lunedì 24 gennaio 2011

MONDIALI MASCHILI 2011: Riassunto, risultati e statistiche degli incontri di Domenica 23 Gennaio

Risultati, classifiche e statistiche della seconda giornata del Main Round. Limitata nel giorno di Domenica al solo Gruppo II, il cui destino risulta ormai segnato: le 'sorelle scandinave' Danimarca e Svezia vanno in semifinale, in quale ordine lo vedremo dopo lo scontro diretto di Martedì sera. Se la qualificazione dei danesi era nell'aria, meno scontata appariva quella dei padroni di casa, che si trovavano di fronte, nella sfida decisiva, la fortissima (?) Croazia. Favorita 'd'obbligo' che però, tranne contro l'Argentina, aveva lasciato qualche dubbio, puntualmente venuto a galla in un'altra prova sottotono, in particolare di Ivano Balić, la cui frustrazione è tutta racchiusa nei pochi secondi di questo video-simbolo.

L'asso del Croatia Osiguranje e le altre grandi stelle degli slavi, ossia Domagoj Duvnjak ed Igor Vori, vengono sostanzialmente disinnescati dalla difesa vichinga, con grande merito di Tobias Karlsson e Magnus Jernemyr in particolare. Un Johan Sjöstrand in stato di grazia fra i pali fa il resto nel reparto arretrato svedese. Quando si tratta di spedire palloni nella rete avversaria, invece, la parte del leone spetta all'ineffabile Niclas Ekberg, a Dalibor Doder, le cui origini serbe sono fonte di ulteriore motivazione in questo 'derby' personale, ed al ventunenne (ma con già tre anni di esperienza in nazionale) Kim Ekdahl du Rietz, unico a giocare nel campionato svedese (nel Lugi Lund), e sempre più tra le maggiori rivelazioni di questo torneo.

Di fronte ai diecimila della Malmö Arena (tra cui molti fans croati) le due squadre sentono la pressione e sbagliano molto nei primi minuti, con il solo Balić a fare tesoro della sua esperienza ed andare in rete due volte per i suoi. Poi arrivano i goal, ma scompare del tutto la 'stella' della Croazia. Per loro fortuna i goal di Vedran Zrnić tengono in partita gli slavi fino a cinque minuti dalla pausa, poi, tra fine del tempo ed inizio ripresa, la Svezia vola sulle ali dell'entusiasmo e produce il break decisivo, arrivando sul 17-12. Vori, Zrnic e Denis Buntić provano a far rientrare i balcanici fino al meno ma è tutto inutile: la squadra di casa si mantiene fredda, il (secondo) portiere del Barcellona continua lo show personale, ed il margine torna a cinque reti (25-20) appena entrati nell'ultimo tramo di gara. La Croazia ha un sussulto d'orgoglio finale, con Zrnić che non molla mai e pure Blaženko Lacković che riesce a ritrovare la via del goal. Troppo tardi. Doder ed Ekberg timbrano ancora il cartellino e, mentre sulla panchina di Slavko Goluža cala la notte, per il pubblico di casa comincia la festa.

Che culmina con la vittoria della Danimarca sull'Argentina, buona per garantire ad entrambe le scandinave il passaggio matematico del turno. Successo ampiamente nei pronostici della vigilia, ma alla prova dei fatti meno agevole del previsto, e meno assoluto di quanto indichi lo score finale (31-24). Dopo la rete iniziale di Vidal, i danesi mettono il turbo e si assicurano un buon margine di vantaggio; ma a differenza di quanto accaduto con i croati, l'Argentina, conscia di essere all'ultima spiaggia, non si lascia travolgere dagli eventi e prova a rientrare, andando a segno con vari giocatori. Manca però un autentico leader, mentre dall'altra parte i fuoriclasse ci sono, a cominciare da quel Mikkel Hansen che osa molto, sbaglia pure, ma alla fine riesce sempre a offrire il proprio contributo alla causa, in termini di goal.

Una doppietta firmata dal pivot del Barça Jesper Noddesbø chiude il tempo sul 17-12, ma non i giochi. Con i fratelli Simonet e Maxi Ferro in cattedra, l'Argentina ribatte colpo su colpo, e rosicchia parte dello svantaggio fino a tornare sul meno due (22-24 e 23-35) appena si entra nell'ultimo quarto. A quel punto per l'albiceleste si spegne la luce, gli attacchi diventano affannosi, Niklas Landin si trasforma in muro invalicabile, e la Danimarca, che trova in Kasper Søndergaard Sarup il trascinatore del momento, punisce senza pietà il Nero García (tra i pali in sostituzione di un poco ispirato Matias Schulz, e tutto sommato autore di una buona prova).

