Il piatto forte del secondo turno della fase a gruppi di EHF Champions League femminile, giocatosi tra sabato e domenica scorsi, era sicuramente rappresentato dal ritorno di Bojana Popovic a Viborg, città che l'ha vista trionfatrice, assieme al resto della squadra locale, in Europa negli ultimi due anni.
Visto l'esito dell'incontro, con il Viborg HK battuto pesantemente dal Buducnost Podgorica (34-25 lo score finale), saranno ora in molti nello Jutland a rimpiangere la fuoriclasse montenegrina. A onor del vero, più che la Popovic, a segno 'appena' cinque volte, l'autentica mattatrice dell'incontro è stata Katarina Bulatovic, terzino destro serbo dal goal facile, tanto da metterne ben dodici nella porta danese. Che ormai non è più difesa dalla fortissima Kathrine Lunde Haraldsen, ed anche questo potrebbe creare seri problemi alle ambizioni della squadra di coach Jakob Vestergaard nel corso della stagione.
Dopo un breve allungo iniziale, il Viborg si perde e viene allo scoperto la qualità delle balcaniche, già vincitrici della Coppa Coppe nella passata stagione - per cui questo match rappresentava una sorta di 'supercoppa europea'. Il Buducnost prende il comando dal minuto 11, e chiude il tempo avanti per 18-16. Ma proprio quando ci si aspetta una reazione (degna) delle campionesse d'Europa, la 'indisciplinata' (definizione data dalla Popovic nelle interviste del dopo-partita) Armata Verde comincia ad accumulare errori, puniti senza pietà dalle avversarie, che rendono concreto un risultato fino a poco tempo fa impensabile nella tana del Viborg, al quale poco sono servite le buone prestazioni di Henriette Mikkelsen, Grit Jurack e Mouna Chebbah, non molto aiutate dalle loro compagne.
Intanto a Podgorica si godono la lezione rifilata alle avversarie e cominciano a pensare in grande. Se hanno umiliato le regine d'Europa, perché non credere di poter strappare loro il trono?
Nell'altro incontro del Girone A, agevole successo della Dinamo Volgograd sul malcapitato IK Sävehof. Superati ben due turni di qualificazione, le svedesi paiono avere ormai esaurito il bonus a disposizione. Le undici reti di scarto già all'intervallo dicono molto sulla loro incapacità di contrastare lo strapotere delle russe. Le quali, trascinate dalla magica accoppiata Khmyrova - Kochetova (dieci reti a testa per le due stelle della squadra) possono fare un pensierino a sfruttare le falle di un Viborg non più perfetta macchina da guerra, e provare a passare il turno. Decisivo al riguardo sarà lo scontro diretto in programma a Volgograd domenica prossima.
Gruppo A - Risultati
** Dinamo Volgograd - IK Sävehof 37:26 (statistiche)
** Viborg HK - Buducnost Podgorica 25:34 (statistiche)
Classifica
1. Buducnost Podgorica 4 200 (16)
2. Viborg HK 2 101 (4)
3. Dinamo 2 101 (4)
4. IK Sävehof 0 002 (-24)
Nel Girone B, pare senza fine il calvario dell'Hypo Niederösterreich, ex-grande d'Europa ormai allo sbando. Senza più il deus ex machina della pallamano austriaca Gunnar Prokop, senza i rinforzi promessi in estate e mai arrivati, e pure senza alcune delle loro migliori giocatrici tuttora infortunate, le viennesi devono subire una pesante batosta casalinga ad opera dell'Itxako Reyno de Navarra. La prova della brasiliana Do Nascimento è troppo poco per evitare il disastro, maturato nel secondo tempo dopo che si era arrivati alla pausa con i giochi ancora aperti (12-13). Le ambiziose spagnole, con il portiere Silvia Navarro in forma ed il trio Emilia Turey / Begoña Fernández / Alexandrina Barbosa bravo a fare strage nella retroguardia avversaria, rialzano la testa dopo l'inatteso scivolone casalingo contro il Lipsia.
