venerdì 27 gennaio 2012

EUROPEI PALLAMANO MASCHILE 2012: anteprima semifinali e finale 5° posto.

Spagna - Danimarca e Serbia - Croazia. Con la sfida tra rivelazioni Slovenia e Macedonia a fare da antipasto. Il menu del giorno agli Europei, che proprio oggi decideranno le contendenti all'oro, e al bronzo, è particolarmente prelibato.

*** SERBIA- CROAZIA (Beogradska Arena, h. 20:15):
Che sia solo una partita (meglio se spettacolare)!


Il 'piatto forte' è l'ultima portata, il 'derbyssimo' delle ore 20:15, che nella capitale serba aspettavano da tempo. Un evento purtroppo capace, per qualcuno, di riportare l'orologio indietro di vent'anni, ai tempi della guerra nei Balcani. Nei giorni scorsi la rivalità fra le due parti ha mostrato il suo lato peggiore: scontri fra tifosi a Novi Sad, auto con targa croata danneggiate, e pure una sorta di agguato teso, in autostrada, contro fans che stavano tornando in Croazia dopo aver assistito alla sfida contro l'Ungheria. Con spiacevole corollario di una decina di feriti. La tensione alla Beogradska Arena sarà massima, ed il dispositivo di sicurezza proporzionato ad una partita di alto rischio come questa, in cui le frange estreme delle rispettive 'tifoserie' potrebbero approfittarne per 'regolare' conti e questioni del tutto estranei alla pallamano. Si parla di cinquemila poliziotti per ventimila spettatori. Auguriamoci almeno di non rivedere in giro Ivan Bogdanov e soci ...

Niente di quanto sopra menzionato deve però oscurare lo spettacolo che ci offrirà il campo di gioco. Dove non vedremo solo un derby tra cugini-rivali, con tutte le implicazioni del caso (ed i cipito delicato di dirigere la tenzone affidato ai francesi Nordine Lazaar e Laurent Reveret), ma soprattutto un confronto che frusterà inevitabilmente i progetti di una delle contendenti, entrambe determinatissime ad arrivare all'ultimo atto, entrambe fiduciose nei propri mezzi. La Serbia ha impressionato positivamente nella prima fase e nel Main Round, pur concedendo punti a Slovacchia e Macedonia, quando la vittoria non era però necessaria, e facendosi rimontare della Germania in una partita che sembravano avere in pugno. Momir Ilić ed il portiere Darko Stanić vanno inclusi fra le note più liete di una formazione che ha sempre beneficiato del sostegno assoluto da parte dei suoi fans.

Cammino positivo, nonostante il K.O. Ad opera dei forti spagnoli, anche per la Croazia: le numerose frecce all'arco di Slavko Goluža hanno consentito all'allenatore di raggiungere la semifinale, tra l'altro prendendosi la rivincita sui francesi, quasi senza il contributo di Ivano Balić, costretto ad un minutaggio inferiore al solito. Le parate di Mirko Alilović, l'efficacia difensiva n generale, i numeri dei vari Blazenko Lacković, Marko Kopljar, Igor Vori, Manuel Strkel e soprattutto del folletto Ivan Cupić si sono dimostrati sufficienti per indirizzare la squadra sul cammino giusto. Sul quale il terzino dell'Amburgo Domagoj Duvnjak ed i suoi connazionali vogliono proseguire. Peccato per loro che, dall'altro lato del campo, Petar Nenadić (ex del Barcellona, attualmente al servizio del Team Tvis Holstebro danese) e compagni abbiano la medesima intenzione. Con in più lo stimolo di scrivere una pagina storica per il 'rukomet' serbo, davanti ai propri tifosi. Contro-sostituzione tra le fila dei padroni di casa: Nenad Vucković, infortunatosi alla caviglia nei primi giorni di competizione, è di nuovo disponibile; Momir Rnić, chiamato in sua sostituzione, ha fatto il proprio dovere ma adesso deve tornare in tribuna. E' la dura legge dello sport …

*** SPAGNA – DANIMARCA (Beogradska Arena, h. 17:45):
Un anno dopo, la rivincita. O la ri-perdita)?


Nessun rilevante problema di ordine pubblico atteso nell'altra semifinale. E come potrebbero esserci se il 'capo-ultrà' degli spagnoli è il pittoresco 'punk' più volte inquadrato, in tutta la sua cresta, dalle telecamere nei giorni scorsi? Ad aumentare un po' la tensione ha provveduto mister Valero Rivera, con le sue accuse ad alcuni non specificati giocatori danesi, 'colpevoli', secondo il mister iberico, di non aver 'saputo vincere' nel dopo-partita della semifinale dei Mondiali 2011, quando i nordici avevano regolato la Spagna con un chiaro e meritato 28-24 estromettendola dalla corsa all'oro, e festeggiato in maniera non gradita alla controparte. La Selección, peraltro già sconfitta dai danesi nella finale per il quinto posto dell'Euro 2010, avrebbe poi conquistato il bronzo, ed i nordici conteso fino all'ultimo l'oro alla Francia.

