Barcellona Intersport e Atlético de Madrid riprendono il loro duello, a distanza. Entrambe le squadre vincono infatti i rispettivi anticipi della 14a Giornata di campionato.
I catalani fanno quattordici (vittorie di fila nell'attuale torneo domestico) sbarazzandosi del Reale Ademar León terzo in classifica con un perentorio 38-31. Partenza rapida del Barça con un Siarehi Rutenka contundente (4-1, min. 5), ma arriva la reazione ospite per mano di Antonio García, Adrien Di Panda e soprattutto Martin Stranovsky, che danno ai leonesi il vantaggio sul 5-6 (minuto 11).
Poi entrano in scena il 'solito' Danijel Šarić e Daniel Sarmiento, autore forse della sua miglior gara da quando è arrivato a Barcellona. Il primo con le sue parate, il secondo accelerando il ritmo dell'incontro, permettono ai blaugrana di tornare avanti, anche se un opportuno time out di Isidoro Martínez evita il tracollo. Si arriva alla pausa sul 15-13, con Saric-inesca a parare un sette metri importante a Denis Krivochlykov ed Aguirrezabalaga a metterci lo zampino coi suoi goal.
Nella seconda parte il Barça serra le fila in difesa, e di conseguenza, complice qualche pasticcio di troppo nella fase offensiva rivale, guadagna molte più chances in contropiede, spesso e volentieri finalizzate. Si passa così dal 19-17 del minuto 34 al 30-22 del 48°. Sarmiento al centro, autore di SETTE reti solo nella ripresa (che vanno sommate alla doppietta del primo tempo) più Juanín García e Víctor Tomás all'ala fanno strage nella porta ospite, e sei minuti più tardi il 35-26 del tabellone toglie ogni residuo dubbio, se mai ne rimanessero.
Intanto Saric-inesca viene sostituito da Johan Sjöstrand e si becca la meritatissima standing ovation del pubblico del Palau. Totalmente diversa invece la prova dell'ex Venio Losert in versione gruviera: il croato ne prende 23 solo nella ripresa (la media della fino stavolta ottima retroguardia dell'Ademar era di 24.6 reti incassate a partita). A parziale consolazione, il numero record di marcature ottenute dai castigliani: il Barça mai aveva subito più di trenta reti in un match dell'attuale Liga.
* F.C. Barcelona - Reale Ademar 38-31 (15-13)
F.C. BARCELONA INTERSPORT: Sarić, Sjöstrand; Víctor Tomás (6), Nagy (3), Sorhaindo (0), Raúl Entrerríos (3), Rutenka (6, 2 rig.), Juanín (5), Jernemyr (0), Aguirrezabalaga (4), Igropulo (1), Sarmiento (9), Noddesbo (1).
REALE ADEMAR LEON: Losert, Álamo; Krivoshlykov (3, 2 rig.), Di Panda (6) Carou (0), Juan Andreu (2), Antonio García (5, 1p.) Stranovsky (7, 2 rig.), Cutura (1), Ruesga (2), Baena (1), Borges (2) Alvaro Ferrer (0), González (2)
Vittoria simile nel punteggio quella dell'Atlético de Madrid, che si rialza dopo lo scivolone del Clásico e sconfigge l'Amaya Sport San Antonio Pamplona con il punteggio di 37-31. Vittoria forse più tribolata di qunto dica lo score finale, con i biancorossi che ad inizio gara mostrano ancora i segni del K.O. di sabato e si trovano obbligati a rincorrere. L'assenza causa turnover di Didier Dinart rende la difesa locale più vulnerabile, e i navarri ne approfittano, specialmente Niko Mindegía e Víctor Álvarez; la tripletta di quest'ultimo spedisce l'Amaya Sport sul 13-10 dopo una ventina di minuti.
A quel punto l'ex Ciudad Real riesce finalmente a cambiare l'inerzia del match e, tra parate di José Javier Hombrados, oggi preferito a Sterbik, e finalizzazioni dei vari Guardiola, Kiril Lazarov e Roberto García Parrondo ribalta il risultato: alla pausa lunga é 18-16 per l'Atlético.
Al ritorno in campo gli uomini di Dushebajev sembrano maggiormente ispirati in difesa, mentre Hombrados prosegue la sua opera fra i pali. I contropiedi che ne derivano portano lo score sul 24-19. Ma anche per colpa degli errori (che non cancellano comunque i sei goal messi a referto) del pivot Edu Fernández, recentemente di rientro da un infortunio, la squadra di casa non riesce a chiudere del tutto la partita, almeno fino a quando non ci pensa la macchina da goal danese Nikolaj Markussen, a segno ben sei volte nell'ultima frazione di gioco.
* Atlético Madrid - Amaya Sport San Antonio 37-31 (18-16)
ATLÉTICO MADRID: Hombrados, Sterbik; Abalo (5), Isaías Guardiola (5), Jurkiewicz (2), Davis (0), Markussen (6), Chema Rodríguez (1), Roberto García Parrondo (3), Lazarov (2), Cañellas (1, 1 rig.), Alberto Entrerríos (5), Kallman (1), Edu Fernández (6).
AMAYA SPORT: Lucau, Ristanovic; Aguirrezabalaga (1), Luis F. Jiménez (4), Mindegía (3), Sevaljevic (5), Crowley (1), Gedeón Guardiola (5), David Jiménez (4), Peciña (1), Meoki (2), Víctor Álvarez (5, 2 rig.), Sluijters (0), Curkovic (0).
