lunedì 27 settembre 2010

World Cup Feminile. E' ancora Romania!

Sembra ormai diventata un'abitudine, tanto piacevole per le balcaniche quanto fastidiosa per le scandinave. Per la terza volta consecutiva la Romania ha sconfitto la Norvegia con il minimo scarto un incontro della World Cup femminile. Era capitato nella finalissima dello scorso anno, quindi nella partita inaugurale dell'attuale edizione, e la storia si è ripetuta puntuale ieri nella sfida decisiva per l'assegnazione del titolo 2010. Aarhus è decisamente una città-talismano per Cristina Neagu e socie, che questa volta si sono imposte alla truppa di Thorir Hergeirsson con il punteggio di 24-23 al termine di un incontro tiratissimo ed assai equilibrato, dove in realtà le ragazze di Radu Voina hanno presto dovuto fare a meno della loro miglior realizzatrice - giustamente scelta come MVP del torneo - terminata fuori combattimento dopo un fortuito 'incontro ravvicinato' con Gro Hammerseng.

Ma pur con la Neagu costretta in panchina per quasi tutto il match, le romene hanno trovato la forza di prevalere, grazie soprattutto alla ispirazione in attacco di Melinda Geiger ed Ada Moldovan. L'inizio è promettente per la Norvegia, avanti per 3-1 e 4-2, ma la Romania riesce presto a capovolgere la situazione a suo vantaggio (8-5). A questo punto, però, arriva la contro-reazione norvegese, trascinata dall'ottima prova tra i pali di Kari Aalvik Grimsbø, per cui si torna negli spogliatoi in perfetta parità, con una dozzina di reti a testa.

Il botta e risposta fra le due nazionali continua nella ripresa, in cui tornano a brillare le debuttanti Nora Mørk e Mari Molid - anche se alla fine le top scorer delle vichinghe sarà la biondissima Linn Jørum Sulland ed il pivot Heidi Løke - da parte norvegese, mentre Paula Ungureanu, Oana Manea e Valentina Elisei svolgono bene il loro compito sull'altro lato.

Le campionesse in carica approfittano di alcuni minuti di penalità inflitti alle avversarie per portarsi sul 23-19 ai sette minuti dalla fine, ma a quel punto tre reti consecutive della Norvegia riaprono le danze. Che la Romania potrebbe chiudere negli ultimi istanti se non fosse per le 'solita' Lunde Haraldsen, ancora una volta all'altezza della sua fama, che neutralizza prima un tiro della Manea e poi un pallonetto dai sette metri della Moldovan, offrendo così alle scandinave un'ultima possibilità di agguantare il pareggio.

Proprio come era accaduto in entrambi gli incontri precedenti ad Aarhus ... e proprio come allora, le ragazze venute dai fiordi non riescono ad approfittarne! Se un anno fa era toccato alla Riegelhuth, e martedì scorso a Nora Mørk, stavolta è Ida Alstad a trovarsi la strada sbarrata dalla bravissima Ungureanu, la quale con la sua ultima parata regala la vittoria alla sua compagine in una partita che, pure segnata (anche) dalle molte assenze in entrambe le formazioni, porta in dote alla Romania i 55 mila euro riservati alla squadra trionfatrice ma soprattutto una buona iniezione di fiducia in vista dell'appuntamento che conta maggiormente, gli Europei di categoria al cui inizio mancano ormai circa settanta giorni.

Romania - Norvegia 24-23 (12-12)
Romania: Melinda Geiger 6, Ada Moldovan 5, Valentina Elisei 4, Oana Manea 4 Florina Barsan Chintoan 2, Mihaela Tivadar 1, Aurelia Brădeanu 1, Ada Nechita 1.
Coach: Radu Voina.
Norvegia: Linn Jørum Sulland 5, Heidi Løke 5, Mari Molid 4, Kari Mette Johansen 3, Ida Alstad 2, Nora Mørk 2, Marit Malm Frafjord 1, Sanna Solberg 1.
Coach: Thorir Hergeirsson.

