Forse il Viborg Håndbold Klub non avrà sette vite, ma di sicuro ne ha almeno cinque. Dopo altrettanti turni di Champions League, infatti, le attuali detentrici del titolo sono ancora in corsa per la qualificazione alla fase successiva nel girone A. Merito anche e soprattutto della ex Bojana Popović che, con la sua nuova squadra, il Budućnost Podgorica, ha fatto un bel favore alle antiche compagne - con le quali aveva condiviso parecchi trionfi negli ultimi anni - andando a vincere in quel di Volgograd contro la Dinamo diretta rivale del Viborg per il secondo posto nel gruppo A. Il primo è ormai matematicamente nelle tasche delle montenegrine, brave a rimanere a punteggio pieno anche dopo la difficile trasferta in terra di Russia. Olga Levina (otto reti), Tatiana Khmyrova e compagne hanno provato a fare il colpaccio e, dopo una forte partenza delle ospiti, ad un certo punto della prima frazione sembravano quasi in grado di riuscirci. Ma il ritorno del Budućnost, spinto dalla Popović (sette goal per lei a fine partita) e dalla ancora una volta scatenata Katarina Bulatović (nove volte a segno, rinforzando il secondo posto nella classifica marcatrici di Champions), permette alle balcaniche di tornare negli spogliatoi in vantaggio. Il margine cresce nella ripresa, ed anche grazie alle parate della 24enne Sonja Barjaktarović le girls di coach Dragan Adžić respingono i tentativi di rimonta russa nell'ultima parte dell'incontro.
Da parte sua, il Viborg HK sbriga la 'pratica Sävehof IF', sbarazzandosi per la seconda volta del non trascendentale avversario svedese. La sfida è in pratica chiusa già dalla prima frazione, che le campionesse d'Europa dominano fino al 23-16 dell'intervallo, complice la difesa-colabrodo ospite. Nella seconda metà le padrone di casa allentano parzialmente il ritmo, ed il Sävehof, trascinato dai dieci centri di Isabelle Gulldén, ne approfitta per ridurre le distanze sino ad un onorevole meno quattro finale. La tunisina Mouna Chebbah - otto volte in rete - ed il pivot norvegese Marit Malm Frafjord - sei goal ed un apporto significativo anche in difesa - sono le migliori in campo per il Viborg, che però adesso è chiamato ad una prova durissima: sconfiggere la Dinamo ribaltando il meno otto dell'andata in Russia. Visto il cammino delle danesi nell'attuale competizione, l'impresa sembra al limite dell'impossibile. Ma rimane l'unica opzione per la truppa di Jakob Vestergaard, che già in passato ci ha abituato a grandi rimonte (vedasi tra le altre la finale del 2009 contro il Gyor). Per cui a Volgograd farebbero bene ad ascoltare le pillole di saggezza del vecchio Trap e a ... non dire gatto se non c'è l'hanno nel sacco :D .
Gruppo A - Risultati
** Viborg HK – Sävehof IF 37:33 (23:16) statistiche
** Dinamo Volgograd – Budućnost Podgorica 27:32 (14:15) statistiche
Classifica
1. Buducnost Podgorica 10 500 (38) QUALIFICATO
2. Dinamo Volgograd 6 302 (12)
3. Viborg HK 4 203 (-8)
4. IK Sävehof 0 005 (-42)
I giochi rimangono aperti pure nel gruppo B. Se infatti l'Itxako Reyno de Navarra, rispettando i pronostici di inizio stagione, si è dimostrata la migliore squadra del girone e qualificata con un turno di anticipo, assicurandosi pure la vittoria finale nel raggruppamento, il Lipsia ora rischia grosso. Le spagnole si sono vendicate della sconfitta interna subita nella prima giornata andando a sbancare il campo delle tedesche. Delusione per gli oltre tremila spettatori della locale Arena, che hanno visto la loro squadra, priva di alcune giocatrici importanti, tener testa alle avversarie per solo metà tempo. Poi l'allungo delle iberiche, propiziato dai salvataggi di Silvia Navarro fra i pali della sua porta, ha condotto l'Itxako fino al 20-16 della pausa. Divario lievitato, complice qualche errore di troppo del Lipsia, fino al 27-20 in apertura di ripresa, con i tentativi di rimonta finali delle germaniche, spinte dalla polacca Karolina Kudlacz, di nuovo miglior realizzatrice delle sue, in grado solo di rendere il passivo finale meno amaro.
