Quarta giornata con qualche sorpresa nella EHF Champions League maschile.
A cominciare dal Girone A, dove il leit-motiv era il ritorno di Karol Bielecki a Kielce, nella sua Polonia, ma anche sul luogo dove ha patito il terribile infortunio all'occhio sinistro lo scorso Giugno. Il campione polacco ha ricevuto una calorosissima accoglienza da parte del pubblico locale, che ha esposto un poster gigante del giocatore con la scritta 'sei l'orgoglio della pallamano polacca', ed in più è stato letto un messaggio del primo ministro Donald Tusk che cantava le lodi delle doti umane del giocatore, in grado di non mollare neppure dopo tale sventura. Poi però, sul campo, le cose non sono andate troppo bene né per Bielecki, espulso nell'ultima parte dell'incontro, né per il suo (e dell'altro polacco Slawomir Szmal) Rhein Neckar Löwen, costretto al pareggio - sia a metà gara che allo scadere - dal Vive Targi. La squadra di casa ha addirittura avuto la possibilità di vincere l'incontro, prima quando è scappata sul 16-13 a inizio ripresa, ma i tedeschi hanno rimontato, e poi quando il sette metri finale del pivot Rastko Stojkovič si è arenato contro il portiere Henning Fritz.
Del primo mezzo scivolone del RNL approfittano pienamente i loro connazionali del THW Kiel. I campioni d'Europa in carica non si lasciano impressionare dalla scatenata tifoseria del Celje e travolgono i malcapitati sloveni - alla loro terza sconfitta consecutiva - grazie ad un primo tempo da incorniciare, concluso sul più otto. Omeyer fa come al solito il suo dovere tra i pali del THW, il giovin prodigio Aron Palmarsson ne mette sette in tutto, ed il margine arriva alle dodici reti di scarto nella ripresa; poi, tra rotazioni e qualche rilassamento degli ospiti, il Celje riesce a ridurre la distanza, ma la pillola non è certamente meno amara per gli uomini di Zvonimir Serdarusic, ex della panchina del Kiel.
Se in Germania si godono due squadre appaiate in testa al gruppo, a Barcellona devono ancora leccarsi le ferite. La marcia blaugrana si arresta nuovamente, questa volta contro un muro chiamato Cyril Dumoulin. Il portiere del Chambéry Savoie Handball si traveste da Omeyer e, una grande parata dopo l'altra, respinge gli assalti di Rutenka e soci e regala ai suoi una prestigiosa, per quanto un po' sofferta, vittoria. Spinti dal loro estremo difensore e dalla vena realizzativa del bosniaco Edin Basic (nove reti per lui a fine partita), nonché da un'efficace 4-2 difensiva, i padroni di casa danno seri grattacapi (11-6 al 23°) agli incostanti catalani già nella prima frazione, anche se una doppia sospensione, combinata ad un cambio di tattica (il Barcellona si passa alla 5-1) in difesa, permette al Barça di rientrare in partita e concludere il tempo sotto di appena due reti (14-12). L'inizio ripresa sembra promettente per gli uomini di Xavi Pascual, ma è solo una brevissima illusione. L'attacco ospite va in crisi, complici le prodezze di Dumoulin, la difesa pure, ed al minuto 38 lo score è impietoso: 20-14 per i transalpini. Sorhaindo, Romero e Rocas (quattro reti a testa) provano a raddrizzare la situazione, ma è troppo tardi. Lo Chambéry, complice il palo che ferma un tiro di Rutenka nei minuti finali, riesce a mantenere quel minimo vantaggio che assicura un'importante vittoria, festeggiata da pubblico e atleti quasi come se avessero vinto la Champions.
