblico ungherese che, come nella prima partita, è in grado di dare una spinta decisiva alla propria squadra e, in parte, perfino di sopperire all'assenza di una giocatrice-chiave come il pivot, nonché perno della difesa, Rita Borbás. I magiari ormai si sono abituati bene, e vogliono un nuovo successo storico. Le iberiche sono avvisate.

Molto più ambiziosa del DVSC, almeno in teoria, è l'altra squadra ungherese in competizione, il celebre Győri AUDI ETO, attualmente nel Gruppo D. Che, però, complice qualche prevedibile difficoltà di adattamento del nuovo portiere Katrine Lunde Haraldsen, ha avuto un inizio di Champions piuttosto travagliato: sconfitta in Russia e vittoria sofferta contro il Podravka Vegeta. E adesso Anita Görbicz e compagne sono chiamate ad una prova d'appello tutt'altro che facile: espugnare il campo della forte capolista Krim Lubiana. Slovene vincenti e convincenti, con il decisivo apparto del nuovo acquisto Andrea Penezić, nelle prima due partite, anche se l'infortunio del giovane talento serbo Dragana Cvijić, fuori per circa sei mesi a causa della rottura di un legamento crociato, è una tegola piuttosto significativa sul loro cammino. Parlando di 'ragzzine di belle speranze', è d'obbligo nominare pure Ana Gros, diciannovenne terzino destro cresciuta nelle squadre di Lubiana, ma emigrata in Ungheria la scorsa estate, e che, dopo aver messo a segno ben tredici reti nelle prime due sfide di Champions, si troverà ora di fronte le sue ex-compagne.

Delle difficoltà del Győr potrebbe trarre vantaggio lo Zvezda Zvenigorod. Dopo aver battuto le ungheresi al debutto casalingo due settimane fa, le 'ragazzine terribili' di coach Evgeny Trefilov hanno l'opportunità mettere in tasca altri due preziosissimi punti ospitando in Russia il Podravka Vegeta. L'attacco funziona, e la sfida domenicale è in grado di fornire l'ennesima vetrina alla 'rivelazione' Anna Sen, nuovo gioiello della pallamano moscovita. Le 37 reti - cifra insolitamente elevata per un incontro femminile - incassate a Lubiana sono però un chiaro segnale della necessità di mettere a posto qualcosa a livello difensivo. Dall'altro lato, il Podravka Vegeta Koprivinica, pur ancora alla ricerca dei suoi primi punti, non sembra adattarsi al ruolo di vittima sacrificale. In particolare se dovessero ripetere la prestazione di Győr, dove hanno reso la vita molto difficile alla favoritissime padrone di casa, e hanno concluso con una sconfitta determinata da un pizzico di malasorte unito a, secondo loro, infelici decisioni arbitrali. Trefilov stia attento, dunque, perché la sorpresa potrebbe essere dietro l'angolo.

Programma - Per orari (italiani)

SABATO 23 OTTOBRE:
14:30 Randers HK (2) - Toulon Saint Cyr Var (0)
15:00 HC Lipsia (4) - Hypo Niederösterreich (0)
17:15 Larvik HK (4) - Oltchim Râmnicu Vâlcea (2)
18:30 RK Krim Lubiana (4) - Györi AUDI ETO KC (2)

DOMENICA 24 OTTOBRE:
12:00 Dinamo Volgograd (2) - Viborg HK (2)
13:20 IK Sävehof Partille (0) - Budućnost Podgorica (4)
14:00 Zvezda Zvenigorod (2) - HC Podravka Vegeta (0)
15:00 DVSC Korvex Debrecen (2) - Itxako Reyno De Navarra (2)

Programma - Per Gironi

GRUPPO A:
* Dinamo Volgograd (2) - Viborg HK (2)
* IK Sävehof Partille (0) - Budućnost Podgorica (4)

GRUPPO B:
* HC Lipsia (4) - Hypo Niederösterreich Vienna (0)
* DVSC Korvex (2) - Itxako Reyno De Navarra Estella (2)

GRUPPO C:
* Randers HK (2) - Toulon Saint Cyr Var (0)
* Larvik HK (4) - Oltchim Râmnicu Vâlcea (2)

GRUPPO D:
* Krim Lubiana (4) - Györi AUDI ETO KC (2)
* Zvezda Zvenigorod (2) - Podravka Vegeta Koprivinica (0)

Copertura TV / Web:

** HC Lipsia - Hypo Niederösterreich Vienna
(La Ola1.tv / MDR TV (Satellite Astra) - Eurosport 2)

** Larvik HK - Oltchim Râmnicu Vâlcea
(EHFTV.com / Digisport HD su Sopcast)

** Dinamo Volgograd - Viborg HK
(EHFTV.com)

** Zvezda Zvenigorod - Podravka Vegeta Koprivinica
(EHFTV.com / HRT2)

venerdì 22 ottobre 2010

Champions League Femminile. Larvik-Oltchim. Parla il coach delle rumene.

Proseguiamo la serie di interviste 'made in ehfcl.com' con Péter Kovács, l'allenatore ungherese dell'Oltchim romeno che dopo l'inopinata sconfitta di Randers ha saputo reagire nel migliore dei modi sconfiggendo, senza se e senza ma, le francesi del Toulon nel secondo turno, e che sabato 23 ottobre (ore 17.15, diretta streaming su ehftv.com) dovrà affrontare un test significativo nella tana del Larvik, in quell'Arena da cui mai nessuno è (ancora) uscito vincitore. Anche se l'ultima squadra ad espugnare il campo norvegese, quando si giocava nel precedente palazzetto, era stata proprio quella di Râmnicu Vâlcea un paio di stagioni orsono. E' dunque il nuovo arrivato sulla panchina delle vice-regine d'Europa pronto a ripetere la grande impresa? Sentiamo cosa ha risposto davanti ai microfoni dell'inviato dell'European Handball Federation.

ehfCL.com: Cosa è andato bene, e cosa è andato storto, nelle prime due partite di Champions League?
Péter Kovács: Contro il Randers purtroppo abbiamo avuto una giornata veramente negativa, in cui tutto è andato storto. Abbiamo fatto una quantità enorme di errori in attacco, e la nostra difesa è stata troppo rilassata. Il Randers non si è certo fatto pregare per approfittarne. La nostra seconda partita è stata completamente diversa: abbiamo messo pressione agli avversari, siano rimasti tranquilli e concentrati ed abbiamo lavorato duro in difesa. A mio parere i nostri due punti forti in quella partita sono stati difesa e contropiede, tanto che il Tolone ha messo a segno solamente 19 gol contro di noi.

