Seconda semifinale di andata. Ed é ancora derby. Archiviato il primo atto del dramma scandinavo, domenica pomeriggio la Champions é volata verso est per un nuovo, avvincente capitolo dell'eterno confronto tra la pallamano ungherese e quella romena. Ad appena una settimana dall'eliminazione dell'HCM Constanta ad opera del MKB Veszprém nella massima competizione internazionale maschile, le 'galattiche' (definizione sentita alla TV di Bucarest alcuni giorni fa) dell'Oltchim Râmnicu Vâlcea sono entrate in campo per vendicare i colleghi uomini.
Favorite dal pronostico per quanto riguarda il passaggio del turno, le ragazze di Radu Voina (in pratica quasi l'intero blocco della nazionale romena, allenatore compreso) non hanno deluso, cogliendo un prezioso pareggio sul sempre difficile campo di Győr, da dove erano uscite con una pesante (nel punteggio ed ancor più nel modo) sconfitta tre mesi prima. L'incontro é stato sostanzialmente equilibrato, con minimi vantaggi dall'uno (Győri ETO) e dall'altro (Oltchim) lato, seppure le ospiti abbiano condotto per buona parte del secondo tempo. Sotto di una rete (13-12) al 26° minuto, le romene hanno ribaltato la situazione a proprio vantaggio (14-15) all'intervallo.
Oltchim ancora sugli scudi nella ripresa, grazie ad un'ottima difesa ed alla vena realizzatrice dell'ala sinistra Iulia Puscasu, che chiuderà l'incontro con cinque reti all'attivo. La risposta ungherese, anzi brasiliana, va sotto forma della mezza dozzina di trasformazioni messe a segno da Eduarda Amorim, top scorer dell'incontro. Ed anche delle parate di Katalin Palinger, decisive nel parziale di 6-0 che ha permesso alle ragazze in maglia verde di portarsi dal 14-17 al 20-17. Ma alla reazione ungherese ha corrisposto una contro-reazione romena, che ha portato l'Oltchim avanti di due punti (23-25) con altrettanti minuti rimasti. Due minuti ... come quelli dati a Ionela Stanca, la quale ha lasciato le compagne a giocarsi il finale in inferiorità numerica. Amorim e la giovane Aniko Kovacsics ringraziano e riportano il risultato in parità. L'Oltchim ha a disposizione la palla del successo, ma l'arcigna difesa dell'ETO fa buona guardia.
Da notare come, analogamente a quanto accaduto a Viborg, le presunte 'stelle', se proprio non sono state a guardare, non hanno inciso più di tanto; Anita Görbicz, di ritorno dal miliardesimo infortunio, ha collezionato solo tre reti, lo stesso score di Bojana Popovic nella sfida di sabato e, guarda caso, del talento romeno Cristina Neagu, piuttosto deludente sul piano realizzativo. Ma le rispettive compagne Puscasu, Amorim, Stanca e Bradeanu (quest'ultima pur essendo romena veste la maglia del Győr) hanno saputo fare la loro parte molto bene.
Dunque tutto rimandato al ritorno, in scena domenica prossima (ore 1715 locali, 1615 italiane) alla Traian Sports Hall di Râmnicu Vâlcea, campo caldissimo (come quello di Győr) dove le padrone di casa non hanno mai lasciato un solo punto alle avversarie in tutti gli incontri finora disputati nell'attuale stagione. Radu Voina, il cui commento post-partita é stato 'Siamo vicini alla finale nonostante i molti errori fatti (oggi). Adesso le ragazze sanno cosa fare (per vincere)' può ben sperare di raggiungere il traguardo storico fallito per un soffio dodici mesi fa.
Favorite dal pronostico per quanto riguarda il passaggio del turno, le ragazze di Radu Voina (in pratica quasi l'intero blocco della nazionale romena, allenatore compreso) non hanno deluso, cogliendo un prezioso pareggio sul sempre difficile campo di Győr, da dove erano uscite con una pesante (nel punteggio ed ancor più nel modo) sconfitta tre mesi prima. L'incontro é stato sostanzialmente equilibrato, con minimi vantaggi dall'uno (Győri ETO) e dall'altro (Oltchim) lato, seppure le ospiti abbiano condotto per buona parte del secondo tempo. Sotto di una rete (13-12) al 26° minuto, le romene hanno ribaltato la situazione a proprio vantaggio (14-15) all'intervallo.
Oltchim ancora sugli scudi nella ripresa, grazie ad un'ottima difesa ed alla vena realizzatrice dell'ala sinistra Iulia Puscasu, che chiuderà l'incontro con cinque reti all'attivo. La risposta ungherese, anzi brasiliana, va sotto forma della mezza dozzina di trasformazioni messe a segno da Eduarda Amorim, top scorer dell'incontro. Ed anche delle parate di Katalin Palinger, decisive nel parziale di 6-0 che ha permesso alle ragazze in maglia verde di portarsi dal 14-17 al 20-17. Ma alla reazione ungherese ha corrisposto una contro-reazione romena, che ha portato l'Oltchim avanti di due punti (23-25) con altrettanti minuti rimasti. Due minuti ... come quelli dati a Ionela Stanca, la quale ha lasciato le compagne a giocarsi il finale in inferiorità numerica. Amorim e la giovane Aniko Kovacsics ringraziano e riportano il risultato in parità. L'Oltchim ha a disposizione la palla del successo, ma l'arcigna difesa dell'ETO fa buona guardia.
Da notare come, analogamente a quanto accaduto a Viborg, le presunte 'stelle', se proprio non sono state a guardare, non hanno inciso più di tanto; Anita Görbicz, di ritorno dal miliardesimo infortunio, ha collezionato solo tre reti, lo stesso score di Bojana Popovic nella sfida di sabato e, guarda caso, del talento romeno Cristina Neagu, piuttosto deludente sul piano realizzativo. Ma le rispettive compagne Puscasu, Amorim, Stanca e Bradeanu (quest'ultima pur essendo romena veste la maglia del Győr) hanno saputo fare la loro parte molto bene.
Dunque tutto rimandato al ritorno, in scena domenica prossima (ore 1715 locali, 1615 italiane) alla Traian Sports Hall di Râmnicu Vâlcea, campo caldissimo (come quello di Győr) dove le padrone di casa non hanno mai lasciato un solo punto alle avversarie in tutti gli incontri finora disputati nell'attuale stagione. Radu Voina, il cui commento post-partita é stato 'Siamo vicini alla finale nonostante i molti errori fatti (oggi). Adesso le ragazze sanno cosa fare (per vincere)' può ben sperare di raggiungere il traguardo storico fallito per un soffio dodici mesi fa.
Links dove scaricare la partita
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