I sette gironi di qualificazione agli Europei maschili di Serbia 2012 sono iniziati mercoledì e giovedì. Con molti risultati prevedibili ma pure qualche sorpresa. Il più interessante si è rivelato il gruppo 5, quello 'mancato' dall'Italia. E proprio la Lettonia che nello scorso Giugno aveva eliminato gli azzurri è andata vicina al colpaccio, facendo soffrire più del dovuto l'Islanda. I baltici partono bene (5-1) e costringono gli Islandesi a rincorrerli, per raggiungerli solo sul 10-10. I lettoni non mollano, rimangono in partita sino all'intervallo ed anche nella ripresa, prima che tre marcature consecutive degli scandinavi portino lo score dal 23-24 al 26-24, in pratica assicurando i due punti ai padroni di casa.
Lieto fine per gli islandesi, un po' meno per i tedeschi, che si salvano da un'inaspettata sconfitta l'Austria grazie ad una rete del loro capocannoniere Adrian Pfahl nel finale, ma devono comunque prematuramente lasciare un punto sul loro campo. La partenza a razzo degli ospiti, trascinati dalle parate di Nikola Marinovic e dalle reti di Viktor Szilagyi, sorprende la Germania, incredibilmente sotto per 8-14 a metà incontro. La reazione tedesca arriva nella ripresa, ma la rimonta non riesce del tutto.
Il gruppo 2 si dimostra, al debutto, meno 'girone di ferro' di quanto si pensasse: Croazia e Spagna fanno un sol boccone delle rispettive avversarie. La Romania resiste agli slavi per una ventina di minuti, poi getta la spugna ed il 16-11 del primo tempo già fa capire a chi sarebbero andati i due punti. Gli spagnoli non risentono assolutamente della mancanza del portiere Sterbik - anche perchè Hombrados fa il suo dovere - e passeggiano sulla malcapitata Lituania.
Vittorie prevedibili anche per Ungheria e Macedonia nel gruppo 1; la Bosnia tiene testa ai magiari per un tempo e parte della ripresa, ma poi Tamas Mocsai (sei goal) e soci prendono il largo e superano l'ostacolo balcanico. Le 'sette meraviglie' del solito Kire Lazarov fanno la loro parte nel successo, maturato nella prima frazione, dei macedoni sulla non irresistibile Estonia.
Una grande difesa, uno Slawomir Szmal all'altezza della sua fama e pure l'ampiezza di alternative in attacco, con quasi tutti i giocatori a segno, sono la chiave del trionfo della Polonia sull'Ucraina nel gruppo 3. La Slovenia segnata dalle improvvise dimissioni di coach Serdarusic, rimpiazzato da Boris Denic, riesce comunque ad ottenere l'agognata vittoria sul Portogallo in quel di Celje. Successo tutt'altro che agevole: dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, il 20-14 di inizio ripresa sembra togliere ogni speranza ai lusitani, che però si rendono protagonisti di una grande riscossa ed arrivano fino al 21-22; a quel punto Gajic e Jure Natek (nove reti a cranio) salgono nuovamente in cattedra e conducono la loro squadra al 'trionfo'.
Prove generali di Campionato del Mondo a Kristiansand, dove di fronte ad oltre quattromila spettatori la Svezia soffre parecchio, ma riesce a sopraffare il generoso Montenegro, che prima ribalta uno svantaggio di 11-14 sul finale della prima frazione, tanto da tornare negli spogliatoi sul più due (17-15), e poi mantiene la testa dell'incontro anche per lunghi tratti del secondo tempo, arrivando ai cinque minuti dalla sirena su un invidiabile 26-24. Purtroppo per loro, l'esperienza (e le reti) dei vari Ekberg e Källman hanno la meglio nel finale. Nessun grattacapo invece per la Slovacchia nell'altro match del gruppo 4. Israele è avversario fin troppo agevole per i fratelli Stranovsky ed i loro connazionali.
Altrettanto comodo il successo della Repubblica Ceca sui malcapitati greci nel gruppo 6. Filip Jicha timbra il cartellino mandando a referto otto reti, e la sua squadra può concludere il match in scioltezza. Fa il suo dovere anche la Norvegia che, pur senza entusiasmare eccessivamente, trova in Kjetil Strand (nove reti) nel sempre efficace Håvard Tvedten e nel giovane neo-acquisto del Valladolid spagnolo Christian Rambo (sei goal a testa) gli uomini giusti per scardinare la non proprio ferrea retroguardia dei Paesi Bassi.
