Non avrà la tradizione, l'appeal e l'impatto mediatico di un Barcellona-Real Madrid di calcio, non porterà mezza Europa davanti alla TV come dovrebbe invece fare la sfida di lunedì prossimo tra Messi e Mourinho, ma nel suo 'piccolo' anche un certo Barcellona-Ciudad Real si è ormai guadagnato il titolo di Clásico della pallamano iberica. E sicuramente lo scontro fra titani in programma questa sera nella città catalana attirerà l'attenzione degli appassionati di handball, e non solo in Spagna.
Le due massime potenze della Liga Asobal giungono allo scontro diretto dopo un cammino parallelo in campionato, con undici vittorie in altrettante partite per ciascuna delle due, ma diverso in Champions League: Ciudad Real a vele spiegate in vetta al proprio girone, Barça incappato negli inattesi scivoloni contro Rhein-Neckar Löwen e Chambéry. Proprio l'ultimo turno europeo ha comunque restituito una squadra in grande condizione, e sopratutto un Iker Romero tornato ai suoi migliori livelli, capace di mettere ben undici palloni nella rete del Kielce polacco.
Lo stesso Romero che i tifosi del Palau Blaugrana si augurano di trovare questa sera. Una sfida del genere meriterebbe un palazzetto pieno, ma la quasi concomitante sfida esterna di Champions del Barcellona calcistico rischia di avere effetti negativi in tal senso, a dispetto dello 'strategico' spostamento dell'incontro alle ore 19:00, dell'entrata gratuita per i soci del club, e persino della ... birra gratis che il Barça offrirà il 5 Dicembre (giorno del match di Champions con il Kiel) a tutti gli spettatori del Clásico odierno in caso di vittoria sul Ciudad Real.
Si tratta di una sfida di altissima qualità che oppone l'attacco maggiormente prolifico (34.6 reti a partita il bottino medio del Renovalia Ciudad Real) alla difesa meno battuta (il Barcellona Borges, con una media di appena 24.1 goal subiti per incontro). Ma anche di uno scontro tradizionalmente fra grandi talenti individuali, impreziosito dall'arrivo in Castiglia-La Mancia della 'macchina da goal' macedone Kiril Lazarov, le cui bordate dovrebbero servire da risposta a quelle di Romero. Degna di rilievo, nel primo Clásico post-Barrufet, la sfida tra portieri, con Sterbik e Hombrados da una parte, Saric e Sjöstrand (quest'ultimo reduce da una prova positiva in Champions League) dall'altra. E poi i vari Abalo, Aguinagalde, David Davis, Jonas Källman a misurarsi con i vari Nagy, Rutenka, Sorahindo, Juanìn Garcia eccetera. Non mancherà lo scontro fratricida tra Alberto e Raúl Entrerrios. E ci sarà pure ... Guardiola, che però di nome fa Isaias, e in campo non starà dalla parte del Barça.
Siarehi Rutenka, ex di turno,
è in gran forma (24 goal
nelle ultime tre partite)
Campioni di Spagna che viaggiano a Barcellona quasi al completo - ancora una volta manca l'infortunato 'cronico' Egor Evdokimov. Blaugrana in forma e più che mai determinati. Nei giorni scorsi si è perso il conto delle interviste rilasciate da rappresentanti di entrambi i contendenti, tutte più o meno improntate all'ottimismo. 'Questo Barça è diverso dagli anni passati', dice coach Xavi Pascual. 'Bisogna vincere ... sì o sì', gli fa eco il direttore sportivo ed ex-giocatore Enric Masip. 'Che il pubblico sia il nostro ottavo giocatore', parola di Saric & Nagy. Dall'altro lato: 'Ci giochiamo tantissimo, i punti in palio saranno fondamentali', si sbilancia il capitano dei manchegos José Javier Hombrados. 'Ci siamo preparati per bene. La partita sarà decisa dai dettagli' aggiunge Raul González, vice del mitico coach Talant Dujshebaev, il quale intanto ha provato a porte chiuse gli schemi anti-Barcellona.
