Tra oggi e domenica, tornano in campo le nazionali femminili impegnate nei play-off europei di qualificazione ai Campionati del Mondo in programma in Brasile il prossimo Dicembre.
Si parte questa sera con una pura formalità: il Montenegro che ha già asfaltato la Repubblica Ceca (42-26) in trasferta festeggerà tra le mura amiche la prima, storica qualificazione al Campionato del Mondo: un meritato premio per il pubblico dello Sportski Centar Ada di Pljevlja, poco abituato, a differenza di quello della più celebre Morača di Podgorica, ad eventi di tale portata.
Anche la maggior parte delle altre disfide sembra già decisa, o quasi, dopo i primi sessanta minuti. Aspettando le azzurre nel (per noi proibitivo, inutile illudersi ...) girone di qualificazione agli Europei 2013, Danimarca e Croazia hanno prenotato un biglietto sul volo per il Brasile. Le prime 'facendo scalo' in Polonia, dove si sono imposte d'autorità (23-16) sulla nazionale locale, a dispetto degli infortuni di due pedine importanti quali Lærke Møller e Line Jørgensen; ma coach Pytlick ha un'infinità di frecce al proprio arco, per cui le scandinave non ne hanno risentito più di tanto, emergendo alla distanza dopo un primo tempo equilibrato, ed alla fine non lasciando nemmeno le briciole alle avversarie. Il match che chiuderà la serie dei play-off, domenica sera a Randers, sancirà, a meno di cataclismi, il passaggio del turno per le ragazze in bianco e rosso.
A sua volta la Croazia ha sconfitto nettamente la Serbia nel derbyssimo balcanico, scavando tra sè e le avversarie un solco (undici reti) in teoria utilissimo a metterla al riparo anche dall'ambiente 'caldo' e non certo amichevole che troverà domani sera a Kragujevac.
A metà dell'opera, e forse oltre, pure l'Olanda che, trascinata da Maura Visser, ha confermato le buone impressioni degli ultimi Europei rifilando alla Turchia ben quaranta reti. Ad Istanbul dovranno mettercela davvero tutta per ribaltare il pesante meno dodici dell'andata. Ad un'impresa ancor più proibitiva è chiamata la Macedonia, umiliata (37-22) ad Elche lo scorso week-end. La Spagna ha già un piede e mezzo in Brasile, ma dovrà comunque guadagnarsi il biglietto sul non facile campo di Skopje.
L'Islanda ha fatto addirittura meglio, arrivando a 'doppiare' la malcapitata Ucraina. Una generosa Anastasia Pidpalova (autrice di 12 dei 18 goal della sua squadra!) non è bastata ad evitare il tracollo delle slave; con il +19 dell'andata, la storica qualificazione delle nordiche, rappresentanti di un movimento che dopo i fasti maschili sembra ormai deciso a farsi strada pure tra le donne, è ormai in cassaforte, e si concretizzerà domenica pomeriggio. Qualche speranza in più rimane alla Slovenia, battuta nettamente in Francia ma con un divario (9 lunghezze) che, se domenica a Lubiana le padrone di casa tirassero fuori dal cilindro una grande partita, risulterebbe (magari) colmabile.
L'unica battaglia dall'esito assolutamente incerto, a questo punto, rimane quella fra Germania ed Ungheria. Due compagini dalle grandi tradizioni; una di loro resterà forzatamente lontana dal Brasile. Il successo tedesco all'andata è troppo esiguo (26-24) per affrontare, domani alle cinque e mezza del pomeriggio, la prevedibile bolgia di Györ con la dovuta sicurezza. Ribaltare il risultato di gara uno non sarà impresa impossibile per le magiare, che avranno comunque bisogno di una Anita Gorbicz più incisiva di quanto lo sia stata nei primi sessanta minuti, in cui è andata in rete appena una volta.
* Venerdì 10 Giugno 2011 (h. 20:15, Pljevlja):
Montenegro - Repubblica Ceca (andata: 42:26)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 17:00, Istanbul):
Turchia - Olanda (andata: 28:40)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 17:30, Györ):
Hungary - Germany (andata: 24:26)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 18:00, Kragujevac):
Serbia - Croazia (andata: 25:36)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 20:15, Skopje):
Macedonia - Spagna (andata: 22:37)
* Domenica 12 Giugno 2011 (h. 14:00, Lubiana):
Slovenia - Francia (andata: 19:28)
* Domenica 12 Giugno 2011 (h. 16:30, Uzhgorod):
Ucraina - Islanda (andata: 18:37)
* Domenica 12 Giugno 2011 (h. 20:15, Randers):
Danimarca - Polonia (andata: 23:16)
Si parte questa sera con una pura formalità: il Montenegro che ha già asfaltato la Repubblica Ceca (42-26) in trasferta festeggerà tra le mura amiche la prima, storica qualificazione al Campionato del Mondo: un meritato premio per il pubblico dello Sportski Centar Ada di Pljevlja, poco abituato, a differenza di quello della più celebre Morača di Podgorica, ad eventi di tale portata.