Missione compiuta per una formazione scandinava anche nel gruppo 7. Mikkel Hansen va in doppia cifra nel tabellino-marcatori e la sua Danimarca, pur con qualche assenza di rilievo, abbatte senza patemi d'animo le difese della Bielorussia. Incontro già chiuso in pratica dopo mezz'ora, con la seconda parte che serve unicamente a sigillare il dominio dei ragazzi di coach Wilbek. Assai più complicata risulta invece vittoria della Russia, cui non bastano le dieci marcature del barcellonista Igropulo per assicurarsi una comoda passeggiata sui rivali Svizzeri. Al contrario, i nostri dirimpettai settentrionali sono sotto di appena una rete all'intervallo e, quando i giochi sembravano chiusi sul 35-30 a pochi minuti dal termine, mettono a segno quattro reti consecutive provocando brividi sulla schiena ai tifosi di Chekhov. Fortunatamente per i padroni di casa, una decisione arbitrale sull'ultimo attacco disponibile, che riconsegna la palla ai russi per un cambio irregolare degli elvetici, vanifica la rimonta e la dozzina di reti opera di Liniger e le nove di Schmid. La federazione svizzera ha annunciato un ricorso all'EHF, ma dubitiamo che ciò alla fine servirà a molto …
Il secondo turno dei gironi di qualificazione avrà luogo nel fine settimana (vedasi elenco di incontri ed orari in un post più sotto nella pagina).
PRIMO TURNO - RISULTATI
Gruppo 1
Macedonia - Estonia 30:25 (16:10) statistiche
Ungheria - Bosnia-Erzegovina 26:17 (10:9) statistiche
Gruppo 2
Spagna - Lituania 33:17 (17:5) statistiche
Croazia - Romania 34:22 (16:11) statistiche
Gruppo 3
Slovenia - Portogallo 34:31 (17:14) statistiche
Polonia - Ucraina 23:15 (11:7) statistiche
Gruppo 4
Slovacchia - Israele 38:24 (20:14) statistiche
Svezia - Montenegro 30:27 (15:17) statistiche
Gruppo 5
Germania – Austria 26:26 (8:14) statistiche
Islanda – Lettonia 28:26 (14:13) statistiche
Gruppo 6
Norvegia - Paesi Bassi 35:30 (17:15) statistiche
Repubblica Ceca - Grecia 32:20 (14:8) statistiche
Gruppo 7
Russia - Svizzera 36:34 (15:14) statistiche
Danimarca - Bielorussia 41:33 (20:13) statistiche
Lieto fine per gli islandesi, un po' meno per i tedeschi, che si salvano da un'inaspettata sconfitta l'Austria grazie ad una rete del loro capocannoniere Adrian Pfahl nel finale, ma devono comunque prematuramente lasciare un punto sul loro campo. La partenza a razzo degli ospiti, trascinati dalle parate di Nikola Marinovic e dalle reti di Viktor Szilagyi, sorprende la Germania, incredibilmente sotto per 8-14 a metà incontro. La reazione tedesca arriva nella ripresa, ma la rimonta non riesce del tutto.
Il gruppo 2 si dimostra, al debutto, meno 'girone di ferro' di quanto si pensasse: Croazia e Spagna fanno un sol boccone delle rispettive avversarie. La Romania resiste agli slavi per una ventina di minuti, poi getta la spugna ed il 16-11 del primo tempo già fa capire a chi sarebbero andati i due punti. Gli spagnoli non risentono assolutamente della mancanza del portiere Sterbik - anche perchè Hombrados fa il suo dovere - e passeggiano sulla malcapitata Lituania.
Vittorie prevedibili anche per Ungheria e Macedonia nel gruppo 1; la Bosnia tiene testa ai magiari per un tempo e parte della ripresa, ma poi Tamas Mocsai (sei goal) e soci prendono il largo e superano l'ostacolo balcanico. Le 'sette meraviglie' del solito Kire Lazarov fanno la loro parte nel successo, maturato nella prima frazione, dei macedoni sulla non irresistibile Estonia.
