La Romania, trascinata dalla solita Cristina Neagu (7 reti nel match, e già 100 incontri internazionali ad appena 22 anni) e da Oana Manea, supera agevolmente l'ostacolo croato, soffrendo solo in parte del primo tempo, terminato avanti per 14-12, per poi far tesoro della loro maggiore esperienza e qualità e dilagare fino al 31-22 del minuto sessanta. A poco serve la prova coriacea delle varie Kristina Franić, Lidija Horvat e Andrea Penezić, efficaci in particolare nella prima metà dell'incontro.
Però la Romania aggiunge un nuovo elemento di peso ad un'infermeria già abbastanza affollata: le urla di dolore del portiere Paula Ungureanu , che si infortuna gravemente nella ripresa, cadendo male dopo un salto nel tentativo di stoppare un'azione avversaria, e vede in pratica conclusa la propria avventura europea, rovinano la festa a Radu Voina ed alla sua compagine. La bionda atleta dell'Oltchim non aveva nemmeno la forza di sorridere a fine partita ...
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