Saranno dunque Corea del Sud e Qatar a contendersi la medaglia d'oro ai XV Campionati Asiatici di Pallamano maschile, in corso di svolgimento a Gedda. I Coreani campioni in carica si sono ritagliati un posto per l'ultimo atto prevalendo sui padroni di casa dell'Arabia Saudita al termine di una sfida incerta ed emozionante fino all'ultimo. Senza però lo 'scacco al re' che in una certa fase di gara sembrava davvero materializzarsi.
Pubblico da grandi occasioni, con cinquemila ugole (più o meno) sugli spalti; gran tifo per la squadra locale, ma anche una discreta rappresentanza di fans in arrivo da Seul e dintorni. Già alla partenza si intuisce che non sarà una passeggiata per i detentori del titolo, in grado di trovare la prima rete solo dopo quattro minuti. Jae Woo-Lee porta i suoi in testa dopo circa sette minuti, e da quell'istante i sauditi si vedranno obbligati a rincorrere per tutto il primo tempo, rimanendo comunque addosso agli avversari. Grande protagonista, per la squadra in maglia verde, il 25enne Hussain Al-Mohsin, che concluderà la gara con un ragguardevole bottino personale di otto segnature. Nelle fila coreane si distinguono invece Eun Ho Lee e Hyo-Won Eoo, le cui reti mantengono la squadra avanti alla pausa (14-13).
Il secondo tempo è suddiviso in tre parti diverse. Innanzitutto un monologo dell'Arabia Saudita, inarrestabile al ritorno in campo. Per dodici lunghissimi minuti si nota solo una squadra, capace di infilare un parzialone di 8-0 e volare sul più sette (21-14) con i tifosi ed i telecronisti di Saudi Sports 2 letteralmente in visibilio, complici le parate di Manaf Al-Saeed. Ma proprio quando molti già pregustavano il trionfo locale e la grande sorpresa che mettesse fine al dominio coreano, arriva la maestosa reazione degli ospiti, che con un contro-break di 8-1, realizzato in appena SEI minuti, ritrovano la parità.
La Corea è squadra tosta, di blasone ed esperienza, almeno se paragonata alle sue concorrenti continentali, e lo dimostra appieno in questo frangente. Trascinatore e attore principale del 'ribaltone' è il mitico Yoon Kyung-shin, fuoriclasse (ex Bundesliga) a segno cinque volte in pochissimo tempo, ed otto nell'intera seconda frazione. Sullo slancio, i giocatori dell'Estremo Oriente staccano addirittura gli avversari, ed il +3 (26-23) indicato dal tabellone ai tre minuti e mezzo dalla fine sembra aver chiuso la porta agli arabi.
Ma a questo punto inizia l'ultima fase, con il tentativo di rientro dei padroni di casa, totalmente restii a gettare la spugna. Tornano sul meno uno, e nell'ultimo minuto di gioco hanno addirittura la palla del pareggio; peccato che il tiro del possibile 27-27 si infranga contro il portiere avversario, e con esso le speranze di (quasi) tutto il pubblico. La Corea deve solo amministrare il possesso finale prima di scatenare l'urlo liberatorio. E' stata una fatica enorme, ma alla fine i detentori sono riusciti a cavarsela.
Alla battaglia cominciata alle 16:30 italiane non fa seguito una seconda semifinale altrettanto avvincente. Il Giappone tiene il passo del favorito Qatar per una decina di minuti, e prova a resistere comunque fino al 17°. Ma nel periodo che va da metà della frazione iniziale (terminata 19-13) alla metà del secondo tempo si assiste in pratica ad un assolo qatariota, con i figli del Sol Levante addirittura sotto di undici (28-17) al minuto 46, a dispetto degli sforzi di Kenij Toyoda e Kota Ozawa. La 'stella' Higashigahama stavolta brilla meno del solito: una rete dopo tre minuti, poi il nulla. perto il solco necessario a garantire loro la vitttoria, grazie anche al portiere Yousef Almaleem, i giocatori allenati dallo sloveno Borut Maček tirano un po' i remi in barca negli ultimi minuti ed il Giappone rende il distacco meno pesante, fino al 33-28 della sirena; un +5 comunque riduttivo per quanto si era visto nel match.
Corea del Sud e Qatar si giocheranno il titolo asiatico Domenica 5 Febbraio a partire dalle ore 16:30 nostrane (le 18:30 saudite); intanto però sono liberi di festeggiare in anticipo la qualificazione ai Mondiali del 2013, il cui ultimo biglietto disponibile verrà asssegnato alla vincente della finale per il bronzo: sauditi e giapponesi in campo, sempre Domenica 5, alle ore 14:30 di Roma (16:30 a Gedda).
Dirette televisive sul canale satellitare Saudi Sports 2 (Al Riyadiyah 2) del satellite Hotbird (13° Est), o meno probabilmente sul 'gemello' Saudi Sports 1.