Gruppo A - Risultati
** KS Vive Targi Kielce - Rhein-Neckar Löwen 23:23 (statistiche)
** Chambery Savoie HB - FC Barcelona Borges 27:26 (statistiche)
** Celje Pivovarna Lasko - THW Kiel 28:34 (statistiche)
Classifica
1. THW Kiel 7 310 (22)
2. Rhein-Neckar Löwen 7 310 (20)
3. Chambery Savoie HB 4 202 (-25)
4. FC Barcelona Borges 3 112 (9)
5. HC Celje Pivovarna Lasko 2 103 (-15)
6. KS Vive Targi Kielce 1 013 (-11)
Nel Gruppo B occhi puntati sullo scontro al vertice tra la due 'rivelazioni' MKB Veszprém e KIF Kolding. Successo finale per gli ungheresi che, spinti dal solito cannoniere serbo Marko Vujin (sette reti stavolta), per nulla turbato dalle notizie del suo ormai certo passaggio al Kiel a partire dal 2012, ribaltano con uno spettacolare sette a zero in apertura di ripresa il punteggio sfavorevole (13-16) della prima frazione. Ai danesi non bastano trenta minuti ad alto livello, né le nove marcature 'made in Lars Christiansen'. Otto punti messi in tasca dopo appena quattro partite sono un bottino preziosissimo per i magiari ed il loro caldo pubblico mentre, nonostante la sconfitta ed il primato perduto, il Kolding ha comunque dato nuovamente qualche impressione positiva.
Intanto riprendono il loro cammino Amburgo e Montpellier. Della vittoria tedesca sull'IK Sävehof nell'anticipo infrasettimanale abbiamo già scritto in un precedente post, mentre nel week-end i francesi espugnano prevedibilmente il campo del Tatran Presov, seppur con (forse) imprevedibili difficoltà. Le assenze degli infortunati Nikola Karabatic e Vid Kavticnik si fanno sentire, ed il Montpellier riesce ad assicurarsi i due punti solo nelle ultimissime fasi. Gli ospiti in realtà mantengono il comando per buona parte dell'incontro, ma non riescono mai ad operare il break decisivo, ottenendo non più di tre reti (29-26) come massimo vantaggio. Tanto che i fans slovacchi sperano ancora nel colpaccio ai due minuti dalla sirena, quando l'equilibrio è perfetto (31-31). Purtroppo per loro, la maggiore esperienza dei rivali, ed un opportuno cambio di portiere (Mickael Robin al posto dell'ex di turno Richard Stochl) fanno la differenza a favore del Montpellier, trascinato dalle 14 reti di Wiliam Acambray, che vince la sua sfida personale contro un altro ex - ma a parti invertite - Jan Sobol, il quale si ferma 'solo' a quota dodici, e conduce i suoi per mano alla vittoria.
Gruppo B - Risultati
** HSV Hamburg - IK Sävehof 33:24 (statistiche)
** MKB Veszprém - KIF Kolding 31:28 (statistiche)
** Tatran Presov - Montpellier HB 31:33 (statistiche)
Classifica
1. MKB Veszprém 8 400 (15)
2. KIF Kolding 6 301 (9)
3. Montpellier HB 4 202 (9)
4. HSV Hamburg 4 202 (8)
5. IK Sävehof 2 103 (-28)
6. TATRAN Presov 0 004 (-13)
Nel terzo raggruppamento al successo del Chekhovskie Medvedi sul Kadetten Sciaffusa nell'anticipo di Giovedì fanno seguito la risposta del Valladolid, che riaggancia i russi al primo posto, ed il trionfo dell'Aalborg.
Spagnoli bravi a sconfiggere il Pick Szeged, a sua volta imbattibile fra le mura amiche ma ancora in cerca del primo punto in trasferta. Inizio equilibrato, con i padroni di casa (spinti da Óscar Perales, Alexis Rodríguez e dal portiere José Manuel Sierra) in grado di allungare fino all'11-7 verso la fine del tempo, concluso sul 13-11. Poi il Cuatro Rayas va in fuga fino al più sette (25-18, minuto 52), ma un rilassamento eccessivo, unito alla combattività dei magiari ed alla loro efficace difesa, è foriero di un parziale di 5-0 che rimette in corsa gli ospiti, prima che il 'settimo sigillo' di Eduardo Gurbindo chiuda definitivamente i giochi.