Anche la maggior parte delle altre disfide sembra già decisa, o quasi, dopo i primi sessanta minuti. Aspettando le azzurre nel (per noi proibitivo, inutile illudersi ...) girone di qualificazione agli Europei 2013, Danimarca e Croazia hanno prenotato un biglietto sul volo per il Brasile. Le prime 'facendo scalo' in Polonia, dove si sono imposte d'autorità (23-16) sulla nazionale locale, a dispetto degli infortuni di due pedine importanti quali Lærke Møller e Line Jørgensen; ma coach Pytlick ha un'infinità di frecce al proprio arco, per cui le scandinave non ne hanno risentito più di tanto, emergendo alla distanza dopo un primo tempo equilibrato, ed alla fine non lasciando nemmeno le briciole alle avversarie. Il match che chiuderà la serie dei play-off, domenica sera a Randers, sancirà, a meno di cataclismi, il passaggio del turno per le ragazze in bianco e rosso.
A sua volta la Croazia ha sconfitto nettamente la Serbia nel derbyssimo balcanico, scavando tra sè e le avversarie un solco (undici reti) in teoria utilissimo a metterla al riparo anche dall'ambiente 'caldo' e non certo amichevole che troverà domani sera a Kragujevac.
A metà dell'opera, e forse oltre, pure l'Olanda che, trascinata da Maura Visser, ha confermato le buone impressioni degli ultimi Europei rifilando alla Turchia ben quaranta reti. Ad Istanbul dovranno mettercela davvero tutta per ribaltare il pesante meno dodici dell'andata. Ad un'impresa ancor più proibitiva è chiamata la Macedonia, umiliata (37-22) ad Elche lo scorso week-end. La Spagna ha già un piede e mezzo in Brasile, ma dovrà comunque guadagnarsi il biglietto sul non facile campo di Skopje.
L'Islanda ha fatto addirittura meglio, arrivando a 'doppiare' la malcapitata Ucraina. Una generosa Anastasia Pidpalova (autrice di 12 dei 18 goal della sua squadra!) non è bastata ad evitare il tracollo delle slave; con il +19 dell'andata, la storica qualificazione delle nordiche, rappresentanti di un movimento che dopo i fasti maschili sembra ormai deciso a farsi strada pure tra le donne, è ormai in cassaforte, e si concretizzerà domenica pomeriggio. Qualche speranza in più rimane alla Slovenia, battuta nettamente in Francia ma con un divario (9 lunghezze) che, se domenica a Lubiana le padrone di casa tirassero fuori dal cilindro una grande partita, risulterebbe (magari) colmabile.
L'unica battaglia dall'esito assolutamente incerto, a questo punto, rimane quella fra Germania ed Ungheria. Due compagini dalle grandi tradizioni; una di loro resterà forzatamente lontana dal Brasile. Il successo tedesco all'andata è troppo esiguo (26-24) per affrontare, domani alle cinque e mezza del pomeriggio, la prevedibile bolgia di Györ con la dovuta sicurezza. Ribaltare il risultato di gara uno non sarà impresa impossibile per le magiare, che avranno comunque bisogno di una Anita Gorbicz più incisiva di quanto lo sia stata nei primi sessanta minuti, in cui è andata in rete appena una volta.
* Venerdì 10 Giugno 2011 (h. 20:15, Pljevlja):
Montenegro - Repubblica Ceca (andata: 42:26)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 17:00, Istanbul):
Turchia - Olanda (andata: 28:40)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 17:30, Györ):
Hungary - Germany (andata: 24:26)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 18:00, Kragujevac):
Serbia - Croazia (andata: 25:36)
* Sabato 11 Giugno 2011 (h. 20:15, Skopje):
Macedonia - Spagna (andata: 22:37)
* Domenica 12 Giugno 2011 (h. 14:00, Lubiana):
Slovenia - Francia (andata: 19:28)
* Domenica 12 Giugno 2011 (h. 16:30, Uzhgorod):
Ucraina - Islanda (andata: 18:37)
* Domenica 12 Giugno 2011 (h. 20:15, Randers):
Danimarca - Polonia (andata: 23:16)
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