Una grande difesa, uno Slawomir Szmal all'altezza della sua fama e pure l'ampiezza di alternative in attacco, con quasi tutti i giocatori a segno, sono la chiave del trionfo della Polonia sull'Ucraina nel gruppo 3. La Slovenia segnata dalle improvvise dimissioni di coach Serdarusic, rimpiazzato da Boris Denic, riesce comunque ad ottenere l'agognata vittoria sul Portogallo in quel di Celje. Successo tutt'altro che agevole: dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, il 20-14 di inizio ripresa sembra togliere ogni speranza ai lusitani, che però si rendono protagonisti di una grande riscossa ed arrivano fino al 21-22; a quel punto Gajic e Jure Natek (nove reti a cranio) salgono nuovamente in cattedra e conducono la loro squadra al 'trionfo'.
Prove generali di Campionato del Mondo a Kristiansand, dove di fronte ad oltre quattromila spettatori la Svezia soffre parecchio, ma riesce a sopraffare il generoso Montenegro, che prima ribalta uno svantaggio di 11-14 sul finale della prima frazione, tanto da tornare negli spogliatoi sul più due (17-15), e poi mantiene la testa dell'incontro anche per lunghi tratti del secondo tempo, arrivando ai cinque minuti dalla sirena su un invidiabile 26-24. Purtroppo per loro, l'esperienza (e le reti) dei vari Ekberg e Källman hanno la meglio nel finale. Nessun grattacapo invece per la Slovacchia nell'altro match del gruppo 4. Israele è avversario fin troppo agevole per i fratelli Stranovsky ed i loro connazionali.
Altrettanto comodo il successo della Repubblica Ceca sui malcapitati greci nel gruppo 6. Filip Jicha timbra il cartellino mandando a referto otto reti, e la sua squadra può concludere il match in scioltezza. Fa il suo dovere anche la Norvegia che, pur senza entusiasmare eccessivamente, trova in Kjetil Strand (nove reti) nel sempre efficace Håvard Tvedten e nel giovane neo-acquisto del Valladolid spagnolo Christian Rambo (sei goal a testa) gli uomini giusti per scardinare la non proprio ferrea retroguardia dei Paesi Bassi.
Missione compiuta per una formazione scandinava anche nel gruppo 7. Mikkel Hansen va in doppia cifra nel tabellino-marcatori e la sua Danimarca, pur con qualche assenza di rilievo, abbatte senza patemi d'animo le difese della Bielorussia. Incontro già chiuso in pratica dopo mezz'ora, con la seconda parte che serve unicamente a sigillare il dominio dei ragazzi di coach Wilbek. Assai più complicata risulta invece vittoria della Russia, cui non bastano le dieci marcature del barcellonista Igropulo per assicurarsi una comoda passeggiata sui rivali Svizzeri. Al contrario, i nostri dirimpettai settentrionali sono sotto di appena una rete all'intervallo e, quando i giochi sembravano chiusi sul 35-30 a pochi minuti dal termine, mettono a segno quattro reti consecutive provocando brividi sulla schiena ai tifosi di Chekhov. Fortunatamente per i padroni di casa, una decisione arbitrale sull'ultimo attacco disponibile, che riconsegna la palla ai russi per un cambio irregolare degli elvetici, vanifica la rimonta e la dozzina di reti opera di Liniger e le nove di Schmid. La federazione svizzera ha annunciato un ricorso all'EHF, ma dubitiamo che ciò alla fine servirà a molto …
Il secondo turno dei gironi di qualificazione avrà luogo nel fine settimana (vedasi elenco di incontri ed orari in un post più sotto nella pagina).
PRIMO TURNO - RISULTATI
Gruppo 1
Macedonia - Estonia 30:25 (16:10) statistiche
Ungheria - Bosnia-Erzegovina 26:17 (10:9) statistiche
Gruppo 2
Spagna - Lituania 33:17 (17:5) statistiche
Croazia - Romania 34:22 (16:11) statistiche
Gruppo 3
Slovenia - Portogallo 34:31 (17:14) statistiche
Polonia - Ucraina 23:15 (11:7) statistiche
Gruppo 4
Slovacchia - Israele 38:24 (20:14) statistiche
Svezia - Montenegro 30:27 (15:17) statistiche
Gruppo 5
Germania – Austria 26:26 (8:14) statistiche
Islanda – Lettonia 28:26 (14:13) statistiche
Gruppo 6
Norvegia - Paesi Bassi 35:30 (17:15) statistiche
Repubblica Ceca - Grecia 32:20 (14:8) statistiche
Gruppo 7
Russia - Svizzera 36:34 (15:14) statistiche
Danimarca - Bielorussia 41:33 (20:13) statistiche