martedì 11 maggio 2010

Oltchim Vâlcea-Viborg HK. Parla Narcisa Lecuşanu.

La veterana dell'Oltchim e della nazionale di Bucarest riconosce la brutta partita giocata dalla sua compagine ad Herning, ma non getta la spugna prima del ritorno.

Le interviste alle stelle della finale di Champions League femminile proseguono. Questa volta al sito dell'EHF sono andati a sentire il parere di Narcisa Lecuşanu, trentatreenne terzino sinistro dell'Oltchim Râmnicu Vâlcea sconfitto pesantemente in Danimarca nel primo round, ma decisa a non gettare la spugna. E perchè mai dovrebbe farlo, dato che ci sono ancora sessanta minuti da giocare, in una 'atmosfera' che sugli spalti sarà tutta dalla parte delle romene.

eurohandball.com: Come ha visto la prima partita?
Narcisa Lecuşanu: Non siamo mai riuscite ad imporre il nostro gioco abituale. Di solito siamo una buona squadra, ma questa volta non se ne è accorto nessuno, in quanto non abbiamo potuto giocare come sappiamo.

eurohandball.com: Durante il primo quarto d'ora sembravate avere il controllo del match. Perché non siete state in grado di continuare (in quel modo) ?
Narcisa Lecuşanu: Le partite di pallamano durano 60 minuti, ma a quanto pare ce lo siamo dimenticato. I nostri sforzi non sono stati sufficienti, ed in particolare non siamo state abbastanza veloci a tornare in difesa. Questo si è tradotto in molte reti in contropiede da parte del Viborg, che ci hanno reso le cose molto difficili. Non si può giocare in quel modo contro un avversario come il Viborg.

eurohandball.com: Sarete in grado di ribaltare lo svantaggio di sette goal al ritorno?
Narcisa Lecuşanu: Non lo so, ma per lo meno c'è un'altra partita da giocare, e dobbiamo sfruttare al massimo questa opportunità. Abbiamo ancora una chance. Piccola, ma in quel match dovremo dare tutto. Non so se riusciremo ad annullare così tante reti di margine, ma almeno spero che saremo in grado di fare una buona partita. Per il resto, si vedrà.

eurohandball.com: In occasione della seconda partita di finale vi trasferirete dal vostro abituale terreno di gioco fino a Bucarest. Cosa pensa potrà significare questo per voi?
Narcisa Lecuşanu: Non ne sono sicura, ma mi auguro che da parte del pubblico avremo lo stesso sostegno a cui siamo abituate quando giochiamo a Vâlcea. Comunque il minimo che possiamo fare è tirare fuori una buona prestazione. Questa è la finale di Champions League dopo tutto, e noi ovviamente faremo del nostro meglio per tentare una grande impresa.

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