Dopo la storica sconfitta nel Clásico della settimana scorsa, e la fine di un ciclo di 67 vittorie consecutive, il Ciudad Real riprende il cammino pure in campionato con un successo sul non facile campo di Valladolid. Ma i manchegos sono andati vicinissimi ad una nuova battuta d'arresto, imponendosi alla fine soltanto per una lunghezza, e per merito dell'efficacia offensiva di Alberto Entrerríos e delle parate del solito, grande Arpad Sterbik, oggi con percentuali intorno al 46 percento. E, secondo alcuni tifosi della squadra sconfitta, anche per merito di alcune decisioni dei signori Muro San José e Rodríguez Murcia, che giocatori non sono.
Cuatro Rayas Valladolid in campo senza complessi di inferiorità, spinto dai tremila del 'Polideportivo Huerta del Rey' e deciso a fare risultato dopo tre sconfitte di fila nella Asobal. La loro fase difensiva risulta efficace, neutralizzando i pivot del CR e costringendo gli uomini di Dushebajev a provare tiri dai nove metri che più di una volta trovano in Sierra un muro invalicabile. Meno caparbia si dimostra invece la difesa ospite, tanto che a metà del primo tempo il Valladolid è avanti 7-4.
Il cambio difensivo attuato dal coach del Ciudad Real dopo un opportuno time-out porta i suoi frutti: ne derivano un paio di contropiedi che ristabiliscono la parità. E che, uniti a meno palle perse e più prodezze di Sterbik, contribuiscono poi al primo solido vantaggio dei campioni di Spagna: un 12-9 trasformatosi in 12-11 a ridosso dell'intervallo, grazie ad una rete a fil di sirena del norvegese Tvedten.
Stessa intensità, soprattutto in difesa, nel secondo tempo. Gli attacchi locali si basano maggiormente sul pivot, mentre il CR risponde con la potenza dei tiri da lontano, in particolare quelli di Entrerríos, che da solo mette a segno circa la metà delle reti dei suoi nei trenta minuti conclusivi dell'incontro.
Il Cuatro Rayas è di nuovo avanti (20-19) al minuto 47, anche se le penalità rifilate a Eduard Fernández prima ed a Marko Krivokapic in seguito fanno pendere l'inerzia del match dal lato ospite. Manchegos quindi sul 22-21 a loro favore, che si evolve in un buon 26-24. Ma il Valladolid non molla, torna in scia agli avversari sul 25-26, e trova addirittura il pareggio con Eduardo Gurbindo. Rete però annullata dagli arbitri che vedono un (assai controverso) fallo in attacco del giocatore, che di fatto consegna i due punti al Ciudad Real, vincitore tra le polemiche e di nuovo in testa alla classifica. Seppure in condominio con il Barcellona che domani sera (ore 20:30) avrà l'opportunità di tornare leader solitario, ma allo stesso tempo rischierà grosso nella tana del Reale Ademar León, attuale 'terzo incomodo' della Liga.
** Cuatro Rayas Valladolid - Ciudad Real 25-26 (11-12)
Cuatro Rayas BM Valladolid: Sierra; Eduard Fernández (7), Tvedten (6), Krivokapic (1), Gurbindo (6), Perales (2), Joli (2), Asier Antonio (0), Ávila (0), Bilbija (0), Ángel Romero (1).
Renovalia Ciudad Real: Sterbik, Guardiola (1), Davis (0), Abalo (1), Chema Rodríguez (1), Viran Morros (0), Dinart (0), Aguinagalde (4), Entrerríos (8), Lazarov (4, 1 rig.), García Parrondo (1), Kallman (3), Cañellas (3)
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Cuatro Rayas Valladolid in campo senza complessi di inferiorità, spinto dai tremila del 'Polideportivo Huerta del Rey' e deciso a fare risultato dopo tre sconfitte di fila nella Asobal. La loro fase difensiva risulta efficace, neutralizzando i pivot del CR e costringendo gli uomini di Dushebajev a provare tiri dai nove metri che più di una volta trovano in Sierra un muro invalicabile. Meno caparbia si dimostra invece la difesa ospite, tanto che a metà del primo tempo il Valladolid è avanti 7-4.
Il cambio difensivo attuato dal coach del Ciudad Real dopo un opportuno time-out porta i suoi frutti: ne derivano un paio di contropiedi che ristabiliscono la parità. E che, uniti a meno palle perse e più prodezze di Sterbik, contribuiscono poi al primo solido vantaggio dei campioni di Spagna: un 12-9 trasformatosi in 12-11 a ridosso dell'intervallo, grazie ad una rete a fil di sirena del norvegese Tvedten.
Stessa intensità, soprattutto in difesa, nel secondo tempo. Gli attacchi locali si basano maggiormente sul pivot, mentre il CR risponde con la potenza dei tiri da lontano, in particolare quelli di Entrerríos, che da solo mette a segno circa la metà delle reti dei suoi nei trenta minuti conclusivi dell'incontro.
Il Cuatro Rayas è di nuovo avanti (20-19) al minuto 47, anche se le penalità rifilate a Eduard Fernández prima ed a Marko Krivokapic in seguito fanno pendere l'inerzia del match dal lato ospite. Manchegos quindi sul 22-21 a loro favore, che si evolve in un buon 26-24. Ma il Valladolid non molla, torna in scia agli avversari sul 25-26, e trova addirittura il pareggio con Eduardo Gurbindo. Rete però annullata dagli arbitri che vedono un (assai controverso) fallo in attacco del giocatore, che di fatto consegna i due punti al Ciudad Real, vincitore tra le polemiche e di nuovo in testa alla classifica. Seppure in condominio con il Barcellona che domani sera (ore 20:30) avrà l'opportunità di tornare leader solitario, ma allo stesso tempo rischierà grosso nella tana del Reale Ademar León, attuale 'terzo incomodo' della Liga.
** Cuatro Rayas Valladolid - Ciudad Real 25-26 (11-12)
Cuatro Rayas BM Valladolid: Sierra; Eduard Fernández (7), Tvedten (6), Krivokapic (1), Gurbindo (6), Perales (2), Joli (2), Asier Antonio (0), Ávila (0), Bilbija (0), Ángel Romero (1).
Renovalia Ciudad Real: Sterbik, Guardiola (1), Davis (0), Abalo (1), Chema Rodríguez (1), Viran Morros (0), Dinart (0), Aguinagalde (4), Entrerríos (8), Lazarov (4, 1 rig.), García Parrondo (1), Kallman (3), Cañellas (3)
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