Forse si tratta solo di un mezzo (o piuttosto un 'mezzuccio') per caricare i suoi, che in effetti potrebbero averne bisogno. La Spagna, di nuovo fra le Fantastiche Quattro dopo sei anni, è l'unica imbattuta ed ha tutti i crismi di una squadra solida, candidata al trionfo finale, con una panchina lunga a sufficienza, una difesa tra le migliori (probabilmente la numero uno in assoluto), efficacissima sia in versione 5-1 che in veste 6-0, ed il complemento di un Sierra straordinario fra i pali; e dulcis in fundo ha pure fatto suo l'ultimo scontro diretto nella 'SuperCup' di qualche mese fa (29-26). L'altro portiere spagnolo, Hombrados, si è detto convinto che, dopo un terzo posto e tre argenti, è ora di mirare dritto al riconoscimento più importante.

Spagnoli con i favori del pronostico per la sfida delle ore 17:45? Probabile. Ma il precedente 'in partita ufficiale' di Kristianstad, anch'esso di venerdì (correva il giorno 28 Gennaio 2011) consiglia prudenza, specie se combinato ad altri fattori: dopo la partenza zoppicante i danesi, pur sempre non troppo convincenti, appaiono in crescita, con la combinazione di risultati favorevoli che li ha portati in semifinale a svolgere il ruolo di ulteriore, inquietante segnale premonitore per gli avversari. Alla federazione di Copenaghen va il merito aver raggiunto la semifinale in un grande torneo (seniores) per la quarta volta consecutiva: Europei femminili nel dicembre 2010, Mondiali maschili e femminili lo scorso anno, e adesso l'impresa di Belgrado.

Tenere a bada le macchine da goal Mikkel Hansen (il ragazzone, che stasera ritroverà i suoi ex-compagni del Barcellona, sbaglia molto, ma segna pure tanto...), Hans Lindberg ed Anders Eggert, oltre a quel Bo Spellerberg il cui rientro ha coinciso con il miglioramento della squadra, e rendere innocuo il portierone Landin, tornato in forma 'mondiale' (dodici mesi fa il suo 44% anti-Spagna fu decisivo), sono compiti all'apparenza non troppo facili. Difesa e contropiede potrebbero rivelarsi arma vincente per entrambi; Rivera ci aggiunge la pericolosità scandinava dai nove metri, mentre con Renè Toft Hansen al posto dello 'storico' Nøddesbo e di Knudsen i danesi forse puntano un po' sul loro pivot. Anche Ulrik Wilbek avrà però i suoi grattacapi cercando di disinnescare il pericoloso Joan Cañellas. Catalano come quell'Albert Rocas in viaggio per Belgrado come possibile rimpiazzo degli acciaccati Víctor Tomás e Roberto García Parrondo. Arbitrano gli sloveni Nenad Krstić e Peter Ljubić.

*** SLOVENIA - MACEDONIA: (5/6 Posto - h. 15:15):
'Derby' tra squadre-rivelazione con vista sul Tamigi


Chiude la nostra presentazione, ma apre la giornata alla Beogradska Arena (ore 15:15) un altro derby della ex-Yugoslavia mattatrice agli Europei: Macedonia vs. Slovenia. Due piacevoli sorprese premiate con la chance di guadagnarsi un biglietto per il torneo di qualificazione olimpica. Riservato però solo alla vincitrice: aspettiamoci quindi una spettacolare battaglia in campo, nella certezza che la colorita tifoseria macedone farà la sua parte in tribuna.

Occhi puntati su Kire Lazarov, attuale capocannoniere del torneo, ma soprattutto ad appena cinque lunghezze dal record di 58 reti, stabilito dieci anni fa dal leggendario Ólafur Indriði Stefánsson. Uguagliarlo e migliorarlo sono compiti alla portata del fuoriclasse in forza all'Atlético Madrid, che in caso di riuscita diverrebbe il primo giocatore di sempre a figurare come top scorer SIA in un Mondiale che in un Campionato d'Europa. Anche se il diretto interessato fa più o meno sinceramente sfoggio di modestia e afferma che il suo vero obiettivo è soltanto arrivare a Londra con la nazionale. Sarebbe la prima volta alle Olimpiadi, in uno sport di squadra, per la giovane repubblica con capitale Skopje.

Attenzione pero ai terribili sloveni, che dopo essere finiti sull'orlo del baratro nella prima fase, si sono ripresi tanto da arrivare a questo punto. Nonostante i sette debuttanti, sono molte le pedine in grado di provocare danni agli avversari. La prima, forse, si chiama ... 'mancanza di pressione', e spesso e volentieri porta a risultati insperati. Le altre hanno nome e cognome: i più significativi sono quelli di Dragan Gajić, stella degli sloveni che di solito veste i colori del Montpellier assieme al portiere Primož Prošt, i fratelli Luka e Miha Zvižej ed il terzino Uroš Zorman, il quale attribuisce il buon risultato (magari il primo di una lunga serie) della squadra all'unità del gruppo.

COPERTURA WEB / TV

Diretta televisiva di Spagna - Danimarca e Serbia – Croazia su SPORTITALIA 2 in italiano e du Sport 1 (satellite Astra, 19.2° Est) in tedesco. 15 minuti di highlights della giornata alle ore 23:00 circa nell'EHF Euro 2012 Show su Eurosport 2 (Sky Canale 212).

Dirette web sul Canale Youtube dell'evento, dove si possono trovare anche i video 'on demand' delle partite precedenti; in alternativa possibili link ai vari live streaming (intorno agli orari inizio delle partite) sui seguenti portali:

Sportlemon (FromSport)
Live Score Hunter
Rojadirecta

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