Kiril Lazarov: una minaccia perenne
per le difese avversarie.
I precedenti degli ultimi anni sono dalla parte del C.R., capace di profanare il tempio nemico sia nella passata stagione (30-33), sia al termine del girone di andata 2008-2009, quando si impose per 26-29. A queste vanno aggiunte tre vittorie casalinghe alla Qujote Arena in altrettanti Clásicos, che praticamente trasformano l'ultimo successo barcellonista (26-24 nella Liga 2007-2008) in un lontano ricordo.
Oltre al primato solitario, e ad un passo avanti importantissimo verso il titolo nazionale, c'è in ballo un nuovo record: raggiunta l'impressionante cifra di 67 (!) vittorie consecutive in Asobal, il Ciudad Real punta ad uguagliare le 69 (!) partite utili consecutive del leggendario Atlético Madrid. Tra loro e questa nuova impresa, però, c'è di mezzo il peggiore ostacolo possibile ...
Si parte alle ore 19:00, con il peso dell'arbitraggio sulle spalle di Raluy Lópes e Sabroso Ramírez. Diretta televisiva in Spagna su Teledeporte, ma se troveremo qualche link per la diretta streaming dell'incontro, lo pubblicheremo su questo blog.
Seppur 'oscurate' dalla battaglia di Barcellona, ci sono anche altre sfide in programma oggi nella Liga. Alle 20:15 l'Alser Puerto Sagunto penultimo ed alla ricerca di preziosi punti-salvezza ospita il più tranquillo Naturhouse La Rioja. Alle 20:30 sarà il turno del CAI Aragón Saragozza e di quel Cuatro Rayas Valladolid leader solitario del gruppo C di Champions. Diretta in Spagna su Canal + Deportes HD e Sportmanía. Stessa ora, ma luogo diverso, per il match che vedrà l'Alcobendas, allenato dall'ex giocatore del Barça Rafa Guijosa e quattordicesimo in classifica, opposto al Reale Ademar León terzo e pronto ad avvicinarsi alla perdente (sempre che ce ne sia poi una) del Clásico.
E adesso che Clásico sia!
Le due massime potenze della Liga Asobal giungono allo scontro diretto dopo un cammino parallelo in campionato, con undici vittorie in altrettante partite per ciascuna delle due, ma diverso in Champions League: Ciudad Real a vele spiegate in vetta al proprio girone, Barça incappato negli inattesi scivoloni contro Rhein-Neckar Löwen e Chambéry. Proprio l'ultimo turno europeo ha comunque restituito una squadra in grande condizione, e sopratutto un Iker Romero tornato ai suoi migliori livelli, capace di mettere ben undici palloni nella rete del Kielce polacco.
Lo stesso Romero che i tifosi del Palau Blaugrana si augurano di trovare questa sera. Una sfida del genere meriterebbe un palazzetto pieno, ma la quasi concomitante sfida esterna di Champions del Barcellona calcistico rischia di avere effetti negativi in tal senso, a dispetto dello 'strategico' spostamento dell'incontro alle ore 19:00, dell'entrata gratuita per i soci del club, e persino della ... birra gratis che il Barça offrirà il 5 Dicembre (giorno del match di Champions con il Kiel) a tutti gli spettatori del Clásico odierno in caso di vittoria sul Ciudad Real.