Un appuntamento, quello degli europei casalinghi, cui alcuni tifosi danesi sembrano ora guardare con un po' di scetticismo dopo il non troppo soddisfacente quarto posto di Aarhus. La nazionale del veterano Jan Pytlick, infatti, è stata battuta nella 'finalina' dalle francesi, tra le quali degne di nota sono state le prove di Mariama Signate e della Pineau, per 28-26. Buon inizio delle Bleues, già avanti per 8-3 dopo appena una decina di minuti sotto la spinta di una difesa aggressiva e di contropiedi efficaci, e si portano avanti fino al 14-8. Scandinave incapaci di reagire efficacemente a dispetto dei loro tentativi, e della buona prestazione offensiva di Camilla Dalby (che quantomeno era riuscita ad impattare il match dai sette metri sul 19-19, seguito dal vantaggio locale per 20-19, ma alla fine ciò era servito a ban poco) e Susan Thorsgaard, combinata ad alcuni buoni salvataggi del portiere Karin Mortensen.

Danimarca - Francia 26-28 (15-17)
Danimarca: Thorsgaard (6), Augustesen (1), Dalby (8), Krogshede (1), Bille-Hansen (1), Brogger Led (2), Larsen (1), Jorgensen (1), Kristina Kristensen (1), Troelsen (4).
Francia: Goudjo (1), Kanto (2), Ayglon (1), Pineau (9), Dembélé (2), Gnabouyou (1), Piejos (2), Signaté (7), Lacrabère (3).

All-Star Team:
Ala Sinistra: Valentina Ardean-Elisei, Romania
Terzino Sinistro: Cristina Neagu, Romania
Centrale: Anita Görbicz, Ungheria
Terzino Destro: Camilla Dalby, Danimarca
Ala Destra: Linn-Kristin Riegelhuth, Norvegia
Pivot: Marit Malm Frafjord, Norvegia
Portiere: Katrine Lunde Haraldsen, Norvegia
MVP: Cristina Neagu, Romania

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sabato 25 settembre 2010

World Cup Donne: Romania e Norvegia in finale.

Cambiano i numeri sul calendario, ma la musica rimane la stessa: proprio come 12 mesi fa Romania e Norvegia si ritrovano nella finale della GF World Cup femminile, in corso di svolgimento ad Aarhus (Danimarca).

Le ragazze di Radu Voina hanno infatti sconfitto la Francia per 23-21 nella prima semifinale disputata sabato. Neagu e compagne sembravano aver già chiuso i giochi dopo un grandissimo primo tempo, dominato dal 6-0 iniziale (le Bleues hanno dovuto aspettare oltre una decina di minuti per mettere a segno la loro prima rete) fino al 15-7 dell'intervallo.

Nella ripresa, però, la reazione delle transalpine, trascinate da Claudine Mendy e dalle prodezze fra i pali di Cléopatre Darleux, ha portato Pineau e socie ad avere la palla del pareggio per ben due volte, rispettivamente sul 17-16 e sul 21-20. Putroppo per loro, alle francesi è mancata la freddezza necessaria nei momenti-chiave, ed un rigore di Cristina Neagu (otto marcature è il bottino odierno della stella della nazionale di Bucarest) seguito da una rete dai sei metri di Oana Manea (a segno una mezza dozzina di volte in tutto) hanno definitivamente sancito la vittoria delle romene, che ora aspettano la vincente del derby tutto scandinavo tra Norvegia e Danimarca.

E la vincente di questa partita si chiama Norvegia. Gro Hammerseng e compagnia si sono imposte in un incontro dall'andamento molto simile al precedente. Come le romene, infatti, le norvegesi hanno chiuso il primo tempo con un vantaggio importante (15-9 in questo caso), ma poi si sono praticamente scordate di entrare in campo a inizio ripresa. La confusa manovra norvegese (con Anja Edin protagonista negativa in tal senso), combinata ad una efficace ed aggressiva difesa delle avversarie, ha consentito alle ragazze di Jan Pytlick, la cui porta è rimasta 'illibata' per una decina di minuti, di rientrare in partita ed avere per ben due volte (sul 14-15 e 17-18) la possibilità di impattare.

Ma proprio come capitato alle francesi, la rimonta della Danimarca è risultata incompleta (complice qualche buona parata di Kathrine Lunde Haraldsen), e le bordate di Ida Alstad, combinate ai numeri del pivot Heidi Løke - come (quasi) sempre una spina nel fianco delle retroguardie rivali - le hanno punite. Anche l'intensità difensiva delle padrone di casa è calata alla distanza, con risultati non certo lusinghieri per loro. Alla fine la 'debuttante' norvegese Nora Mørk è riuscita a completare il suo poker di reti nel match e sigillare la vittoria di una squadra sicuramente talentuosa, seppur non in grado di sciogliere tutti i dubbi.