E proprio le tedesche continuano la loro marcia trionfale abbattendo pure il Debrecen. 31-25 il risultato finale per Ania Rösler - top scorer della formazione germanica - e compagne, che staccano le ungheresi e rimangono sole al comando del gruppo. Lipsia avanti dall'inizio alla fine, anche con distacchi importanti, come il 16-11 dell'intervallo, seppure un ritorno delle magiare (spinte da Anett Karmen Sopronyi e Viktoria Csaki, entrambe autrici di sette reti) intorno alla metà della ripresa mette in dubbio la vittoria locale, poi sigillata da quattro marcature nel finale, mentre il DVSC improvvisamente smarrisce la strada del goal.
Gruppo B - Risultati
** HC Leipzig - DVSC Korvex 31:25 (statistiche)
** Hypo Niederösterreich - Itxako Reyno De Navarra 19:30 (statistiche)
Classifica
1. HC Leipzig 4 200 (7)
2. Itxako Reyno De Navarra Estella 2 101 (10)
3. DVSC Korvex 2 101 (-5)
4. Hypo Niederösterreich Vienna 0 002 (-12)
Nonsoloviborg. Il fine settimana da incubo della pallamano danese era cominciato sabato, giorno della disfatta del Randers sul campo di Larvik. Il derby scandinavo cancella quanto di buono mostrato da Camilla Dalby (cinque reti per lei in Norvegia, comunque) e compagne nel turno precedente, ed al tempo stesso ribadisce il valore delle loro avversarie. Le vincitrici della scorsa Coppa EHF si sciolgono immediatamente al cospetto della 'parata di stelle' norvegese. Ed anche le parate del leggendario portiere Cecilie Leganger contribuiscono all'inizio travolgente delle padrone di casa, avanti 8-3 dopo 11 minuti e che raddoppiano il loro vantaggio fino al 18-8 dell'intervallo. L'attrice principale dello show è però, manco a dirlo, Heidi Løke: nei primi trenta minuti il miglior pivot del mondo mette a segno, da sola, tante reti quante ne fa l'intera squadra avversaria.
Il secondo tempo diventa in pratica una festa alla Larvik Arena; Løke cala parzialmente d'intensità, ma la 35enne Leganger continua a fare il suo lavoro tra i pali, con percentuali attorno al 50 %. Ed il vantaggio cresce fino al 33-19 conclusivo. Per quanto chi scrive nutra ancora dubbi sulla effettiva bravura di coach Karl Erik Bøhn, è innegabile che con un simile concentrato di talento (che include le varie Gro Hammerseng, Linka Riegeluth ecc.), i sogni di gloria norvegesi siano più che legittimi.
Intanto però anche l'Oltchim Râmnicu Vâlcea rilancia le sue ambizioni. Sconfitte nettamente, nella forma come nella sostanza, a Randers, le Galacticele vice-campionesse d'Europa ritrovano punti e fiducia nel primo impegno casalingo. L'avversario, il Tolone della compatriota Adina Maria Tuvene, non è certo da far tremare i polsi, ma le ragazze del già discusso nuovo allenatore Peter Kovacs fanno le cose per bene, e non danno alcuna possibilità alle francesi. Ulteriore motivo di soddisfazione è la prova della ritrovata ala sinistra Valentina Ardean-Elisei, che con sette reti all'attivo riesce a far meglio della 'stella' Neagu, a sua volta fermatasi a quota cinque ma di certo protagonista di una buona gara. Paula Ungureanu svolge come sempre il suo dovere tra i pali, in un match praticamente chiuso nel primo tempo (finito 15-9 per la squadra di casa), anzi già dopo 13 minuti, quando le rumene erano avanti per 10-4. Nella ripresa l'Oltchim mantiene una sufficiente intensità difensiva, pur trovando qualche piccolo problema in attacco.
Maggiori indicazioni per loro, come per il Larvik, verranno comunque dallo scontro diretto, nonché match-clou del prossimo turno, in scena in Norvegia sabato prossimo, e (giustamente) in diretta streaming su ehftv.com
Gruppo C - Risultati
** Larvik - Randers HK 33:19 (statistiche)
** Oltchim Râmnicu Vâlcea - Toulon Saint Cyr 28:19 (statistiche)
Classifica
1. Larvik 4 200 (17)
2. Oltchim Râmnicu Vâlcea 2 101 (5)
3. Randers HK 2 101 (-10)
4. Toulon Saint Cyr Var 0 002 (-12)
Partite equilibrate, con successi locali, nel Gruppo D. Inizia sabato il Krim Lubiana, che adempie al suo ruolo di favorita del girone e sconfigge la resistenza del coriaceo Zvezda Zvenigorod, rimanendo da solo a punteggio pieno. Andrea Penezić si conferma ottimo acquisto aggiungendo sette nuove reti al proprio bottino personale, ma ancor meglio (nove goal) fa Barbara Varlec, di ritorno nella capitale slovena quest'estate. Contro una tale coppia non serve la generosità della giovane compagine allenata dal mitico Evgeni Trefilov. Postnova poco incisiva, ma tra le russe si mette in mostra ancora una volta il gioiellino Anna Sen: vent'anni, otto reti a Lubiana, e tutti i numeri per diventare una stella di prima grandezza dell'handball internazionale.
