Bella vittoria della Serbia che, di fronte ai circa seimila tifosi della 'mitica' Pionir Arena belgradese, s'impone alla Repubblica Ceca per 26-21 nell'ultimo test-match prima dei Campionati Europei, in programma da Domenica 15 Gennaio proprio nel paese balcanico.
Un incontro, quello di mercoledì, sempre condotto da Darko Stanić, che con le sue 17 parate è risultato decisivo tanto da guadagnarsi una meritata standing ovation al ritorno in panchina a tre minuti dalla fine, Momir Ilić (a segno sette volte, vincendo la sfida personale con il compagno di club Filip Jicha, a sua volta fattosi notare più che altro per un accenno di rissa con Dalibor Cutura) e connazionali.
Serbi avanti già per 9-4 dopo una dozzina di minuti (merito di una ferrea 6-0 difensiva, e dell'intesa tra Ilić, Cutura e Marko Vujin, un trio che sembrava giocare assieme da anni ...) con i loro rivali ad abbozzare una sorta di reazione verso la fine del tempo, in grado di portarli sul meno due (14-12) all'intervallo, dopo il massimo vantaggio locale toccato sul 13-7. Ad inizio ripresa gli ospiti, arrivati ad una sola rete di scarto grazie a Tomas Sklenák, appaiono in grado di ribaltare le sorti dell'incontro. Trattasi di un semplice miraggio: un nuovo break di cinque reti a zero in quattro minuti rimette le ali alla squadra di casa, cha passa alla velocità della luce da 18-17 a 23-17, chiudendo di fatto il match.
Nelle interviste del dopo-partita, Stanić ha sottolineato l'importanza della sfida di esordio contro la Polonia che, a suo parere, influenzerà notevolmente l'andamento del torneo per la nazionale di Belgrado. Il portiere si è detto felice per la prestazione che la squadra ha saputo offrire nell'ultima prova prima degli Europei, nonostante alcuni cali di concentrazione durante l'incontro.
Soddisfazione condivisa da mister Veselin Vuković: 'Abbiamo tenuto il match sotto controllo dall'inizio alla fine, e questo è molto incoraggiante in vista dei 'veri' impegni. Adesso abbiamo tre giorni di relax prima della sfida con la Polonia; ci sono ancora certi dettagli da sistemare, però la cosa più importante è avere scoperto di poter battere rivali forti come la Repubblica Ceca'.
Tra gli sconfitti, tre reti a testa di Jícha, Horák, Filip e Motl, doppiette di Sklenák, Sobol, Stehlík e Vraný, mentre Kubeš va in goal appena una volta. Non male il secondo portiere Petr Stohl, con le sue tredici prodezze.
Un incontro, quello di mercoledì, sempre condotto da Darko Stanić, che con le sue 17 parate è risultato decisivo tanto da guadagnarsi una meritata standing ovation al ritorno in panchina a tre minuti dalla fine, Momir Ilić (a segno sette volte, vincendo la sfida personale con il compagno di club Filip Jicha, a sua volta fattosi notare più che altro per un accenno di rissa con Dalibor Cutura) e connazionali.
Serbi avanti già per 9-4 dopo una dozzina di minuti (merito di una ferrea 6-0 difensiva, e dell'intesa tra Ilić, Cutura e Marko Vujin, un trio che sembrava giocare assieme da anni ...) con i loro rivali ad abbozzare una sorta di reazione verso la fine del tempo, in grado di portarli sul meno due (14-12) all'intervallo, dopo il massimo vantaggio locale toccato sul 13-7. Ad inizio ripresa gli ospiti, arrivati ad una sola rete di scarto grazie a Tomas Sklenák, appaiono in grado di ribaltare le sorti dell'incontro. Trattasi di un semplice miraggio: un nuovo break di cinque reti a zero in quattro minuti rimette le ali alla squadra di casa, cha passa alla velocità della luce da 18-17 a 23-17, chiudendo di fatto il match.
Nelle interviste del dopo-partita, Stanić ha sottolineato l'importanza della sfida di esordio contro la Polonia che, a suo parere, influenzerà notevolmente l'andamento del torneo per la nazionale di Belgrado. Il portiere si è detto felice per la prestazione che la squadra ha saputo offrire nell'ultima prova prima degli Europei, nonostante alcuni cali di concentrazione durante l'incontro.
Soddisfazione condivisa da mister Veselin Vuković: 'Abbiamo tenuto il match sotto controllo dall'inizio alla fine, e questo è molto incoraggiante in vista dei 'veri' impegni. Adesso abbiamo tre giorni di relax prima della sfida con la Polonia; ci sono ancora certi dettagli da sistemare, però la cosa più importante è avere scoperto di poter battere rivali forti come la Repubblica Ceca'.
Tra gli sconfitti, tre reti a testa di Jícha, Horák, Filip e Motl, doppiette di Sklenák, Sobol, Stehlík e Vraný, mentre Kubeš va in goal appena una volta. Non male il secondo portiere Petr Stohl, con le sue tredici prodezze.
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