sabato 17 aprile 2010

Larvik-Viborg aggiornamenti in tempo reale. Viborg in Finale!!

* Larvik-Viborg 27-26 (PT 10-13)

MARCATORI
Larvik HK: Nora Mørk 8 (1 rig.), Heidi Løke 7, Linn Jørum Sulland 4 (3 rig.), Karoline Dyhre-Breivang 3, Tine Stange 2, Kari Mette Johansen 2, Tonje Larsen 1.
Viborg HK: Anja Althaus 7, Christina Varzaru 6 (3 rig.), Henriette Mikkelsen 5, Rikke Skov 3, Bojana Popovic 2, Kristine Lunde-Borgersen 2, Grit Jurack 1.

Andata: Viborg - Larvik 27-21

VIBORG HK IN FINALE!!

COMMENTO DOPO LA PRIMA PARTE Il Viborg sta sbrigando la 'pratica semifinale' con autorità e tranquillità. Mai veramente in difficoltà contro le intimidite norvegesi dalle troppe imprecisioni in attacco, le regine d'Europa hanno tenuto in mano le redini del gioco per tutto il primo tempo. La difesa aggressiva è costata loro ben quattro penalità (a cui vanno aggiunti i due minuti a Popovic per inutili proteste) e qualche rigore contro, ma al medesimo tempo é riuscita (con la collaborazione di Katrine Lunde, oggi di ritorno ai suoi alti livelli) ad arginare bene gli attacchi di un Larvik che, proprio come i tifosi dell'Arena, non sembra pienamente convinto delle sue possibilità di rimonta. Alle padrone di casa, incapaci di colpire duramente in attacco, é mancato il famoso 'occhio della tigre', e pure l'apporto di Heidi Loke, ancora una volta sottotono. Alle padrone dal match manca imvece la migliore Bojana Popovic, ma le altre stanno svolgendo bene il loro compit(in)o. Compresa Anja Althaus, che è però già finita due volte sulla panca dei cattivi e non sappiamo se riuscirà a portare a termine il match.

Top scorers dopo 30 minuti: Sulland (4) per il Larvik; Althaus e Mikkelsen (3 a testa) per il Viborg.

COMMENTO A FINE PARTITA Il Larvik strappa una vittoria di prestigio di fronte al suo pubblico, e mantiene l'Arena inviolata quest'anno, ma in finale ci vanno, con pieno merito (lo ammette senza problemi lo stesso allenatore norvegese Karl Erik Bøhn nel post-partita) e senza eccessiva fatica, le altre. Con l'eliminatoria praticamente decisa all'intervallo, la multinazionale dello Jutland tira un poco i remi in barca e 'addolcisce' la propria difesa. Una scelta anche forzata, dato il numero record di sospensioni collezionate nel primo tempo.

Ne beneficiano Heidi Løke, finalmente libera di sfogare la sua vena realizzativa, ed ugualmente se non ancor di più Nora Mørk, che ha dispetto della giovane età non si fa intimidire troppo dalla candidata all'IHF Player of the Year 2009 Katrine Lunde (le due potrebbero essere compagne di nazionale ai prossimi Europei in Dicembre) e va a segno dal centro, dai sette metri ma soprattutto dall'angolo destro, suo ambiente naturale. La difesa 'softer' del Viborg finisce paradossalmente col far passare in secondo piano Linn Jørum Sulland, la quale si trova meno rigori tra le mani e non riesce nemmeno a far fruttare tutte le opportunità che le vengono offette, peraltro non incidendo neppure dalla lunga distanza. Si fa notare, invece, l'ala sinistra Kari Mette Johansen con due reti all'attivo. E pure Lene Rantala ha un sussulto d'orgoglio nel secondo tempo e tira fuori più di una parata degna di nota.

Con queste premesse non é una sorpresa la progressiva rimonta del Larvik, che spreca in contropiede un paio di occasioni per riacciuffare le rivali (tra l'altro, si sente parecchio il bisogno di un playmaker esperto in squadra), ma poi riesce nel suo intento, arrivando persino a superarle nello sprint finale. Un premio forse meritato per la grinta ritrovata al rientro dagli spogliatoi, forse eccessivo se consideriamo l'intero arco dei sessanta minuti. Compresa una fase finale dove il Viborg ha comunque dimostrato di saper sempre pungere, anche senza forzare; in particolar modo con Althaus (odierno top scorer della sua compagine), Mikkelsen e Varzaru, mentre Rikke Skov ha fatto la sua parte un po' in tutto il campo.

Pollice su per loro. Pollice verso per la quasi non pervenuta Bojana Popovic. Due reti ed altrettanti minuti in panchina non sono indici di buona partita per una come lei, ed il computo totale delle marcature nell'intera eliminatoria (solo cinque) ci fa ritenere che Jakob Vestergaard avrà bisogno di recuperare ben altra versione della montenegrina se vuole aspirare al secondo titolo europeo consecutivo.

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