Slovene in fuga, russe agguantate al secondo posto dal Györ. Ancora lontane dalla miglior forma, le ungheresi ritrovano il mastino difensivo Simona Spiridon e soprattutto i primi due punti, superando l'ostacolo Podravka Vegeta. Le vice-campionesse d'Europa 2009, semifinaliste nella passata edizione, sono state al comando per quasi tutto l'incontro, però mai in grado di mettere il successo sotto chiave. Il Koprivinica reagisce allo svantaggio iniziale impattando sul 14-14, cui fa seguito un nuovo mini break che consente alle magiare di tornare negli spogliatoi sul più tre. Le prime fasi della ripresa sono promettenti per i duemila tifosi locali, tanto che il Györ scappa sul 22-16, ma ancora una volta le speranze di un facile trionfo si rivelano una chimera: le combattive croate, con ben otto giocatrici a segno, e tutte più di una volta, si rifanno sotto fino al 23-22 ed al successivo 26-25. Il punteggio finale comunque sorride alle ungheresi, la cui bocca di fuoco - a quota otto reti - è il giovane nuovo acquisto Ana Gros, lasciando le ospiti amareggiate e polemiche sull'operato della coppia arbitrale rumena (Diana Carmen Florescu e Anamaria Duta).
Gruppo D - Risultati
** RK Krim Lubiana - Zvezda Zvenigorod 37:32 (statistiche)
** Györi Audi ETO - Podravka Vegeta 27:25 (statistiche)
Classifica
1. RK Krim Lubiana 4 200 (10)
2. Györi Audi ETO 2 101 (-1)
3. Zvezda Zvenigorod 2 101 (-2)
4. HC Podravka Vegeta Koprivinica 0 002 (-7)
Visto l'esito dell'incontro, con il Viborg HK battuto pesantemente dal Buducnost Podgorica (34-25 lo score finale), saranno ora in molti nello Jutland a rimpiangere la fuoriclasse montenegrina. A onor del vero, più che la Popovic, a segno 'appena' cinque volte, l'autentica mattatrice dell'incontro è stata Katarina Bulatovic, terzino destro serbo dal goal facile, tanto da metterne ben dodici nella porta danese. Che ormai non è più difesa dalla fortissima Kathrine Lunde Haraldsen, ed anche questo potrebbe creare seri problemi alle ambizioni della squadra di coach Jakob Vestergaard nel corso della stagione.
Dopo un breve allungo iniziale, il Viborg si perde e viene allo scoperto la qualità delle balcaniche, già vincitrici della Coppa Coppe nella passata stagione - per cui questo match rappresentava una sorta di 'supercoppa europea'. Il Buducnost prende il comando dal minuto 11, e chiude il tempo avanti per 18-16. Ma proprio quando ci si aspetta una reazione (degna) delle campionesse d'Europa, la 'indisciplinata' (definizione data dalla Popovic nelle interviste del dopo-partita) Armata Verde comincia ad accumulare errori, puniti senza pietà dalle avversarie, che rendono concreto un risultato fino a poco tempo fa impensabile nella tana del Viborg, al quale poco sono servite le buone prestazioni di Henriette Mikkelsen, Grit Jurack e Mouna Chebbah, non molto aiutate dalle loro compagne.
Intanto a Podgorica si godono la lezione rifilata alle avversarie e cominciano a pensare in grande. Se hanno umiliato le regine d'Europa, perché non credere di poter strappare loro il trono?
