giovedì 27 gennaio 2011

MONDIALI MASCHILI 2011: La Spagna? Meno dura dei francesi, ma sempre forte ...

I danesi rispettano la Spagna, ma sono convinti che affrontare gli iberici sia comunque più agevole che trovarsi di fronte in semifinale i campionissimi della Francia. E' quanto emerso da un articolo pubblicato sulla versione online del quotidiano di Madrid Marca.

A cominciare dal veterano Lars Christiansen (foto sotto, cliccare per ingrandire): 'Credo che il nostro compito sarà più facile che in una eventuale partita contro la Francia. Gli spagnoli sono bravi e rapidi in fase offensiva, ma la loro forma di gioco si adatta bene ai nostri giocatori molto forti fisicamente. Dobbiamo contenerli al centro, perché è lì che vorranno infilarsi' ha detto il 38enne del KIF Kolding.


Dello stesso parere è Michael V. Knudsen, convinto che l'imbattuta Danimarca, piena di fiducia nei suoi mezzi dopo le prestazioni sfornate nel cammino verso le semifinali, sia in grado di superare qualunque avversario, per quanto il pivot scandinavo ammetta che la partita contro la squadra di Valero Rivera sarà "molto più difficile", di quelle fino adesso disputate nel torneo.

Lo stesso coach Ulrik Wilbek ritiene che la sfida con la Spagna sia un gradino più ardua delle precedenti e che, in ragione dello stile di gioco di entrambe le formazioni, il ritmo dell'incontro sarà elevato: 'ci sarà molto da correre, loro corrono quanto noi. Giocano in modo fantastico'. Il veterano delle panchine danesi ha aggiunto che se la Danimarca si dimostrerà capace di giocare al massimo livello, avrà buone possibilità (di farcela) contro gli spagnoli.


Chi può parlare dei rivali con assoluta cognizione di causa è Jesper Nøddesbo, pivot danese del Barcellona (squadra con giocatori presenti in tutte e quattro le semifinaliste), il quale venerdì alla Kristianstad Arena si troverà di fronte più di un compagno di club: 'loro hanno costruito un gruppo forte, in grado di giocare in maniera solida, ed assai più 'collettiva' che in passato. Ma al tempo stesso sono molto bravi a livello individuale e sanno muovere la palla velocemente'. Il nordico specialista dai sei metri ha inoltre evidenziato la bravura dei suoi colleghi 'di reparto' spagnoli e la pericolosità di un 'contrattacco incredibilmente veloce', così come del portiere Arpad Sterbik, un elemento 'sgradito agli avversari'. Ma solo a causa delle sue grandi qualità.

Insomma, forse la Spagna farà anche tremare i polsi meno della macchina da vittorie transalpina, ma nello staff danese non ci si illude troppo: non sarà facile, il rivale è di quelli da prendere con le molle.

Nessun commento:

Posta un commento