Fumata bianca a Jönköping. Abbiamo le semifinaliste, anche nel Gruppo I del Main Round. Se l'altro girone è un affare tutto scandinavo, qui sono le 'sorelle latine' Francia e Spagna a timbrare il cartellino e guadagnarsi l'accesso alla lotta per le medaglie, al termine di due buone gare. In particolare quella degli iberici, che abbattono l'ultimo ostacolo, la temibile Islanda, ubriacandola in un primo tempo da 'playstation handball'. 20-10 l'incredibile risultato all'intervallo: una cavalcata trionfale dovuta ad una grandissima difesa, che neutralizza il pivot Robert Gunnarsson (per quanto assai cercato dai suoi compagni, segnerà il suo primo goal solo dopo ventiquattro minuti) e spesso costringe i nordici a soluzioni scomode e/o affrettate, e viene coadiuvata dal solito immenso Sterbik; ma anche da un attacco a prova di bomba, basato in particolare su contropiedi micidiali frutto dell'intensità difensiva. Sugli scudi i fratelli Entrerríos ed un Eduardo Gurbindo sempre più stellare (che se lo tengano stretto a Valladolid, se possono ...). Il malcapitato Björgvin Páll Gústavsson stavolta non c'azzecca proprio, e viene sostituito fra i pali islandesi da Hreiðar Guðmundsson, omonimo del suo allenatore, ma la musica non cambia.
Cambia qualcosa, invece, al ritorno in campo. Assurdo pensare che la Spagna fosse in grado di tenere il ritmo dei primi trenta minuti, per cui si assiste ad un ritorno della combattiva Islanda che, ben sapendo come sconfitta in pratica equivarrebbe ad eliminazione, dà il tutto per tutto ed in un quarto d'ora di gioco riesce a dimezzare il gap, con Gústavsson di nuovo simile quello che eravamo abituati ad ammirare, e torna a nutrire qualche speranza. Ma gli spagnoli, con lo zampino fondamentale di Sterbik, ribattono colpo su colpo agli avversari, non lasciandoli rientrare ulteriormente. Ed in un finale piuttosto 'caliente', con Juanín García che nel tentativo di recuperare un pallone vagante finisce addosso a coach Gudmundsson, il quale reagisce d'istinto e lo strattona visibilmente, ed altre penalità rifilate alle due squadre, allungano ancora fino al 32-24 conclusivo. Il sogno di continuare la saga islandese si interrompe, mentre la Spagna torna in semifinale in un Campionato del Mondo dopo sei inverni; l'ultima volta avevano pure vinto il torneo, adesso sarà più difficile, ma la selección di Valero Rivera ha già definitivamente provato di essere squadra con gli attributi.
Del successo della Roja approfittano i francesi, che superano l'agevole Norvegia da tempo fuori dalla lotta-medaglie e rimangono il testa al gruppo, oltre naturalmente a staccare il biglietto per la 'Final Four' dei Mondiali per l'ottava volta di fila. In realtà il successo dei Bleus non è stato così travolgente come si potesse immaginare. E come l'illusorio 4-1 iniziale potesse far credere. Con un buon contributo da parte delle sue giovani stelle, soprattutto Espen Lie Hansen cecchino (spesso, non sempre) dai nove metri, gli scandinavi non mollano la presa, ed anche Ole Erevik fa la sua parte tra i pali. Certo la Francia è sempre la Francia, ed anche in una prova sottotono il divario di qualità è tale da permettere agli uomini di Claude Onesta di rientrare negli spogliatoi sul più tre (17-14). Merito in particolare di un ineffabile Bertrand Gille, che fa poker nei primi venti minuti.
Il vantaggio transalpino aumenta sensibilmente nella ripresa, quando William Accambray si sveglia dal torpore e ne mette cinque. La Francia arriva sul 25-16 al minuto 42. Partita archiviata, tempo di buttare la pasta? Macché: Steinar Ege (migliore di Titi Omeyer in questa partita) chiude la porta norvegese per sei volte di seguito, e la sfida torna interessante sul 26-23 ai cinque della fine. Ci pensano Karabatic, stavolta piuttosto in ombra, Luc Abalo e Jérôme Fernandez a scacciare i fantasmi di una clamorosa sconfitta. La Francia porta a casa punti e qualificazione, ma anche stavolta dimostra come, tra infortuni ed altri problemi, sia una squadra 'umana'. Forse vinceranno pure questo torneo, però danesi, svedesi e spagnoli sono ora legittimati ad organizzare qualche scherzetto ai campionissimi ...
