Persino in un paese dalla radicata tradizione pallamanistica quale la Spagna, molti club soffrono l'impatto della crisi economica. Dopo la conferenza stampa organizzata dal Portland Reyno de Navarra la settimana scorsa al fine di denunciare il mancato adempimento degli oneri finanziari da parte del club, è ora il turno dell'Antequera 2010, squadra della provincia di Malaga i cui giocatori hanno pubblicamente rivelato, seppur con toni diversi da quelli usati dai loro colleghi navarri, la non positiva situazione economica della società, che deve loro quattro mesi di pagamento in quota diritti di immagine.
'Questa situazione pone seri problemi alla nostra vita personale e professionale' affermano gli andalusi, che si sentono sfiduciati ed in dovere di denunciare il fatto di avere esaurito tutti i mezzi per far fronte alla crisi.
I giocatori sostengono di 'non voler puntare il dito contro nessuno', ma fanno un appello pubblico affinchè si riesca a trovare qualche soluzione. Hanno anche aggiunto che, nonostante tutto, non prenderanno alcuna misura (contro la società) e continueranno a lavorare come sempre ed a lottare in ogni partita.
'Non abbiamo mai dubitato del lavoro dei dirigenti' hanno affermato i giocatori, i quali ritengono che il motivo per cui non prendano più i soldi pattuiti risieda semplicemente nella mancanza di liquidità, ma al tempo stesso hanno richiamato l'attenzione di tutti perchè si cerchi una possibile via d'uscita.
Da parte sua il presidente del Balonmano Antequera, Juan Carlos Jiménez, ha dichiarato ad un'emittente radio locale che il problema riguarda esclusivamente i soldi relativi ai diritti d'immagine, e che la situazione 'se va a resolver'. Jiménez ha appoggiato l'azione dei suoi giocatori ma si é lamentato della mancanza di sostegno economico, soprattutto da parte delle imprese locali, mentre a suo dire il comune sta facendo il possibile per aiutare la squadra. Ha infine smentito l'esistenza di un pericolo di sparizione del club, che sarebbe da solo in grado di generare il 60 per cento del budget necessario, mentre il resto verrebbe da eventuali sponsor.
'Questa situazione pone seri problemi alla nostra vita personale e professionale' affermano gli andalusi, che si sentono sfiduciati ed in dovere di denunciare il fatto di avere esaurito tutti i mezzi per far fronte alla crisi.
I giocatori sostengono di 'non voler puntare il dito contro nessuno', ma fanno un appello pubblico affinchè si riesca a trovare qualche soluzione. Hanno anche aggiunto che, nonostante tutto, non prenderanno alcuna misura (contro la società) e continueranno a lavorare come sempre ed a lottare in ogni partita.
'Non abbiamo mai dubitato del lavoro dei dirigenti' hanno affermato i giocatori, i quali ritengono che il motivo per cui non prendano più i soldi pattuiti risieda semplicemente nella mancanza di liquidità, ma al tempo stesso hanno richiamato l'attenzione di tutti perchè si cerchi una possibile via d'uscita.
Da parte sua il presidente del Balonmano Antequera, Juan Carlos Jiménez, ha dichiarato ad un'emittente radio locale che il problema riguarda esclusivamente i soldi relativi ai diritti d'immagine, e che la situazione 'se va a resolver'. Jiménez ha appoggiato l'azione dei suoi giocatori ma si é lamentato della mancanza di sostegno economico, soprattutto da parte delle imprese locali, mentre a suo dire il comune sta facendo il possibile per aiutare la squadra. Ha infine smentito l'esistenza di un pericolo di sparizione del club, che sarebbe da solo in grado di generare il 60 per cento del budget necessario, mentre il resto verrebbe da eventuali sponsor.
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