Il nuovo scivolone del Leipzig, che dopo due turni in molti vedevano già qualificato, rilancia le ambizioni dell'Hypo Niederösterreich, che dopo due turni in molti vedevano già desolatamente fuori dai giochi. I rientri delle varie Dani Piedade e Terese Pedersen hanno dato nuova linfa alle austriache e favorito il loro recupero in classifica, per quanto le due artefici primarie del trionfo di sabato sul combattivo Debrecen, mai arresosi, siano risultate la 'solita' Alexandra Do Nascimento (otto reti per la brasiliana) ed il terzino sinistro di origine rumena Gabriela Rotis-Nagy. Ora alle viennesi manca 'solo' una vittoria - con qualsiasi punteggio - nell'ultima, decisiva sfida interna con il Lipsia per completare l'opera ed allo stesso tempo estromettere le rivali tedesche dalla massima competizione per club. Nulla da fare invece per il DVSC-Korvex, a cui non sono servite le 'otto meraviglie' del centrale Barbara Bognár: ormai ultime nel girone, le ungheresi concluderanno la loro tutt'altro che disonorevole avventura europea in Spagna nel prossimo week-end.
Gruppo B - Risultati
** Hypo Niederösterreich – DVSC-Korvex Debrecen 28:26 (15:14) statistiche
** HC Leipzig – SD Itxako Reyno de Navarra 27:31 (16:20) statistiche
Classifica
1. Itxako Reyno De Navarra Estella 8 401 (21) QUALIFICATO
2. HC Leipzig 6 302 (-1)
3. Hypo Niederösterreich Vienna 4 203 (-7)
4. DVSC-Korvex Debrecen 2 104 (-13)
Tutto definito, almeno se parliamo delle prime due posizioni, nel gruppo C. Anche l'Oltchim Vâlcea finalista della scorsa edizione ha infatti staccato il biglietto per il main round, vendicandosi della sconfitta patita a Randers nel primo turno. Le rumene hanno inizialmente faticato a trovare il ritmo contro le scandinave aggressive in difesa, ma una volta riuscitevi hanno decisamente preso le redini dell'incontro. Tanto da giungere all'intervallo sul più tre. Gap raddoppiato nella ripresa, in cui le reti del pivot Ionela Stanca (top scorer delle sue con otto gol), e Ramona Farcau (sette), combinate con la buona prova della stella Neagu, hanno chiuso la porta alle speranze del Randers, ora chiamato a vincere in quel Tolone per ritagliarsi almeno un posto in Coppa delle Coppe. Un'uscita di scena così anticipata da ogni competizione europea sarebbe un duro colpo per le vincitrici dell'ultima Coppa EHF.
Da parte sua, nulla da fare per la compagine della Costa Azzurra, impegnata nella tuttora inespugnabile tana-fortezza del Larvik HK. Norvegesi troppo forti, e bravissime nel mettere in pratica la 'ricetta Marit Breivik': un inizio scatenato a base di difese aggressive e micidiali contropiedi per mettere tra sé e le avversarie un gap già incolmabile, e quindi controllare la situazione nel resto del match. Tattica che aveva fruttato medaglie d'oro a Olimpiadi ed Europei per la nazionale della mitica allenatrice scandinava, e che viene replicata con successo da coach Karl-Erik Bøhn nella squadra regina di Norvegia. Certo quando si hanno elementi del calibro di Linn-Kristin Ullevoldsæter Riegelhuth (detta 'Ferrari' in omaggio alla sua velocità quando è lanciata a rete), tornata in piena forma dopo il periodo buio al Copenaghen, e dell'acrobatico pivot Heidi Løke, miglior marcatrice dell'intero torneo ma soprattutto vera e propria spina nel fianco delle difese avversarie, tutto è più facile. Tanto facile che in partite come queste alla fine persino le seconde linee possono godere di più minuti in campo del solito. Da sottolineare il ritorno di Gro Hammerseng, ed il boato con cui il pubblico ha accolto la suo prima rete, e la stretta marcatura 'a donna' riservata a Christiane Mwasesa, tanto che alla macchina da goal congolese, a segno ben dieci volte in Romania la settimana precedente, questa volta è stata concesso un misero bottino: appena tre palloni nella porta avversaria.
