lunedì 23 gennaio 2012

EUROPEI MASCHILI PALLAMANO 2012: Croazia ed Ungheria KO, la Francia torna in corsa.

Questi Campionati Europei non riescono proprio a non stupire, non riescono proprio a non emozionare. Battaglie incerte fino all'ultimo, presunte sicurezze andate in fumo in un attimo, sono ormai all'ordine del giorno. Dopo i fuochi d'artificio di sabato sera, anche le gare di apertura del secondo gruppo del Main Round, in quel di Novi Sad, hanno offerto i loro bravi spunti pirotecnici.

A cominciare dalla sfida tra Ungheria ed Islanda, in grado di sovvertire molte impressioni lasciate dalla prima fase. Magiari in grande crescita e pericolosissimi? Islandesi lontani dalla passata forma 'olimpica? Il confronto diretto fa carta straccia di ogni valutazione. I nordici si impongono con un netto 27-21 che li tiene in corsa per le semifinali, mentre le ambizioni di coach Mocsai e del suo gruppo ne escono ridimensionate.

Alla SPENS Hall si parte con il pubblico delle grandi occasioni, sempre a stragrande maggioranza ungherese. L'equilibrio dura una ventina di minuti, caratterizzati da pochi goal e fasi difensive efficaci, con due fra i maggiori protagonisti dell'incontro a mettersi in evidenza. Il centrale Gábor Császár perfora tre volte la difesa rivale, ma in campo islandese Björgvin Páll Gustavsson fa comunque ottima guardia: il portiere del Magdeburgo sarà tra i maggiori artefici di un successo del quale l'Islanda getta le basi, anche grazie ad opportuni cambi effettuati da mister Gudmundsson, a cavallo tra i due tempi.

Il primo, fra pali, errori, parate avversarie e palle perse, vede l'Ungheria finire sotto per 10-14 (parziale di 2-6 negli ultimi minuti). Il secondo inizia ancora peggio: ben sei 'cecchini' diversi colpiscono la rete magiara, e portano l'Islanda sul 20-13 dopo 39 minuti. I tifosi con le bandiere bianco, rosso e verdi non smettono di incitare Ferenc Ilyés, Roland Mikler e gli altri loro connazionali. Il primo firma una tripletta in pochi minuti, il secondo torna a difendere la sua porta egregiamente, ma ormai è troppo tardi: ogni accenno di 'riscossa' viene tenuto a bada dagli islandesi, attenti a non lasciarsi sfuggire due punti di importanza capitale. Con pieno merito di Gudjón Valur Sigurdsson ed Aron Pálmarsson, a segno cinque volte ciascuno, e di un Gustavsson abbastanza diverso dal portiere-gruviera (non) ammirato due giorni prima.

La rimonta mancata all'Ungheria riesce alla Francia, che dopo essere finita più volte sull'orlo del baratro ottiene una soffertissima vittoria sulla Slovenia dei 'debuttanti terribili' e sale a quota due in graduatoria, evitando una clamorosa uscita dai giochi anticipata. La gara si mette male dal principio per i francesi, sempre costretti ad inseguire, anche da distanze notevoli come il meno quattro (4-8) materializzatosi al tredicesimo, a cui non sono estranei due giocatori del campionato transalpino: Dragan Gaijć ed il portiere Primoz Prost del Montpellier, entrambi apparsi molto più in palla del famosissimo, e ben marcato, compagno di club Nikola Karabatic. Gli sloveni conservano il vantaggio fino all'11-7, ma qualche pasticcio in attacco rovina tutto: Luc Abalo, un combattivo Xavier Barachet e lo stesso Karabatic li puniscono rapidamente, e la Francia ritrova la parità, cancellata da Jure Golenec appena prima dell'intervallo (14-15 dopo mezz'ora).

William Accambray impatta di nuovo alla ripresa del gioco, ma quando ti aspetti, finalmente, la zampata dei Campionissimi, escono ancora gli sloveni: Luka Žvižej, implacabile dall'ala sinistra ed in contropiede, più il solito Gajić firmano un interessante 19-17 ai due terzi dell'incontro. Stavolta però i Bleus non hanno alcuna intenzione di lasciarli scappare: Abalo, Barachet e Bertrand Gille ribaltano addirittura la situazione, con la complicità dei due minuti rifilati ad Uroš Zorman: incredibile ma vero, dopo tante peripezie la Francia arriva all'ultimo quarto d'ora in vantaggio.

