Dopo un biennio targato Barcellona, il Ciudad Real ritorna a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro della Coppa del Re spagnola, la cui 36ma edizione ha chiuso i battenti a Vigo domenica sera. Il Renovalia (ab)batte il Cuatro Rayas Valladolid, con il punteggio di 31-22, al termine di una sfida dai due volti.
Un primo tempo quasi perfetto degli uomini di Juan Carlos Pastor che, replicando l'ottima difesa in grado di mettere in seria difficoltà il Barcellona il giorno precedente, riescono a partire con uno straordinario 4-0, mantenendo la loro porta inviolata per i primi sette minuti. Ed a resistere - anche grazie al talento del giovane Eduardo Gurbindo (suoi 5 dei primi 6 goal del Valladolid) - al ritorno degli uomini di Dushebajev, a sua volta bravo ad effettuare i cambi tattici che, con l'aiuto dei goal del solito Kiril Lazarov, rimettono in carreggiata i manchegos. Tanto che si arriva alla pausa senza vincitori né vinti, con un 12-12 (siglato dal solito Gurbindo, il quale a poco dalla sirena risponde al primo vantaggio di marca Renovalia in tutto il primo tempo) che rispecchia l'equilibrio visto in campo.
Ma, purtroppo per il Valladolid, anche una ripresa a senso unico, in cui il Cuatro Rayas, che molto aveva speso nella prima parte, rimane senza benzina. Gli avversari ne approfittano e, tra contropiedi di Jonas Källman e Isaías Guardiola, piazzano subito un break che li porta sul promettente 18-15 al 36° minuto. Ed è solo l'antipasto del dominio successivo di Luc Abalo (una tripletta per il francese in questa gara) e soci, che allungano fino al 26-19 segnato impietosamente dal tabellone ad una dozzina di minuti dalla sirena, e perfezionatosi a sua volta in un successivo ed eloquentissimo 30-20. Il resto è pura accademia, con le parate di José Manuel Sierra, oggi comunque migliore di Sterbik, mai sufficienti a riportare il Valladolid in partita, anche per il crollo alla distanza dello stesso Gurbindo, a segno appena una volta nei secondi trenta minuti.
Il Ciudad Real ringrazia e porta a casa il suo 'triplete' stagionale, aggiungendo alle vittorie in Supercoppa di Spagna e Coppa ASOBAL il trionfo odierno. Ed ora, con il campionato quasi del tutto perso a vantaggio del Barça (il quale, deludente tra gli adulti nella Final Eight di Vigo, si consola con il successo finale nella 'Minicopa' giovanile), in Castiglia-La Mancia puntano a chiudere la stagione conquistando l'obbiettivo più importante: il ritorno sul tetto d'Europa.
** Valladolid - Ciudad Real 22-31 (12-12)
Cuatro Rayas Valladolid: Sierra; Tvedten (2 ,1 rig.), Krivocapic, Asier Antonio, Ávila, Víctor Alonso y Eduard Fernández (3), Óscar Perales (2), Gurbindo (8), Davor Cutura (2), Bilbija (5), Rambo, Alexis.
Renovalia Ciudad Real: Sterbik, Hombrados; Abalo (3), Lazarov (6, 1 rig.), Julen Aguinagalde (2), Cañellas (2), Jurkiewicz (1), Källman (6), Viran Morros (2), Dinart, Isaías Guardiola (5), Alberto Entrerríos (2), Davis (1), Shevelev (1).
Un primo tempo quasi perfetto degli uomini di Juan Carlos Pastor che, replicando l'ottima difesa in grado di mettere in seria difficoltà il Barcellona il giorno precedente, riescono a partire con uno straordinario 4-0, mantenendo la loro porta inviolata per i primi sette minuti. Ed a resistere - anche grazie al talento del giovane Eduardo Gurbindo (suoi 5 dei primi 6 goal del Valladolid) - al ritorno degli uomini di Dushebajev, a sua volta bravo ad effettuare i cambi tattici che, con l'aiuto dei goal del solito Kiril Lazarov, rimettono in carreggiata i manchegos. Tanto che si arriva alla pausa senza vincitori né vinti, con un 12-12 (siglato dal solito Gurbindo, il quale a poco dalla sirena risponde al primo vantaggio di marca Renovalia in tutto il primo tempo) che rispecchia l'equilibrio visto in campo.
Ma, purtroppo per il Valladolid, anche una ripresa a senso unico, in cui il Cuatro Rayas, che molto aveva speso nella prima parte, rimane senza benzina. Gli avversari ne approfittano e, tra contropiedi di Jonas Källman e Isaías Guardiola, piazzano subito un break che li porta sul promettente 18-15 al 36° minuto. Ed è solo l'antipasto del dominio successivo di Luc Abalo (una tripletta per il francese in questa gara) e soci, che allungano fino al 26-19 segnato impietosamente dal tabellone ad una dozzina di minuti dalla sirena, e perfezionatosi a sua volta in un successivo ed eloquentissimo 30-20. Il resto è pura accademia, con le parate di José Manuel Sierra, oggi comunque migliore di Sterbik, mai sufficienti a riportare il Valladolid in partita, anche per il crollo alla distanza dello stesso Gurbindo, a segno appena una volta nei secondi trenta minuti.
Il Ciudad Real ringrazia e porta a casa il suo 'triplete' stagionale, aggiungendo alle vittorie in Supercoppa di Spagna e Coppa ASOBAL il trionfo odierno. Ed ora, con il campionato quasi del tutto perso a vantaggio del Barça (il quale, deludente tra gli adulti nella Final Eight di Vigo, si consola con il successo finale nella 'Minicopa' giovanile), in Castiglia-La Mancia puntano a chiudere la stagione conquistando l'obbiettivo più importante: il ritorno sul tetto d'Europa.
** Valladolid - Ciudad Real 22-31 (12-12)
Cuatro Rayas Valladolid: Sierra; Tvedten (2 ,1 rig.), Krivocapic, Asier Antonio, Ávila, Víctor Alonso y Eduard Fernández (3), Óscar Perales (2), Gurbindo (8), Davor Cutura (2), Bilbija (5), Rambo, Alexis.
Renovalia Ciudad Real: Sterbik, Hombrados; Abalo (3), Lazarov (6, 1 rig.), Julen Aguinagalde (2), Cañellas (2), Jurkiewicz (1), Källman (6), Viran Morros (2), Dinart, Isaías Guardiola (5), Alberto Entrerríos (2), Davis (1), Shevelev (1).
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