I catalani fanno quattordici (vittorie di fila nell'attuale torneo domestico) sbarazzandosi del Reale Ademar León terzo in classifica con un perentorio 38-31. Partenza rapida del Barça con un Siarehi Rutenka contundente (4-1, min. 5), ma arriva la reazione ospite per mano di Antonio García, Adrien Di Panda e soprattutto Martin Stranovsky, che danno ai leonesi il vantaggio sul 5-6 (minuto 11).
Poi entrano in scena il 'solito' Danijel Šarić e Daniel Sarmiento, autore forse della sua miglior gara da quando è arrivato a Barcellona. Il primo con le sue parate, il secondo accelerando il ritmo dell'incontro, permettono ai blaugrana di tornare avanti, anche se un opportuno time out di Isidoro Martínez evita il tracollo. Si arriva alla pausa sul 15-13, con Saric-inesca a parare un sette metri importante a Denis Krivochlykov ed Aguirrezabalaga a metterci lo zampino coi suoi goal.
Nella seconda parte il Barça serra le fila in difesa, e di conseguenza, complice qualche pasticcio di troppo nella fase offensiva rivale, guadagna molte più chances in contropiede, spesso e volentieri finalizzate. Si passa così dal 19-17 del minuto 34 al 30-22 del 48°. Sarmiento al centro, autore di SETTE reti solo nella ripresa (che vanno sommate alla doppietta del primo tempo) più Juanín García e Víctor Tomás all'ala fanno strage nella porta ospite, e sei minuti più tardi il 35-26 del tabellone toglie ogni residuo dubbio, se mai ne rimanessero.
Intanto Saric-inesca viene sostituito da Johan Sjöstrand e si becca la meritatissima standing ovation del pubblico del Palau. Totalmente diversa invece la prova dell'ex Venio Losert in versione gruviera: il croato ne prende 23 solo nella ripresa (la media della fino stavolta ottima retroguardia dell'Ademar era di 24.6 reti incassate a partita). A parziale consolazione, il numero record di marcature ottenute dai castigliani: il Barça mai aveva subito più di trenta reti in un match dell'attuale Liga.
* F.C. Barcelona - Reale Ademar 38-31 (15-13)
F.C. BARCELONA INTERSPORT: Sarić, Sjöstrand; Víctor Tomás (6), Nagy (3), Sorhaindo (0), Raúl Entrerríos (3), Rutenka (6, 2 rig.), Juanín (5), Jernemyr (0), Aguirrezabalaga (4), Igropulo (1), Sarmiento (9), Noddesbo (1).
REALE ADEMAR LEON: Losert, Álamo; Krivoshlykov (3, 2 rig.), Di Panda (6) Carou (0), Juan Andreu (2), Antonio García (5, 1p.) Stranovsky (7, 2 rig.), Cutura (1), Ruesga (2), Baena (1), Borges (2) Alvaro Ferrer (0), González (2)
Vittoria simile nel punteggio quella dell'Atlético de Madrid, che si rialza dopo lo scivolone del Clásico e sconfigge l'Amaya Sport San Antonio Pamplona con il punteggio di 37-31. Vittoria forse più tribolata di qunto dica lo score finale, con i biancorossi che ad inizio gara mostrano ancora i segni del K.O. di sabato e si trovano obbligati a rincorrere. L'assenza causa turnover di Didier Dinart rende la difesa locale più vulnerabile, e i navarri ne approfittano, specialmente Niko Mindegía e Víctor Álvarez; la tripletta di quest'ultimo spedisce l'Amaya Sport sul 13-10 dopo una ventina di minuti.
A quel punto l'ex Ciudad Real riesce finalmente a cambiare l'inerzia del match e, tra parate di José Javier Hombrados, oggi preferito a Sterbik, e finalizzazioni dei vari Guardiola, Kiril Lazarov e Roberto García Parrondo ribalta il risultato: alla pausa lunga é 18-16 per l'Atlético.
Al ritorno in campo gli uomini di Dushebajev sembrano maggiormente ispirati in difesa, mentre Hombrados prosegue la sua opera fra i pali. I contropiedi che ne derivano portano lo score sul 24-19. Ma anche per colpa degli errori (che non cancellano comunque i sei goal messi a referto) del pivot Edu Fernández, recentemente di rientro da un infortunio, la squadra di casa non riesce a chiudere del tutto la partita, almeno fino a quando non ci pensa la macchina da goal danese Nikolaj Markussen, a segno ben sei volte nell'ultima frazione di gioco.
* Atlético Madrid - Amaya Sport San Antonio 37-31 (18-16)
ATLÉTICO MADRID: Hombrados, Sterbik; Abalo (5), Isaías Guardiola (5), Jurkiewicz (2), Davis (0), Markussen (6), Chema Rodríguez (1), Roberto García Parrondo (3), Lazarov (2), Cañellas (1, 1 rig.), Alberto Entrerríos (5), Kallman (1), Edu Fernández (6).
AMAYA SPORT: Lucau, Ristanovic; Aguirrezabalaga (1), Luis F. Jiménez (4), Mindegía (3), Sevaljevic (5), Crowley (1), Gedeón Guardiola (5), David Jiménez (4), Peciña (1), Meoki (2), Víctor Álvarez (5, 2 rig.), Sluijters (0), Curkovic (0).
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