La Danimarca continua la sua serie nera contro le 'cugine', ma potrà rifarsi nella finalina di domani contro la Francia. Per quanto riguarda la finalissima, Romania e Norvegia si affrontano per la terza volta in dodici mesi ad Aarhus. Curiosamente, entrambi gli incontri più recenti (finale del 2009 e partita inaugurale di Martedì scorso) hanno visto le balcaniche imporsi con il minimo scarto, e con la Norvegia a sprecare l'occasione per il pareggio negli ultimi secondi. Ma sia i precedenti che la qualità delle due squadre, ed una certa irregolarità dimostrata da entrambe lungo parte dell'attuale torneo, rendono un pronostico per la vittoria finale alquanto difficile.

** Romania - Francia 23-21 (15-7)

Romania: Cristina Neagu 8, Oana Manea 6, Carmen Amariei 3, Aurelia Bradeanu 2, Valentina Elisei 2, Magdalena Paraschiv 1, Ada Moldovan 1.

** Danimarca - Norvegia 19-24 (9-15)

Norvegia: Kari Aalvik Grimsbø, Katrine Lunde Haraldsen, - Mari Molid, Ida Alstad 5, Heidi Løke 4, Tonje Nøstvold 5 (4), Karoline Dyhre-Breivang, Gro Hammerseng, Kari-Mette Johansen 1, Marit Malm Frafjord 2, Tine Kristiansen, Linn Sulland, Linn-Kristin Riegelhuth 1, Nora Mørk 4, Anja Edin 1, Camilla Herrem 1.
Danimarca: Karin Mortensen, Christina Pedersen, - Mette Melgaard, Maibritt Kviesgaard 3, Susan Thorsgaard 1, Mie Augustesen 4, Anna Sophie Okkels, Louise Lyksborg, Camilla Dalby, Christina Krogshede, Gitte Aaen 1, Kamilla Kristensen 1, Line Jørgensen 1, Kristina Kristiansen 5 (4), Trine Troelsen 2 og Berit Kristensen 1.

Penalità: Norvegia 2, Danimarca 3.
7 metri: Norvegia 4/5, Danimarca 4/5.

Europei Maschili 2014 alla Danimarca

La Danimarca non lascia, anzi raddoppia. Dopo gli imminenti Campionati Europei femminili, che ospiterà fra circa due mesi in condominio con la vicina Norvegia, il paese scandinavo si vede assegnare l'organizzazione della massima rassegna continentale anche a livello maschile.


Durante il 10° Congresso Ordinario dell'European Handball Federation, in corso di svolgimento (guarda caso) a Copenaghen, si è infatti stabilito che i Campionati Europei maschili del 2014 avranno luogo proprio in Danimarca. La candidatura nordica è stata preferita a quella congiunta di Croazia ed Ungheria: la prima ha ottenuto 24 preferenza, la seconda 'solo' 22, con una singola astensione.

I palazzetti che dovrebbero essere sede dell'evento sono:

• Gigantium (Aalborg)
• NRGi Arena (Aarhus)
• Super Arena (Ballerup)
• Arena Fyn (Odense)
• MCH Multi Arena (Herning)

Fumata nera, invece, per quanto riguarda l'assegnazione degli Europei Femminili dello stesso anno (2014): entrambe la candidate - Slovenia e Turchia - hanno infatti deciso di ritirare la propria offerta, per cui l'EHF si è vista costretta ad indire un nuovo 'bando' di concorso.

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EHF Champions League Maschile: programma di Sabato 25 Settembre.

Tre incontri sono previsti per la giornata odierna, due validi per il gruppo A, da molti definito 'girone di ferro' di questa prima fase della competizione, ed uno per il Gruppo C. Solamente tre incontri quindi, ma (almeno due) di alto livello: oggi scendono in campo, infatti, le due finaliste dell'ultima edizione di Champions. Aprono le danze i detentori del titolo, i tedeschi del THW Kiel che ospitano alla Sparkassen Arena i francesi del Chambéry Savoie HB, teorico vaso di coccio in mezzo ai tanti vasi di ferro del loro raggruppamento. Inizio della contesa fissato per le tre del pomeriggio.