Danesi alla loro prima vittoria, e di nuovo in corsa per il passaggio del turno, grazie in particolare all'apporto della star norvegese Kristian Kjelling - dieci reti - e del portiere Jannick Green, oltre che delle sette meraviglie di un altro scandinavo, Jan Lennartsson di Svezia. Battuta e scavalcata in classifica la non irresistibile Dinamo Minsk, che aveva dominato il primo tempo tanto da passare velocemente sul 6-1 e mantenere cinque reti di scarto (16-11) pure a metà gara. Ma tra proficue modifiche tattiche scandinave e gratuiti errori dei bielorussi, il vento cambia totalmente direzione nella seconda parte.
Gruppo C - Risultati
** Chekhovskie Medvedi - Kadetten Sciaffusa 38:35 (statistiche)
** Cuatro Rayas BM Valladolid - Pick Szeged 26:23 (statistiche)
** AaB Handball Aalborg - HC Dinamo Minsk 33:29 (statistiche)
Classifica
1. Chekhovskie Medvedi 7 310 (20)
2. Cuatro Rayas BM Valladolid 7 310 (10)
3. Pick Szeged 4 202 (5)
4. AaB Handball Aalborg 3 112 (-15)
5. HC Dinamo Minsk 2 103 (-12)
6. Kadetten Schiaffusa 1 013 (-8)
Il match-clou del fine settimana era senz'ombra di dubbio quello di Zagabria, dove le aspettative non sono state tradite. Croatia Osiguranje e Ciudad Real, che ritrovava Egor Evdokimov dopo lungo tempo, hanno messo in scena una grandissima tenzone finita - giustamente - senza vincitori nè vinti. Balcanici e spagnoli rimangono entrambi imbattuti, ed i secondi conservano la testa del girone con un punto di vantaggio su un grande Ivano Balic e sui di lui compagni. L'equilibrio ha fatto da padrone in questa sfida ad alto livello, con nessuna squadra in grado di superare le due reti di scarto lungo tutto l'arco dei sessanta minuti. Parità (14-14) al termine della prima frazione, nonostante il 13-11 per i manchegos propiziato da David Davis, e parità anche alla sirena conclusiva, per quanto Julen Aginagalde abbia in mano la palla della vittoria, dopo l'ultimo pareggio opera di Tonci Valcic - miglior marcatore dei suoi con sette reti, mentre Alberto Entrerrios ne aveva messe a segno una mezza dozzina per gli spagnoli. Ma il tiro di Aguinagalde e le speranze iberiche di rimanere a punteggio pieno si infrangono sulla traversa della porta rivale, provocando la gioia immensa dei settemila della Zagreb Arena, esaurita in ogni ordine di posti.
Vittoria netta, per quanto meno facile di ciò che dica lo score finale, del Flensburg Handewitt, che ora divide il secondo posto con il Croatia Osiguranje, sul San Pietroburgo. Russi capaci almeno di tenere testa ai più quotati avversari fino all'intervallo (17-14 per i tedeschi), arrivando persino sulla soglia del pareggio (13-12), poi però in caduta libera tanto da finire sotto di dieci goal (29-19) allo scoccare dell'ultimo quarto di gioco. Sören Rasmussen, portiere danese dei teutonici, svolge un ruolo fondamentale nell'allungo dei suoi, che possono contare anche sulle nove reti di Thomas Mogensen, opposte alle sei realizzazioni del terzino destro Eldar Nasyrov per gli slavi, e che incrementano il proprio vantaggio sino al più dodici conclusivo.
Nell'anticipo di Giovedì scorso, vittoria in extremis, e primi due punti, per il Constanta romeno, a spese del nuovo fanalino di coda Bosna Sarajevo.
