Un primo tempo da favola spiana la strada ad un grandissimo trionfo del Ciudad Real, che sbanca Flensburg con l'incredibile punteggio di 38-24 e vendica, con gli interessi, la sconfitta patita alla Campushalle nella fase a gironi qualche tempo fa. Il 19-8 che segnava il tabellone dopo trenta minuti di gioco, oltre a zittire i seimila della tifoseria locale, aveva di fatto chiuso i giochi per quanto riguarda la partita ed il discorso qualificazione, spedendo (a meno di cataclismi che vadano oltre l'immaginabile) la truppa di Talant Dushebajev alla Final Four di Colonia.
Sin dalle battute iniziali è apparsa imbarazzante la superiorità di Kiril Lazarov (top scorer dei suoi con nove reti, tre delle quali dai sette metri) e compagni. Tra i quali, oltre al solito magnifico Sterbik, si è distinto pure Luc Abalo, ispiratore di contropiedi micidiali - ed autore di una mezza dozzina di goal - che hanno affossato ogni velleità dei malcapitati tedeschi. Bene anche Hombrados, quando è toccato a lui difendere i pali del Ciudad Real. Il Flensburg-Handewitt è riuscito a giocare alla pari con gli avversari solo nella prima parte della ripresa - riducendo lo scarto ad 'appena' nove reti - grazie in particolare a Thomas Mogesen, a segno sei volte in totale; ma l'ulteriore allungo, nei minuti conclusivi, degli spagnoli ha reso ancor più umiliante la lezione per Ljubo Vranjes e compagnia.
Il ritorno del Primo Maggio alla Quijote Arena dovrebbe essere una pura formalità, una festa per i tifosi di una squadra le cui speranze di recuperare lo scettro perduto lo scorso anno diventano più consistenti, e rinfrancate dal fatto che, in virtù dell'imminente scontro diretto fra loro, almeno una delle due finaliste del 2010 (Kiel e Barça) stavolta per forza di cose non sarà a Colonia.
** SG Flensburg - Ciudad Real 24-38 (8-19)
SG FLENSBURG HANDEWITT: Beutler, Karlsson (0), Eggert (2), Fahlgren (3), Mocsai (5), Heinl (0), Szilagyi (4), Rasmussen (0), Svan Hansen (2), Mogensen (6), Boesen (0), Knudsen (2).
RENOVALIA CIUDAD REAL: Sterbik, Hombrados; Kallman (2), Aginagalde (4), Abalo (6), Cañellas (4, 2 rig.), Entrerríos (2), Lazarov (9, 3 rig.), Guardiola (3), Davis (2), Jurkiewicz (2), Morros (4), Shevelev (0), Dinart (0).
PARZIALI: 1-3, 2-6, 4-9, 4-11, 6-14, 8-19 (intervallo) 12-23, 15-26, 17-30, 19-33, 23-35, 24-38 (finale).
Sin dalle battute iniziali è apparsa imbarazzante la superiorità di Kiril Lazarov (top scorer dei suoi con nove reti, tre delle quali dai sette metri) e compagni. Tra i quali, oltre al solito magnifico Sterbik, si è distinto pure Luc Abalo, ispiratore di contropiedi micidiali - ed autore di una mezza dozzina di goal - che hanno affossato ogni velleità dei malcapitati tedeschi. Bene anche Hombrados, quando è toccato a lui difendere i pali del Ciudad Real. Il Flensburg-Handewitt è riuscito a giocare alla pari con gli avversari solo nella prima parte della ripresa - riducendo lo scarto ad 'appena' nove reti - grazie in particolare a Thomas Mogesen, a segno sei volte in totale; ma l'ulteriore allungo, nei minuti conclusivi, degli spagnoli ha reso ancor più umiliante la lezione per Ljubo Vranjes e compagnia.
Il ritorno del Primo Maggio alla Quijote Arena dovrebbe essere una pura formalità, una festa per i tifosi di una squadra le cui speranze di recuperare lo scettro perduto lo scorso anno diventano più consistenti, e rinfrancate dal fatto che, in virtù dell'imminente scontro diretto fra loro, almeno una delle due finaliste del 2010 (Kiel e Barça) stavolta per forza di cose non sarà a Colonia.
** SG Flensburg - Ciudad Real 24-38 (8-19)
SG FLENSBURG HANDEWITT: Beutler, Karlsson (0), Eggert (2), Fahlgren (3), Mocsai (5), Heinl (0), Szilagyi (4), Rasmussen (0), Svan Hansen (2), Mogensen (6), Boesen (0), Knudsen (2).
RENOVALIA CIUDAD REAL: Sterbik, Hombrados; Kallman (2), Aginagalde (4), Abalo (6), Cañellas (4, 2 rig.), Entrerríos (2), Lazarov (9, 3 rig.), Guardiola (3), Davis (2), Jurkiewicz (2), Morros (4), Shevelev (0), Dinart (0).
PARZIALI: 1-3, 2-6, 4-9, 4-11, 6-14, 8-19 (intervallo) 12-23, 15-26, 17-30, 19-33, 23-35, 24-38 (finale).
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