mercoledì 28 aprile 2010

Champions League: Chekhovskie Medvedi-Montpellier HB 32-27 (18-13)


Probabilmente le assenze di rilievo e le precarie condizioni di alcuni giocatori andati in campo non sono sufficienti a spiegare del tutto le ragioni della sconfitta di un Montpellier sovrastato dal Chekohvskie Medvedi lungo tutto l'arco dell'incontro, e che puo ritenersi soddisfatto di aver lim\itato il passivo a sole cinque reti di scarto (32-27), tenendo così ancora aperta la porta della Final Four in vista della partita di ritorno da giocarsi in Francia nel fine settimana.

Certo é che, come se le assenze di Vid Kavticnik e Michaël Guigou non bastassero, il Montpellier é stato costretto a giocare gli ultimi 15 minuti senza Nikola Karabatic, fuori dopo aver ricevuto una botta alla coscia sinistra. Anche il portiere Daouda Karaboué, colpito al piede da una forte pallonata, ha dovuto lasciare il campo zoppicando dopo aver resistito un po' di tempo. Non male invece, almeno in apertura, Samuel Honrubia, in forse fino all'ultimo mai poi dimostratosi eccellente sostituto di Guigou nei primi minuti, in cui mette a segno cinque reti su altrettanti tentativi.

Finchè lui gira i francesi riescono a tenere testa ai russi, nonostante un Vissem Hmam sottotono e sofferente alla spalla, poi però il Chekhov, anche grazie alle parate di un ottimo Oleg Grams, riesce a portarsi sul +4 (14-10, 22° minuto). Il primo tempo finisce sul 18-13 per il Chekhovskie Medvedi, e le distanze diminuiscono nei dieci minuti iniziali del secondo periodo. Ma a quel punto i padroni di casa allungano di nuovo (27-20 al min. 49), con l'apporto offensivo dell'ala destra Timur Dibirov ... e quello difensivo dello stesso Montpellier, non sufficientemente in grado di fermare gli attacchi rivali.

Il buon secondo tempo di un troppo spesso sottoutilizzato Mladen Bojinovic (sette reti in tutto, anche se molte su rigore) non basta al MHB per riagganciare gli avversari, ma la prodezza su punizione del serbo all'ultimissimo secondo serve quantomeno a limitare i danni al meno cinque conclusivo, guarda caso lo stesso distacco con il quale i transalpini avevano sconfitto (in casa) Shelmenko, Filippov (entrambi molto bene stavolta) e soci nel girone eliminatorio.

Nonostante errori propri ed avversità del destino, nel Montpellier ci credono ancora. Dopotutto questa è soltanto la loro seconda sconfitta stagionale in assoluto, seppure in effetti rischia di fare molto, molto male. Specialmente nel caso anche Daouda Karaboué e Nikola Karabatic fossero costretti a dare forfait sabato prossimo.

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