Grit, Anja, Nora. Il contingente teutonico nella 'capitale dell'handball' dice la sua sulla finale di andata di Champions e su quello che le aspetta in Romania.
Ad eurohandball.com adesso fanno le cose in grande. Come se le interviste ai singoli protagonisti della finale di Champions League femminile non bastassero, si sono messi a parlare con tre giocatrici alla volta. Nella fattispecie il trio tutto germanico del Viborg HK: la stella Grit Jurack, il pivot-mastino-panzer Anja Althaus, e la meno conosciuta delle tre, il terzino destro Nora Reiche. Ecco pareri ed opinioni delle signore come sono apparsi sul sito ufficiale dell'European Handball Federation.
eurohandball.com: Un margine di sette reti è un buon punto di partenza. Qual'è il vostro punta di vista su tale risultato?
Grit Jurack: Avrebbero potuto essere dieci se solo fossimo state più concentrate negli ultimi cinque minuti. Ma abbiamo fatto un primo passo, ora il Vâlcea è quello sotto pressione.
Anja Althaus: sette gol rappresentano un margine abbastanza comodo, ma per quanto possa sembrare positivo tutti sanno che non c'è niente di definito; tra noi ed il trofeo rimangono ancora sessanta minuti. Nella pallamano moderna una differenza di sette reti può venire annullata molto rapidamente.
Nora Reiche: Sono d'accordo. Le finali hanno regole tutte loro, si può finire a perdere di dodici se non si sta attenti. Dovremo lottare per ottenere un'altra vittoria invece di adagiarsi sugli allori.
Grit Jurack
(dal sito ufficiale del Viborg HK)
eurohandball.com: Quali sono le ragioni dietro al vostro netto successo nella prima partita?
Grit Jurack: La difesa si è dimostrata forte, e questo ci ha consentito di segnare molte facili reti in contropiede. Siamo anche riuscite a tenere la giocatrice maggiormente di spicco del Valcea, Cristina Neagu, fuori dal match.
Anja Althaus: Per me la partita è cominciata in modo del tutto strano, avendo ricevuto un due minuti dopo appena 93 secondi. Ma poi le cose sono andate bene dal mio punto di vista. Come ha detto Grit abbiamo avuto una difesa straordinaria, con uno straordinario portiere come Katrine Lunde-Haraldsen. E' stata una grande prestazione da parte di tutta la squadra.
Nora Reiche: Abbiamo dimostrato di poter battere un grande avversario come il Valcea, e questo mi rende fiduciosa (in vista del ritorno).
Anja Althaus
qualche pettinatura fa
(dal sito ufficiale del Viborg HK)
eurohandball.com: La partita di ritorno si giocherà sabato a Bucarest in un palazzetto completamente pieno. Che cosa vi aspettate?
Nore Reiche: Che loro preparino un'atmosfera infernale. Già ad Herning i 200 spettatori rumeni hanno fatto un bel po' di rumore ed hanno creato un grande ambiente.
Anja Althaus: ... ma li abbiamo messi a tacere nel secondo tempo.
Nora Reiche: Un'atmosfera da brividi ci può motivare parecchio. Tutti i componenti della nostra squadra vogliono vincere questo importante titolo. Soprattutto io, che non l'ho ancora vinto.
Grit Jurack: Sono curiosa di vedere come reagirà il Vâlcea. Non hanno mai giocato prima nel palazzetto di Bucarest, alla presenza di una pubblico tanto numeroso. Forse questo le renderà nervose.
Nora Reiche
(dal sito ufficiale del Viborg HK)
eurohandball.com: Quali sono i vostri programmi per il dopo-partita?
Anja Althaus: Se si riferisce a party o cose del genere, non ci abbiamo ancora pensato. Prima di tutto dobbiamo giocare quei sessanta minuti, e poi si vedrà.
Ad eurohandball.com adesso fanno le cose in grande. Come se le interviste ai singoli protagonisti della finale di Champions League femminile non bastassero, si sono messi a parlare con tre giocatrici alla volta. Nella fattispecie il trio tutto germanico del Viborg HK: la stella Grit Jurack, il pivot-mastino-panzer Anja Althaus, e la meno conosciuta delle tre, il terzino destro Nora Reiche. Ecco pareri ed opinioni delle signore come sono apparsi sul sito ufficiale dell'European Handball Federation.
eurohandball.com: Un margine di sette reti è un buon punto di partenza. Qual'è il vostro punta di vista su tale risultato?
Grit Jurack: Avrebbero potuto essere dieci se solo fossimo state più concentrate negli ultimi cinque minuti. Ma abbiamo fatto un primo passo, ora il Vâlcea è quello sotto pressione.
Anja Althaus: sette gol rappresentano un margine abbastanza comodo, ma per quanto possa sembrare positivo tutti sanno che non c'è niente di definito; tra noi ed il trofeo rimangono ancora sessanta minuti. Nella pallamano moderna una differenza di sette reti può venire annullata molto rapidamente.
Nora Reiche: Sono d'accordo. Le finali hanno regole tutte loro, si può finire a perdere di dodici se non si sta attenti. Dovremo lottare per ottenere un'altra vittoria invece di adagiarsi sugli allori.
(dal sito ufficiale del Viborg HK)
eurohandball.com: Quali sono le ragioni dietro al vostro netto successo nella prima partita?
Grit Jurack: La difesa si è dimostrata forte, e questo ci ha consentito di segnare molte facili reti in contropiede. Siamo anche riuscite a tenere la giocatrice maggiormente di spicco del Valcea, Cristina Neagu, fuori dal match.
Anja Althaus: Per me la partita è cominciata in modo del tutto strano, avendo ricevuto un due minuti dopo appena 93 secondi. Ma poi le cose sono andate bene dal mio punto di vista. Come ha detto Grit abbiamo avuto una difesa straordinaria, con uno straordinario portiere come Katrine Lunde-Haraldsen. E' stata una grande prestazione da parte di tutta la squadra.
Nora Reiche: Abbiamo dimostrato di poter battere un grande avversario come il Valcea, e questo mi rende fiduciosa (in vista del ritorno).
qualche pettinatura fa
(dal sito ufficiale del Viborg HK)
eurohandball.com: La partita di ritorno si giocherà sabato a Bucarest in un palazzetto completamente pieno. Che cosa vi aspettate?
Nore Reiche: Che loro preparino un'atmosfera infernale. Già ad Herning i 200 spettatori rumeni hanno fatto un bel po' di rumore ed hanno creato un grande ambiente.
Anja Althaus: ... ma li abbiamo messi a tacere nel secondo tempo.
Nora Reiche: Un'atmosfera da brividi ci può motivare parecchio. Tutti i componenti della nostra squadra vogliono vincere questo importante titolo. Soprattutto io, che non l'ho ancora vinto.
Grit Jurack: Sono curiosa di vedere come reagirà il Vâlcea. Non hanno mai giocato prima nel palazzetto di Bucarest, alla presenza di una pubblico tanto numeroso. Forse questo le renderà nervose.
(dal sito ufficiale del Viborg HK)
eurohandball.com: Quali sono i vostri programmi per il dopo-partita?
Anja Althaus: Se si riferisce a party o cose del genere, non ci abbiamo ancora pensato. Prima di tutto dobbiamo giocare quei sessanta minuti, e poi si vedrà.
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