Il Cuatro Rayas Valladolid paga dazio al calendario nel primo anticipo della settima giornata di Champions League maschile. Nel senso che se dopo un'importante e dispendiosa partita di campionato devi subito affrontare un lungo viaggio, senza tempi di recupero, per poi vedertela contro una squadra più fresca e con più tempo a disposizione per preparare il match, poi è difficile che tu vinca. Ma addebitare il successo del Chekhovskie Medvedi esclusivamente a questi fattori sarebbe riduttivo ed ingeneroso verso i russi, che hanno disputato un buon incontro, ed in particolare al loro portiere Oleg Grams, bravo a chiudere ogni spazio di rimonta agli ospiti nel finale.
Portieri in realtà sugli scudi sin dalle prime battute, e difese efficaci che costringono le rispettive 'bocche da fuoco' a rifugiarsi in tiri da lontano. Il centrale Sergiy Shelmenko e lo spagnolo Óscar Perales sono i maggiori protagonisti di questa fase, che vede le due squadre ancora in parità (8-8) al ventesimo. Poi l'entrata di Filippov rende la manovra del Chekhovski più fluida e, combinata ad un ulteriore stretta della maglie in difesa, foriera di contropiedi finalizzati dagli estremi russi, favorisce il primo serio scatto dei padroni di casa, avanti 15-11 alla pausa.
Invece di reagire, il Valladolid si trova ancora più sotto nella ripresa. Merito soprattutto di Siarhei Harbok: le reti del terzino sinistro bielorusso - saranno ben dodici a fine partita - allargano ulteriormente il divario sino al 26-20 a nove minuti dalla fine. A quel punto il destino del match appare segnato, anche se un time-out chiesto da Juan Carlos Pastor da i suoi frutti: gli iberici piazzano un buon mini-break che li riporta a meno due (27-25) a quattro minuti dalla fine. Ma non vanno oltre: la rimonta si infrange contro Grams, e contro le stesse imprecisioni in attacco degli spagnoli negli ultimi momenti-chiave. Il Chekhovskie si aggiudica i due punti e vola al comando del gruppo C, a scapito dello stesso Cuatro Rayas.
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Portieri in realtà sugli scudi sin dalle prime battute, e difese efficaci che costringono le rispettive 'bocche da fuoco' a rifugiarsi in tiri da lontano. Il centrale Sergiy Shelmenko e lo spagnolo Óscar Perales sono i maggiori protagonisti di questa fase, che vede le due squadre ancora in parità (8-8) al ventesimo. Poi l'entrata di Filippov rende la manovra del Chekhovski più fluida e, combinata ad un ulteriore stretta della maglie in difesa, foriera di contropiedi finalizzati dagli estremi russi, favorisce il primo serio scatto dei padroni di casa, avanti 15-11 alla pausa.
Invece di reagire, il Valladolid si trova ancora più sotto nella ripresa. Merito soprattutto di Siarhei Harbok: le reti del terzino sinistro bielorusso - saranno ben dodici a fine partita - allargano ulteriormente il divario sino al 26-20 a nove minuti dalla fine. A quel punto il destino del match appare segnato, anche se un time-out chiesto da Juan Carlos Pastor da i suoi frutti: gli iberici piazzano un buon mini-break che li riporta a meno due (27-25) a quattro minuti dalla fine. Ma non vanno oltre: la rimonta si infrange contro Grams, e contro le stesse imprecisioni in attacco degli spagnoli negli ultimi momenti-chiave. Il Chekhovskie si aggiudica i due punti e vola al comando del gruppo C, a scapito dello stesso Cuatro Rayas.
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