Gruppo D - Risultati
** HCM Constanta - HC Bosna Sarajevo 26:25 (statistiche)
** HC Croatia Osiguranje Zagabria - Renovalia Ciudad Real 30:30 (statistiche)
** SG Flensburg-Handewitt - San Pietroburgo 34:22 (statistiche)
Classifica
1. Renovalia Ciudad Real 7 310 (23)
2. SG Flensburg-Handewitt 6 301 (23)
3. HC Croatia Osiguranje Zagreb 6 220 (17)
4. HCM Constanta 2 103 (-22)
5. San Pietroburgo 2 103 (-23)
6. HC Bosna Sarajevo 1 013 (-18)
A cominciare dal Girone A, dove il leit-motiv era il ritorno di Karol Bielecki a Kielce, nella sua Polonia, ma anche sul luogo dove ha patito il terribile infortunio all'occhio sinistro lo scorso Giugno. Il campione polacco ha ricevuto una calorosissima accoglienza da parte del pubblico locale, che ha esposto un poster gigante del giocatore con la scritta 'sei l'orgoglio della pallamano polacca', ed in più è stato letto un messaggio del primo ministro Donald Tusk che cantava le lodi delle doti umane del giocatore, in grado di non mollare neppure dopo tale sventura. Poi però, sul campo, le cose non sono andate troppo bene né per Bielecki, espulso nell'ultima parte dell'incontro, né per il suo (e dell'altro polacco Slawomir Szmal) Rhein Neckar Löwen, costretto al pareggio - sia a metà gara che allo scadere - dal Vive Targi. La squadra di casa ha addirittura avuto la possibilità di vincere l'incontro, prima quando è scappata sul 16-13 a inizio ripresa, ma i tedeschi hanno rimontato, e poi quando il sette metri finale del pivot Rastko Stojkovič si è arenato contro il portiere Henning Fritz.
Del primo mezzo scivolone del RNL approfittano pienamente i loro connazionali del THW Kiel. I campioni d'Europa in carica non si lasciano impressionare dalla scatenata tifoseria del Celje e travolgono i malcapitati sloveni - alla loro terza sconfitta consecutiva - grazie ad un primo tempo da incorniciare, concluso sul più otto. Omeyer fa come al solito il suo dovere tra i pali del THW, il giovin prodigio Aron Palmarsson ne mette sette in tutto, ed il margine arriva alle dodici reti di scarto nella ripresa; poi, tra rotazioni e qualche rilassamento degli ospiti, il Celje riesce a ridurre la distanza, ma la pillola non è certamente meno amara per gli uomini di Zvonimir Serdarusic, ex della panchina del Kiel.
Se in Germania si godono due squadre appaiate in testa al gruppo, a Barcellona devono ancora leccarsi le ferite. La marcia blaugrana si arresta nuovamente, questa volta contro un muro chiamato Cyril Dumoulin. Il portiere del Chambéry Savoie Handball si traveste da Omeyer e, una grande parata dopo l'altra, respinge gli assalti di Rutenka e soci e regala ai suoi una prestigiosa, per quanto un po' sofferta, vittoria. Spinti dal loro estremo difensore e dalla vena realizzativa del bosniaco Edin Basic (nove reti per lui a fine partita), nonché da un'efficace 4-2 difensiva, i padroni di casa danno seri grattacapi (11-6 al 23°) agli incostanti catalani già nella prima frazione, anche se una doppia sospensione, combinata ad un cambio di tattica (il Barcellona si passa alla 5-1) in difesa, permette al Barça di rientrare in partita e concludere il tempo sotto di appena due reti (14-12). L'inizio ripresa sembra promettente per gli uomini di Xavi Pascual, ma è solo una brevissima illusione. L'attacco ospite va in crisi, complici le prodezze di Dumoulin, la difesa pure, ed al minuto 38 lo score è impietoso: 20-14 per i transalpini. Sorhaindo, Romero e Rocas (quattro reti a testa) provano a raddrizzare la situazione, ma è troppo tardi. Lo Chambéry, complice il palo che ferma un tiro di Rutenka nei minuti finali, riesce a mantenere quel minimo vantaggio che assicura un'importante vittoria, festeggiata da pubblico e atleti quasi come se avessero vinto la Champions.
