Sorpresa nella Copa Asobal, di scena tra Mercoledì e Giovedì al Palacio de Deportes di León. Niente finale annunciata fra Barcelona Intersport ed Atlético Madrid: a contendere il trofeo ai blaugrana, stasera alle ore 21:00 (probabile diretta web su laola1.tv), saranno i padroni di casa del Reale Ademar, in una riedizione dei tornei 1998 e 2008, entrambi vinti dai leonesi. I madrileni fanno invece la loro 'brava' parte nella serata disastrosa del club (culminata con l'eliminazione dalla Coppa del Re di calcio) e cedono per 28-27 agli uomini di Isidoro Martínez, nonostante la solita dose di reti assicurata da Kiril Lazarov.
Sfida spettacolare di fronte a un pubblico da grandi occasioni, con un ritmo altissimo fin dalle prime battute. Errori e relativi contropiedi da una parte e dall'altra, ma Venlo Losert e J.J. Hombrados fanno il loro dovere ed impediscono al rispettivo avversario di prendere alcun margine significativo.
Poi, a prescindere dall'apparente efficacia della 6-0 difensiva locale, i biancorossi tentano la fuga (9-6 al ventesimo) grazie soprattutto ad Alberto Entrerríos, ed ai due minuti rifilati a Stranovsky. La reazione dell'Ademar, firmata dal pivot Rafa Baena, capocannoniere dello scorso campionato, e da Carlos Ruesga, non si fa attendere, ed alla pausa è tutto come prima: 13-13.
Al ritorno in campo, è un Reale-show, a dispetto dell'entrata di Didier Dinart, in panca nel primo tempo. Entrerríos e più in generale l'attacco dell'Atlético vengono disinnescati, e finiscono per commettere qualche errore di troppo in fase offensiva. Con i locali subito a punirli. Ne esce un sorprendente parziale di 7-1, ed un massimo vantaggio di sei reti (24-18) intorno a metà tempo, firmato in particolare da Martin Stranovsky, Denis Krivochlykov ed ancora Ruesga.
Game over? Non se di mezzo c'è la truppa di coach Talant, e personaggi come Roberto García Parrondo, pedina-chiave, in difesa come al contrattacco, della 'remontada' atletica, che riporta i madrileni addirittura avanti (26-25), e poi le squadre di nuovo in parità (27 a testa) quando rimangono solo due giri d'orologio. Stavolta però a Dujshebaev, forse un po' esagerato con il suo turnover, va male: l'unica rete degli ultimi 120 secondi la timbra Antonio García Robledo, che regala al pubblico di casa un'enorme gioia, negando all'ex-Ciudad Real l'opportunità di vincere il suo secondo titolo dopo il trasferimento nella capitale.
Pronostico rispettato nella prima semifinale, con il Barça di un grande Raúl Entrerríos, ex di turno infallibile dai sei come dai nove metri, che prevale sul Cuatro Rayas Valladolid del sottoutilizzato Tin Tokic. Lo score della sirena (32-26) può far credere ad una passeggiata, ma così non è stato: i catalani si sono dovuti sudare la vittoria, contro un avversario coriaceo che ha saputo reagire ad un inizio sfavorevole: Gurbindo e Jolí trascinano i castigliani alla rimonta dopo il prima scatto (5-2 dopo sei minuti) barcellonista.
All'equatore del primo tempo il tabellone segna otto pari, ma falli in attacco e palle perse offrono all'Intersport il nuovo break su un piatto d'argento. Tanto che si va alla pausa sul 18-14, con un botta e risposta fra Rutenka e Krivokapic nei minuti finali del periodo.
Gap spazzato via in un battibaleno nella ripresa: quattro reti di fila (due ad opera di Nikcevic) degli uomini di Juan Carlos Pastor, e la sua controparte Xavi Pascual si vede obbligata a chiamare time-out. I cambi del mister catalano non sortiscono gli effetti desiderati, e dall'altra parte ancora un immenso Gurbindo risponde colpo su colpo, mantenendo un equilibrio che si romperà davvero solo nell'ultima tranche di gara, quando la panchina lunga a disposizione di Pascual farà la differenza, e pure Laszlo Nagy ci metterà lo zampino, mentre il Valladolid rimarrà a secco per circa sette minuti.
