venerdì 30 aprile 2010

MKB Veszprém-Barcellona. Parlano i giocatori.

Parlando ad eurohandball.com, Gergő Iváncsik promette battaglia per gli ungheresi, mentre Albert Rocas predica concentrazione e prudenza.

Se nel calcio i blaugrana di Pep Guardiola non sono riusciti a ribaltare il risultato dell'andata in Champions League, la loro versione pallamanistica si trova in una situazione decisamente più invidiabile. Ai ragazzi di Xavi Pascual basterà difendere, in tutto o in parte, il margine di sei reti acquisito domenica scorsa al Palau per staccare il biglietto per la Final Four di Colonia.

Ma il campo di Veszprém, come in pratica tutti quelli ungheresi, è assai ostico; a Barcellona lo sanno bene, visto come sono andate le cose l'ultima volta che le due formazioni si sono affrontate in una sfida ad eliminazione diretta. Correva l'anno 2004, ben altri tempi, ben altre squadre, ma nelle lande magiare sono determinati a non arrendersi e tentare di nuovo l'impresa.

Gli 'intervistatori seriali' dell'EHF sono andati a sondare il terreno, parlando con un atleta della compagine ungherese e con uno dei catalani. Riportiamo qui sotto un ampio riassunto delle più significative risposte contenute negli articoli, che si possono trovare in inglese sul sito eurohandball.com

Gergő Iváncsik (ala destra dell'MKB Veszprém):

"A Barcellona nulla è andato secondo i piani. Non siamo riusciti a fare quello di cui siamo capaci, a difendere su giocatori come Garcia. Sapevamo come giocano e non siamo stati sorpresi dalla loro prestazione. Semplicemente non siamo stati in grado di esprimerci al nostro livello".

"Di solito penso che cinque goal di scarto siano il limite (oltre cui non si può rimontare), ma noi non ci arrendiamo. Abbiamo imparato la lezione, stiamo preparandoci seriamente per l'incontro di sabato prossimo, e se giocheremo per sessanta minuti come abbiamo fatto nel secondo tempo contro il Dunaferr (nella partita che ha dato il titolo nazionale al Veszprém, ndr), quando abbiamo visto l'autentico Veszprém, la differenza di 6-7 reti non sarà troppo grande per noi, e potremo sconfiggere il Barça. Nulla è ancora deciso, noi giocheremo come chi non ha niente da perdere".

Albert Rocas (ala destra del Barcellona):

"Sappiamo di avere buone possibilità di andare a Colonia ma anche che dovremo fare una grande partita in Ungheria per riuscirci. Il Veszprém è un avversario ostico che non si arrende mai. Sarà necessario evitare di perdere palloni in attacco in quanto loro sono bravi in difesa e molto veloci. Sei goal rappresentano un buon vantaggio purché si rimanga concentrati lungo tutto l'arco dell'incontro".

"Il fatto che abbiano un nuovo, più grande palazzetto è una buona cosa per loro. L'atmosfera è sempre quella di prima e in più possono contare su un maggior numero di tifosi. Più o meno la stessa situazione che ci è capitata a Zagabria".

"Il nuovo formato (modello Final Four) è un'ulteriore fonte di stimolo, tutti vorrebbero giocare alla Lanxess Arena di fronte a ventimila tifosi. Sarebbe di sicuro un momento indimenticabile. In più, con la nuova formula, squadre sulla carta più deboli si ritrovano con maggiori possibilità di successo di quante ne avrebbero in una sfida di andata e ritorno. Anche la presenza di uno scontro diretto nei quarti tra Ciudad Real e Amburgo, due grandi squadre tra le favorite per il successo finale, ed il fatto che una di loro non sarà alla Final Four, è sicuramente di aiuto agli altri team".

La partita, valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions League maschile, va in scena domani dalle ore 16:20. All'andata fu 33-27 per il Barça. Diretta online su ehftv.com e forse anche sul portale sport.ro.

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