ehfCL.com: In cosa deve migliorare la vostra squadra per vincere il girone?
Péter Kovács: Con la vittoria sul Tolone ci siamo rimessi sulla strada giusta. Tuttavia è fondamentale per noi mantenere il ritmo e ottenere risultati positivi sia a Larvik che a Tolone. La situazione di questo gruppo è ancora tutta da decidere, quindi dobbiamo rimanere concentrati e dare il 100% in tutti i sessanta minuti. La chiave è trovare il giusto equilibrio tra disciplina e intelligenza tattica.

ehfCL.com: Dopo la sconfitta di Randers, la pressione sarà sulle spalle dell'Oltchim. Cosa dirà alle sue giocatrici per motivarle?
Péter Kovács: Le nostre avversarie norvegesi non hanno segreti. Sono stati la squadra più attiva sul mercato quest'estate. E' questo vuole solamente dire che il Larvik è ancora più difficile da battere rispetto all'anno scorso. Per una giocatrice di pallamano, il fatto stesso di giocare contro una squadra come il Larvik rappresenta da solo una motivazione sufficiente. Partite del genere non fanno altro che spingerti a dare il massimo in campo. Questo è ciò per cui ci siamo preparati, ci sentiamo in forma. Anche se dobbiamo ancora perfezionare il nostro gioco, siamo tranquilli: andremo in Norvegia per vincere.

L'antrenor (allenatore) Péter Kovács. Ex-giocatore,
ora sulla 'rovente' panchina dell'Oltchim.
Foto da prosport.ro

ehfCL.com: Quest'anno il Larvik è considerato tra le favorite per il successo finale. In che modo pensa di fermarli?
Péter Kovács: Anche se abbiamo iniziato con una sconfitta, non possiamo essere cancellati completamente dall'elenco dei favoriti; l'Oltchim rimane una delle migliori squadre d'Europa. Giocare contro formazioni come il Larvik può certamente aiutarci a migliorare ed a raggiungere appieno il nostro potenziale. Non vi è alcun tipo di segreto fra queste due squadre. Noi dobbiamo semplicemente migliorare in ogni partita. Consideriamo la sfida contro il Larvik alla stregua di qualunque altro incontro, nel senso che puntiamo comunque alla vittoria. Avremo certamente bisogno di impegnarci più a fondo e trovare l'equilibrio tra la disciplina difensiva e intelligenti giocate in attacco. Lungi da me pensare che vincere a Larvik possa mai essere cosa facile, però credo che la mia squadra abbia le capacità e le qualità necessarie per andare in Norvegia e cogliere un buon risultato.

Champions League Femminile. Larvik-Oltchim. Parla il coach delle norvegesi.

Sabato 23 Ottobre, ore 17:15. A Larvik (Norvegia) andrà in scena, trasmesso in diretta streaming su ehftv.com il match-clou della terza giornata di Champions League femminile 2010/11. Di fronte si troveranno due delle maggiori favorite dell'attuale edizione, le padrone di casa in testa al gruppo C, e l'Oltchim Râmnicu Vâlcea romeno.

Entrambe 'vittime' dello strapotere del Viborg HK nella scorsa Champions, sia le scandinave con la loro parate di stelle di prima grandezza, sia le attuali vice-campionesse continentali decise a completare finalmente la loro scalata verso il tetto d'Europa, nutrono legittime ambizioni. Anche se in casa Oltchim pesa la brutta sconfitta nel match inaugurale in Danimarca, per cui una nuova battuta d'arresto potrebbe mettere a rischio il loro passaggio al turno successivo. Ma pure il Larvik è ben conscio della posta in gioco, e deciso ad evitare pericolosi passi falsi e mantenere la sua imbattibilità casalinga che in Europa dura ormai da due anni, ovvero da quando ... lo stesso l'Oltchim 'profanò' il tempio delle norvegesi. Che allora non era però l'inespugnabile fortino-Arena.

La partita è stata 'illustrata' dai due rispettivi allenatori, entrambi intervistati sul sito della European Handball Faederation.

Cominciamo da Karl Erik Bøhn, veterano della panchina delle scandinave, e uomo con un'alta opinione della sua squadra, il quale di certo non le manda a dire. Tanto da non resistere alla tentazione di definire frequentemente 'verdens beste' (migliore al mondo) più o meno qualsiasi cosa relativa al Larvik Håndballklubb, e da attribuire più di una volta i principali meriti dei trionfi della nazionale norvegese alle giocatrici del suo club, senza false modestie. Anche questa volta Herr Bøhn lascia i giri di parole da parte, ed accetta il ruolo di favorito.

ehfCL.com: E' soddisfatto delle prestazioni del Larvik nelle due prime partite di Champions League?
Karl-Erik Bøhn: In Francia abbiamo incontrato un avversario difficile, in quanto il Tolone si è dimostrato migliore di quel che mi aspettavo, e mi ha sorpreso positivamente mettendo in scena un po' di buona pallamano. Per fortuna alla fine abbiamo vinto. Contro il Randers abbiamo fatto molto bene; forse i danesi erano rimasti un po' stupiti dopo aver visto ciò che avevamo dimostrato a Tolone. Penso che, quando hanno capito di non avere più alcuna possibilità al momento in cui eravamo avanti di dieci lunghezze all'intervallo, si siano arresi. La nostra tattica era di giocare a pieno ritmo sin dall'inizio e metterli alla prova su qualsiasi cosa che avevano fatto così bene contro il Vâlcea. Ed ha funzionato.

ehfCL.com: Adesso alla Larvik Arena arriva l'Oltchim. Cosa pensa del loro stile di gioco?
Karl-Erik Bøhn: E 'una squadra imprevedibile. In attacco hanno giocatrici fantastiche in ogni posizione, ma la difesa si è dimostrata irregolare. Hanno giocato molto male a Randers, e molto bene contro il Tolone, ma hanno comunque grande esperienza. La loro forza principale sta nella possibilità di combinare i tiri della Neagu con le eccellenti giocate dalla linea di Ionela Stanca. Anche la Ardean Elisei, da parte sua, può segnare parecchio dal lato sinistro. Ed hanno pure ottimi portieri. Mi pare strano che abbiano perso a Randers, mentre noi invece abbiamo demolito i danesi, in quanto a mio parere il Vâlcea è un rivale assai più forte del Randers.