Gruppo A - Risultati
** KS Vive Targi Kielce - Rhein-Neckar Löwen 23:23 (statistiche)
** Chambery Savoie HB - FC Barcelona Borges 27:26 (statistiche)
** Celje Pivovarna Lasko - THW Kiel 28:34 (statistiche)
Classifica
1. THW Kiel 7 310 (22)
2. Rhein-Neckar Löwen 7 310 (20)
3. Chambery Savoie HB 4 202 (-25)
4. FC Barcelona Borges 3 112 (9)
5. HC Celje Pivovarna Lasko 2 103 (-15)
6. KS Vive Targi Kielce 1 013 (-11)
Nel Gruppo B occhi puntati sullo scontro al vertice tra la due 'rivelazioni' MKB Veszprém e KIF Kolding. Successo finale per gli ungheresi che, spinti dal solito cannoniere serbo Marko Vujin (sette reti stavolta), per nulla turbato dalle notizie del suo ormai certo passaggio al Kiel a partire dal 2012, ribaltano con uno spettacolare sette a zero in apertura di ripresa il punteggio sfavorevole (13-16) della prima frazione. Ai danesi non bastano trenta minuti ad alto livello, né le nove marcature 'made in Lars Christiansen'. Otto punti messi in tasca dopo appena quattro partite sono un bottino preziosissimo per i magiari ed il loro caldo pubblico mentre, nonostante la sconfitta ed il primato perduto, il Kolding ha comunque dato nuovamente qualche impressione positiva.
Intanto riprendono il loro cammino Amburgo e Montpellier. Della vittoria tedesca sull'IK Sävehof nell'anticipo infrasettimanale abbiamo già scritto in un precedente post, mentre nel week-end i francesi espugnano prevedibilmente il campo del Tatran Presov, seppur con (forse) imprevedibili difficoltà. Le assenze degli infortunati Nikola Karabatic e Vid Kavticnik si fanno sentire, ed il Montpellier riesce ad assicurarsi i due punti solo nelle ultimissime fasi. Gli ospiti in realtà mantengono il comando per buona parte dell'incontro, ma non riescono mai ad operare il break decisivo, ottenendo non più di tre reti (29-26) come massimo vantaggio. Tanto che i fans slovacchi sperano ancora nel colpaccio ai due minuti dalla sirena, quando l'equilibrio è perfetto (31-31). Purtroppo per loro, la maggiore esperienza dei rivali, ed un opportuno cambio di portiere (Mickael Robin al posto dell'ex di turno Richard Stochl) fanno la differenza a favore del Montpellier, trascinato dalle 14 reti di Wiliam Acambray, che vince la sua sfida personale contro un altro ex - ma a parti invertite - Jan Sobol, il quale si ferma 'solo' a quota dodici, e conduce i suoi per mano alla vittoria.
Gruppo B - Risultati
** HSV Hamburg - IK Sävehof 33:24 (statistiche)
** MKB Veszprém - KIF Kolding 31:28 (statistiche)
** Tatran Presov - Montpellier HB 31:33 (statistiche)
Classifica
1. MKB Veszprém 8 400 (15)
2. KIF Kolding 6 301 (9)
3. Montpellier HB 4 202 (9)
4. HSV Hamburg 4 202 (8)
5. IK Sävehof 2 103 (-28)
6. TATRAN Presov 0 004 (-13)
Nel terzo raggruppamento al successo del Chekhovskie Medvedi sul Kadetten Sciaffusa nell'anticipo di Giovedì fanno seguito la risposta del Valladolid, che riaggancia i russi al primo posto, ed il trionfo dell'Aalborg.
Spagnoli bravi a sconfiggere il Pick Szeged, a sua volta imbattibile fra le mura amiche ma ancora in cerca del primo punto in trasferta. Inizio equilibrato, con i padroni di casa (spinti da Óscar Perales, Alexis Rodríguez e dal portiere José Manuel Sierra) in grado di allungare fino all'11-7 verso la fine del tempo, concluso sul 13-11. Poi il Cuatro Rayas va in fuga fino al più sette (25-18, minuto 52), ma un rilassamento eccessivo, unito alla combattività dei magiari ed alla loro efficace difesa, è foriero di un parziale di 5-0 che rimette in corsa gli ospiti, prima che il 'settimo sigillo' di Eduardo Gurbindo chiuda definitivamente i giochi.