XXII COPA ASOBAL - SEMIFINALI
** Barcellona Intersport - Cuatro Rayas Valladolid 32-26 (18-14)
Statistiche 1 (pdf)
Statistiche 2 (pdf)
Play by play (pdf)
** Reale Ademar León - BM. Atlético de Madrid 28-27 (13-13)
Statistiche 1 (pdf)
Statistiche 2 (pdf)
Play by play (pdf)
FINALE - Giovedì 22 Dicembre, h. 21:00
** Reale Ademar León - F.C. Barcelona Intersport
Sfida spettacolare di fronte a un pubblico da grandi occasioni, con un ritmo altissimo fin dalle prime battute. Errori e relativi contropiedi da una parte e dall'altra, ma Venlo Losert e J.J. Hombrados fanno il loro dovere ed impediscono al rispettivo avversario di prendere alcun margine significativo.
Poi, a prescindere dall'apparente efficacia della 6-0 difensiva locale, i biancorossi tentano la fuga (9-6 al ventesimo) grazie soprattutto ad Alberto Entrerríos, ed ai due minuti rifilati a Stranovsky. La reazione dell'Ademar, firmata dal pivot Rafa Baena, capocannoniere dello scorso campionato, e da Carlos Ruesga, non si fa attendere, ed alla pausa è tutto come prima: 13-13.
Al ritorno in campo, è un Reale-show, a dispetto dell'entrata di Didier Dinart, in panca nel primo tempo. Entrerríos e più in generale l'attacco dell'Atlético vengono disinnescati, e finiscono per commettere qualche errore di troppo in fase offensiva. Con i locali subito a punirli. Ne esce un sorprendente parziale di 7-1, ed un massimo vantaggio di sei reti (24-18) intorno a metà tempo, firmato in particolare da Martin Stranovsky, Denis Krivochlykov ed ancora Ruesga.
Game over? Non se di mezzo c'è la truppa di coach Talant, e personaggi come Roberto García Parrondo, pedina-chiave, in difesa come al contrattacco, della 'remontada' atletica, che riporta i madrileni addirittura avanti (26-25), e poi le squadre di nuovo in parità (27 a testa) quando rimangono solo due giri d'orologio. Stavolta però a Dujshebaev, forse un po' esagerato con il suo turnover, va male: l'unica rete degli ultimi 120 secondi la timbra Antonio García Robledo, che regala al pubblico di casa un'enorme gioia, negando all'ex-Ciudad Real l'opportunità di vincere il suo secondo titolo dopo il trasferimento nella capitale.
Pronostico rispettato nella prima semifinale, con il Barça di un grande Raúl Entrerríos, ex di turno infallibile dai sei come dai nove metri, che prevale sul Cuatro Rayas Valladolid del sottoutilizzato Tin Tokic. Lo score della sirena (32-26) può far credere ad una passeggiata, ma così non è stato: i catalani si sono dovuti sudare la vittoria, contro un avversario coriaceo che ha saputo reagire ad un inizio sfavorevole: Gurbindo e Jolí trascinano i castigliani alla rimonta dopo il prima scatto (5-2 dopo sei minuti) barcellonista.
All'equatore del primo tempo il tabellone segna otto pari, ma falli in attacco e palle perse offrono all'Intersport il nuovo break su un piatto d'argento. Tanto che si va alla pausa sul 18-14, con un botta e risposta fra Rutenka e Krivokapic nei minuti finali del periodo.
Gap spazzato via in un battibaleno nella ripresa: quattro reti di fila (due ad opera di Nikcevic) degli uomini di Juan Carlos Pastor, e la sua controparte Xavi Pascual si vede obbligata a chiamare time-out. I cambi del mister catalano non sortiscono gli effetti desiderati, e dall'altra parte ancora un immenso Gurbindo risponde colpo su colpo, mantenendo un equilibrio che si romperà davvero solo nell'ultima tranche di gara, quando la panchina lunga a disposizione di Pascual farà la differenza, e pure Laszlo Nagy ci metterà lo zampino, mentre il Valladolid rimarrà a secco per circa sette minuti.
XXII COPA ASOBAL - SEMIFINALI
** Barcellona Intersport - Cuatro Rayas Valladolid 32-26 (18-14)
Statistiche 1 (pdf)
Statistiche 2 (pdf)
Play by play (pdf)
** Reale Ademar León - BM. Atlético de Madrid 28-27 (13-13)
Statistiche 1 (pdf)
Statistiche 2 (pdf)
Play by play (pdf)
FINALE - Giovedì 22 Dicembre, h. 21:00
** Reale Ademar León - F.C. Barcelona Intersport
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