Nell'altro incontro del Girone A, agevole successo della Dinamo Volgograd sul malcapitato IK Sävehof. Superati ben due turni di qualificazione, le svedesi paiono avere ormai esaurito il bonus a disposizione. Le undici reti di scarto già all'intervallo dicono molto sulla loro incapacità di contrastare lo strapotere delle russe. Le quali, trascinate dalla magica accoppiata Khmyrova - Kochetova (dieci reti a testa per le due stelle della squadra) possono fare un pensierino a sfruttare le falle di un Viborg non più perfetta macchina da guerra, e provare a passare il turno. Decisivo al riguardo sarà lo scontro diretto in programma a Volgograd domenica prossima.
Gruppo A - Risultati
** Dinamo Volgograd - IK Sävehof 37:26 (statistiche)
** Viborg HK - Buducnost Podgorica 25:34 (statistiche)
Classifica
1. Buducnost Podgorica 4 200 (16)
2. Viborg HK 2 101 (4)
3. Dinamo 2 101 (4)
4. IK Sävehof 0 002 (-24)
Nel Girone B, pare senza fine il calvario dell'Hypo Niederösterreich, ex-grande d'Europa ormai allo sbando. Senza più il deus ex machina della pallamano austriaca Gunnar Prokop, senza i rinforzi promessi in estate e mai arrivati, e pure senza alcune delle loro migliori giocatrici tuttora infortunate, le viennesi devono subire una pesante batosta casalinga ad opera dell'Itxako Reyno de Navarra. La prova della brasiliana Do Nascimento è troppo poco per evitare il disastro, maturato nel secondo tempo dopo che si era arrivati alla pausa con i giochi ancora aperti (12-13). Le ambiziose spagnole, con il portiere Silvia Navarro in forma ed il trio Emilia Turey / Begoña Fernández / Alexandrina Barbosa bravo a fare strage nella retroguardia avversaria, rialzano la testa dopo l'inatteso scivolone casalingo contro il Lipsia.
E proprio le tedesche continuano la loro marcia trionfale abbattendo pure il Debrecen. 31-25 il risultato finale per Ania Rösler - top scorer della formazione germanica - e compagne, che staccano le ungheresi e rimangono sole al comando del gruppo. Lipsia avanti dall'inizio alla fine, anche con distacchi importanti, come il 16-11 dell'intervallo, seppure un ritorno delle magiare (spinte da Anett Karmen Sopronyi e Viktoria Csaki, entrambe autrici di sette reti) intorno alla metà della ripresa mette in dubbio la vittoria locale, poi sigillata da quattro marcature nel finale, mentre il DVSC improvvisamente smarrisce la strada del goal.
Gruppo B - Risultati
** HC Leipzig - DVSC Korvex 31:25 (statistiche)
** Hypo Niederösterreich - Itxako Reyno De Navarra 19:30 (statistiche)
Classifica
1. HC Leipzig 4 200 (7)
2. Itxako Reyno De Navarra Estella 2 101 (10)
3. DVSC Korvex 2 101 (-5)
4. Hypo Niederösterreich Vienna 0 002 (-12)
Nonsoloviborg. Il fine settimana da incubo della pallamano danese era cominciato sabato, giorno della disfatta del Randers sul campo di Larvik. Il derby scandinavo cancella quanto di buono mostrato da Camilla Dalby (cinque reti per lei in Norvegia, comunque) e compagne nel turno precedente, ed al tempo stesso ribadisce il valore delle loro avversarie. Le vincitrici della scorsa Coppa EHF si sciolgono immediatamente al cospetto della 'parata di stelle' norvegese. Ed anche le parate del leggendario portiere Cecilie Leganger contribuiscono all'inizio travolgente delle padrone di casa, avanti 8-3 dopo 11 minuti e che raddoppiano il loro vantaggio fino al 18-8 dell'intervallo. L'attrice principale dello show è però, manco a dirlo, Heidi Løke: nei primi trenta minuti il miglior pivot del mondo mette a segno, da sola, tante reti quante ne fa l'intera squadra avversaria.
Il secondo tempo diventa in pratica una festa alla Larvik Arena; Løke cala parzialmente d'intensità, ma la 35enne Leganger continua a fare il suo lavoro tra i pali, con percentuali attorno al 50 %. Ed il vantaggio cresce fino al 33-19 conclusivo. Per quanto chi scrive nutra ancora dubbi sulla effettiva bravura di coach Karl Erik Bøhn, è innegabile che con un simile concentrato di talento (che include le varie Gro Hammerseng, Linka Riegeluth ecc.), i sogni di gloria norvegesi siano più che legittimi.