ehfCL.com: Entrambe le squadre forniscono la maggior parte dei giocatori rispettivamente alle nazionali di Norvegia e Romania, e le partite tra queste due rappresentative sono spesso molto equilibrate, come si è visto ancora una volta a settembre (alla finale di World Cup ad Aarhus, vinta dalla Romania con il minimo scarto, ndr). L'ultima volta che il Larvik ha perso un incontro casalingo di Champions League è stato nella fase a gruppi di due anni fa ... proprio contro l'Oltchim!
Karl-Erik Bøhn: E' vero. L'Oltchim è in grado di sconfiggere ogni avversario, ed in un certo senso è una delle poche squadre che ci possano battere. Ma se la nostra difesa saprà fare bene, per loro sarà molto difficile.

Karl-Erik Bøhn.
Foto da eurohandball.com

ehfCL.com: Allora chi è il favorito?
Karl-Erik Bøhn: Noi, perché giocheremo in casa. se giochiamo come sappiamo, nessuno ci può battere all'Arena di Larvik.

ehfCL.com: Finire primi nel girone è importante per lei?
Karl-Erik Bøhn: Sì. Incontrare, nel main round, due squadre terminate al secondo posto dei loro rispettivi gruppi, e solo una vincitrice di girone, rappresenta sicuramente un vantaggio, e ... a parte questo, a me piace sempre finire primo! Certo che siamo ancora all'inizio della stagione, e molte cose succederanno prima del Main Round di febbraio, al quale prima di tutto bisogna qualificarsi. Noi siamo sulla buona strada, avendo vinto due partite che una squadra come la nostra, con ambizioni elevate in Champions League, doveva vincere. Ora, se saremo in grado di battere l'Oltchim a casa nostra, ci troveremo in un'ottima posizione.

ehfCL.com: Come si stanno ambientando le nuove star della sua squadra?
Karl-Erik Bøhn: Molto bene. Cecilie Leganger ha continuato a fornire prestazioni di livello incredibilmente alto, ed anche se in verità questa non è una sorpresa, fa sempre piacere. Gro Hammerseng ha portato un'enorme dose di esperienza e di autorità ed ha dato alla nostra fase offensiva maggiore stabilità e forza. Pure il ritorno di Linn-Kristin Riegelhuth a Larvik ci ha beneficiato.

ehfCL.com: Lei fa parte dello staff del Larvik da ormai otto anni (tre in veste di assistente e cinque come capo-allenatore). Pensa che la squadra attuale sia la migliore che lei abbia mai avuto?
Karl-Erik Bøhn: Sì, direi proprio di sì. Il Larvik non ha mai avuto una squadra così completa.

A seguire l'intervista con Péter Kovács, allenatore dell'Oltchim Vâlcea.

giovedì 21 ottobre 2010

Norvegia: al Larvik il primo 'scontro fra titani' della stagione.

Facile vittoria (33-24) del Larvik sul Byåsen nella prima sfida dell'annata fra le due grandi della pallamano femminile norvegese, questa volta 'trasferita' ai quarti della coppa nazionale. In realtà il divario a favore del Larvik, già costante negli ultimi anni, si è ulteriormente ampiato con l'aggressiva campagna acquisti che ha portato all'arrivo di gente del calibro di Gro Hammerseng e Cecilie Leganger, tanto per fare due nomi, mentre a Trondheim hanno fatto incetta di giocatrici sicuramente talentuose - tra cui Amanda Kurtovic e Maja Jakobsen - ma ancora piuttosto acerbe e prive di esperienza ad altissimi livelli. Per cui non sorprende che, in pratica, non ci sia stata molta storia alla Larvik Arena mercoledì. Inizio tutto sommato in equilibrio, ma il parziale di 7-2 che porta lo score dal 10-9 al 17-11 nel finale della prima frazione chiude di fatto i giochi.

Tine Stange risulta la miglior realizzatrice del Larvik con sei reti; stesso bottino per Ida Alstad dal lato opposto. Buone anche le prove di Nora Mørk e Tine Rustad Kristiansen (cinque marcature a testa) per la squadra vincente, e di Amanda Kurtovic - quattro goal - tra le sconfitte.

Mini-sintesi della partita (con commento e breve intervista finale a Gro Hammerseng in norvegese) su Youtube:

Liga Asobal: la 7a Giornata.

Continua indisturbata la marcia delle tre capoliste, a punteggio pieno, nella liga Asobal. E' il Barcellona ad inaugurare la settima giornata con il netto successo sul Cuenca 2016 nell'anticipo di martedì. Gli uomini di Zupo Equisoain, con un Pavan questa volta scarsamente incisivo, riescono ad opporre ben poca resistenza alla marea blaugrana. Barça chiaramente superiore già nel primo tempo, conclusosi sul 18-13, per poi aumentare ulteriormente il divario nella ripresa. Miglior prestazione stagionale per l'ala destra Albert Rocas, autore di sette reti.

Mercoledì sera arriva puntuale la risposta del Renovalia Ciudad Real, ormai giunto alla vittoria numero 63 nel massimo campionato iberico, ed a soli sette successi dall'eguagliare lo storico record del mitico Atlético Madrid. Missione non facile, anche perché tra la squadra e il record c'è di mezzo l'ostacolo Barça, da affrontare al Palau Blaugrana. Intanto pero gli uomini di Talant Dushebajev si sbarazzano dell'ormai ex grande San Antonio Pamplona. Qualche problema solo nei primissimi minuti per i campioni di Spagna, ma già quando si portano sul 3-2, la strada per il successo è spianata. Dall'11-6 al 17-13 dell'intervallo fino al 30-20 della ripresa, nulla mette in dubbio il trionfo di Kiril Lazarov, top scorer dei suoi con sette reti, e compagni.

