Torna la Champions League (ora VELUX EHF Champions League) maschile, con una novità ed una conferma nelle due partite inaugurali disputate ieri rispettivamente in Spagna ed in Russia.
La conferma è, manco a dirlo, il Ciudad Real, il cui nuovo sponsor (Renovalia) non modifica potenziale e risultati della squadra. Gli spagnoli faticano un tempo nel loro debutto casalingo contro il Flensburg Handewitt, ma escono alla distanza e finiscono per imporsi con uno scarto forse addirittura eccessivo per ciò che si era visto in campo.
Come accennato, l'inerzia del match nella prima parte è quasi tutta per i tedeschi, che tra parate di Dan Beutler, difesa aggressiva ed efficace e reti dell'ala Lasse Svan Hansen, il tutto combinato ad un po' troppi errori - tra cui tre contropiedi e due rigori falliti - da parte dei campioni di Spagna, tornano negli spogliatoi avanti di due lunghezze, con un inaspettato 7-9 sul tabellone all'intervallo.
Ma nella ripresa la musica cambia. Talant Dushebajev, che aveva tenuto a lungo i suoi negli spogliatoi nella pausa, sembra trovare il bandolo della matassa, e con lui Kiril Lazarov (8 reti a fine partita per la bocca di fuoco macedone, top scorer dell'incontro) e Julien Aguinagalde (poker di marcature per il basco). La loro vena realizzativa e l'ottima prova difensiva spianano la strada al vantaggio spagnolo (13-11) del 40° minuto.
I guerrieri di Germania non mollano la presa però, ed ai dieci dalla fine il punteggio (17-16 per il Ciudad Real) lascia ancora la porta aperta ad ogni soluzione. Il cartellino rosso rifilato a Viran Morros per una spinta a Hansen (e che costerà due partite di squalifica al catalano) potrebbe addirittura dare nuova linfa alle speranze del Flensburg, invece succede esattamente il contrario. L'atmosfera alla Quijote Arena si surriscalda, con i quasi tremila spettatori intenti a far valere nuovamente il miedo escenico, già più volte decisivo su quel campo, mentre le mani dei giocatori ospiti si fanno più fredde e, tiro avventato dopo tiro avventato, comincia una serie di errori, puntualmente castigati dall'ora micidiale contrattacco iberico. Il gap si dilata fino al 27-19 conclusivo, che pur mentendo sull'andamento dell'incontro, dice tutta la verità sul potenziale del Renovalia Ciudad Real, in grado, anche nei momenti apparentemente di maggiore difficoltà, di trovare le risorse, ed il modo, di fare male agli avversari. Molto male.
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La piacevole novità di questo inizio della massima competizione continentale per club si chiama invece San Pietroburgo. Di certo non tanto piacevole per il Bosne BH Gas Sarajevo, vittima 'sacrificale' del felice debutto dei russi. Anche in questo caso la partita, caratterizzata da parecchi errori, va divisa in due fasi totalmente distinte. Il primo tempo vede infatti prevalere la squadra ospite, e si conclude con i balcanici avanti di un punto (12-11), ma che avrebbero potuto tranquillamente godere di un margine più ampio.
Come infatti l'hanno avuto ad inizio ripresa, quando si sono portati sul 17-13 al minuto 37. Da quel momento, però, le cose sono cambiate; i padroni di casa, allenati da Dmitry Torgovanov, sono stati in grado di ribaltare la situazione e, sulle ali delle nove reti (in totale) di Alexey Sindin, rapido a conquistarsi lo status di primo top scorer della competizione, hanno messo a segno un parziale di 8-2 che li ha portati in vantaggio per 21-19. Il Bosna ha provato a resistere (ai tre dalla fine il punteggio era di 27-26 per i russi), ma la differenza è lievitata nell'ultimissima fase dell'incontro, fino ad arrivare al 32-27 della sirena, ed a ben poco sono servite ai balcanici le 'sette meraviglie' del terzino sinistro croato Risto Arnaudovski, miglior marcatore dei suoi.
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Il primo turno di EHF Champions League prosegue oggi con la disputa di due sfide, entrambe nell'Europa dell'Est.
Alle ore 19 locali (17 Italiane) il Chekhovskie Medvedi ricomincia il cammino che la scorsa stagione l'ha portato alla Final Four di Colonia, affrontando i danesi dell'AaB Handball di Aalborg. Arbitrerà la coppia macedone Nikolov-Nacevski
Sempre alle 19 locali - ma in questo caso si tratta delle sei di sera nel Belpaese - va in scena il debutto casalingo dell'HCM Constanta; i romeni se la vedranno con l'HC Croatia Osiguranje Zagabria, in un match diretto dai norvegesi Kim Andersen e Per Morten Sodal. Diretta web alle 18 su EHFTV.com (e su Digisport romeno).
