Ebbene sì: il Ciudad Real delle meraviglie, in grado di vincere qualcosa come 67 partite consecutive nel campionato spagnolo, deve arrendersi dopo due anni e due mesi (l'ultima KO, per 28-26, risaliva alla sfida del 27 Settembre 2008 contro l'Arrate Eibar) e rinunciare ad eguagliare un nuovo record: quello di 69 partite utili di fila, stabilito dal fu mitico Atlético de Madrid.
Ed i furono tifosi di quella che fu una leggenda della pallamano spagnola dovranno ora ringraziare il Barcellona, che al termine di una partita veramente storica ed appassionante ha sconfitto i suoi grandi rivali per 27-24 (primo tempo 15-12). Ed inoltre, tanto per aggiungere ancor più valore all'epica impresa, è riuscito a non andare MAI in svantaggio lungo l'intero arco del match. I blaugrana partono a razzo portandosi subito sul 3-0, vantaggio che in pratica manterranno alla fine di entrambe le frazioni. Arrivano pure sul 7-2 e sul 15-11, ma i campioni di Spagna reagiscono ed arrivano al pareggio nel ripresa sul 17-17; ancora uno scatto del Barça (20-17), ed ancora gli uomini di Dushebajev li riprendono sul 21 pari a poco più di dieci minuti dal termine.
Però quando Víctor Tomás González piazza un nuovo mini-break e porta i suoi sul 24-21 è la volta buona. I manchegos devono gettare la spugna. Più che Víctor Tomás, comunque, i veri artefici del trionfo barcellonista sono il portiere Danijel Saric, che con le sue 22 parate corona un'ottima prestazione difensiva dei catalani (la 6-0 di Xavi Pascual, 'coordinata' da Sorhaindo, Jernemyr e Nagy, ha funzionato), e soprattutto l'ala sinistra Juanín García. Il folletto del Barcellona è infatti andato a segno qualcosa come dodici volte, distruggendo i sogni di gloria degli avversari.
Poco efficace la 4-2 difensiva con cui Dujshebaev ha affrontato l'inizio del match. Arpad Sterbik non male tra i pali del C.R., ma nemmeno troppo bene, tanto che nella seconda parte entra José Javier Hombrados, che però non riesce a fermare la macchina da goal García. E non ferma un destino cinico che ha fermato il Ciudad Real sulla soglia di una nuova impresa. Adesso per Lazarov (sotto tono stasera, mentre Julen Aguinagalde è stato il più prolifico in attacco per i suoi) e soci si complica pure il cammino nella Liga. A dispetto delle molte giornate ancora da disputarsi, rimontare i due attuali punti di distacco dal Barça potrebbe non essere compito facile. Per nulla. Decisivo dovrebbe comunque risultare il match di ritorno alla Quijote Arena.
Ed i furono tifosi di quella che fu una leggenda della pallamano spagnola dovranno ora ringraziare il Barcellona, che al termine di una partita veramente storica ed appassionante ha sconfitto i suoi grandi rivali per 27-24 (primo tempo 15-12). Ed inoltre, tanto per aggiungere ancor più valore all'epica impresa, è riuscito a non andare MAI in svantaggio lungo l'intero arco del match. I blaugrana partono a razzo portandosi subito sul 3-0, vantaggio che in pratica manterranno alla fine di entrambe le frazioni. Arrivano pure sul 7-2 e sul 15-11, ma i campioni di Spagna reagiscono ed arrivano al pareggio nel ripresa sul 17-17; ancora uno scatto del Barça (20-17), ed ancora gli uomini di Dushebajev li riprendono sul 21 pari a poco più di dieci minuti dal termine.
Però quando Víctor Tomás González piazza un nuovo mini-break e porta i suoi sul 24-21 è la volta buona. I manchegos devono gettare la spugna. Più che Víctor Tomás, comunque, i veri artefici del trionfo barcellonista sono il portiere Danijel Saric, che con le sue 22 parate corona un'ottima prestazione difensiva dei catalani (la 6-0 di Xavi Pascual, 'coordinata' da Sorhaindo, Jernemyr e Nagy, ha funzionato), e soprattutto l'ala sinistra Juanín García. Il folletto del Barcellona è infatti andato a segno qualcosa come dodici volte, distruggendo i sogni di gloria degli avversari.
Poco efficace la 4-2 difensiva con cui Dujshebaev ha affrontato l'inizio del match. Arpad Sterbik non male tra i pali del C.R., ma nemmeno troppo bene, tanto che nella seconda parte entra José Javier Hombrados, che però non riesce a fermare la macchina da goal García. E non ferma un destino cinico che ha fermato il Ciudad Real sulla soglia di una nuova impresa. Adesso per Lazarov (sotto tono stasera, mentre Julen Aguinagalde è stato il più prolifico in attacco per i suoi) e soci si complica pure il cammino nella Liga. A dispetto delle molte giornate ancora da disputarsi, rimontare i due attuali punti di distacco dal Barça potrebbe non essere compito facile. Per nulla. Decisivo dovrebbe comunque risultare il match di ritorno alla Quijote Arena.
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