Intanto però anche l'Oltchim Râmnicu Vâlcea rilancia le sue ambizioni. Sconfitte nettamente, nella forma come nella sostanza, a Randers, le Galacticele vice-campionesse d'Europa ritrovano punti e fiducia nel primo impegno casalingo. L'avversario, il Tolone della compatriota Adina Maria Tuvene, non è certo da far tremare i polsi, ma le ragazze del già discusso nuovo allenatore Peter Kovacs fanno le cose per bene, e non danno alcuna possibilità alle francesi. Ulteriore motivo di soddisfazione è la prova della ritrovata ala sinistra Valentina Ardean-Elisei, che con sette reti all'attivo riesce a far meglio della 'stella' Neagu, a sua volta fermatasi a quota cinque ma di certo protagonista di una buona gara. Paula Ungureanu svolge come sempre il suo dovere tra i pali, in un match praticamente chiuso nel primo tempo (finito 15-9 per la squadra di casa), anzi già dopo 13 minuti, quando le rumene erano avanti per 10-4. Nella ripresa l'Oltchim mantiene una sufficiente intensità difensiva, pur trovando qualche piccolo problema in attacco.
Maggiori indicazioni per loro, come per il Larvik, verranno comunque dallo scontro diretto, nonché match-clou del prossimo turno, in scena in Norvegia sabato prossimo, e (giustamente) in diretta streaming su ehftv.com
Gruppo C - Risultati
** Larvik - Randers HK 33:19 (statistiche)
** Oltchim Râmnicu Vâlcea - Toulon Saint Cyr 28:19 (statistiche)
Classifica
1. Larvik 4 200 (17)
2. Oltchim Râmnicu Vâlcea 2 101 (5)
3. Randers HK 2 101 (-10)
4. Toulon Saint Cyr Var 0 002 (-12)
Partite equilibrate, con successi locali, nel Gruppo D. Inizia sabato il Krim Lubiana, che adempie al suo ruolo di favorita del girone e sconfigge la resistenza del coriaceo Zvezda Zvenigorod, rimanendo da solo a punteggio pieno. Andrea Penezić si conferma ottimo acquisto aggiungendo sette nuove reti al proprio bottino personale, ma ancor meglio (nove goal) fa Barbara Varlec, di ritorno nella capitale slovena quest'estate. Contro una tale coppia non serve la generosità della giovane compagine allenata dal mitico Evgeni Trefilov. Postnova poco incisiva, ma tra le russe si mette in mostra ancora una volta il gioiellino Anna Sen: vent'anni, otto reti a Lubiana, e tutti i numeri per diventare una stella di prima grandezza dell'handball internazionale.
Slovene in fuga, russe agguantate al secondo posto dal Györ. Ancora lontane dalla miglior forma, le ungheresi ritrovano il mastino difensivo Simona Spiridon e soprattutto i primi due punti, superando l'ostacolo Podravka Vegeta. Le vice-campionesse d'Europa 2009, semifinaliste nella passata edizione, sono state al comando per quasi tutto l'incontro, però mai in grado di mettere il successo sotto chiave. Il Koprivinica reagisce allo svantaggio iniziale impattando sul 14-14, cui fa seguito un nuovo mini break che consente alle magiare di tornare negli spogliatoi sul più tre. Le prime fasi della ripresa sono promettenti per i duemila tifosi locali, tanto che il Györ scappa sul 22-16, ma ancora una volta le speranze di un facile trionfo si rivelano una chimera: le combattive croate, con ben otto giocatrici a segno, e tutte più di una volta, si rifanno sotto fino al 23-22 ed al successivo 26-25. Il punteggio finale comunque sorride alle ungheresi, la cui bocca di fuoco - a quota otto reti - è il giovane nuovo acquisto Ana Gros, lasciando le ospiti amareggiate e polemiche sull'operato della coppia arbitrale rumena (Diana Carmen Florescu e Anamaria Duta).
Gruppo D - Risultati
** RK Krim Lubiana - Zvezda Zvenigorod 37:32 (statistiche)
** Györi Audi ETO - Podravka Vegeta 27:25 (statistiche)
Classifica
1. RK Krim Lubiana 4 200 (10)
2. Györi Audi ETO 2 101 (-1)
3. Zvezda Zvenigorod 2 101 (-2)
4. HC Podravka Vegeta Koprivinica 0 002 (-7)
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