Counter StatsLa conferma è, manco a dirlo, il Ciudad Real, il cui nuovo sponsor (Renovalia) non modifica potenziale e risultati della squadra. Gli spagnoli faticano un tempo nel loro debutto casalingo contro il Flensburg Handewitt, ma escono alla distanza e finiscono per imporsi con uno scarto forse addirittura eccessivo per ciò che si era visto in campo.
Come accennato, l'inerzia del match nella prima parte è quasi tutta per i tedeschi, che tra parate di Dan Beutler, difesa aggressiva ed efficace e reti dell'ala Lasse Svan Hansen, il tutto combinato ad un po' troppi errori - tra cui tre contropiedi e due rigori falliti - da parte dei campioni di Spagna, tornano negli spogliatoi avanti di due lunghezze, con un inaspettato 7-9 sul tabellone all'intervallo.
Ma nella ripresa la musica cambia. Talant Dushebajev, che aveva tenuto a lungo i suoi negli spogliatoi nella pausa, sembra trovare il bandolo della matassa, e con lui Kiril Lazarov (8 reti a fine partita per la bocca di fuoco macedone, top scorer dell'incontro) e Julien Aguinagalde (poker di marcature per il basco). La loro vena realizzativa e l'ottima prova difensiva spianano la strada al vantaggio spagnolo (13-11) del 40° minuto.
I guerrieri di Germania non mollano la presa però, ed ai dieci dalla fine il punteggio (17-16 per il Ciudad Real) lascia ancora la porta aperta ad ogni soluzione. Il cartellino rosso rifilato a Viran Morros per una spinta a Hansen (e che costerà due partite di squalifica al catalano) potrebbe addirittura dare nuova linfa alle speranze del Flensburg, invece succede esattamente il contrario. L'atmosfera alla Quijote Arena si surriscalda, con i quasi tremila spettatori intenti a far valere nuovamente il miedo escenico, già più volte decisivo su quel campo, mentre le mani dei giocatori ospiti si fanno più fredde e, tiro avventato dopo tiro avventato, comincia una serie di errori, puntualmente castigati dall'ora micidiale contrattacco iberico. Il gap si dilata fino al 27-19 conclusivo, che pur mentendo sull'andamento dell'incontro, dice tutta la verità sul potenziale del Renovalia Ciudad Real, in grado, anche nei momenti apparentemente di maggiore difficoltà, di trovare le risorse, ed il modo, di fare male agli avversari. Molto male.
La piacevole novità di questo inizio della massima competizione continentale per club si chiama invece San Pietroburgo. Di certo non tanto piacevole per il Bosne BH Gas Sarajevo, vittima 'sacrificale' del felice debutto dei russi. Anche in questo caso la partita, caratterizzata da parecchi errori, va divisa in due fasi totalmente distinte. Il primo tempo vede infatti prevalere la squadra ospite, e si conclude con i balcanici avanti di un punto (12-11), ma che avrebbero potuto tranquillamente godere di un margine più ampio.
Come infatti l'hanno avuto ad inizio ripresa, quando si sono portati sul 17-13 al minuto 37. Da quel momento, però, le cose sono cambiate; i padroni di casa, allenati da Dmitry Torgovanov, sono stati in grado di ribaltare la situazione e, sulle ali delle nove reti (in totale) di Alexey Sindin, rapido a conquistarsi lo status di primo top scorer della competizione, hanno messo a segno un parziale di 8-2 che li ha portati in vantaggio per 21-19. Il Bosna ha provato a resistere (ai tre dalla fine il punteggio era di 27-26 per i russi), ma la differenza è lievitata nell'ultimissima fase dell'incontro, fino ad arrivare al 32-27 della sirena, ed a ben poco sono servite ai balcanici le 'sette meraviglie' del terzino sinistro croato Risto Arnaudovski, miglior marcatore dei suoi.
Il primo turno di EHF Champions League prosegue oggi con la disputa di due sfide, entrambe nell'Europa dell'Est.
Alle ore 19 locali (17 Italiane) il Chekhovskie Medvedi ricomincia il cammino che la scorsa stagione l'ha portato alla Final Four di Colonia, affrontando i danesi dell'AaB Handball di Aalborg. Arbitrerà la coppia macedone Nikolov-Nacevski
Sempre alle 19 locali - ma in questo caso si tratta delle sei di sera nel Belpaese - va in scena il debutto casalingo dell'HCM Constanta; i romeni se la vedranno con l'HC Croatia Osiguranje Zagabria, in un match diretto dai norvegesi Kim Andersen e Per Morten Sodal. Diretta web alle 18 su EHFTV.com (e su Digisport romeno).
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