domenica 29 gennaio 2012

EUROPEI PALLAMANO MASCHILE 2012: anteprima delle finali!

In una giornata straordinaria per lo sport serbo, che vede l'eroe nazionale Novak Djoković impegnato nella finale degli Australian Open di tennis e la forte rappresentativa di pallanuoto sfidare i cugini del Montenegro per l'oro europeo, sarà la pallamano a regalare le ultime emozioni ad un popolo in attesa di un risultato storico. Anzi, ancora più storico di quello già ottenuto, visto che per la prima volta la Serbia del 'rukomet', non più Yugoslavia, è riuscita a conquistarsi un posto nell'ultimo atto di una grande competizione.

Tra gli uomini di Veselin Vuković e l'apoteosi è rimasto però l'ostacolo più difficile: la Danimarca che non si arrende mai. Una squadra che, dopo le tribolazioni di partenza, sembra davvero essersi imbarcata sulla rotta giusta: un cocktail di meriti propri e demeriti altrui l'ha catapultata fino alle semifinali, dove è riuscita a porre fine alle ambizioni di una Spagna di nuovo tanto forte quanto incompiuta. Un po' per bravura, un po' grazie alle circostanze, di cui hanno saputo approfittare nel modo migliore, gli scandinavi sono ormai arrivati ad un passo dal ripetere il trionfo continentale del 2008. Passo da compiere questa sera, 'vendicando' pure il K.O. subito dai serbi nelle primissime fasi del torneo (quel 24-22 della seconda giornata, materializzatosi dodici giorni fa).

Tanto di cappello a mister Ulrik Wilbek per il ripensamento e la convocazione di Bo Spellerberg. Meglio tardi che mai: il versatile centrale del KIF Kolding ha dato una nuova spinta alla 'Landshold', che dopo il suo arrivo è cresciuta sia in termini di gioco che di risultati. Senza dimenticare ovviamente il contributo degli altri: tanto per fare alcuni nomi, il portiere Niklas Landin, la stella Mikkel Hansen, alla fine decisivo contro la Spagna pur rimanendo in ombra per buona parte del match (d'altronde era marcatissimo), quell'Anders Eggert micidiale dall'ala, il veterano Hans Lindberg oppure la giovane-rivelazione Rasmus Lauge Schmidt, una spina nel fianco degli iberici venerdì scorso. La difesa rocciosa ha spesso creato difficoltà alla manovra 'nemica'. L'allenatore nordico, pronto ad aggiungere una nuova perla al suo impressionante curriculum, sa che per battere i serbi ed il fattore-campo la Danimarca dovrà comunque alzare i ritmi rispetto alla gara della fase a gironi, magari affidandosi ai quei contropiedi di cui sono stati maestri in tante occasioni. E sulla tradizione, perché se l'ultimo precedente ha sorriso alla Serbia, è pur vero che i balcanici non riuscivano a prevalere sugli odierni avversari da sette anni o giù di lì. Wilbek fa professione di fiducia riguardo alle capacità dei suoi di non lasciarsi condizionare dall'ambiente che troveranno oggi pomeriggio, ma questo è ancora tutto da dimostrare ...

Da parte loro i padroni di casa dovranno puntare moltissimo sulla forza del gruppo, sul talento di Momir Ilić e Marko Vujin, sulla parate di un Darko Stanić spesso e volentieri determinante, e soprattutto sull'apporto (invocato, a nome di tutta la squadra serba, da Dalibor Cutura, che può battezzare il suo debutto in nazionale, a 36 anni suonati, con una medaglia d'oro) della Beogradska Arena, oggi secondo le previsioni stipata e 'calda' come non mai, con ventimila ugole pronte di nuovo a fare da 'uomo in più' per una nazionale purtroppo obbligata a vedersela con lo stato di forma non perfetto di alcuni giocatori, e con la minore esperienza, rispetto alla controparte, a tali livelli. Ma come lo stesso Vuković, che nei suoi anni in campo da pivot ha conquistato ori olimpici (1984) e Mondiali (1986), ricorda, in una finale secca non è necessariamente la squadra più forte e/o esperta a vincere.

La grande sfida delle ore 17:00 sarà preceduta, alle 14:30 dalla finale dei delusi: Spagna e Croazia si affrontano per un terzo posto ad ogni modo prestigioso. Gli iberici potrebbero replicare il piazzamento dei Mondiali dello scorso anno, ed aggiungere una nuova medaglia all'altro bronzo (Croazia 2000) ed al tris di argenti in bacheca. Peccato che, ancora una volta, l'appuntamento con il gradino più alto del podio sia stato rinviato a data da destinarsi. Viran Morros si dice determinato a fare suo questo nuovo importante riconoscimento; dall'altro lato Igor Vori (spesso elemento avanzato della difesa 5-1 slava, che stavolta potrebbe venire 'sostituita' da una 6-0 che sappia aumentare le difficoltà di una Spagna priva di grandi cecchini dai nove metri ...) desidera porre fine alla sua tradizione negativa personale nelle 'finaline': tre incontri, tre sconfitte. Ed il compagno Blazenko Lacković non accetterebbe di tornare in patria a mani vuote.

Curiosamente, anche in questo caso il precedente confronto diretto si è concluso sul 24-22. Con sconfitta balcanica, però. Altro motivo che spingerebbe i croati a giocarsela a fondo, nell'attesa che un'eventuale successo della Danimarca contro i loro cugini-rivali serbi regali alla squadra di Slavko Goluža il vantaggio non da poco di organizzare il rispettivo gruppo di qualificazione olimpica in casa. Un privilegio che la Spagna si è peraltro già assicurato. Pure l'ultimo precedente nella corsa al bronzo, datato Pechino 2008, è favorevole alla 'Roja': la formazione ai tempi diretta da Juan Carlos Pastor sconfisse gli odierni rivali per 35-29.

FINALE 1-2 POSTO
(Beogradska Arena. Domenica 29/01/2012 - h. 17.00)
** SERBIA – DANIMARCA

FINALE 3-4 POSTO
(Beogradska Arena. Domenica 29/01/2012 - h. 14.30)
** SPAGNA – CROAZIA

Diretta televisiva in italiano di Spagna - Croazia su SPORTITALIA 2, e di SERBIA-DANIMARCA su SPORTITALIA; entrambe le finali vanno live anche su Sport 1 (satellite Astra, 19.2° Est) in tedesco. Soliti highlights della giornata alle ore 23:00 circa nell'EHF Euro 2012 Show su Eurosport 2 (Sky Canale 212).

Dirette web sul Canale Youtube dell'evento, dove si possono trovare anche i video 'on demand' delle partite precedenti; in alternativa possibili link ai vari live streaming (intorno agli orari inizio delle partite) sui seguenti portali:

Sportlemon (FromSport)
Live Score Hunter
Rojadirecta

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