Gruppo C - Risultati
** Larvik HK – Toulon Saint Cyr Var 38:26 (23:12) statistiche
** Oltchim Vâlcea – Randers HK 28:22 (12:9) statistiche
Classifica
1. Larvik HK 10 500 (50) QUALIFICATO
2. Oltchim Râmnicu Vâlcea 6 302 (12) QUALIFICATO
3. Toulon Saint Cyr Var 2 104 (-24)
4. Randers HK 2 104 (-38)
Krim Lubiana e Győri Audi ETO avanti con autorità nel gruppo D. Slovene e magiare si giocheranno la vetta del girone nello scontro del prossimo week-end in Ungheria (alle padrone di casa basterà un pareggio), ma intanto si sono assicurate il passaggio del turno. Le croate del Podravaka Vegeta hanno nuovamente disputato una gara coraggiosa e generosa, pure grazie alle ventitré parate di Ivana Jelzic, ma ancora una volta alla fine hanno dovuto soccombere ad avversarie maggiormente quotate. Anche perché pure dall'altra parte del campo c'era un portiere (Jelena Grubišić, 18 salvataggi) che non scherzava. Match equilibrato nel primo tempo, concluso in parità, e per buon parte della ripresa fino al 22-21 sul tabellone, poi il Krim ha prodotto l'accelerazione finale, grazie soprattutto all'ex di turno Andrea Penezić, il cui passaggio dalle croate alle slovene nella scorsa estate a spostato gli equilibri del derby balcanico (ancor più) a favore del Krim.
Gli 'zeru punti' in classifica del povero Podravka rimangono l'unica buona notizia del week-end per lo Zvezda Zvenigorod, che quantomeno si assicura il terzo posto nel girone ed il passaggio nella Coppa Coppe. Duro, invece, il responso del campo di Győr per la truppa del generale Trefilov. Russe totalmente inadeguate, a dispetto delle otto reti di Anna Sen sempre più giovane prodigio, a contrastare la potenza delle ungheresi, che puniscono quasi tutti i loro errori nei primi venti minuti. Tra difesa (magiara) efficace, numeri di Katalin Pálinger tra i pali e spietati contropiedi, si arriva facilmente al +7 (19-12) dell'intervallo. Nella ripresa Katrine Lunde Haraldsen sostituisce egregiamente la Pálinger in porta, mentre Anita Görbicz, sempre in gran forma, completa il suo show, che le frutterà sette reti in totale. Le russe alzano bandiera bianca, aspettando di tornare ancora in Champions con maggiori chances ed esperienza. Il Győr invece ricorda alle varie Larvik, Oltchim e Budućnost che tra le pretendenti al trono ci sono anche loro e che, con una squadra ed una Görbicz del genere, il caloroso pubblico magiaro può legittimamente pensare in grande.
Gruppo D - Risultati
** Győri Audi ETO – Zvezda Zvenigorod 33:22 (19:12) statistiche
** RK Krim – Podravka Vegeta 26:22 (12:12) statistiche
Classifica
1. Györi AUDI ETO KC 8 401 (25) QUALIFICATO
2. RK Krim Lubiana 8 401 (14) QUALIFICATO
3. Zvezda Zvenigorod 4 203 (-14)
4. HC Podravka Vegeta Koprivinica 0 005 (-25)
Da parte sua, il Viborg HK sbriga la 'pratica Sävehof IF', sbarazzandosi per la seconda volta del non trascendentale avversario svedese. La sfida è in pratica chiusa già dalla prima frazione, che le campionesse d'Europa dominano fino al 23-16 dell'intervallo, complice la difesa-colabrodo ospite. Nella seconda metà le padrone di casa allentano parzialmente il ritmo, ed il Sävehof, trascinato dai dieci centri di Isabelle Gulldén, ne approfitta per ridurre le distanze sino ad un onorevole meno quattro finale. La tunisina Mouna Chebbah - otto volte in rete - ed il pivot norvegese Marit Malm Frafjord - sei goal ed un apporto significativo anche in difesa - sono le migliori in campo per il Viborg, che però adesso è chiamato ad una prova durissima: sconfiggere la Dinamo ribaltando il meno otto dell'andata in Russia. Visto il cammino delle danesi nell'attuale competizione, l'impresa sembra al limite dell'impossibile. Ma rimane l'unica opzione per la truppa di Jakob Vestergaard, che già in passato ci ha abituato a grandi rimonte (vedasi tra le altre la finale del 2009 contro il Gyor). Per cui a Volgograd farebbero bene ad ascoltare le pillole di saggezza del vecchio Trap e a ... non dire gatto se non c'è l'hanno nel sacco :D .
