venerdì 19 novembre 2010

Champions maschile: anticipi beffardi per i russi.

Giornata decisamente sfortunata, quella di giovedì, per le rappresentative russe in EHF Champions League maschile, entrambe sconfitte con il minimo scarto nei due incontri di apertura del quinto turno della fase a gruppi. Sfortuna che prende la forma di un palo che respinge beffardamente il tiro ad effetto di Timur Dibirov, negando al Chekhovskie Medvedi il pareggio contro il Pick Szeged ungherese, e di un pallone che si insacca, in maniera altrettanto beffarda, nella porta del San Pietroburgo a pochissimi secondi dalla fine, regalando una fondamentale la vittoria all'HCM Constanta, a spese della squadra del metropoli dell'ex-URSS.

Ai magiari del Pick, il cui successo in terra di Russia è stato salutato dai media ungheresi come la più grande impresa della squadra negli ultimi anni, va il merito di non essersi mai arresi, in particolare in un primo tempo che avrebbe distrutto psicologicamente altre formazioni. Dopo un discreto inizio (4-3 per loro intorno al quinto minuto), infatti, agli ospiti arrivano due pesanti tegole sulla testa: l'infortunio dello slovacco Tomas Stranovsky ed il parziale che porta i russi, reduci da tre vittorie ed un pareggio nelle giornate precedenti, fino al 12-7 sigillato da Vasili Filippov a poco più di cinque minuti dall'intervallo. A quel punto l'attacco del Medvedi va in crisi, mentre gli ospiti reagiscono e, con il moldavo Maxim Butenko in grande spolvero, arrivano alla pausa sotto di appena due reti (10-12).

Svantaggio addirittura annullato nella ripresa: per quanto Shelmenko (top scorer dei suoi con sei reti) illuda i duemila dell'Olympiski appena rientrati in campo, gli ospiti trovano il pareggio, opera di un grande (sette reti per lui) Mate Lekai, sul 15-15 al minuto 36. Sarà egli stesso a portare avanti il Pick al (18-17) al 42°. Sulle ali dell'entusiasmo, gli ungheresi addirittura volano fino 21-17 quando David Katzirtz, l'altro cecchino del Szeged, mette il suo sigillo sull'entrata nell'ultimo quarto del match. Il Medvedi non ci sta a vedere il proprio campo violato in quella maniera, e torna sotto fino al 22 pari. Dibirov, in giornata no, fallisce per ben due volte il completamento del 'ribaltone', e gli ungheresi, complici le prodezze di Peter Tatai fra i pali, ne approfittano per tornare a distanza di sicurezza sul 26-23 a loro favore, per lo più in inferiorità numerica. L'incornata vincente in contropiede di Törö Szabolcs ai due e mezzo dalla sirena ferisce i russi, che però trovano la forza di riportarsi ad una sola rete di margine grazie a una doppietta di Kovalev. L'ultimo minuto è nervoso ed avvincente, fino al drammatico epilogo che fa rimanere strozzato in gola ai russi l'urlo per un pareggio insperato, ed infatti mai arrivato.

Con questa vittoria (25-26) il Pick si porta a 6 punti in classifica - uno in meno del Medvedi - nel gruppo C, e fa un passo da gigante verso la qualificazione al prossimo turno.

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Emozioni a raffica anche nell'altra sfida, dove il Costanza fatica non poco ad aver ragione della resistenza dei pietroburghesi, ma trova la vittoria e due punti forse fondamentali per il quarto posto che garantisce la qualificazione alla fase seguente.

Rumeni avanti per quasi tutto l'incontro, ma incapaci di aprire un margine sufficientemente sicuro per chiudere i giochi. Di certo non lo era il più tre (16-13) dell'intervallo, né i minimi vantaggi di cui i locali usufruiscono nella ripresa (con un 17-13 illusorio come unica eccezione all'inizio), almeno fino a quattro minuti dalla fine, quando il San Pietroburgo impatta (25-25) con Alexey Shindin e il panico si impadronisce della Sala Sporturilor. Segue un finale da brividi: Marius Sadoveac porta i suoi sul 28-26 appena prima di entrare nell'ultimo minuto, ma Anton Mukhin dai sette metri e Igor Polyakov (dopo un tiro avventato e fuori misura di Adzici da parte rumena) da distanza ravvicinata ritrovano la parità con pochi secondi rimasti.

Pochi, ma comunque sufficienti per consentire ad Alexandru Sabou di diventare l'eroe di giornata: l'ala sinistra del Costanza penetra la difesa avversaria e tenta un ultimo disperato lancio verso la porta dei russi. Tentativo riuscito: la palla passa sotto le gambe del veterano Alexey Kostigov (la cui scelta di saltare si rivela un errore) e si infila in rete; non c'è più tempo nemmeno per riprendere il gioco, ed il pubblico può sfogare in un'esultanza liberatoria tutta la tensione accumulata. Vittoria doveva essere, e vittoria (29-28) è stata. Ed alla fine, a dispetto di tutte le sofferenze, è questo che conta, anche se si tratta solo di una battaglia e la guerra per il quarto posto nel girone D rimane aperta. Il ritorno a San Pietroburgo la prossima settimana sarà decisivo.

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Marcatori HCM Constanta: Stavrositu (7 gol), Sadoveac (6), Toma (5), Schuch (3), Sabou (3), Baiceanu (3), Angelovski (1), Csepreghi (1).

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