Poco meno di un'ora e mezza dopo, toccherà al Palau Blaugrana, tana del Barcellona, ospitare il debutto stagionale nella massima competizione europea per club dei catalani, rimasti con l'amaro in bocca dopo la finale persa a Colonia e decisi a tornare in Germania la prossima primavera, questa volta per riprendersi il trofeo. Il primo ostacolo sul loro cammino sarà l'ostico Rhein-Neckar Löwen che, dopo aver ampiamente rinnovato l'organico, proprio alla vigilia della partita ha deciso di sostituire l'ormai ex allenatore Ola Lindgren con Gudmundur Gudmundsson, il coach che ha guidato l'Islanda all'argento olimpico ed al bronzo mondiale.

Ultimo, cronologicamente e forse anche per importanza, il match che vedrà opposti il Pick Szeged magiaro ed i 'Cadetti' svizzeri dello Sciaffusa, e che avrà luogo alla Varosi Sportcsarnok in terra d'Ungheria a partire dalle 17:25. Le due squadre si sono già affrontate nell'edizione 2006/2007, con vittoria magiara in casa dei Kadetten, ma sorpendente pareggio in quel di Szeged.

Gruppo A
15:00 THW Kiel (Ger) - Chambery Savoie HB (Fra)
** (Diretta televisiva su EUROSPORT Germania. Satellite Astra).

16:20 F.C. Barcelona Borges (Spa) - Rhein-Neckar Löwen (Ger)
** (Diretta web su EHFTV.COM, e satellitare su EUROSPORT Germania).

Gruppo C
17:25 Pick Szeged (Ung) - Kadetten Schaffhausen (Svi)
** (Diretta web su SSF - Schweizer Sport Fernsehen:
http://www.schweizersportfernsehen.ch/ssf/start.asp?).

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venerdì 24 settembre 2010

Donne: World Cup. Il Punto della Situazione.

Mentre parecchi dei migliori giocatori del mondo sono impegnati nel primo turno di Champions League, a livello femminile le stelle non stanno certo a guardare, e si sfidano sul campo di Aarhus, città dello Jutland danese annualmente (ed attualmente) sede della World Cup di pallamano, torneo in cui si affrontano otto delle nazionali più forti del pianeta.

L'edizione 2010 ha luogo da Martedì 21 Settembre a Domenica 26 Settembre, e vede come protagoniste le nazionali di Russia, Svezia, Romania, Norvegia, Francia, Germania ed Ungheria, oltre ovviamente alla Danimarca padrona di casa.

La prima fase (due gironi di quattro squadre ciascuno) si è conclusa ieri, con Romania e Danimarca vincitrici dei rispettivi raggruppamenti. Cristina Neagu - che ancora una volta ha dimostrato il suo talento nel bucare le difese avversarie - e socie hanno battuto in rimonta la Norvegia 'sperimentale' di Thorir Hergeirsson nella partita inaugurale, poi maramaldeggiato su una Russia ben lontana da quella vincitrice dei Mondiali in Cina nemmeno un anno fa, ed infine conquistato contro la Svezia il punto di cui aveva bisogno per terminare in testa al suo girone.

D'altro canto la Danimarca di Jan Pytlick e delle giovani Mie Augustesen e Camilla Dalby ha ben figurato nelle partite contro Francia e Ungheria - vinte pur senza dominare - e si è 'lasciata andare' nell'ultima sfida contro la Germania, subendo una pesante sconfitta che però non ha impedito alle scandinave di conquistare il primato nel gruppo, grazie alla vittoria nel confronto diretto contro le Francesi. Alle transalpine, dunque, verrà riservata una semifinale contro la Romania vincitrice del trofeo lo scorso anno, e con le carte - e le giocatrici - in regola per bissare il successo.

L'altro incontro di Sabato non sarà altro che l'ennesimo 'derby vichingo' tra la regolare (almeno nei primi due match) Danimarca e la folle (capace di gettare alle ortiche il match con la Romania dopo avere dominato il primo tempo, e di fare esattamente il contrario contro la Russia) Norvegia, con le prime assetate di rivincita dopo le sconfitte subite dalle 'cugine nordiche' nelle ultime due edizioni della World Cup, e le seconde in cerca di un equilibrio tra le 'vecchie glorie' come Gro Hammerseng (di ritorno in nazionale quest'estate dopo un'assenza biennale) e le ragazzine terribili della (ormai ex) squadra juniores che ha dominato Mondiali ed Europei di categoria negli ultimi 15 mesi, e che ora vede ben quattro sue rappresentanti fare il loro debutto 'in società', nella pallamano al massimo livello. Tra loro la più famosa è certamente Nora Mørk, ma quella che ha più impressionato nei tre giorni di sfide nello Jutland è stata sicuramente Mari (Kristine Søbstad) Molid, biondo terzino dalle gambe lunghe e dal gol facile, che nonostante la giovane età già da anni si sta facendo le ossa tra le file del Byåsen Trondheim nella massima divisione norvegese.

