Sono appena terminati in Qatar i XII Giochi Pan-arabi, con nazioni africane ed asiatiche, tutte accumunate dal medesimo linguaggio, a sfidarsi in varie discipline, tra le quali ovviamente la pallamano, i cui match hanno sempre avuto luogo alla Aspire Zone - Women's Indoor Hall di Doha.
Molto più nutrito il torneo maschile, con nove partecipanti (il Kuwait si era in precedenza ritirato, e la Siria pure) suddivisi in due gironi all'italiana, con le prime due di ogni raggruppamento in semifinale. Medaglia d'oro, come quattro anni prima, al favorito Egitto, che nella finalissima ha la meglio per 26-21 (con 12 reti su 17 tentativi del terzino sinistro Hussein Ali Zaki) sui padroni di casa, con i quali aveva già duellato, pareggiando, in un'aspra battaglia nella fase a gruppi. Qatar peraltro reduce da una tirata semifinale contro la Tunisia, mentre gli egiziani si erano comodamente sbarazzati dell'Arabia Saudita. Bronzo alla Tunisia che s'impone con qualche difficoltà ai sauditi.
A loro modo degne di nota anche le 'performance' di Gibuti e Sudan: i primi accumulano una differenza reti di meno centottantatre (39-212) in appena quattro match; i secondi 'solo' meno 125, ma in tre incontri, e soprattutto compiono una (non troppo invidiabile, oseremmo dire ...) impresa, riuscendo a non fare neanche un goal nel primo tempo del 'derby' con l'Egitto, terminato 26-0 per i Faraoni (58-5 lo score finale).
Fra le donne in campo giusto un poker di squadre, incontratesi in un girone all'italiana con partite di ... andata e ritorno. La Tunisia, che quasi in contemporanea stava disputando il Campionato del Mondo, manda a Doha una formazione in tono minore; ne approfitta l'Algeria, brava a guadagnarsi l'oro con cinque vittorie ed un pareggio. Determinante proprio il successo contro le tunisine nella gara di apertura, mentre lo scontro diretto numero due era terminato con equa divisione della posta.
Cliccare qui per tutti i risultati e le classifiche finali
Molto più nutrito il torneo maschile, con nove partecipanti (il Kuwait si era in precedenza ritirato, e la Siria pure) suddivisi in due gironi all'italiana, con le prime due di ogni raggruppamento in semifinale. Medaglia d'oro, come quattro anni prima, al favorito Egitto, che nella finalissima ha la meglio per 26-21 (con 12 reti su 17 tentativi del terzino sinistro Hussein Ali Zaki) sui padroni di casa, con i quali aveva già duellato, pareggiando, in un'aspra battaglia nella fase a gruppi. Qatar peraltro reduce da una tirata semifinale contro la Tunisia, mentre gli egiziani si erano comodamente sbarazzati dell'Arabia Saudita. Bronzo alla Tunisia che s'impone con qualche difficoltà ai sauditi.
A loro modo degne di nota anche le 'performance' di Gibuti e Sudan: i primi accumulano una differenza reti di meno centottantatre (39-212) in appena quattro match; i secondi 'solo' meno 125, ma in tre incontri, e soprattutto compiono una (non troppo invidiabile, oseremmo dire ...) impresa, riuscendo a non fare neanche un goal nel primo tempo del 'derby' con l'Egitto, terminato 26-0 per i Faraoni (58-5 lo score finale).
Fra le donne in campo giusto un poker di squadre, incontratesi in un girone all'italiana con partite di ... andata e ritorno. La Tunisia, che quasi in contemporanea stava disputando il Campionato del Mondo, manda a Doha una formazione in tono minore; ne approfitta l'Algeria, brava a guadagnarsi l'oro con cinque vittorie ed un pareggio. Determinante proprio il successo contro le tunisine nella gara di apertura, mentre lo scontro diretto numero due era terminato con equa divisione della posta.
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