venerdì 23 aprile 2010

Ciudad Real-Amburgo: Parla Talant Dujshebaev

L'allenatore degli spagnoli campioni in carica dice la sua ad eurohandball.com un paio di giorni prima del quarto di finale di Champions League sicuramente più atteso.

eurohandball.com: Si aspettava che la sua squadra potesse avere un ruolo così dominante in questa stagione?
Talant Dujshebaev: No, sono sorpreso. Ci troviamo in una situazione straordinaria, in particolare nel campionato spagnolo, ma non abbiamo ancora vinto niente. E noi ci realizziamo solo vincendo titoli.

eurohandball.com: Come è stato possibile sostituire pedine-chiave quali Rutenka, Urios o Stefansson, che hanno lasciato il club alla fine della passata stagione?
Talant Dujshebaev: Purtroppo tutti questi fuoriclasse ci hanno lasciato, ma al Ciudad Real le singole individualità non sono poi così importanti; quel che conta è la squadra, e la squadra al momento sta facendo bene. Nemmeno l'allenatore è così importante alla fine.

eurohandball.com: Qual è il segreto del vostro successo, la difesa?
Talant Dujshebaev: No, è il gruppo. Abbiamo grande fiducia in noi stessi ed un fortissimo spirito di squadra. Certo, la difesa è importante, sono anni che ci lavoriamo, ma non è l'unico fattore.

eurohandball.com: Alcuni giocatori fondamentali come Dinart o Sterbik hanno esteso i loro contratti, la squadra rimarrà la stessa per un lungo periodo di tempo?
Talant Dujshebaev: Lo spero, perché mi piace lavorare sul lungo periodo. A mio parere non è decisiva l'età di un giocatore, quanto le sue prestazioni. E se Dinart rimane a questo livello per i prossimi 20 anni, beh, rimarrà sempre nella mia squadra.

eurohandball.com: Qual è la sua opinione riguardo all'Amburgo vostro avversario nei quarti di finale?
Talant Dujshebaev: Sono rimasto molto deluso dall'esito del sorteggio. Quando due squadre si incontrano quattro volte durante una stagione, vuol dire che c'è qualcosa che non va nel meccanismo della Champions League. E la stessa Final Four ne risente se una delle migliori squadre al mondo viene eliminata prima di poterla raggiungere.

eurohandball.com: Il Ciudad Real ha vinto cinque delle sue ultime partite contro l'Amburgo, siete dunque la squadra favorita?
Talant Dujshebaev: Il passato non conta più. Ad inizio stagione l'Amburgo era tra le mie favorite per la vittoria finale in Champions, e nulla è cambiato da allora. Io credo che, assieme al mio Ciudad Real, l'HSV sia la migliore squadra al mondo. Il quarto di finale sarà di altissimo livello e totalmente equilibrato. Le nostre possibilità di passare il turno non vanno oltre il cinquanta per cento.

eurohandball.com: Quest'anno la sua squadra ha vinto tutti e dodici gli incontri di Champions League finora disputati. Vi vedete come i favoriti per vincere la Final Four?
Talant Dujshebaev: Cominceremo a parlare della Final Four quando ci saremo qualificati. Certamente puntiamo a vincere tutti i titoli possibili ed essere la squadra numero uno al mondo.

eurohandball.com: Lei lavora a Ciudad Real da molto tempo ormai. Ha intenzione di chiudervi la carriera?
Talant Dujshebaev: La vita di un allenatore dipende sempre dai risultati della sua squadra. Se tutto fila liscio non c'è problema. Ma non appena i successi vengono a mancare, la prima testa a cadere è quella del coach. Per cui io non pianifico mai la mia vita per più di un anno.

eurohandball.com: La scorsa stagione il Ciudad Real ha subito molto duramente i contraccolpi dalla crisi finanziaria internazionale. Come è la situazione adesso?
Talant Dujshebaev: L'intera Spagna, e lo sport in particolare, è ancora sotto gli effetti di questa crisi, ma attualmente le cose stanno migliorando. Siamo sulla buona strada, pur non sapendo se alla fine tutto tornerà come prima.

eurohandball.com: Pure suo figlio diciassettenne, Alex, gioca con il Ciudad Real in Champions League. Può diventare un fuoriclasse in ambito pallamanistico, come lo è stato suo padre?
Talant Dujshebaev: Il suo destino è nelle sue mani. Lui ha talento, e in qualità di padre cerco di aiutarlo il più possibile, ma dovrà decidere da solo dove vuole andare. Alex è comunque un ottimo esempio di come il lavoro sui giovani a Ciudad Real sia migliorato.

Nessun commento:

Posta un commento