Gruppo 1 - Risultati
Russia - Svezia 24-25 (12-12)
Norvegia - Romania 20-21 (12-6)
Russia - Romania 24-32 (9-15)
Svezia - Norvegia 23-31 (11-16)
Romania - Svezia 27-27 (14-12)
Russia - Italia 21-30 (14-11)

Gruppo 1 - Classifica Finale
* Romania 5 (80-71)
* Norvegia 4 (81-65)
Svezia 3 (75-82)
Russia 0 (69-87)

Gruppo 2 - Risultati
Danimarca - Francia 32-29 (15-13)
Ungheria - Germania 22-19 (90-10)
Germania - Francia 29-39 (12-21)
Danimarca - Ungheria 28-24 (11-10)
Francia - Ungheria 29-26 (14-12)
Danimarca - Germania 19-27 (10-10)

Gruppo 2 - Classifica Finale
* Danimarca 4 (79-80)
* Francia 4 (97-87)
Ungheria 2 (72-76)
Germania 2 (75-80)

Semifinali (Sabato 25/09/2010)
h. 1415 Francia - Romania
h. 1615 Danimarca - Norvegia

Finali (Domenica 26/09/2010)
h. 1415 Finale per il bronzo
h. 1615 Finalissima

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giovedì 23 settembre 2010

Champions: Croati corsari a Costanza. Bene i Russi.

Trionfale debutto nella EHF Champions League 2010/11 per Ivano Balic e compagni. Il Croatia Osiguranje Zagabria non si fa intimorire dal (solito) calore del pubblico romeno e domina la sfida esterna contro l'HCM Constanta, rimanendo in testa praticamente lungo l'intera partita (il primo goal del match ha rappresentato infatti l'unico vantaggio del Costanza). 33-23 il punteggio finale per gli slavi, che avevano creato un solco di fatto incolmabile già nella prima frazione, terminata sul 9-15, ed in seguito ampiato il loro margine fino al +12 sul 33-21.

Fondamentali per il successo dello Zagabria, che porta i croati a raggiungere Ciudad Real e San Pietroburgo in vetta al Gruppo D, sono stati i 22 salvataggi effettuati dal portiere Marin Šego, così come lo stato di grazia (tredici reti in sessanta minuti, ed ovviamente primato assoluto nella classifica marcatori della competizione) del terzino Ljubo Vukić, che hanno permesso di ovviare facilmente ai problemi fisici (dolore alla spalla) di Balić ed all'espulsione di Jakov Gojun.

Qui sotto alcune statistiche dell'incontro (cliccare per ingrandire).




La differenza va in doppia cifra anche nell'altra battaglia della giornata, che vede il Chekhovskie Medvedi russo imporsi sull'AaB Handball dello Jutland con il punteggio di 39-29. Padroni di casa già padroni dell'incontro all'intervallo, cui si era arrivati sul punteggio di 20-14, dopo che l'equilibrio iniziale era rimasto in piedi soltanto una decina di minuti. Ai campioni danesi, non esattamente micidiali in fase offensiva, non bastano le sette marcature di Jan Lennartsson, mentre dal lato degli 'orsi' coach Vladimir Maximov si può addirittura permettere di mandare in campo i giocatori 'di seconda fascia' nell'ultima fase del match, tanto era evidente la superiorità del Chekhovskie.

Ecco i dati salienti dell'incontro (cliccare per ingrandire):



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EHF Champions League Maschile. Si ricomincia!

Torna la Champions League (ora VELUX EHF Champions League) maschile, con una novità ed una conferma nelle due partite inaugurali disputate ieri rispettivamente in Spagna ed in Russia.

La conferma è, manco a dirlo, il Ciudad Real, il cui nuovo sponsor (Renovalia) non modifica potenziale e risultati della squadra. Gli spagnoli faticano un tempo nel loro debutto casalingo contro il Flensburg Handewitt, ma escono alla distanza e finiscono per imporsi con uno scarto forse addirittura eccessivo per ciò che si era visto in campo.

