venerdì 11 giugno 2010

La favola di Cedric Sorhaindo

Ovvero, un esempio di come forza di volontà e talento possano sconfiggere le avversità. Ecco come l'agenzia spagnola EFE presenta la storia del nuovo acquisto del Barcellona.

Il pivot della nazionale francese Cedric Sorhaindo, che ha recentemente firmato un contratto con il Barcellona Borges per le prossime tre stagioni, è considerato uno dei migliori giocatori al mondo nella sua posizione, ed il suo cammino verso la gloria è stato un grande esempio di come lottare contro le avversità e superarle.

Sorhaindo è infatti nato con gravi problemi alle tibie che gli impedivano di camminare normalmente. All'età di tre anni ha dovuto sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico per alleviare i terribili dolori di cui soffriva alle ginocchia.

'La gente parlava di me come se fossi un disabile. Dicevano che non avrei combinato niente nella mia vita' ricorda Sorhaindo. L'operazione sembrava però aver avuto successo, tanto che Cedric poteva iniziare a praticare sport, cominciando (ovviamente) dal calcio, ma un giorno, all'età di 15 anni, passeggiando per la sua città gli capitò di assistere ad un incontro di pallamano e decise di parteciparvi, mostrando qualità sorprendenti che non passarono inosservate ai tecnici locali, e che lo portarono a venire incorporato tra le fila della compagine del Gauolise de Trinitè.


Cedric Sorhaindo (Fotografia da lnh.fr)

Nel 2001, a diciassette anni, si trasferì dalla Martinica in Francia, dopo aver firmato un contratto con il centro di formazione Angers-Noyan. Lì i medici gli consigliarono di sottoporsi ad un nuovo intervento per evitare danni irreversibili. Una delle sue ginocchia presentava infatti una rotazione incompleta al 18 per cento. L'operazione, senza precedenti in quanto era il primo caso che vedesse coinvolto un giocatore di così alto livello, fu effettuata nel 2002, e consisteva nel rompere la tibia per raddrizzarla e porvi una placca di metallo per mantenerla nella giusta posizione. Sorhaindo fu costretto ad affrontare una lunga convalescenza di circa sei mesi.

Rientrato in attività. giocò nell'Angers fino al 2004 prima di trasferirsi a Parigi ed entrare nella squadra della capitale francese, ma la sfortuna continuava a perseguitarlo. Nel 2005 venne convocato nella nazionale transalpina, ma senza avere molte opportunità di giocare. Sembrava poi che il suo momento fosse finalmente arrivato nel 2008, ma un incredibile infortunio lo costrinse a saltare i campionati Europei di Norvegia e la Olimpiadi di Pechino: si era rotto un tendine dell'adduttore dopo un fortuito scontro con ... il coach Claude Onesta durante un allenamento.

Un anno dopo fu finalmente in grado di debuttare, ai mondiali di Croazia 2009, con il non facile compito di garantire la successione ad un grande quale Bertrand Gille, ai tempi forse il miglior pivot del mondo, che aveva però deciso di prendersi una pausa dalla nazionale. Sorahindo vincerà la medaglia d'oro, a cui farà seguito il trionfo nell'Europeo di Austria 2010.

Una volta entrato effettivamente nel giro della nazionale, non si è più fermato, collezionando una sessantina di presenze ed oltre un centinaio di reti, sempre con il numero 97 (quello assegnato in Francia ai Dipartimenti d'Oltre Mare) sulle spalle, in omaggio alla sua Martinica, tanto nella squadra di club come tra i 'Bleus'. Un numero che molto probabilmente lo accompagnerà anche nella sua nuova avventura in maglia blaugrana.
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