Maggiormente complicato il 'settimo sigillo' del Reale Ademar León, che pur chiudendo la prima parte sul 19-11 ed arrivando al più dieci in apertura di ripresa, deve subire il ritorno del neopromosso Guadalajara nel finale. Spinti dai goal (dieci in totale) dai nove metri della bocca di fuoco Novica Rudovic, gli ospiti arrivano a sole tre reti di scarto a dieci minuti dal termine, obbligando coach Jordi Ribera a chiamare urgentemente un time-out. Che finisce col dare i suoi frutti: due buoni interventi di Venlo Losert e la giocate finali del capitano Héctor Castresana, che si guadagna un rigore con relativa espulsione dell'avversario, mettono al sicuro i due punti.

Mantiene la sua imbattibilità pure il Fraikin Granollers, che espugna il campo dell'Alcobendas, alla sua quarta sconfitta consecutiva, approfittando del calo di concentrazione dei rivali. Milos Pesic ne mette dieci per i padroni di casa, ma è troppo irregolare e non molto aiutato dai compagni, mentre dall'altra parte un grande Ivan Nikcevic diventa miglior realizzatore dell'incontro con undici goal.

Tin Tokic va a segno cinque volte, ma il suo apporto non basta all'Arrate per evitare la sconfitta in quel di Torrevieja. Partita equilibrata con le squadre a superarsi e contro-superarsi nel punteggio, fino ai cinque minuti conclusivi quando, anche grazie al contributo fra i pali di Héctor Tomás, la squadra di casa produce l'allungo che la porta al trionfo.

Nelle altre partite, facile vittoria del Cuatro Rayas Valladolid sul Puerto Sagunto in un match caratterizzato dall'alto numero di errori, e dalla dozzina di reti opera dell'ala sinistra tedesca Tim Bauer per gli ospiti; l'Antequera ottiene due punti importanti in chiave-salvezza lasciando il Toledo ancora fermo al palo (bene la difesa ed il portiere Jorge Martínez tra gli andalusi), ed infine il CAI Aragón s'impone a Logroño prendendo il comando della sfida sin dalle prima battute (1-5 iniziale poi divenuto 5-10 al 16°), grazie in particolare a Fredrik Larsson ed all'ex Barcellona Demetrio Lozano, e lo mantiene fino alla sirena a dispetto degli sforzi del Naturhouse, nelle cui fila Dujshebaev junior mette a segno due goal.

Liga Asobal 2010/11 - Settima Giornata: Risultati
Torrevieja - J.D. Arrate 28-24
Antequera - Toledo Balonmano 34-27
Naturhouse La Rioja - CAI Aragón 22-25
Reale Ademar León - Quabit Guadalajara 30-27
Renovalia Ciudad Real - AMAYA Sport S. Antonio 30-22
FC Barcelona Borges - Cuenca 2016 35-22
Alcobendas - Fraikin Granollers 30-33
Cuatro Rayas Valladolid - Alser Puerto Sagunto 36-27

Classifica (cliccare per ingrandire)

Coppa di Germania Maschile. Risultati 3° Turno.

Si è completato tra martedì e mercoledì il terzo turno della Coppa di Germania (DHB-Pokal), con successi (più o meno) facili per le quattro attuali regine della Bundesliga: THW Kiel (otto reti di Momir Ilic), Amburgo, Rhein Neckar Löwen (con un grandissimo Karol Bielecki a segno 11 volte), ed il sorprendente Füchse Berlin si impongono tutte fuori casa, mentre il Flensburg seppelisce, davanti al proprio pubblico, il malcapitato Friesenheim sotto una valanga di reti (45, dieci della quali opera di Anders Eggert). Avanti senza problemi il Magdeburgo, vittoria soffertissima per il Lubecca, mentre il TBV Lemgo campione dell'ultima EHF Cup cade in quel di Hannover in uno dei tre 'scontri interni' alla massima serie tedesca. Ecco tutti i risultati, divisi a seconda della categoria delle squadre impegnate:

1. Bundesliga vs. 1. Bundesliga
SG Flensburg-Handewitt - TSG L.-Friesenheim 45:32
DHC Rheinland - THW Kiel 27:32
TSV Hannover Burgdorf - TBV Lemgo 28:25

1. Bundesliga vs. 2. Bundesliga
Dessau-Rosslauer HV - SG Ahlen-Hamm 32:28
SG BBM Bietigheim - TuS N-Lübbecke 30:31 dts
HSG Varel - Frisch Auf! Göppingen 17:34
TUSPO Obernburg - MT Melsungen 33:38
HC Empor Rostock - HSV Hamburg 21:46
TV Bittenfeld - Rhein Neckar Löwen 28:39
Bergischer HC - HBW Balingen Weilstetten 29:24

2. Bundesliga vs. 2. Bundesliga

TV Emsdetten - TV 05/07 Hüttenberg 35:34
VfL Bad Schwartau - TV Korschenbroich 36:31

1. Bundesliga vs. Regionalliga / Oberliga / Landesliga
SC DHfK Leipzig - Füchse Berlin 23:34
SG Pforzheim/Eutingen - SC Magdeburg 24:37

2. Bundesliga vs. Regionalliga / Oberliga / Landesliga
HSG G.-Felsberg - HG Saarlouis 30:25
HF Springe - HSG Nordhorn Lingen 26:34

martedì 19 ottobre 2010

Sarajevo: l'allenamento finisce a botte.


Alta tensione in casa Bosna Sarajevo. Secondo quanto riportato da diversi media locali, poi ripresi a livello internazionale, l'allenamento di domenica scorsa della formazione balcanica è infatti terminato a cazzotti.

Per la precisione, è terminato con il giocatore Risto Arnaudovski che insulta e poi aggredisce il suo allenatore Irfan Smajlagic. Il fattaccio è accaduto al culmine di un'accesa discussione fra il terzino sinistro croato ed il suo coach, 'colpevole' di non averlo convocato per l'incontro di Champions League con il Constanta. I rapporti tra i due erano in realtà da tempo piuttosto tesi, a causa della scarsa considerazione di cui Arnaudovski godeva presso il suo coach, che di fatto l'aveva 'retrocesso' nelle fila della 'squadra B' del Bosna BH Gas, e delle accuse, rivolte dal terzino destro al suo allenatore, di 'immischiarsi' in modo improprio nelle faccende contrattuali del giocatore stesso. La situazione è poi degenerata nell'ultima sessione di allenamento.