Come accennato, l'inerzia del match nella prima parte è quasi tutta per i tedeschi, che tra parate di Dan Beutler, difesa aggressiva ed efficace e reti dell'ala Lasse Svan Hansen, il tutto combinato ad un po' troppi errori - tra cui tre contropiedi e due rigori falliti - da parte dei campioni di Spagna, tornano negli spogliatoi avanti di due lunghezze, con un inaspettato 7-9 sul tabellone all'intervallo.

Ma nella ripresa la musica cambia. Talant Dushebajev, che aveva tenuto a lungo i suoi negli spogliatoi nella pausa, sembra trovare il bandolo della matassa, e con lui Kiril Lazarov (8 reti a fine partita per la bocca di fuoco macedone, top scorer dell'incontro) e Julien Aguinagalde (poker di marcature per il basco). La loro vena realizzativa e l'ottima prova difensiva spianano la strada al vantaggio spagnolo (13-11) del 40° minuto.

I guerrieri di Germania non mollano la presa però, ed ai dieci dalla fine il punteggio (17-16 per il Ciudad Real) lascia ancora la porta aperta ad ogni soluzione. Il cartellino rosso rifilato a Viran Morros per una spinta a Hansen (e che costerà due partite di squalifica al catalano) potrebbe addirittura dare nuova linfa alle speranze del Flensburg, invece succede esattamente il contrario. L'atmosfera alla Quijote Arena si surriscalda, con i quasi tremila spettatori intenti a far valere nuovamente il miedo escenico, già più volte decisivo su quel campo, mentre le mani dei giocatori ospiti si fanno più fredde e, tiro avventato dopo tiro avventato, comincia una serie di errori, puntualmente castigati dall'ora micidiale contrattacco iberico. Il gap si dilata fino al 27-19 conclusivo, che pur mentendo sull'andamento dell'incontro, dice tutta la verità sul potenziale del Renovalia Ciudad Real, in grado, anche nei momenti apparentemente di maggiore difficoltà, di trovare le risorse, ed il modo, di fare male agli avversari. Molto male.

Cliccare per ingrandire

La piacevole novità di questo inizio della massima competizione continentale per club si chiama invece San Pietroburgo. Di certo non tanto piacevole per il Bosne BH Gas Sarajevo, vittima 'sacrificale' del felice debutto dei russi. Anche in questo caso la partita, caratterizzata da parecchi errori, va divisa in due fasi totalmente distinte. Il primo tempo vede infatti prevalere la squadra ospite, e si conclude con i balcanici avanti di un punto (12-11), ma che avrebbero potuto tranquillamente godere di un margine più ampio.

Come infatti l'hanno avuto ad inizio ripresa, quando si sono portati sul 17-13 al minuto 37. Da quel momento, però, le cose sono cambiate; i padroni di casa, allenati da Dmitry Torgovanov, sono stati in grado di ribaltare la situazione e, sulle ali delle nove reti (in totale) di Alexey Sindin, rapido a conquistarsi lo status di primo top scorer della competizione, hanno messo a segno un parziale di 8-2 che li ha portati in vantaggio per 21-19. Il Bosna ha provato a resistere (ai tre dalla fine il punteggio era di 27-26 per i russi), ma la differenza è lievitata nell'ultimissima fase dell'incontro, fino ad arrivare al 32-27 della sirena, ed a ben poco sono servite ai balcanici le 'sette meraviglie' del terzino sinistro croato Risto Arnaudovski, miglior marcatore dei suoi.

Cliccare per ingrandire

Il primo turno di EHF Champions League prosegue oggi con la disputa di due sfide, entrambe nell'Europa dell'Est.

Alle ore 19 locali (17 Italiane) il Chekhovskie Medvedi ricomincia il cammino che la scorsa stagione l'ha portato alla Final Four di Colonia, affrontando i danesi dell'AaB Handball di Aalborg. Arbitrerà la coppia macedone Nikolov-Nacevski

Sempre alle 19 locali - ma in questo caso si tratta delle sei di sera nel Belpaese - va in scena il debutto casalingo dell'HCM Constanta; i romeni se la vedranno con l'HC Croatia Osiguranje Zagabria, in un match diretto dai norvegesi Kim Andersen e Per Morten Sodal. Diretta web alle 18 su EHFTV.com (e su Digisport romeno).
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