Gruppo A - Risultati
** Viborg HK – Sävehof IF 37:33 (23:16) statistiche
** Dinamo Volgograd – Budućnost Podgorica 27:32 (14:15) statistiche
Classifica
1. Buducnost Podgorica 10 500 (38) QUALIFICATO
2. Dinamo Volgograd 6 302 (12)
3. Viborg HK 4 203 (-8)
4. IK Sävehof 0 005 (-42)
I giochi rimangono aperti pure nel gruppo B. Se infatti l'Itxako Reyno de Navarra, rispettando i pronostici di inizio stagione, si è dimostrata la migliore squadra del girone e qualificata con un turno di anticipo, assicurandosi pure la vittoria finale nel raggruppamento, il Lipsia ora rischia grosso. Le spagnole si sono vendicate della sconfitta interna subita nella prima giornata andando a sbancare il campo delle tedesche. Delusione per gli oltre tremila spettatori della locale Arena, che hanno visto la loro squadra, priva di alcune giocatrici importanti, tener testa alle avversarie per solo metà tempo. Poi l'allungo delle iberiche, propiziato dai salvataggi di Silvia Navarro fra i pali della sua porta, ha condotto l'Itxako fino al 20-16 della pausa. Divario lievitato, complice qualche errore di troppo del Lipsia, fino al 27-20 in apertura di ripresa, con i tentativi di rimonta finali delle germaniche, spinte dalla polacca Karolina Kudlacz, di nuovo miglior realizzatrice delle sue, in grado solo di rendere il passivo finale meno amaro.
Il nuovo scivolone del Leipzig, che dopo due turni in molti vedevano già qualificato, rilancia le ambizioni dell'Hypo Niederösterreich, che dopo due turni in molti vedevano già desolatamente fuori dai giochi. I rientri delle varie Dani Piedade e Terese Pedersen hanno dato nuova linfa alle austriache e favorito il loro recupero in classifica, per quanto le due artefici primarie del trionfo di sabato sul combattivo Debrecen, mai arresosi, siano risultate la 'solita' Alexandra Do Nascimento (otto reti per la brasiliana) ed il terzino sinistro di origine rumena Gabriela Rotis-Nagy. Ora alle viennesi manca 'solo' una vittoria - con qualsiasi punteggio - nell'ultima, decisiva sfida interna con il Lipsia per completare l'opera ed allo stesso tempo estromettere le rivali tedesche dalla massima competizione per club. Nulla da fare invece per il DVSC-Korvex, a cui non sono servite le 'otto meraviglie' del centrale Barbara Bognár: ormai ultime nel girone, le ungheresi concluderanno la loro tutt'altro che disonorevole avventura europea in Spagna nel prossimo week-end.
Gruppo B - Risultati
** Hypo Niederösterreich – DVSC-Korvex Debrecen 28:26 (15:14) statistiche
** HC Leipzig – SD Itxako Reyno de Navarra 27:31 (16:20) statistiche
Classifica
1. Itxako Reyno De Navarra Estella 8 401 (21) QUALIFICATO
2. HC Leipzig 6 302 (-1)
3. Hypo Niederösterreich Vienna 4 203 (-7)
4. DVSC-Korvex Debrecen 2 104 (-13)
Tutto definito, almeno se parliamo delle prime due posizioni, nel gruppo C. Anche l'Oltchim Vâlcea finalista della scorsa edizione ha infatti staccato il biglietto per il main round, vendicandosi della sconfitta patita a Randers nel primo turno. Le rumene hanno inizialmente faticato a trovare il ritmo contro le scandinave aggressive in difesa, ma una volta riuscitevi hanno decisamente preso le redini dell'incontro. Tanto da giungere all'intervallo sul più tre. Gap raddoppiato nella ripresa, in cui le reti del pivot Ionela Stanca (top scorer delle sue con otto gol), e Ramona Farcau (sette), combinate con la buona prova della stella Neagu, hanno chiuso la porta alle speranze del Randers, ora chiamato a vincere in quel Tolone per ritagliarsi almeno un posto in Coppa delle Coppe. Un'uscita di scena così anticipata da ogni competizione europea sarebbe un duro colpo per le vincitrici dell'ultima Coppa EHF.