Danesi alla loro prima vittoria, e di nuovo in corsa per il passaggio del turno, grazie in particolare all'apporto della star norvegese Kristian Kjelling - dieci reti - e del portiere Jannick Green, oltre che delle sette meraviglie di un altro scandinavo, Jan Lennartsson di Svezia. Battuta e scavalcata in classifica la non irresistibile Dinamo Minsk, che aveva dominato il primo tempo tanto da passare velocemente sul 6-1 e mantenere cinque reti di scarto (16-11) pure a metà gara. Ma tra proficue modifiche tattiche scandinave e gratuiti errori dei bielorussi, il vento cambia totalmente direzione nella seconda parte.
Gruppo C - Risultati
** Chekhovskie Medvedi - Kadetten Sciaffusa 38:35 (statistiche)
** Cuatro Rayas BM Valladolid - Pick Szeged 26:23 (statistiche)
** AaB Handball Aalborg - HC Dinamo Minsk 33:29 (statistiche)
Classifica
1. Chekhovskie Medvedi 7 310 (20)
2. Cuatro Rayas BM Valladolid 7 310 (10)
3. Pick Szeged 4 202 (5)
4. AaB Handball Aalborg 3 112 (-15)
5. HC Dinamo Minsk 2 103 (-12)
6. Kadetten Schiaffusa 1 013 (-8)
Il match-clou del fine settimana era senz'ombra di dubbio quello di Zagabria, dove le aspettative non sono state tradite. Croatia Osiguranje e Ciudad Real, che ritrovava Egor Evdokimov dopo lungo tempo, hanno messo in scena una grandissima tenzone finita - giustamente - senza vincitori nè vinti. Balcanici e spagnoli rimangono entrambi imbattuti, ed i secondi conservano la testa del girone con un punto di vantaggio su un grande Ivano Balic e sui di lui compagni. L'equilibrio ha fatto da padrone in questa sfida ad alto livello, con nessuna squadra in grado di superare le due reti di scarto lungo tutto l'arco dei sessanta minuti. Parità (14-14) al termine della prima frazione, nonostante il 13-11 per i manchegos propiziato da David Davis, e parità anche alla sirena conclusiva, per quanto Julen Aginagalde abbia in mano la palla della vittoria, dopo l'ultimo pareggio opera di Tonci Valcic - miglior marcatore dei suoi con sette reti, mentre Alberto Entrerrios ne aveva messe a segno una mezza dozzina per gli spagnoli. Ma il tiro di Aguinagalde e le speranze iberiche di rimanere a punteggio pieno si infrangono sulla traversa della porta rivale, provocando la gioia immensa dei settemila della Zagreb Arena, esaurita in ogni ordine di posti.
Vittoria netta, per quanto meno facile di ciò che dica lo score finale, del Flensburg Handewitt, che ora divide il secondo posto con il Croatia Osiguranje, sul San Pietroburgo. Russi capaci almeno di tenere testa ai più quotati avversari fino all'intervallo (17-14 per i tedeschi), arrivando persino sulla soglia del pareggio (13-12), poi però in caduta libera tanto da finire sotto di dieci goal (29-19) allo scoccare dell'ultimo quarto di gioco. Sören Rasmussen, portiere danese dei teutonici, svolge un ruolo fondamentale nell'allungo dei suoi, che possono contare anche sulle nove reti di Thomas Mogensen, opposte alle sei realizzazioni del terzino destro Eldar Nasyrov per gli slavi, e che incrementano il proprio vantaggio sino al più dodici conclusivo.
Nell'anticipo di Giovedì scorso, vittoria in extremis, e primi due punti, per il Constanta romeno, a spese del nuovo fanalino di coda Bosna Sarajevo.
Gruppo D - Risultati
** HCM Constanta - HC Bosna Sarajevo 26:25 (statistiche)
** HC Croatia Osiguranje Zagabria - Renovalia Ciudad Real 30:30 (statistiche)
** SG Flensburg-Handewitt - San Pietroburgo 34:22 (statistiche)
Classifica
1. Renovalia Ciudad Real 7 310 (23)
2. SG Flensburg-Handewitt 6 301 (23)
3. HC Croatia Osiguranje Zagreb 6 220 (17)
4. HCM Constanta 2 103 (-22)
5. San Pietroburgo 2 103 (-23)
6. HC Bosna Sarajevo 1 013 (-18)
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