Gli attori dello 'psicodramma' croato-bosniaco.
Foto: rkbosnasarajevo.ba

Secondo la polizia bosniaca il 49enne Smajlagic, oro olimpico (da giocatore) con la maglia della Croazia ad Atlanta 1996, ha riportato leggere lesioni nel 'confronto ravvicinato' con il focoso connazionale, che a sua volta è stato interrogato dalle forze dell'ordine, le quali non hanno specificato l'entità delle sanzioni cui l'atleta può andare incontro.

Asobal: Zupo sfida il Barça

Programma della settima giornata del campionato spagnolo maschile, che avrà luogo tra oggi e domani. Turno casalingo per le tre capoliste: il Barcellona, in cerca di riscatto dopo lo scivolone di Champions, inaugura le sfide ospitando il Cuenca 2016 di Zupo Equisoain e Jorge Luis Paván, reduce da due vittorie consecutive; il Ciudad Real è impegnato contro il San Antonio Pamplona che, pur non essendo temibile come una volta, ha fatto penare il Barça nel turno precedente; ed il Reale Ademar León si trova alle prese con il neopromosso Quabit Guadalajara. Importante scontro-salvezza tra l'Antequera, che ha appena conquistato i suoi primi punti, ed il Toledo che ne è invece ancora alla ricerca, mentre l'Arrate di Tin Tokic va a fare visita al Torrevieja in un altro match tra squadre che puntano alla permanenza nella massima serie iberica. L'Alcobendas mette alla prova l'imbattibilità del sorprendente Granollers quarto in classifica.

Martedi 19 Ottobre 2010
** 20:00: F.C. Barcelona - Cuenca 2016

Mercoledi 20 Ottobre 2010
** 20:30: Naturhouse La Rioja - CAI Aragón
** 20:30: Alcobendas - Fraikin Granollers
** 20:30: Cuatro Rayas Valladolid - Alser Puerto Sagunto
** 20:45: Torrevieja - Arrate
** 20:45: Antequera - Toledo
** 20:45: Reale Ademar León - Quabit Guadalajara
** 20:45: Renovalia Ciudad Real - Amaya Sport San Antonio Pamplona

Classifica dopo 6 giornate (cliccare per ingrandire):


lunedì 18 ottobre 2010

Champions League Femminile - Riassunto 2a Giornata

Il piatto forte del secondo turno della fase a gruppi di EHF Champions League femminile, giocatosi tra sabato e domenica scorsi, era sicuramente rappresentato dal ritorno di Bojana Popovic a Viborg, città che l'ha vista trionfatrice, assieme al resto della squadra locale, in Europa negli ultimi due anni.

Visto l'esito dell'incontro, con il Viborg HK battuto pesantemente dal Buducnost Podgorica (34-25 lo score finale), saranno ora in molti nello Jutland a rimpiangere la fuoriclasse montenegrina. A onor del vero, più che la Popovic, a segno 'appena' cinque volte, l'autentica mattatrice dell'incontro è stata Katarina Bulatovic, terzino destro serbo dal goal facile, tanto da metterne ben dodici nella porta danese. Che ormai non è più difesa dalla fortissima Kathrine Lunde Haraldsen, ed anche questo potrebbe creare seri problemi alle ambizioni della squadra di coach Jakob Vestergaard nel corso della stagione.

Dopo un breve allungo iniziale, il Viborg si perde e viene allo scoperto la qualità delle balcaniche, già vincitrici della Coppa Coppe nella passata stagione - per cui questo match rappresentava una sorta di 'supercoppa europea'. Il Buducnost prende il comando dal minuto 11, e chiude il tempo avanti per 18-16. Ma proprio quando ci si aspetta una reazione (degna) delle campionesse d'Europa, la 'indisciplinata' (definizione data dalla Popovic nelle interviste del dopo-partita) Armata Verde comincia ad accumulare errori, puniti senza pietà dalle avversarie, che rendono concreto un risultato fino a poco tempo fa impensabile nella tana del Viborg, al quale poco sono servite le buone prestazioni di Henriette Mikkelsen, Grit Jurack e Mouna Chebbah, non molto aiutate dalle loro compagne.

Intanto a Podgorica si godono la lezione rifilata alle avversarie e cominciano a pensare in grande. Se hanno umiliato le regine d'Europa, perché non credere di poter strappare loro il trono?

Nell'altro incontro del Girone A, agevole successo della Dinamo Volgograd sul malcapitato IK Sävehof. Superati ben due turni di qualificazione, le svedesi paiono avere ormai esaurito il bonus a disposizione. Le undici reti di scarto già all'intervallo dicono molto sulla loro incapacità di contrastare lo strapotere delle russe. Le quali, trascinate dalla magica accoppiata Khmyrova - Kochetova (dieci reti a testa per le due stelle della squadra) possono fare un pensierino a sfruttare le falle di un Viborg non più perfetta macchina da guerra, e provare a passare il turno. Decisivo al riguardo sarà lo scontro diretto in programma a Volgograd domenica prossima.

Gruppo A - Risultati
** Dinamo Volgograd - IK Sävehof 37:26 (statistiche)
** Viborg HK - Buducnost Podgorica 25:34 (statistiche)

Classifica
1. Buducnost Podgorica 4 200 (16)
2. Viborg HK 2 101 (4)
3. Dinamo 2 101 (4)
4. IK Sävehof 0 002 (-24)

Nel Girone B, pare senza fine il calvario dell'Hypo Niederösterreich, ex-grande d'Europa ormai allo sbando. Senza più il deus ex machina della pallamano austriaca Gunnar Prokop, senza i rinforzi promessi in estate e mai arrivati, e pure senza alcune delle loro migliori giocatrici tuttora infortunate, le viennesi devono subire una pesante batosta casalinga ad opera dell'Itxako Reyno de Navarra. La prova della brasiliana Do Nascimento è troppo poco per evitare il disastro, maturato nel secondo tempo dopo che si era arrivati alla pausa con i giochi ancora aperti (12-13). Le ambiziose spagnole, con il portiere Silvia Navarro in forma ed il trio Emilia Turey / Begoña Fernández / Alexandrina Barbosa bravo a fare strage nella retroguardia avversaria, rialzano la testa dopo l'inatteso scivolone casalingo contro il Lipsia.

