Il successo paga. Anche a livello di riconoscimenti. Una giuria di esperti internazionali, scelta dall'IHF (International Handball Federation), ha infatti votato Claude Onesta (pallamano maschile) ed Evgeni Trefilov (pallamano femminile), come 'allenatori dell'anno' per il 2009.
Per quanto riguarda il buon Claude Onesta, ci pare una scelta più che obbligata. Lo scorso anno, infatti, lo stratega della nazionale francese pigliatutto ha compiuto un passo fondamentale nel cammino verso la storia che i Bleus hanno intrapreso con successo: la vittoria ai Mondiali croati, che va abbinata a quella Olimpica di Pechino 2008 ed al più recente trionfo ai campionati europei per nazioni. Un risultato mai raggiunto da nessun altro coach, e che pone il cinquantatreenne transalpino, alla guida della nazionale dal lontano 2001, in posizione unica (o quasi, visto che il 'triplete' era in precedenza riuscito anche a Vladimir Maximov sulla panchina russa).
La scalata al successo di Onesta ha assunto i caratteri di un processo graduale ma inesorabile. Chiamato alla non facile successione di quel Daniel Constantini medaglia d'oro ai Mondiali nel 1995 e nel 2001, ha saputo integrare talenti quali Nikola Karabatic e Luc Abalo – giusto per fare alcuni nomi - nell'organico della squadra che ha condotto ad un doppio bronzo mondiale ed al titolo continentale nel 2006, prima della definitiva esplosione vissuta nell'ultimo triennio.
Claude Onesta è divenuto allenatore nel 1987, dopo una ... onesta carriera da giocatore. Prima di arrivare alla nazionale, è rimasto sulla panchina del Tolosa per ben 14 anni, arrivando fino in semifinale di Champions League.
La scelta di Evgeni Trefilov in ambito femminile è forse un'ulteriore prova dell'importanza di grandi risultati oggettivi negli appuntamenti di maggior richiamo planetario, rispetto a competizioni come la Champions League, sicuramente importanti ma con minore appeal. Il terzo trionfo consecutivo ai Campionati del Mondo, ottenuto lo scorso dicembre, ha infatti consentito al gigante russo di vincere la concorrenza di colleghi talentuosi quali Jakob Vestergaard - dominatore a livello di club con il suo Viborg - ed Oliver Krumbholz, bravissimo a portare la Francia ad un inatteso argento mondiale ma arresosi senza appello in finale, a dispetto del povero bilancio stagionale dello Zvezda Zvenigorod, il club allenato da 'Trefi'.
Stakanovista e burbero, celebre per le strigliate, nei time-out e non solo, alla sue giocatrici, il 54enne di Krasnodar è ormai più che un'istituzione nell'ambiente della pallamano internazionale. E se c'è chi, come Emiliya Turey, ha sempre declinato gli inviti a raggiungerlo anche nel club ('Un mese di Trefilov all'anno è sufficiente' fu la frase, divenuta celebre, dell'ormai ex-giocatrice del Copenhagen per spiegare il suo niet al coach...) molte ragazze della nazionale russa hanno invece accettato di seguire l'orso Trefilov pure nel Lada o allo Zvezda.
In oltre un decennio di onorata carriera, a livello sia di nazionale che di squadre di club, egli ha collezionato sette campionati russi - cinque con il Lada Togliatti, due con l'attuale club Zvezda Zvenigorod - e tutti e tre i maggiori trofei internazionali, oltre a quattro titoli mondiali (2001, 2005, 2007, 2009), agli argenti olimpico (2008) ed europeo (2006), ed ai bronzi europei di 2000 e 2008.
Trefilov ha giocato in varie formazioni sino al 1984 per poi intraprendere la carriera di allenatore, dapprima al Krasnodar femminile, con il quale ha pure vinto il campionato 1998, quindi alla Dinamo Volgograd, cui hanno fatto seguito i trasferimenti a Lada e Zvezda. Dopo un periodo in qualità di assistente allenatore, ha inoltre preso le redini della nazionale del suo paese, con risultati che parlano da soli.
