Inframezzata tra i vari Clásicos calcistici di questo periodo, ha avuto luogo ieri sera la grande sfida al vertice del campionato ASOBAL di pallamano. Con il Renovalia Ciudad Real al posto del Real Madrid, ovviamente. I manchegos, per quanto lontanissimi dai vertici della Liga, si sono presi una bella soddisfazione rifilando al Barcellona la prima sconfitta stagionale nella Liga, dopo 26 vittorie consecutive dei blaugrana. Ed hanno pure vendicato la batosta subita all'andata, quando era stato il Barça ad interrompere l'impressionante serie di 67 trionfi di fila, in ambito domestico, del Ciudad Real. Il quale, con il successo di ieri sera, riesce a mantenere l'imbattibilità casalinga in campionato, che dura ormai da 97 partite (l'ultimo a violare il loro campo in Asobal fu proprio il Barcellona, nel lontano 2004...)
30-27 lo score finale per la truppa di Talant Dujshebaev. Successo meritato, anche se certamente favorito dal calendario: il Renovalia aveva giocato la sua ultima sfida di Champions League giovedì scorso, mentre i blaugrana venivano dalla battaglia campale contro il Kiel avvenuta solo 48 ore prima circa. I catalani tengono il passo dei rivali nel primo quarto d'ora, mettendo pure il naso avanti sul 6-7 (min. 11:30). Ma quando i padroni di casa stringono le maglie in difesa, portando la loro solita 5-1 alla massima dinamica ed efficacia, con l'aiuto delle parate di Hombrados, arriva il primo break significativo dei locali, che si portano sul 12-9 e tornano negli spogliatoi sul 17-15, frutto anche della buona prova di Kiril Lazarov, che aggiunge una mezza dozzina di reti alla sua collezione, e di Alberto Entrerríos, vincente nella sfida personale contro il fratello Raúl.
Una doppietta di Nagy (top scorer dei suoi al pari di Juanín e Rutenka) ad inizio ripresa illude il Barcellona Borges, ma la 5-1 di coach Talant funziona sempre, e Sterbik sostituisce egregiamente l'altro portiere del Ciudad Real. Per la gioia dei tifosi della - stavolta non esaurita - Quijote Arena, che vedono i propri idoli scappare sul 22-17 e poi fino al 25-19, sigillato da Viran Morros al 43°. La gara è di fatto chiusa e neppure i cambi tattici difensivi operati (tardivamente) da Xavi Pascual sortiscono alcun effetto concreto: il Barça si limita a dimezzare lo scarto al meno tre della sirena.
Quella di Martedì è serata di festa per i fans del Renovalia; al Barcellona rimane il fatto che il successo finale numero 18 in campionato non può sfuggire: quattro punti (52 a 48) - corrispondenti a due vittorie - di vantaggio in classifica a tre giornate dalla fine sono un margine che, a rigor di logica, non può essere colmato. Archiviato con questa certezza, aspettando quella matematica, uno dei Clásicos forse meno 'glamour' di sempre, il Barça può focalizzarsi sulla battaglia che lo attende a Kiel domenica 1° Maggio, mentre tra il Ciudad Real e la Final Four di Colonia rimane solo la formalità-Flensburg da sbrigare nei prossimi giorni.
** Ciudad Real - Barcellona Borges 30-27 (17-15)
Renovalia Ciudad Real: Hombrados, Sterbik; Davis (1), Julen Aginagalde (5), Luc Abalo (3), Isaías Guardiola (2), Kallman (4), Shevelev, (0), Cañellas (0), Alberto Entrerríos (4), Viran Morros (2), Dinart (0), Jurkiewicz (3), Kiril Lazarov (6).
F.C. Barcelona Borges: Sjöstrand, Saric; Noddesbo (2), Juanín García (5), Víctor Tomás (1), Raúl Entrerríos (2), Sorhaindo (0), Dani Sarmiento (2), Iker Romero (2), Nagy (5), Jernemyr (0), Rutenka (5, 4 rig.), Oneto (2), Igropulo (1).
Parziali ogni 5 minuti: 4-3, 6-5, 8-8, 12-9, 14-12, 17-15 (intervallo). 20-17, 22-19, 25-20, 28-23, 30-25, 30-27 (finale).
30-27 lo score finale per la truppa di Talant Dujshebaev. Successo meritato, anche se certamente favorito dal calendario: il Renovalia aveva giocato la sua ultima sfida di Champions League giovedì scorso, mentre i blaugrana venivano dalla battaglia campale contro il Kiel avvenuta solo 48 ore prima circa. I catalani tengono il passo dei rivali nel primo quarto d'ora, mettendo pure il naso avanti sul 6-7 (min. 11:30). Ma quando i padroni di casa stringono le maglie in difesa, portando la loro solita 5-1 alla massima dinamica ed efficacia, con l'aiuto delle parate di Hombrados, arriva il primo break significativo dei locali, che si portano sul 12-9 e tornano negli spogliatoi sul 17-15, frutto anche della buona prova di Kiril Lazarov, che aggiunge una mezza dozzina di reti alla sua collezione, e di Alberto Entrerríos, vincente nella sfida personale contro il fratello Raúl.
Una doppietta di Nagy (top scorer dei suoi al pari di Juanín e Rutenka) ad inizio ripresa illude il Barcellona Borges, ma la 5-1 di coach Talant funziona sempre, e Sterbik sostituisce egregiamente l'altro portiere del Ciudad Real. Per la gioia dei tifosi della - stavolta non esaurita - Quijote Arena, che vedono i propri idoli scappare sul 22-17 e poi fino al 25-19, sigillato da Viran Morros al 43°. La gara è di fatto chiusa e neppure i cambi tattici difensivi operati (tardivamente) da Xavi Pascual sortiscono alcun effetto concreto: il Barça si limita a dimezzare lo scarto al meno tre della sirena.
Quella di Martedì è serata di festa per i fans del Renovalia; al Barcellona rimane il fatto che il successo finale numero 18 in campionato non può sfuggire: quattro punti (52 a 48) - corrispondenti a due vittorie - di vantaggio in classifica a tre giornate dalla fine sono un margine che, a rigor di logica, non può essere colmato. Archiviato con questa certezza, aspettando quella matematica, uno dei Clásicos forse meno 'glamour' di sempre, il Barça può focalizzarsi sulla battaglia che lo attende a Kiel domenica 1° Maggio, mentre tra il Ciudad Real e la Final Four di Colonia rimane solo la formalità-Flensburg da sbrigare nei prossimi giorni.
** Ciudad Real - Barcellona Borges 30-27 (17-15)
Renovalia Ciudad Real: Hombrados, Sterbik; Davis (1), Julen Aginagalde (5), Luc Abalo (3), Isaías Guardiola (2), Kallman (4), Shevelev, (0), Cañellas (0), Alberto Entrerríos (4), Viran Morros (2), Dinart (0), Jurkiewicz (3), Kiril Lazarov (6).
F.C. Barcelona Borges: Sjöstrand, Saric; Noddesbo (2), Juanín García (5), Víctor Tomás (1), Raúl Entrerríos (2), Sorhaindo (0), Dani Sarmiento (2), Iker Romero (2), Nagy (5), Jernemyr (0), Rutenka (5, 4 rig.), Oneto (2), Igropulo (1).
Parziali ogni 5 minuti: 4-3, 6-5, 8-8, 12-9, 14-12, 17-15 (intervallo). 20-17, 22-19, 25-20, 28-23, 30-25, 30-27 (finale).
Nessun commento:
Posta un commento