E proprio le tedesche continuano la loro marcia trionfale abbattendo pure il Debrecen. 31-25 il risultato finale per Ania Rösler - top scorer della formazione germanica - e compagne, che staccano le ungheresi e rimangono sole al comando del gruppo. Lipsia avanti dall'inizio alla fine, anche con distacchi importanti, come il 16-11 dell'intervallo, seppure un ritorno delle magiare (spinte da Anett Karmen Sopronyi e Viktoria Csaki, entrambe autrici di sette reti) intorno alla metà della ripresa mette in dubbio la vittoria locale, poi sigillata da quattro marcature nel finale, mentre il DVSC improvvisamente smarrisce la strada del goal.

Gruppo B - Risultati
** HC Leipzig - DVSC Korvex 31:25 (statistiche)
** Hypo Niederösterreich - Itxako Reyno De Navarra 19:30 (statistiche)

Classifica
1. HC Leipzig 4 200 (7)
2. Itxako Reyno De Navarra Estella 2 101 (10)
3. DVSC Korvex 2 101 (-5)
4. Hypo Niederösterreich Vienna 0 002 (-12)

Nonsoloviborg. Il fine settimana da incubo della pallamano danese era cominciato sabato, giorno della disfatta del Randers sul campo di Larvik. Il derby scandinavo cancella quanto di buono mostrato da Camilla Dalby (cinque reti per lei in Norvegia, comunque) e compagne nel turno precedente, ed al tempo stesso ribadisce il valore delle loro avversarie. Le vincitrici della scorsa Coppa EHF si sciolgono immediatamente al cospetto della 'parata di stelle' norvegese. Ed anche le parate del leggendario portiere Cecilie Leganger contribuiscono all'inizio travolgente delle padrone di casa, avanti 8-3 dopo 11 minuti e che raddoppiano il loro vantaggio fino al 18-8 dell'intervallo. L'attrice principale dello show è però, manco a dirlo, Heidi Løke: nei primi trenta minuti il miglior pivot del mondo mette a segno, da sola, tante reti quante ne fa l'intera squadra avversaria.

Il secondo tempo diventa in pratica una festa alla Larvik Arena; Løke cala parzialmente d'intensità, ma la 35enne Leganger continua a fare il suo lavoro tra i pali, con percentuali attorno al 50 %. Ed il vantaggio cresce fino al 33-19 conclusivo. Per quanto chi scrive nutra ancora dubbi sulla effettiva bravura di coach Karl Erik Bøhn, è innegabile che con un simile concentrato di talento (che include le varie Gro Hammerseng, Linka Riegeluth ecc.), i sogni di gloria norvegesi siano più che legittimi.

Intanto però anche l'Oltchim Râmnicu Vâlcea rilancia le sue ambizioni. Sconfitte nettamente, nella forma come nella sostanza, a Randers, le Galacticele vice-campionesse d'Europa ritrovano punti e fiducia nel primo impegno casalingo. L'avversario, il Tolone della compatriota Adina Maria Tuvene, non è certo da far tremare i polsi, ma le ragazze del già discusso nuovo allenatore Peter Kovacs fanno le cose per bene, e non danno alcuna possibilità alle francesi. Ulteriore motivo di soddisfazione è la prova della ritrovata ala sinistra Valentina Ardean-Elisei, che con sette reti all'attivo riesce a far meglio della 'stella' Neagu, a sua volta fermatasi a quota cinque ma di certo protagonista di una buona gara. Paula Ungureanu svolge come sempre il suo dovere tra i pali, in un match praticamente chiuso nel primo tempo (finito 15-9 per la squadra di casa), anzi già dopo 13 minuti, quando le rumene erano avanti per 10-4. Nella ripresa l'Oltchim mantiene una sufficiente intensità difensiva, pur trovando qualche piccolo problema in attacco.

Maggiori indicazioni per loro, come per il Larvik, verranno comunque dallo scontro diretto, nonché match-clou del prossimo turno, in scena in Norvegia sabato prossimo, e (giustamente) in diretta streaming su ehftv.com

Gruppo C - Risultati
** Larvik - Randers HK 33:19 (statistiche)
** Oltchim Râmnicu Vâlcea - Toulon Saint Cyr 28:19 (statistiche)

Classifica
1. Larvik 4 200 (17)
2. Oltchim Râmnicu Vâlcea 2 101 (5)
3. Randers HK 2 101 (-10)
4. Toulon Saint Cyr Var 0 002 (-12)

Partite equilibrate, con successi locali, nel Gruppo D. Inizia sabato il Krim Lubiana, che adempie al suo ruolo di favorita del girone e sconfigge la resistenza del coriaceo Zvezda Zvenigorod, rimanendo da solo a punteggio pieno. Andrea Penezić si conferma ottimo acquisto aggiungendo sette nuove reti al proprio bottino personale, ma ancor meglio (nove goal) fa Barbara Varlec, di ritorno nella capitale slovena quest'estate. Contro una tale coppia non serve la generosità della giovane compagine allenata dal mitico Evgeni Trefilov. Postnova poco incisiva, ma tra le russe si mette in mostra ancora una volta il gioiellino Anna Sen: vent'anni, otto reti a Lubiana, e tutti i numeri per diventare una stella di prima grandezza dell'handball internazionale.

Slovene in fuga, russe agguantate al secondo posto dal Györ. Ancora lontane dalla miglior forma, le ungheresi ritrovano il mastino difensivo Simona Spiridon e soprattutto i primi due punti, superando l'ostacolo Podravka Vegeta. Le vice-campionesse d'Europa 2009, semifinaliste nella passata edizione, sono state al comando per quasi tutto l'incontro, però mai in grado di mettere il successo sotto chiave. Il Koprivinica reagisce allo svantaggio iniziale impattando sul 14-14, cui fa seguito un nuovo mini break che consente alle magiare di tornare negli spogliatoi sul più tre. Le prime fasi della ripresa sono promettenti per i duemila tifosi locali, tanto che il Györ scappa sul 22-16, ma ancora una volta le speranze di un facile trionfo si rivelano una chimera: le combattive croate, con ben otto giocatrici a segno, e tutte più di una volta, si rifanno sotto fino al 23-22 ed al successivo 26-25. Il punteggio finale comunque sorride alle ungheresi, la cui bocca di fuoco - a quota otto reti - è il giovane nuovo acquisto Ana Gros, lasciando le ospiti amareggiate e polemiche sull'operato della coppia arbitrale rumena (Diana Carmen Florescu e Anamaria Duta).

