La Francia c'è: Slovenia asfaltata e rispedita a casa per prima senza tanti complimenti. Le vice-campionesse mondiali evitano una figuraccia e rimangono in corsa trovando finalmente un successo dopo aver perso le ultime cinque gare disputate: 29-19 il punteggio finale per le ragazze di Olivier Krumbholz, che avevano dato la loro impronta alla gara sin dal primo tempo, vinto per 15-9.
Le reti di Marianna Signate (MVP delle sue), brava a rompere il ghiaccio ed a trovare la porta avversaria ben tre volte nei primi otto minuti (saranno sette a fine match), spianano la strada al trionfo delle Bleues, mai messo discussione nonostante un timido abbozzo di reazione da parte slovena nelle fasi iniziali del match. Fondamentale per chiudere i giochi già nella parte finale del tempo sarà comunque il poker di Nina Kamto Njitam. Un'omonima di quest'ultima, ovvero Nina Jericek, tra le poche 'veterane' della squadra slava, vincerà il premio per la Slovenia grazie ai suoi otto sigilli spediti dentro la porta avversaria. Soddisfacente a livello personale anche il numero di reti (una mezza dozzina in totale) messe a segno da Ana Gros. Prestazioni positive, ma troppo isolate e comunque inutili alle slovene nell'economia della partita, di fatto chiusa sul più dieci per la Francia ad una ventina di minuti dalla sirena.
Le nostre 'cuginette' transalpine evitano dunque una clamorosa eliminazione al primo turno, ma vanno alla fase seguente senza alcun punto in dote, e con ben poche speranze di arrivare in semifinale.
Le reti di Marianna Signate (MVP delle sue), brava a rompere il ghiaccio ed a trovare la porta avversaria ben tre volte nei primi otto minuti (saranno sette a fine match), spianano la strada al trionfo delle Bleues, mai messo discussione nonostante un timido abbozzo di reazione da parte slovena nelle fasi iniziali del match. Fondamentale per chiudere i giochi già nella parte finale del tempo sarà comunque il poker di Nina Kamto Njitam. Un'omonima di quest'ultima, ovvero Nina Jericek, tra le poche 'veterane' della squadra slava, vincerà il premio per la Slovenia grazie ai suoi otto sigilli spediti dentro la porta avversaria. Soddisfacente a livello personale anche il numero di reti (una mezza dozzina in totale) messe a segno da Ana Gros. Prestazioni positive, ma troppo isolate e comunque inutili alle slovene nell'economia della partita, di fatto chiusa sul più dieci per la Francia ad una ventina di minuti dalla sirena.
Le nostre 'cuginette' transalpine evitano dunque una clamorosa eliminazione al primo turno, ma vanno alla fase seguente senza alcun punto in dote, e con ben poche speranze di arrivare in semifinale.
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