In mezzo alle imprese di Francia e Spagna, arriva un'altra delusione 'Made in Germany'. I tedeschi ripongono nel cassetto anche le minime speranze di qualificazione rimaste arrendendosi all'Ungheria, spinta dalle rispettive cinquine di Gergö e Tamás Iváncsik, ma soprattutto da quella di Carlos Pérez, cubano naturalizzato che all'alba dei suoi 39 anni ha raggiunto la nazionale in Scandinavia per dare il suo fondamentale contributo, e farsi beffa di avversari più giovani. Primo tempo con vantaggi alternati (i magiari partono forte, i tedeschi reagiscono e ribaltano, l'Ungheria riaggancia gli avversari, che però allungano e arrivano a metà gara sul 12-10), poi nella ripresa la Germania infila troppi errori e/o trova la strada sbarrata da un grande Nándor Fazekas. E ne paga le conseguenze, venendo raggiunta e poi superata (19-17 all'entrata dell'ultimo quarto di gioco). Holger Glandorf, migliore in una squadra di peggiori, ha un'impennata di orgoglio e sigla la nuova parità sul 21-21, ma l'inerzia del match è tutta dalla parte dei ragazzi di coach Lajos Mocsai, che trionfano per 27-25 e adesso sognano il settimo posto. O persino un piazzamento migliore: l'importante è guadagnarsi un posto alle prossime qualificazioni olimpiche.
Nelle finali 'minori' bella vittoria della Corea del Sud dei cannonieri Jeong Yi Kyeong e Park Jung Geu, che termina la sua 'campagna di Svezia' al tredicesimo posto, sull'Egitto, mentre precedentemente era stata l'Africa a trionfare sull'Asia, grazie all'Algeria giustiziera del Giappone. Un buon quindicesimo posto il piazzamento finale dei maghrebini, grazie ad un secondo tempo gagliardo e ad una nuova prestazione di alto livello del portiere Abdelmalek Slahdji, con l'ausilio in attacco di Hamza Zouhaoi, e di Hamoud Ayat micidiale dall'ala.
Di seguito trovate risultati, classifiche, e link ai dettagli statistici completi di ogni singolo incontro.
Main Round - GRUPPO I (Jönköping): 2a Giornata
** Spagna - Islanda 32-24 (20-10)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report
** Ungheria - Germania 27-25 (10-12)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report
** Francia - Norvegia 31-26 (17-14)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report
Gruppo I - Classifica
* Francia 7 punti 310 126-101 (+25)
* Spagna 7 punti 310 118-103 (+15)
* Islanda 4 punti 202 109-107 (+2)
* Ungheria 4 punti 202 103-117 (-14)
* Germania 2 punti 103 99-107 (-8)
* Norvegia 0 punti 004 98-118 (-20)
*** Francia e Spagna qualificate alle semifinali.
President's Cup: Finale 13°-14° Posto
** Sud Corea - Egitto 26-23 (12-11)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report
President's Cup: Finale 15°-16° Posto
** Algeria - Giappone 29-24 (13-13)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
Play-by-Play del match;
Match Report
Cambia qualcosa, invece, al ritorno in campo. Assurdo pensare che la Spagna fosse in grado di tenere il ritmo dei primi trenta minuti, per cui si assiste ad un ritorno della combattiva Islanda che, ben sapendo come sconfitta in pratica equivarrebbe ad eliminazione, dà il tutto per tutto ed in un quarto d'ora di gioco riesce a dimezzare il gap, con Gústavsson di nuovo simile quello che eravamo abituati ad ammirare, e torna a nutrire qualche speranza. Ma gli spagnoli, con lo zampino fondamentale di Sterbik, ribattono colpo su colpo agli avversari, non lasciandoli rientrare ulteriormente. Ed in un finale piuttosto 'caliente', con Juanín García che nel tentativo di recuperare un pallone vagante finisce addosso a coach Gudmundsson, il quale reagisce d'istinto e lo strattona visibilmente, ed altre penalità rifilate alle due squadre, allungano ancora fino al 32-24 conclusivo. Il sogno di continuare la saga islandese si interrompe, mentre la Spagna torna in semifinale in un Campionato del Mondo dopo sei inverni; l'ultima volta avevano pure vinto il torneo, adesso sarà più difficile, ma la selección di Valero Rivera ha già definitivamente provato di essere squadra con gli attributi.