Gruppo D - Risultati
** RK Krim Lubiana - Zvezda Zvenigorod 37:32 (statistiche)
** Györi Audi ETO - Podravka Vegeta 27:25 (statistiche)

Classifica
1. RK Krim Lubiana 4 200 (10)
2. Györi Audi ETO 2 101 (-1)
3. Zvezda Zvenigorod 2 101 (-2)
4. HC Podravka Vegeta Koprivinica 0 002 (-7)

Champions League Maschile - Riassunto 4a Giornata

Quarta giornata con qualche sorpresa nella EHF Champions League maschile.

A cominciare dal Girone A, dove il leit-motiv era il ritorno di Karol Bielecki a Kielce, nella sua Polonia, ma anche sul luogo dove ha patito il terribile infortunio all'occhio sinistro lo scorso Giugno. Il campione polacco ha ricevuto una calorosissima accoglienza da parte del pubblico locale, che ha esposto un poster gigante del giocatore con la scritta 'sei l'orgoglio della pallamano polacca', ed in più è stato letto un messaggio del primo ministro Donald Tusk che cantava le lodi delle doti umane del giocatore, in grado di non mollare neppure dopo tale sventura. Poi però, sul campo, le cose non sono andate troppo bene né per Bielecki, espulso nell'ultima parte dell'incontro, né per il suo (e dell'altro polacco Slawomir Szmal) Rhein Neckar Löwen, costretto al pareggio - sia a metà gara che allo scadere - dal Vive Targi. La squadra di casa ha addirittura avuto la possibilità di vincere l'incontro, prima quando è scappata sul 16-13 a inizio ripresa, ma i tedeschi hanno rimontato, e poi quando il sette metri finale del pivot Rastko Stojkovič si è arenato contro il portiere Henning Fritz.

Del primo mezzo scivolone del RNL approfittano pienamente i loro connazionali del THW Kiel. I campioni d'Europa in carica non si lasciano impressionare dalla scatenata tifoseria del Celje e travolgono i malcapitati sloveni - alla loro terza sconfitta consecutiva - grazie ad un primo tempo da incorniciare, concluso sul più otto. Omeyer fa come al solito il suo dovere tra i pali del THW, il giovin prodigio Aron Palmarsson ne mette sette in tutto, ed il margine arriva alle dodici reti di scarto nella ripresa; poi, tra rotazioni e qualche rilassamento degli ospiti, il Celje riesce a ridurre la distanza, ma la pillola non è certamente meno amara per gli uomini di Zvonimir Serdarusic, ex della panchina del Kiel.

Se in Germania si godono due squadre appaiate in testa al gruppo, a Barcellona devono ancora leccarsi le ferite. La marcia blaugrana si arresta nuovamente, questa volta contro un muro chiamato Cyril Dumoulin. Il portiere del Chambéry Savoie Handball si traveste da Omeyer e, una grande parata dopo l'altra, respinge gli assalti di Rutenka e soci e regala ai suoi una prestigiosa, per quanto un po' sofferta, vittoria. Spinti dal loro estremo difensore e dalla vena realizzativa del bosniaco Edin Basic (nove reti per lui a fine partita), nonché da un'efficace 4-2 difensiva, i padroni di casa danno seri grattacapi (11-6 al 23°) agli incostanti catalani già nella prima frazione, anche se una doppia sospensione, combinata ad un cambio di tattica (il Barcellona si passa alla 5-1) in difesa, permette al Barça di rientrare in partita e concludere il tempo sotto di appena due reti (14-12). L'inizio ripresa sembra promettente per gli uomini di Xavi Pascual, ma è solo una brevissima illusione. L'attacco ospite va in crisi, complici le prodezze di Dumoulin, la difesa pure, ed al minuto 38 lo score è impietoso: 20-14 per i transalpini. Sorhaindo, Romero e Rocas (quattro reti a testa) provano a raddrizzare la situazione, ma è troppo tardi. Lo Chambéry, complice il palo che ferma un tiro di Rutenka nei minuti finali, riesce a mantenere quel minimo vantaggio che assicura un'importante vittoria, festeggiata da pubblico e atleti quasi come se avessero vinto la Champions.

Gruppo A - Risultati
** KS Vive Targi Kielce - Rhein-Neckar Löwen 23:23 (statistiche)
** Chambery Savoie HB - FC Barcelona Borges 27:26 (statistiche)
** Celje Pivovarna Lasko - THW Kiel 28:34 (statistiche)

Classifica
1. THW Kiel 7 310 (22)
2. Rhein-Neckar Löwen 7 310 (20)
3. Chambery Savoie HB 4 202 (-25)
4. FC Barcelona Borges 3 112 (9)
5. HC Celje Pivovarna Lasko 2 103 (-15)
6. KS Vive Targi Kielce 1 013 (-11)

Nel Gruppo B occhi puntati sullo scontro al vertice tra la due 'rivelazioni' MKB Veszprém e KIF Kolding. Successo finale per gli ungheresi che, spinti dal solito cannoniere serbo Marko Vujin (sette reti stavolta), per nulla turbato dalle notizie del suo ormai certo passaggio al Kiel a partire dal 2012, ribaltano con uno spettacolare sette a zero in apertura di ripresa il punteggio sfavorevole (13-16) della prima frazione. Ai danesi non bastano trenta minuti ad alto livello, né le nove marcature 'made in Lars Christiansen'. Otto punti messi in tasca dopo appena quattro partite sono un bottino preziosissimo per i magiari ed il loro caldo pubblico mentre, nonostante la sconfitta ed il primato perduto, il Kolding ha comunque dato nuovamente qualche impressione positiva.

Intanto riprendono il loro cammino Amburgo e Montpellier. Della vittoria tedesca sull'IK Sävehof nell'anticipo infrasettimanale abbiamo già scritto in un precedente post, mentre nel week-end i francesi espugnano prevedibilmente il campo del Tatran Presov, seppur con (forse) imprevedibili difficoltà. Le assenze degli infortunati Nikola Karabatic e Vid Kavticnik si fanno sentire, ed il Montpellier riesce ad assicurarsi i due punti solo nelle ultimissime fasi. Gli ospiti in realtà mantengono il comando per buona parte dell'incontro, ma non riescono mai ad operare il break decisivo, ottenendo non più di tre reti (29-26) come massimo vantaggio. Tanto che i fans slovacchi sperano ancora nel colpaccio ai due minuti dalla sirena, quando l'equilibrio è perfetto (31-31). Purtroppo per loro, la maggiore esperienza dei rivali, ed un opportuno cambio di portiere (Mickael Robin al posto dell'ex di turno Richard Stochl) fanno la differenza a favore del Montpellier, trascinato dalle 14 reti di Wiliam Acambray, che vince la sua sfida personale contro un altro ex - ma a parti invertite - Jan Sobol, il quale si ferma 'solo' a quota dodici, e conduce i suoi per mano alla vittoria.