L'Argentina, forse anche per effetto di una direzione di gara (coppia della Costa d'Avorio) quantomeno 'sui generis' (eufemismo), tanto da scontentare un po' tutti, si innervosisce vedendo il match ormai sfuggirle di mano, e comincia a collezionare provvedimenti disciplinari: ne fanno le spese il falloso Pablo Portela, vittima di un rosso diretto, Federico Pizarro e Diego Simonet, mandati sulla panca dei cattivi per due minuti a testa. L'Argentina terminerà in doppia inferiorità numerica, ma la cifra che conta davvero sono i sette goal di differenza, che spediscono i biancorossi alla lotta per le medaglie, mentre i sudamericani proveranno a chiudere il loro ottimo Mondiale con onore, battendo la Serbia e magari centrando il settimo posto, se possibile.

I balcanici, seppure ancora ultimi nel girone, non saranno comunque rivale da poco; anche domenica hanno dato prova della loro qualità, impegnando la Polonia fino al termine di un gara combattuta e sfortunatamente persa con il minimo scarto. Difese protagoniste nella prima parte, terminata con solo 21 goal all'attivo, ed i serbi avanti di uno grazie allo show di, guarda un po', Marko Vujin. Il cannoniere del Veszprém, futura star del THW Kiel, va a segno una mezza dozzina in volte in trenta minuti, totalizzando più di metà delle reti di squadra. Gli risponde Tomasz Tluczynski: l'ala sinistra del Lubecca prosegue il suo recital particolare al ritorno in campo, e fa schizzare la Polonia sul più quattro (17-13), con l'aiuto del veterano Mariusz Jurasik.

Il 20-15 che segue pare incanalare il match sulla via dei polacchi, ma è solo un miraggio: un time-out opportuno ed il cambio di portiere aiutano la Serbia, che piazza un 5-0 (cui partecipa anche un Momir Ilić oggi fuori condizione) per impattare la sfida ad una dozzina di minuti dalla sirena. Il lungo sprint finale è emozionante, le squadre si alternano al comando fino all'ultimo minuto, in cui proprio le due stelle della Polonia, Marcin Lijewski - senza macchia dai nove metri - e Karol Bielecki (con in mezzo una palla persa dai serbi) ribaltano il risultato - goal decisivo a cinque secondi dalla fine - e donano alla loro compagine una vittoria inutile ai fini della qualificazione, ma prestigiosa ed utilissima nella battaglia per i posti che assicurano la partecipazione agli spareggi per andare alle Olimpiadi del 2012.

In giornata si sono anche disputate quattro finali, quelle che assegnavano le posizioni più basse nella classifica definitiva: vittoria della Slovacchia, che almeno chiude degnamente un mondiale pieno di delusioni, sull'Austria, della Romania con il minimo scarto sulla Tunisia, del Brasile - in maniera convincente - sul Cile di Oneto nel derby sudamericano per la 21a piazza (stesso risultato di due fa per i carioca), ed infine del Bahrein, che torna a casa dalla sua prima esperienza mondiale con ben due vittorie in tasca: l'ultima delle quali consegna (non avevamo dubbi in proposito ...) all'Australia la 'maglia nera' della competizione, 'premio' a cui i volenterosi ragazzotti degli antipodi - al pari della loro controparte femminile - sono comunque abituati.

Di seguito trovate risultati, classifiche, e link ai dettagli statistici completi di ogni singolo incontro.


Main Round - GRUPPO II (Kristianstad / Lund): 2a Giornata
** Danimarca - Argentina 31-24 (17-12)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report
** Svezia - Croazia 29-25 (14-12)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report
** Polonia - Serbia 27-26 (10-11)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report

Gruppo II - Classifica
* Danimarca 8 punti 400 128-107 (+21)
* Svezia 6 punti 202 103-97 (+2)
* Polonia 4 punti 202 99-101 (-2)
* Croazia 3 punti 112 114-105 (+9)
* Argentina 2 punti 103 92-113 (-21)
* Serbia 1 punto 013 100-113 (-13)

President's Cup: Finale 17°-18° Posto
** Slovacchia - Austria 39-35 (19-18)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report

President's Cup: Finale 19°-20° Posto
Romania-Tunisia 30-29 (17-14)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report

President's Cup: Finale 21°-22° Posto
** Brasile-Cile 38-28 (13-11)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report

President's Cup: Finale 23°-24° Posto
** Bahrein - Australia 33-23 (19-11)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report

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