Counter StatsPer quanto riguarda il buon Claude Onesta, ci pare una scelta più che obbligata. Lo scorso anno, infatti, lo stratega della nazionale francese pigliatutto ha compiuto un passo fondamentale nel cammino verso la storia che i Bleus hanno intrapreso con successo: la vittoria ai Mondiali croati, che va abbinata a quella Olimpica di Pechino 2008 ed al più recente trionfo ai campionati europei per nazioni. Un risultato mai raggiunto da nessun altro coach, e che pone il cinquantatreenne transalpino, alla guida della nazionale dal lontano 2001, in posizione unica (o quasi, visto che il 'triplete' era in precedenza riuscito anche a Vladimir Maximov sulla panchina russa).
La scalata al successo di Onesta ha assunto i caratteri di un processo graduale ma inesorabile. Chiamato alla non facile successione di quel Daniel Constantini medaglia d'oro ai Mondiali nel 1995 e nel 2001, ha saputo integrare talenti quali Nikola Karabatic e Luc Abalo – giusto per fare alcuni nomi - nell'organico della squadra che ha condotto ad un doppio bronzo mondiale ed al titolo continentale nel 2006, prima della definitiva esplosione vissuta nell'ultimo triennio.
Claude Onesta è divenuto allenatore nel 1987, dopo una ... onesta carriera da giocatore. Prima di arrivare alla nazionale, è rimasto sulla panchina del Tolosa per ben 14 anni, arrivando fino in semifinale di Champions League.
La scelta di Evgeni Trefilov in ambito femminile è forse un'ulteriore prova dell'importanza di grandi risultati oggettivi negli appuntamenti di maggior richiamo planetario, rispetto a competizioni come la Champions League, sicuramente importanti ma con minore appeal. Il terzo trionfo consecutivo ai Campionati del Mondo, ottenuto lo scorso dicembre, ha infatti consentito al gigante russo di vincere la concorrenza di colleghi talentuosi quali Jakob Vestergaard - dominatore a livello di club con il suo Viborg - ed Oliver Krumbholz, bravissimo a portare la Francia ad un inatteso argento mondiale ma arresosi senza appello in finale, a dispetto del povero bilancio stagionale dello Zvezda Zvenigorod, il club allenato da 'Trefi'.
Stakanovista e burbero, celebre per le strigliate, nei time-out e non solo, alla sue giocatrici, il 54enne di Krasnodar è ormai più che un'istituzione nell'ambiente della pallamano internazionale. E se c'è chi, come Emiliya Turey, ha sempre declinato gli inviti a raggiungerlo anche nel club ('Un mese di Trefilov all'anno è sufficiente' fu la frase, divenuta celebre, dell'ormai ex-giocatrice del Copenhagen per spiegare il suo niet al coach...) molte ragazze della nazionale russa hanno invece accettato di seguire l'orso Trefilov pure nel Lada o allo Zvezda.
In oltre un decennio di onorata carriera, a livello sia di nazionale che di squadre di club, egli ha collezionato sette campionati russi - cinque con il Lada Togliatti, due con l'attuale club Zvezda Zvenigorod - e tutti e tre i maggiori trofei internazionali, oltre a quattro titoli mondiali (2001, 2005, 2007, 2009), agli argenti olimpico (2008) ed europeo (2006), ed ai bronzi europei di 2000 e 2008.
Trefilov ha giocato in varie formazioni sino al 1984 per poi intraprendere la carriera di allenatore, dapprima al Krasnodar femminile, con il quale ha pure vinto il campionato 1998, quindi alla Dinamo Volgograd, cui hanno fatto seguito i trasferimenti a Lada e Zvezda. Dopo un periodo in qualità di assistente allenatore, ha inoltre preso le redini della nazionale del suo paese, con risultati che parlano da soli.
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