Gruppo B - Risultati
** HSV Hamburg - IK Sävehof 33:24 (statistiche)
** MKB Veszprém - KIF Kolding 31:28 (statistiche)
** Tatran Presov - Montpellier HB 31:33 (statistiche)

Classifica
1. MKB Veszprém 8 400 (15)
2. KIF Kolding 6 301 (9)
3. Montpellier HB 4 202 (9)
4. HSV Hamburg 4 202 (8)
5. IK Sävehof 2 103 (-28)
6. TATRAN Presov 0 004 (-13)

Nel terzo raggruppamento al successo del Chekhovskie Medvedi sul Kadetten Sciaffusa nell'anticipo di Giovedì fanno seguito la risposta del Valladolid, che riaggancia i russi al primo posto, ed il trionfo dell'Aalborg.

Spagnoli bravi a sconfiggere il Pick Szeged, a sua volta imbattibile fra le mura amiche ma ancora in cerca del primo punto in trasferta. Inizio equilibrato, con i padroni di casa (spinti da Óscar Perales, Alexis Rodríguez e dal portiere José Manuel Sierra) in grado di allungare fino all'11-7 verso la fine del tempo, concluso sul 13-11. Poi il Cuatro Rayas va in fuga fino al più sette (25-18, minuto 52), ma un rilassamento eccessivo, unito alla combattività dei magiari ed alla loro efficace difesa, è foriero di un parziale di 5-0 che rimette in corsa gli ospiti, prima che il 'settimo sigillo' di Eduardo Gurbindo chiuda definitivamente i giochi.

Danesi alla loro prima vittoria, e di nuovo in corsa per il passaggio del turno, grazie in particolare all'apporto della star norvegese Kristian Kjelling - dieci reti - e del portiere Jannick Green, oltre che delle sette meraviglie di un altro scandinavo, Jan Lennartsson di Svezia. Battuta e scavalcata in classifica la non irresistibile Dinamo Minsk, che aveva dominato il primo tempo tanto da passare velocemente sul 6-1 e mantenere cinque reti di scarto (16-11) pure a metà gara. Ma tra proficue modifiche tattiche scandinave e gratuiti errori dei bielorussi, il vento cambia totalmente direzione nella seconda parte.

Gruppo C - Risultati
** Chekhovskie Medvedi - Kadetten Sciaffusa 38:35 (statistiche)
** Cuatro Rayas BM Valladolid - Pick Szeged 26:23 (statistiche)
** AaB Handball Aalborg - HC Dinamo Minsk 33:29 (statistiche)

Classifica
1. Chekhovskie Medvedi 7 310 (20)
2. Cuatro Rayas BM Valladolid 7 310 (10)
3. Pick Szeged 4 202 (5)
4. AaB Handball Aalborg 3 112 (-15)
5. HC Dinamo Minsk 2 103 (-12)
6. Kadetten Schiaffusa 1 013 (-8)

Il match-clou del fine settimana era senz'ombra di dubbio quello di Zagabria, dove le aspettative non sono state tradite. Croatia Osiguranje e Ciudad Real, che ritrovava Egor Evdokimov dopo lungo tempo, hanno messo in scena una grandissima tenzone finita - giustamente - senza vincitori nè vinti. Balcanici e spagnoli rimangono entrambi imbattuti, ed i secondi conservano la testa del girone con un punto di vantaggio su un grande Ivano Balic e sui di lui compagni. L'equilibrio ha fatto da padrone in questa sfida ad alto livello, con nessuna squadra in grado di superare le due reti di scarto lungo tutto l'arco dei sessanta minuti. Parità (14-14) al termine della prima frazione, nonostante il 13-11 per i manchegos propiziato da David Davis, e parità anche alla sirena conclusiva, per quanto Julen Aginagalde abbia in mano la palla della vittoria, dopo l'ultimo pareggio opera di Tonci Valcic - miglior marcatore dei suoi con sette reti, mentre Alberto Entrerrios ne aveva messe a segno una mezza dozzina per gli spagnoli. Ma il tiro di Aguinagalde e le speranze iberiche di rimanere a punteggio pieno si infrangono sulla traversa della porta rivale, provocando la gioia immensa dei settemila della Zagreb Arena, esaurita in ogni ordine di posti.

Vittoria netta, per quanto meno facile di ciò che dica lo score finale, del Flensburg Handewitt, che ora divide il secondo posto con il Croatia Osiguranje, sul San Pietroburgo. Russi capaci almeno di tenere testa ai più quotati avversari fino all'intervallo (17-14 per i tedeschi), arrivando persino sulla soglia del pareggio (13-12), poi però in caduta libera tanto da finire sotto di dieci goal (29-19) allo scoccare dell'ultimo quarto di gioco. Sören Rasmussen, portiere danese dei teutonici, svolge un ruolo fondamentale nell'allungo dei suoi, che possono contare anche sulle nove reti di Thomas Mogensen, opposte alle sei realizzazioni del terzino destro Eldar Nasyrov per gli slavi, e che incrementano il proprio vantaggio sino al più dodici conclusivo.

Nell'anticipo di Giovedì scorso, vittoria in extremis, e primi due punti, per il Constanta romeno, a spese del nuovo fanalino di coda Bosna Sarajevo.

Gruppo D - Risultati
** HCM Constanta - HC Bosna Sarajevo 26:25 (statistiche)
** HC Croatia Osiguranje Zagabria - Renovalia Ciudad Real 30:30 (statistiche)
** SG Flensburg-Handewitt - San Pietroburgo 34:22 (statistiche)

Classifica
1. Renovalia Ciudad Real 7 310 (23)
2. SG Flensburg-Handewitt 6 301 (23)
3. HC Croatia Osiguranje Zagreb 6 220 (17)
4. HCM Constanta 2 103 (-22)
5. San Pietroburgo 2 103 (-23)
6. HC Bosna Sarajevo 1 013 (-18)