martedì 24 gennaio 2012

EUROPEI MASCHILI PALLAMANO 2012: Spagna e Croazia ufficialmente in semifinale. Ungheria battuta e superata dalla rivelazione Slovenia.

Spagna e Croazia in semifinale, Slovenia, Islanda, Ungheria e Francia eliminate con un turno di anticipo, anche se in modi a maniere ben diversi. Questo il responso della giornata di gare a Novi Sad. Sul trionfo croato che pone fine al ciclo vincente della Francia iniziato nella scorsa decade abbiamo già scritto. Lo scontro di cartello ha parò avuto luogo tra due altri match.

Il primo ha visto la Spagna di Valero Rivera regolare l'Islanda per 31-26 in una gara condotta in pratica dall'inizio alla fine. Gli iberici gettano le basi del trionfo nel primo quarto d'ora di gioco, il cui parziale (10-3) è di per sé eloquente. I vari Alberto Entrerrios, Julen Aguinagalde e Juanín García abbattono la (non) resistenza di un avversario che pare non capirci molto neppure in attacco, e trova la prima rete dopo cinque minuti circa. Simbolo dell'impotenza nordica il pallonetto spedito sulla traversa, dai sette metri, da un Gudjón Valur Sigurdsson inizialmente opaco. Un opportunissimo time-out chiesto da mister Gudmundsson spezza il ritmo frenetico degli avversari, e l'Islanda, con Aron Pálmarsson sugli scudi, ne approfitta per rifarsi sotto fino al 12-9. Soltanto le bordate di Iker Romero, oggi nella sua miglior versione, ed un classico contropiede a firma Victor Tomás tengono parzialmente a bada la rimonta scandinava, peraltro favorita da un J.J. Hombrados 'trasparente' (appena il 15% di salvataggi nei primi trenta minuti).

Rimontare però richiede grandi sforzi, pagati a cavallo tra i due tempi: si torna negli spogliatoi sul 17-13, si ricomincia con la Spagna in rete due volte in sessanta secondi. Islandesi rispediti a distanza di sicurezza, per quanto un inizio 'fast and furious' come il precedente non sia possibile. I vice-campioni olimpici provano a restare a galla, con Sigurdsson che recupera la via del goal e Gustavsson ad esibirsi in qualche parata, ma non vanno oltre. Si entra nel quarto di gara conclusivo con la 'Roja', per l'occasione in maglia bianca, avanti di cinque (24-19) lunghezze, margine subito riportato ai massimi termini (+7) da Eduardo Gurbindo e Roberto García Parrondo, poi Aguinagalde, migliore marcatore dei suoi, fissa il +8 ai dieci dalla fine.

Partita e discorso-qualificazione di fatto chiusi, seppure l'Islanda non getti la spugna: cinque reti in altrettanti minuti ed una penalità a Maqueda forse illudono qualcuno, ma a sistemare le cose ci pensano il portiere Sierra, opportunamente subentrato ad Hombrados a inizio tempo (cambio tanto logico quanto indovinato), e Joan Cañellas, apparso al momento giusto per rassicurare gli spagnoli. Un suo goal dalla linea, un altro dai sette metri, e la finiamo lì. I lampi finali di Sigurdsson servono soltanto a rendere il proprio bottino personale (sei reti) maggiormente dignitoso ... e ad aumentare i rimpianti nordici: con una migliore partenza della stella del Copenaghen, forse l'Islanda avrebbe avuto qualcosa in più da dire.

A stabilire la seconda qualificata del Girone II è l'incontro di chiusura: l'Ungheria, rimasta unica alternativa alla Croazia per il passaggio del turno, si squaglia come neve al sole di fronte ad una Slovenia sempre più rivelazione. Due punti meritati per gli slavi, al comando lungo l'intero arco del match, escluse le primissime fasi di gioco. Támas Mocsai firma l'unico vantaggio magiaro dopo circa due minuti, seguono un paio di scambi di reti, ma dall'ottavo in poi è solo Slovenia. Un doppio due minuti fischiato quasi in contemporanea a Ferenc Ilyés e Szabolcs Zubai favorisce lo scatto del team allenato da Boris Denić, a cui gli avversari non riescono a rispondere. Gli ungheresi finiscono a meno tre, ma spinti da un ampio numero di tifosi che non smette di incitarli, non si arrendono. Una doppietta di Gábor Ancsin consente di ridurre il gap a meno uno (13-14) con tutta la seconda parte a disposizione.

Peccato che non sappiano sfruttarla al meglio: Jure Dolenec, e soprattutto Dragan Gaijć, confermatosi grazie ai tredici (!) centri odierni uno dei maggiori protagonisti del torneo, sono una spinta nel fianco dei magiari, portando la Slovenia sul 20-14 dopo 38 minuti. A far piovere sul bagnato ci pensano Ilyés, la cui gara finisce al 39° dopo essersi guadagnato il terzo due minuti, ed i portieri, che non ne indovinano una (o forse una sì, ma giusto quella …). Mocsai (Lajos, l'allenatore) prova a rimescolare le carte, e l'Ungheria tenta un ultimo assalto, a volte trovandosi la strada sbarrata dal portiere Gorazd Škof, a volte trovando la via del goal soprattutto con Barna Putics, miglior marcatore dei suoi, ed il serbo naturalizzato Milorad Krivokapics, MVP di giornata. Gajić però è implacabile, dai sei come dai sette metri ed in contropiede; le sue finalizzazioni mettono al sicuro la vittoria slovena nonostante il divario in ultimo si riduca a due lunghezze. L'Ungheria che aveva meravigliato contro spagnoli e francesi esce a testa bassa per colpa dei suoi passi falsi con le 'piccole' squadre, e finisce addirittura superata in classifica dagli sloveni.

Main Round: Gruppo 2 - Risultati 2a Giornata
** Spagna - Islanda 31-26 (17-14)
Statistiche 01 (pdf);
Statistiche 02 (pdf);
Statistiche 03 (pdf);
Play-by-play (pdf);
Start List (formazioni) (pdf)
** Slovenia - Ungheria 32-30 (14-13)
Statistiche 01 (pdf);
Statistiche 02 (pdf);
Statistiche 03 (pdf);
Play-by-play (pdf);
Start List (formazioni) (pdf)
** Croazia - Francia 29-22 (11-12)
Statistiche 01 (pdf);
Statistiche 02 (pdf);
Statistiche 03 (pdf);
Play-by-play (pdf);
Start List (formazioni) (pdf)

Classifica dopo la 2a Giornata
1. Spagna 7 p. 3-1-0 (108-98) +10
2. Croazia 6 p. 3-0-1 (113-104)+9
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3. Slovenia 4 p. 2-0-2 (121-121) 0
4. Ungheria 3 p. 1-1-2 (101-105) -5
5. Islanda 2 p. 1-0-3 (114-117) -3
6. Francia p. 1-0-9 (99-110) -11

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