Da parte sua, nulla da fare per la compagine della Costa Azzurra, impegnata nella tuttora inespugnabile tana-fortezza del Larvik HK. Norvegesi troppo forti, e bravissime nel mettere in pratica la 'ricetta Marit Breivik': un inizio scatenato a base di difese aggressive e micidiali contropiedi per mettere tra sé e le avversarie un gap già incolmabile, e quindi controllare la situazione nel resto del match. Tattica che aveva fruttato medaglie d'oro a Olimpiadi ed Europei per la nazionale della mitica allenatrice scandinava, e che viene replicata con successo da coach Karl-Erik Bøhn nella squadra regina di Norvegia. Certo quando si hanno elementi del calibro di Linn-Kristin Ullevoldsæter Riegelhuth (detta 'Ferrari' in omaggio alla sua velocità quando è lanciata a rete), tornata in piena forma dopo il periodo buio al Copenaghen, e dell'acrobatico pivot Heidi Løke, miglior marcatrice dell'intero torneo ma soprattutto vera e propria spina nel fianco delle difese avversarie, tutto è più facile. Tanto facile che in partite come queste alla fine persino le seconde linee possono godere di più minuti in campo del solito. Da sottolineare il ritorno di Gro Hammerseng, ed il boato con cui il pubblico ha accolto la suo prima rete, e la stretta marcatura 'a donna' riservata a Christiane Mwasesa, tanto che alla macchina da goal congolese, a segno ben dieci volte in Romania la settimana precedente, questa volta è stata concesso un misero bottino: appena tre palloni nella porta avversaria.
Gruppo C - Risultati
** Larvik HK – Toulon Saint Cyr Var 38:26 (23:12) statistiche
** Oltchim Vâlcea – Randers HK 28:22 (12:9) statistiche
Classifica
1. Larvik HK 10 500 (50) QUALIFICATO
2. Oltchim Râmnicu Vâlcea 6 302 (12) QUALIFICATO
3. Toulon Saint Cyr Var 2 104 (-24)
4. Randers HK 2 104 (-38)
Krim Lubiana e Győri Audi ETO avanti con autorità nel gruppo D. Slovene e magiare si giocheranno la vetta del girone nello scontro del prossimo week-end in Ungheria (alle padrone di casa basterà un pareggio), ma intanto si sono assicurate il passaggio del turno. Le croate del Podravaka Vegeta hanno nuovamente disputato una gara coraggiosa e generosa, pure grazie alle ventitré parate di Ivana Jelzic, ma ancora una volta alla fine hanno dovuto soccombere ad avversarie maggiormente quotate. Anche perché pure dall'altra parte del campo c'era un portiere (Jelena Grubišić, 18 salvataggi) che non scherzava. Match equilibrato nel primo tempo, concluso in parità, e per buon parte della ripresa fino al 22-21 sul tabellone, poi il Krim ha prodotto l'accelerazione finale, grazie soprattutto all'ex di turno Andrea Penezić, il cui passaggio dalle croate alle slovene nella scorsa estate a spostato gli equilibri del derby balcanico (ancor più) a favore del Krim.
Gli 'zeru punti' in classifica del povero Podravka rimangono l'unica buona notizia del week-end per lo Zvezda Zvenigorod, che quantomeno si assicura il terzo posto nel girone ed il passaggio nella Coppa Coppe. Duro, invece, il responso del campo di Győr per la truppa del generale Trefilov. Russe totalmente inadeguate, a dispetto delle otto reti di Anna Sen sempre più giovane prodigio, a contrastare la potenza delle ungheresi, che puniscono quasi tutti i loro errori nei primi venti minuti. Tra difesa (magiara) efficace, numeri di Katalin Pálinger tra i pali e spietati contropiedi, si arriva facilmente al +7 (19-12) dell'intervallo. Nella ripresa Katrine Lunde Haraldsen sostituisce egregiamente la Pálinger in porta, mentre Anita Görbicz, sempre in gran forma, completa il suo show, che le frutterà sette reti in totale. Le russe alzano bandiera bianca, aspettando di tornare ancora in Champions con maggiori chances ed esperienza. Il Győr invece ricorda alle varie Larvik, Oltchim e Budućnost che tra le pretendenti al trono ci sono anche loro e che, con una squadra ed una Görbicz del genere, il caloroso pubblico magiaro può legittimamente pensare in grande.
Gruppo D - Risultati
** Győri Audi ETO – Zvezda Zvenigorod 33:22 (19:12) statistiche
** RK Krim – Podravka Vegeta 26:22 (12:12) statistiche
Classifica
1. Györi AUDI ETO KC 8 401 (25) QUALIFICATO
2. RK Krim Lubiana 8 401 (14) QUALIFICATO
3. Zvezda Zvenigorod 4 203 (-14)
4. HC Podravka Vegeta Koprivinica 0 005 (-25)
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