giovedì 15 dicembre 2011

Mondiali Femminili Pallamano 2011. Nella sfida latina è la Spagna a far 'fiesta'.

Alla 'festa latina' di Sao Paulo si brinda a sangría. Spagna e Brasile danno vita ad una battaglia epica, intensa, frenetica; alla fine la spunta la Roja, che prevale di un punto sulle verde-oro. Si parte con un uragano di reti da una parte e dall'altra: venti in tutto solo nel primo quarto d'ora di gioco! Le spagnole volano sul 4-0 dopo il fischio d'inizio, ma la Seleçao non tarda a reagire e prova anche a mettere la testa avanti. Si va alla pausa sul 19-17 per la Spagna, uno score elevato anche per un incontro maschile ...

Nella seconda parte i goal latitano (saranno appena diciassette in totale), ma le emozioni assolutamente no. Il Brasile torna avanti sul 21-20, poi ci si alterna al comando fino al +2 firmato Marta Mangue, ed immediatamente annullato dalle padrone di casa. Sarà Eli Pinedo a regalare il trionfo alle sue grazie ad un contrattacco vincente a 15 secondi dal termine, mentre il tiro franco del Brasile (con appena quattro giocatrici in campo) a tempo scaduto si infrange sulla barriera avversaria, e così fanno le speranze della Torçida. Le ragazze di Martin Soubak escono comunque a testa alta, fra gli applausi dei loro tifosi, mentre la Spagna torna in semifinale due anni dopo, con la speranza di migliorare il quarto posto di Nanjing.

Ma vediamo come il sito web della Real Federación Española de Balonmano ha celebrato il trionfo delle proprie chicas. Il titolo, un '¡Maracanazo!' che ricorda la grande impresa dell'Uruguay al Maracanà di Rio nella finale dei Mondiali di Calcio del 1950, è già tutto un programma ...

¡Maracanazo!

La nostra nazionale ha sconfitto il Brasile (27:26, 19:17 all'intervallo) nei quarti di finale del Campionato del Mondo 2011, ottenendo il passaggio al turno successivo e anche il diritto di organizzare il torneo di qualificazione per le Olimpiadi del 2012.

La partenza del match è stata eccezionale per la nostra formazione, che ha subito conseguito un parziale micidiale (6:1) e ridotto notevolmente la pressione del pubblico di casa. Tuttavia le brasiliane sono state capaci di reagire con vigore al colpo iniziale, specie per mano di Fachinello, letale nel primo tempo. L'equilibrio era assoluto, con vantaggi minimi per entrambe le squadre, molto precise nelle loro azioni offensive. Al riposo, due reti di vantaggio per le spagnole: 19-17 sigillato da una grande azione di Carmen Martín.

Nel secondo tempo, l'intensità difensiva delle brasiliane è cresciuta, permettendo loro di annullare lo svantaggio e portarsi avanti sul tabellone, per la felicità dei tifosi sugli spalti. Tuttavia la nazionale ha sfoggiato una dedizione a prova di bomba, con l'impegno ed il coraggio di una geniale Nerea Pena, con Marta Mangue a dirigere la squadra nonostante tutti i problemi fisici che aveva accumulato, e specialmente con Eli Pinedo, eroina della formazione spagnola in quanto ha messo a segno il goal indimenticabile che ci ha permesso di sconfiggere la squadra locale.

A fine partita l'allenatore Jorge Dueñas ha affermato che 'la nostra vittoria è stata una emorragia di soddisfazione; il Brasile non aveva mai perso nessuna partita, ufficiale o amichevole che fosse; mantenere la giusta tensione e concentrazione è stato fondamentale (per la nostra vittoria)'.

Riguardo al primo tempo, Dueñas ha ammesso che 'non è stato positivo, per colpa di alcune distrazioni nella fase difensiva, anche se quando il Brasile è andato in vantaggio abbiamo risposto con percentuali offensive molto più alte del solito'. Ha inoltre sottolineato come sia stato utile 'evitare che il Brasile acquisisse un vantaggio importante, perché con il passare dei minuti l'equilibrio del match ha pesato molto su di loro'.

L'allenatore di Bilbao ha dichiarato che questa impresa fa giustizia della 'sofferenza patita dalle giocatrici nel corso dell'ultimo anno in quanto sapevano che il destino era stato ingiusto con loro nel 2010 in Danimarca. Ma si era trattato solo di un piccolo incidente in un grande percorso'.

Dueñas ha infine confessato che questa volta la Spagna vuole di più, che non si accontenta di finire al quarto posto, ma punta a vincere la prossima partita e terminare in zona medaglie.

Manca ancora una conferma ufficiale da parte dell'IHF, ma Norvegia e Spagna dovrebbero giocare Venerdì sera alle ore 23:00, con in palio un posto nella finalissima di Domenica.

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