martedì 4 maggio 2010

Champions League Femminile: Romania tra entusiasmo e ... fin troppo entusiasmo.

L'entusiasmo é alle stelle, il sostegno dell'intero paese all'Oltchim pare incondizionato. Ma tra biglietti esauriti e pressione sulla squadra, la medaglia ha pure qualche rovescio.

Sul sito ufficiale dell'Oltchim Ramnicu Vâlcea é presente oggi un comunicato che ci appare assai indicativo del clima che si sta vivendo non solo in Oltenia, ma probabilmente in tutta la Romania, attorno ad una finale dalla portata storica. Riportiamo nella versione originale:

Întrucât cerinţa de bilete pentru returul finalei Ligii Campionilor ce va avea loc în Sala Polivalentă din Bucureşti în data de 15 mai 2010 a depăşit cu mult estimările făcute, fiind de aproape 3 ori mai mare decât capacitatea sălii, aducem la cunoştinţa celor interesaţi că suntem în imposibilitatea practică de a mai vinde bilete pentru acest joc la casele de bilete de la Sala Sporturilor TRAIAN din Rm.Vâlcea, precum şi de la Sala Polivalentă din Bucureşti.

Facem apel la înţelegere din partea tuturor celor care vor fi nemulţumiţi datorită acestei situaţii, situaţie generată de lipsa unei săli corespunzătoare pentru un astfel de eveniment major al sportului românesc.

Totodată, în numele conducerii clubului, ne cerem scuze pentru această situaţie, precum şi pentru unele lipsuri înregistrate în organizarea acestui joc amplificate de faptul că acesta nu se poate desfăşura la Rm.Vâlcea.



Nonostante la limitata conoscenza delle lingua romena da parte di chi scrive (di chi scrive questo post, non il comunicato stampa dell'Oltchim :D ), alcuni punti sembrano chiari:

A. I biglietti per l'incontro di ritorno del 15 Maggio sono andati non esauriti, ma STRA-esauriti in un attimo, poiché le richieste superavano il TRIPLO della capacità della Sala Polivalentă di Bucarest (che non è certo piccola), scelta al posto della Sala Traian, tana abituale dell'Oltchim, in quanto già si intuiva l'entusiasmo con cui sarebbe stata accolta la finale. Entusiasmo forse persino sottovalutato, visto come poi si è dovuto far fronte ad un numero enorme di richieste.

B. La dirigenza della squadra fa appello all'intelligenza dei tifosi perché comprendano che la situazione non si è creata per loro diretta responsabilità, ma per quello che viene più o meno definita come la mancanza di luogo adatto ad ospitare un evento di tale portata in Romania.

C. La dirigenza si scusa con i tifosi per la situazione creatasi e per tutti i problemi derivanti dal fatto che la finale non si possa disputare a Ramnicu Vâlcea.

Una medaglia a due facce, insomma. Se da una parte ci sono innegabili problemi logistici ed organizzativi, con alcuni tifosi di Vâlcea e dintorni che avrebbero preferito una finale giocata nel loro palazzetto, senza l'obbligo di trasferirsi in massa nella capitale, e più in generale molte persone deluse per l'impossibilità di accaparrarsi un biglietto, dall'altra non si può far finta di non vedere che le difficoltà in questione sono il prodotto di un entusiasmo forse senza pari nella storia della pallamano romena, per quanto il pubblico in quel paese non abbia mai fatto mancare il sostegno alle sue formazioni (il caldissimo ambiente della recente semifinale di Coppa Coppe tra Steaua e Granollers ne è stata ulteriore dimostrazione). Nella sfida contro il Viborg le ragazze di Radu Voina avranno con loro non solo i tanti fans abituali di pallamano, ma tutta la nazione.

Insomma, la dirigenza dell'Oltchim avrà pure le sue responsabilità / i suoi meriti nella scelta di Bucarest come sede della finale, ma (ora) pare rendersi perfettamente conto dell'enorme pressione intorno all'evento, e reagisce di conseguenza, con comunicati come questo che, per quanto possano sembrare 'obbligatori' in una tale situazione, sono anche indice di grande rispetto verso i propri sostenitori.

Una cosa è certa: in Romania il Viborg troverà un bell'ambientino ad attenderle. Le talentuose giocatrici della multinazionale danese (tra cui la romena Cristina Varzaru) dovranno dimostrare tutta la loro capacità di resistere alla pressione del pubblico. Come a Győr un anno fa, forse ben più che a Győr un anno fa ...

Al tempo stesso, la forte pressione di media e tifosi e le loro aspettative potrebbero rivelarsi un boomerang, a livello piscologico, per Voina e la sua squadra, alla prima finale di Champions di sempre. Proprio la tenuta mentale è stato un grave difetto che più di una volta ha impedito a club e nazionali romene di esprimersi al massimo e raccogliere risultati importanti ma di certo alla loro portata. Adesso hanno di fronte un autentico esame di maturità, vedremo se saranno in grado di superarlo.

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