Un'altra sospensione (a Peter Pucelj), propizia il +2 (24-22) che sembra mettere al sicuro la vittoria. E invece no. Žvižej con una doppietta emette un nuovo acuto sloveno, ma è davvero l'ultimo: gli uomini di Boris Denić sono in riserva, riescono a fermare gli avversari soltanto con le 'cattive' e fanno incetta di penalità. A sancire il trionfo dei galletti è l'ultimo arrivato, quel Samuel Honrubia reduce da un infortunio e chiamato in sostituzione dell'altro acciaccato Guigou. Tempo di trasformare il 27-25 nel 28-26 di fine partita, ed i francesi possono esultare per lo scampato pericolo.

Nel prossimo turno, la Francia è attesa dalla Croazia in un remake di 'antiche' battaglie fino a poco tempo fa valide per titoli e medaglie, e adesso ridotte a spareggio-qualificazione per le semifinali. I croati, usciti dalla prima fase a pieni punti, non approfittano degli altri risultati e perdono un'occasione d'oro, oltre alla sfida con la Spagna, la cui difesa, soprattutto nel secondo tempo, si dimostra chiave di volta del successo. Anche lo scontro al vertice del girone è intenso ed avvincente, e deciso soltanto negli ultimi minuti. Partenza doppiamente ingannevole: il 4-1 piazzato dalla selección fa credere ad una passeggiata iberica, le sette reti di fila (molte in contropiede, grazie ad Alilović) avversarie che seguono illudono i tanti fans balcanici presenti. Gli uomini di Valero Rivera riescono a non lasciarsi travolgere dal tornado croato, e rimangono in qualche modo a galla, pur arrivando all'equatore del match tre reti (11-14) dietro Manuel Strlek e compagni.

I nove marcatori diversi in campo iberico testimoniano la potenzialità della loro rosa, che però ha bisogno di qualcuno in grado di segnare con continuità. Ci pensano Dani Sarmiento ed il folletto Victor Tomás: il duo del Barcellona firma il pareggio a quota sedici, ottenuto al 38° anche in virtù delle parate di Juan Manuel Sierra, MVP di giornata, ed a dispetto dei numeri del portiere avversario. Comincia una nuova fase, con la Spagna (tra cui va segnalata anche l'ottima prova di Viran Morros) pronta a reagire ad ogni nuovo affondo rivale e addirittura a trovare il vantaggio dopo tre reti di fila.

Iberici ormai esaltati, l'inerzia del match è dalla loro parte, l'ultima parità ristabilita da Ivan Čupić non serve a nulla: il giovane Jorge Maqueda e Joan Cañellas (con un goal al limite del passivo) assicurano la vittoria, alla fine meritata, di una squadra che sa emergere anche in palazzetti ostili, ed a questo punto, con la sua entrata nella lotta finale per le medaglie ormai ad un passo, diventa forse la pretendente numero uno al titolo.

Pur sempre in un torneo dove, lo abbiamo già detto e ripetuto, sorprese e pronostici ribaltati sono la norma...

Main Round: Gruppo 2 - Risultati 1a Giornata
** Islanda - Ungheria 27-21 (14-10)
Statistiche 01 (pdf);
Statistiche 02 (pdf);
Statistiche 03 (pdf);
Play-by-play (pdf);
Start List (formazioni) (pdf)
** Francia - Slovenia 28-26 (14-15)
Statistiche 01 (pdf);
Statistiche 02 (pdf);
Statistiche 03 (pdf);
Play-by-play (pdf);
Start List (formazioni) (pdf)
** Spagna - Croazia 24-22 (11-14)
Statistiche 01 (pdf);
Statistiche 02 (pdf);
Statistiche 03 (pdf);
Play-by-play (pdf);
Start List (formazioni) (pdf)
Classifica dopo la 1a Giornata
1. Spagna 5 p. 2-1-0 (77-72) +5
2. Croazia 4 p. 2-0-1 (84-82) +2
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3. Ungheria 3 p. 1-1-1 (71-74) -3
4. Islanda 2 p. 1-0-2 (88-86) +2
5. Slovenia 2 p. 1-0-2 (89-91) -2
6. Francia p. 1-0-2 (77-81) -4

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