venerdì 21 gennaio 2011

MONDIALI MASCHILI 2011: Sterbik smorza gli entusiasmi spagnoli: 'Evitiamo l'euforia. C'è ancora molto da lavorare'.

In dichiarazioni rese al quotidiano spagnolo Marca, Árpád Sterbik (foto in basso nella pagina, cliccare per ingrandire), portiere di origine serbo-ungherese che con la sua naturalizzazione ha dato ulteriore valore aggiunto alla forte selección di Valero Rivera, ha sostenuto che la chiave per la remontada della squadra spagnola, capace di annullare il passivo di sette goal cui era condannata a dieci minuti dalla fine del match-clou contro la Francia, è lo spirito combattivo della squadra, che ha sempre creduto nelle sue suo possibilità di vittoria: "se non avessimo pensato di poter vincere la partita, non saremmo mai stati in grado di prenderci quel punto", ha affermato il 31enne del Ciudad Real, sottolineando come non sia la prima volta che i vincitori dell'edizione 2005 riescano a ribaltare un risultato avverso in un Campionato del Mondo.

'Ci era capitato altre volte di rientrare in partita dopo essere stati sotto di tre o quattro lunghezze, compreso agli Europei dell'anno scorso in Austria, e proprio contro la Francia, ma oggi (ieri, ndr) siamo arrivati a perdere fino di sette, per cui era molto difficile per noi riprendere in nostri avversari'.


Un divario che Sterbik imputa alle difficoltà, sia in fase difensiva che in quella offensiva, patite dalla nazionale spagnola nella prima parte dell'incontro, in cui sono rimasti sempre in balia dei francesi: 'in difesa non siamo stati bravi a sufficienza, ed in attacco neppure, noi portieri non abbiamo avuto vita facile, poi però loro si sono rilassati, hanno fatto molti cambi, e noi siamo stati in grado di crescere'.

Ma secondo Sterbik il pareggio non deve scatenare un'eccessiva euforia, in quanto a suo parere l'unica cosa buona della partita contro la Francia è stato il risultato, il punto conquistato a spese dei 'Galletti' di Claude Onesta: 'Fiducia? Io adesso ho più paura che fiducia, perché oggi il risultato finale è stata la sola cosa veramente positiva. Quindi adesso dobbiamo lavorare ancor di più, perché ci attendono (altre) squadre molto brave'.

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