Quarantre anni e non sentirli. Continuando a sfidare il moto perpetuo delle lancette dell'orologio. Quando Tomas Runar Svensson vinse il suo primo titolo mondiale con la nazionale svedese, un bel po' di lustri orsono, un tal Víctor Alonso, suo attuale compagno di squadra nel Cuatro Rayas Valladolid, addirittura non era ancora venuto al mondo. Ma questo piccolo dettaglio non deve impressionare più di tanto il portierone di Eskilstuna, nato nel Febbraio 1968 e che continuerà ad esibire la sua classe, fondamentale nel renderlo uno dei migliori estremi difensori che la pallamano abbia mai potuto vantare, almeno fino alle 44 primavere. 'Spider Svensson', come era stato soprannominato, ha infatti rinnovato il suo accordo economico con il club spagnolo ancora per una stagione.
Le prestazioni sfoggiate dallo scandinavo hanno cancellato ogni dubbio emerso all'inizio dell'attuale campionato, quando lo svedese aveva pure meditato il ritiro. Non fosse mai: la società si è convinta di quanto fosse cosa buona e giusta offrirgli una nuova possibilità (anche se 'al ribasso', ma di questi tempi é pratica corrente nei contratti Asobal...), ed il giocatore ha accettato. Essenzialmente 'per tre motivi: perchè mi piace giocare, posso continuare a farlo e mi sento ben voluto. I tifosi di Valladolid mi hanno trattato molto bene'.
Superando in longevità il record del mitico David Barrufet. Addirittura stracciando quello del connazionale Mats Olsson, che appese le scarpe al chiodo nel 1997 a soli 37 anni. Altri tempi. Ora c'è sempre più gente che rimane tra i pali pure dopo gli 'anta' e, secondo le previsioni del medesimo Svensson, ne avremo ancora di più in futuro, grazie alla 'evoluzione dello sport, del materiale, della preparazione, del recupero dagli infortuni' (Spider Dixit...).
Ed il soggetto ne parla a ragion veduta, visto che quando arrivò tra le fila della sua attuale squadra, nel 2009, un problema al ginocchio gli impediva di correre. Tutto dimenticato: oggi Svensson è arzillo e scattante come non mai: 'fisicamente non ho alcun problema ad allenarmi come piace a me'. E nemmeno a fare praticamente da allenatore al suo giovane compagno di squadra Sierra, nè a bagnare il naso ad una generazione di portieri che un po' fatica ad emergere e 'rubare il posto'agli 'anziani' colleghi. Ma con elementi del calibro di Svensson, che quando arrivò in Spagna nel lontano 1990 (c'era ancora il leggendario Atlético de Madrid, in cui militò un paio di stagioni) pensava di rimanerci appena qualche mese, non c'è da stupirsi ....
Tomas Runar Svensson
Nato a Eskilstuna, Svezia il 15 Febbraio 1968
Altezza: 1,94 m
Peso: 98 kg
Carriera:
1984 - 1990: IF Guif Eskilstuna (Svezia)
1990 - 1992: Atlético de Madrid (Spagna)
1992 - 1995: Club Deportivo Bidasoa (Spagna)
1995 - 2002: FC Barcelona
2002 - 2005: HSV Hamburg (Germania)
2005 - 2009: Portland San Antonio Pamplona (Spagna)
2009 - ??: Club Balonmano Valladolid (Spagna)
Nazionale: 1988–2009: Svezia (237 presenze)
Olimpiadi:
Barcelona 1992 - Argento
Atlanta 1996 - Argento
Sydney 2000 - Argento
Campionati Mondiali:
Cecoslovacchia 1990 - Oro
Svezia 1993 - Bronzo
Islanda 1995 - Bronzo
Egitto 1999 - Oro
Campionati Europei:
Portogallo 1994 - Oro
Croazia 2000 - Oro
Le prestazioni sfoggiate dallo scandinavo hanno cancellato ogni dubbio emerso all'inizio dell'attuale campionato, quando lo svedese aveva pure meditato il ritiro. Non fosse mai: la società si è convinta di quanto fosse cosa buona e giusta offrirgli una nuova possibilità (anche se 'al ribasso', ma di questi tempi é pratica corrente nei contratti Asobal...), ed il giocatore ha accettato. Essenzialmente 'per tre motivi: perchè mi piace giocare, posso continuare a farlo e mi sento ben voluto. I tifosi di Valladolid mi hanno trattato molto bene'.
Superando in longevità il record del mitico David Barrufet. Addirittura stracciando quello del connazionale Mats Olsson, che appese le scarpe al chiodo nel 1997 a soli 37 anni. Altri tempi. Ora c'è sempre più gente che rimane tra i pali pure dopo gli 'anta' e, secondo le previsioni del medesimo Svensson, ne avremo ancora di più in futuro, grazie alla 'evoluzione dello sport, del materiale, della preparazione, del recupero dagli infortuni' (Spider Dixit...).
Ed il soggetto ne parla a ragion veduta, visto che quando arrivò tra le fila della sua attuale squadra, nel 2009, un problema al ginocchio gli impediva di correre. Tutto dimenticato: oggi Svensson è arzillo e scattante come non mai: 'fisicamente non ho alcun problema ad allenarmi come piace a me'. E nemmeno a fare praticamente da allenatore al suo giovane compagno di squadra Sierra, nè a bagnare il naso ad una generazione di portieri che un po' fatica ad emergere e 'rubare il posto'agli 'anziani' colleghi. Ma con elementi del calibro di Svensson, che quando arrivò in Spagna nel lontano 1990 (c'era ancora il leggendario Atlético de Madrid, in cui militò un paio di stagioni) pensava di rimanerci appena qualche mese, non c'è da stupirsi ....
Tomas Runar Svensson
Nato a Eskilstuna, Svezia il 15 Febbraio 1968
Altezza: 1,94 m
Peso: 98 kg
Carriera:
1984 - 1990: IF Guif Eskilstuna (Svezia)
1990 - 1992: Atlético de Madrid (Spagna)
1992 - 1995: Club Deportivo Bidasoa (Spagna)
1995 - 2002: FC Barcelona
2002 - 2005: HSV Hamburg (Germania)
2005 - 2009: Portland San Antonio Pamplona (Spagna)
2009 - ??: Club Balonmano Valladolid (Spagna)
Nazionale: 1988–2009: Svezia (237 presenze)
Olimpiadi:
Barcelona 1992 - Argento
Atlanta 1996 - Argento
Sydney 2000 - Argento
Campionati Mondiali:
Cecoslovacchia 1990 - Oro
Svezia 1993 - Bronzo
Islanda 1995 - Bronzo
Egitto 1999 - Oro
Campionati Europei:
Portogallo 1994 - Oro
Croazia 2000 - Oro
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