Si tratta di una sfida di altissima qualità che oppone l'attacco maggiormente prolifico (34.6 reti a partita il bottino medio del Renovalia Ciudad Real) alla difesa meno battuta (il Barcellona Borges, con una media di appena 24.1 goal subiti per incontro). Ma anche di uno scontro tradizionalmente fra grandi talenti individuali, impreziosito dall'arrivo in Castiglia-La Mancia della 'macchina da goal' macedone Kiril Lazarov, le cui bordate dovrebbero servire da risposta a quelle di Romero. Degna di rilievo, nel primo Clásico post-Barrufet, la sfida tra portieri, con Sterbik e Hombrados da una parte, Saric e Sjöstrand (quest'ultimo reduce da una prova positiva in Champions League) dall'altra. E poi i vari Abalo, Aguinagalde, David Davis, Jonas Källman a misurarsi con i vari Nagy, Rutenka, Sorahindo, Juanìn Garcia eccetera. Non mancherà lo scontro fratricida tra Alberto e Raúl Entrerrios. E ci sarà pure ... Guardiola, che però di nome fa Isaias, e in campo non starà dalla parte del Barça.
è in gran forma (24 goal
nelle ultime tre partite)
Campioni di Spagna che viaggiano a Barcellona quasi al completo - ancora una volta manca l'infortunato 'cronico' Egor Evdokimov. Blaugrana in forma e più che mai determinati. Nei giorni scorsi si è perso il conto delle interviste rilasciate da rappresentanti di entrambi i contendenti, tutte più o meno improntate all'ottimismo. 'Questo Barça è diverso dagli anni passati', dice coach Xavi Pascual. 'Bisogna vincere ... sì o sì', gli fa eco il direttore sportivo ed ex-giocatore Enric Masip. 'Che il pubblico sia il nostro ottavo giocatore', parola di Saric & Nagy. Dall'altro lato: 'Ci giochiamo tantissimo, i punti in palio saranno fondamentali', si sbilancia il capitano dei manchegos José Javier Hombrados. 'Ci siamo preparati per bene. La partita sarà decisa dai dettagli' aggiunge Raul González, vice del mitico coach Talant Dujshebaev, il quale intanto ha provato a porte chiuse gli schemi anti-Barcellona.
per le difese avversarie.
I precedenti degli ultimi anni sono dalla parte del C.R., capace di profanare il tempio nemico sia nella passata stagione (30-33), sia al termine del girone di andata 2008-2009, quando si impose per 26-29. A queste vanno aggiunte tre vittorie casalinghe alla Qujote Arena in altrettanti Clásicos, che praticamente trasformano l'ultimo successo barcellonista (26-24 nella Liga 2007-2008) in un lontano ricordo.
Oltre al primato solitario, e ad un passo avanti importantissimo verso il titolo nazionale, c'è in ballo un nuovo record: raggiunta l'impressionante cifra di 67 (!) vittorie consecutive in Asobal, il Ciudad Real punta ad uguagliare le 69 (!) partite utili consecutive del leggendario Atlético Madrid. Tra loro e questa nuova impresa, però, c'è di mezzo il peggiore ostacolo possibile ...
Si parte alle ore 19:00, con il peso dell'arbitraggio sulle spalle di Raluy Lópes e Sabroso Ramírez. Diretta televisiva in Spagna su Teledeporte, ma se troveremo qualche link per la diretta streaming dell'incontro, lo pubblicheremo su questo blog.
Seppur 'oscurate' dalla battaglia di Barcellona, ci sono anche altre sfide in programma oggi nella Liga. Alle 20:15 l'Alser Puerto Sagunto penultimo ed alla ricerca di preziosi punti-salvezza ospita il più tranquillo Naturhouse La Rioja. Alle 20:30 sarà il turno del CAI Aragón Saragozza e di quel Cuatro Rayas Valladolid leader solitario del gruppo C di Champions. Diretta in Spagna su Canal + Deportes HD e Sportmanía. Stessa ora, ma luogo diverso, per il match che vedrà l'Alcobendas, allenato dall'ex giocatore del Barça Rafa Guijosa e quattordicesimo in classifica, opposto al Reale Ademar León terzo e pronto ad avvicinarsi alla perdente (sempre che ce ne sia poi una) del Clásico.
E adesso che Clásico sia!
Nessun commento:
Posta un commento