Del successo della Roja approfittano i francesi, che superano l'agevole Norvegia da tempo fuori dalla lotta-medaglie e rimangono il testa al gruppo, oltre naturalmente a staccare il biglietto per la 'Final Four' dei Mondiali per l'ottava volta di fila. In realtà il successo dei Bleus non è stato così travolgente come si potesse immaginare. E come l'illusorio 4-1 iniziale potesse far credere. Con un buon contributo da parte delle sue giovani stelle, soprattutto Espen Lie Hansen cecchino (spesso, non sempre) dai nove metri, gli scandinavi non mollano la presa, ed anche Ole Erevik fa la sua parte tra i pali. Certo la Francia è sempre la Francia, ed anche in una prova sottotono il divario di qualità è tale da permettere agli uomini di Claude Onesta di rientrare negli spogliatoi sul più tre (17-14). Merito in particolare di un ineffabile Bertrand Gille, che fa poker nei primi venti minuti.
Il vantaggio transalpino aumenta sensibilmente nella ripresa, quando William Accambray si sveglia dal torpore e ne mette cinque. La Francia arriva sul 25-16 al minuto 42. Partita archiviata, tempo di buttare la pasta? Macché: Steinar Ege (migliore di Titi Omeyer in questa partita) chiude la porta norvegese per sei volte di seguito, e la sfida torna interessante sul 26-23 ai cinque della fine. Ci pensano Karabatic, stavolta piuttosto in ombra, Luc Abalo e Jérôme Fernandez a scacciare i fantasmi di una clamorosa sconfitta. La Francia porta a casa punti e qualificazione, ma anche stavolta dimostra come, tra infortuni ed altri problemi, sia una squadra 'umana'. Forse vinceranno pure questo torneo, però danesi, svedesi e spagnoli sono ora legittimati ad organizzare qualche scherzetto ai campionissimi ...
In mezzo alle imprese di Francia e Spagna, arriva un'altra delusione 'Made in Germany'. I tedeschi ripongono nel cassetto anche le minime speranze di qualificazione rimaste arrendendosi all'Ungheria, spinta dalle rispettive cinquine di Gergö e Tamás Iváncsik, ma soprattutto da quella di Carlos Pérez, cubano naturalizzato che all'alba dei suoi 39 anni ha raggiunto la nazionale in Scandinavia per dare il suo fondamentale contributo, e farsi beffa di avversari più giovani. Primo tempo con vantaggi alternati (i magiari partono forte, i tedeschi reagiscono e ribaltano, l'Ungheria riaggancia gli avversari, che però allungano e arrivano a metà gara sul 12-10), poi nella ripresa la Germania infila troppi errori e/o trova la strada sbarrata da un grande Nándor Fazekas. E ne paga le conseguenze, venendo raggiunta e poi superata (19-17 all'entrata dell'ultimo quarto di gioco). Holger Glandorf, migliore in una squadra di peggiori, ha un'impennata di orgoglio e sigla la nuova parità sul 21-21, ma l'inerzia del match è tutta dalla parte dei ragazzi di coach Lajos Mocsai, che trionfano per 27-25 e adesso sognano il settimo posto. O persino un piazzamento migliore: l'importante è guadagnarsi un posto alle prossime qualificazioni olimpiche.
Nelle finali 'minori' bella vittoria della Corea del Sud dei cannonieri Jeong Yi Kyeong e Park Jung Geu, che termina la sua 'campagna di Svezia' al tredicesimo posto, sull'Egitto, mentre precedentemente era stata l'Africa a trionfare sull'Asia, grazie all'Algeria giustiziera del Giappone. Un buon quindicesimo posto il piazzamento finale dei maghrebini, grazie ad un secondo tempo gagliardo e ad una nuova prestazione di alto livello del portiere Abdelmalek Slahdji, con l'ausilio in attacco di Hamza Zouhaoi, e di Hamoud Ayat micidiale dall'ala.
Di seguito trovate risultati, classifiche, e link ai dettagli statistici completi di ogni singolo incontro.
Main Round - GRUPPO I (Jönköping): 2a Giornata
** Spagna - Islanda 32-24 (20-10)
Statistiche Match;
Statistiche Squadre;
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** Ungheria - Germania 27-25 (10-12)
Statistiche Match;
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** Francia - Norvegia 31-26 (17-14)
Statistiche Match;
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Gruppo I - Classifica
* Francia 7 punti 310 126-101 (+25)
* Spagna 7 punti 310 118-103 (+15)
* Islanda 4 punti 202 109-107 (+2)
* Ungheria 4 punti 202 103-117 (-14)
* Germania 2 punti 103 99-107 (-8)
* Norvegia 0 punti 004 98-118 (-20)
*** Francia e Spagna qualificate alle semifinali.
President's Cup: Finale 13°-14° Posto
** Sud Corea - Egitto 26-23 (12-11)
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President's Cup: Finale 15°-16° Posto
** Algeria - Giappone 29-24 (13-13)
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