SEMIFINALE #1
* Arabia Saudita - Corea del Sud 26-27 (13-14)
Statistiche 1;
Statistiche 2
SEMIFINALE #2
* Qatar - Giappone 33-28 (19-13)
Statistiche 1;
Statistiche 2
FINALE 1/2 POSTO
* Qatar - Corea del Sud (Domenica 5 Febbraio, h: 16:30)
FINALE 3/4 POSTO
* Arabia Saudita - Giappone (Domenica 5 Febbraio, h: 14:30)
FINALE 5/6 POSTO
* Iran - Bahrain 25-20 (11-12)
Statistiche 1;
Statistiche 2
FINALE 7/8 POSTO
* Emirati Arabi Uniti - Kuwait 31-29 (15-12)
Statistiche 1;
Statistiche 2
FINALE 9/10 POSTO
* Giordania - Uzbekistan 32-30 (17-17)
Statistiche 1;
Statistiche 2
Pubblico da grandi occasioni, con cinquemila ugole (più o meno) sugli spalti; gran tifo per la squadra locale, ma anche una discreta rappresentanza di fans in arrivo da Seul e dintorni. Già alla partenza si intuisce che non sarà una passeggiata per i detentori del titolo, in grado di trovare la prima rete solo dopo quattro minuti. Jae Woo-Lee porta i suoi in testa dopo circa sette minuti, e da quell'istante i sauditi si vedranno obbligati a rincorrere per tutto il primo tempo, rimanendo comunque addosso agli avversari. Grande protagonista, per la squadra in maglia verde, il 25enne Hussain Al-Mohsin, che concluderà la gara con un ragguardevole bottino personale di otto segnature. Nelle fila coreane si distinguono invece Eun Ho Lee e Hyo-Won Eoo, le cui reti mantengono la squadra avanti alla pausa (14-13).
Il secondo tempo è suddiviso in tre parti diverse. Innanzitutto un monologo dell'Arabia Saudita, inarrestabile al ritorno in campo. Per dodici lunghissimi minuti si nota solo una squadra, capace di infilare un parzialone di 8-0 e volare sul più sette (21-14) con i tifosi ed i telecronisti di Saudi Sports 2 letteralmente in visibilio, complici le parate di Manaf Al-Saeed. Ma proprio quando molti già pregustavano il trionfo locale e la grande sorpresa che mettesse fine al dominio coreano, arriva la maestosa reazione degli ospiti, che con un contro-break di 8-1, realizzato in appena SEI minuti, ritrovano la parità.
La Corea è squadra tosta, di blasone ed esperienza, almeno se paragonata alle sue concorrenti continentali, e lo dimostra appieno in questo frangente. Trascinatore e attore principale del 'ribaltone' è il mitico Yoon Kyung-shin, fuoriclasse (ex Bundesliga) a segno cinque volte in pochissimo tempo, ed otto nell'intera seconda frazione. Sullo slancio, i giocatori dell'Estremo Oriente staccano addirittura gli avversari, ed il +3 (26-23) indicato dal tabellone ai tre minuti e mezzo dalla fine sembra aver chiuso la porta agli arabi.
Ma a questo punto inizia l'ultima fase, con il tentativo di rientro dei padroni di casa, totalmente restii a gettare la spugna. Tornano sul meno uno, e nell'ultimo minuto di gioco hanno addirittura la palla del pareggio; peccato che il tiro del possibile 27-27 si infranga contro il portiere avversario, e con esso le speranze di (quasi) tutto il pubblico. La Corea deve solo amministrare il possesso finale prima di scatenare l'urlo liberatorio. E' stata una fatica enorme, ma alla fine i detentori sono riusciti a cavarsela.
Alla battaglia cominciata alle 16:30 italiane non fa seguito una seconda semifinale altrettanto avvincente. Il Giappone tiene il passo del favorito Qatar per una decina di minuti, e prova a resistere comunque fino al 17°. Ma nel periodo che va da metà della frazione iniziale (terminata 19-13) alla metà del secondo tempo si assiste in pratica ad un assolo qatariota, con i figli del Sol Levante addirittura sotto di undici (28-17) al minuto 46, a dispetto degli sforzi di Kenij Toyoda e Kota Ozawa. La 'stella' Higashigahama stavolta brilla meno del solito: una rete dopo tre minuti, poi il nulla. perto il solco necessario a garantire loro la vitttoria, grazie anche al portiere Yousef Almaleem, i giocatori allenati dallo sloveno Borut Maček tirano un po' i remi in barca negli ultimi minuti ed il Giappone rende il distacco meno pesante, fino al 33-28 della sirena; un +5 comunque riduttivo per quanto si era visto nel match.
Corea del Sud e Qatar si giocheranno il titolo asiatico Domenica 5 Febbraio a partire dalle ore 16:30 nostrane (le 18:30 saudite); intanto però sono liberi di festeggiare in anticipo la qualificazione ai Mondiali del 2013, il cui ultimo biglietto disponibile verrà asssegnato alla vincente della finale per il bronzo: sauditi e giapponesi in campo, sempre Domenica 5, alle ore 14:30 di Roma (16:30 a Gedda).
Dirette televisive sul canale satellitare Saudi Sports 2 (Al Riyadiyah 2) del satellite Hotbird (13° Est), o meno probabilmente sul 'gemello' Saudi Sports 1.
SEMIFINALE #1
* Arabia Saudita - Corea del Sud 26-27 (13-14)
Statistiche 1;
Statistiche 2
SEMIFINALE #2
* Qatar - Giappone 33-28 (19-13)
Statistiche 1;
Statistiche 2
FINALE 1/2 POSTO
* Qatar - Corea del Sud (Domenica 5 Febbraio, h: 16:30)
FINALE 3/4 POSTO
* Arabia Saudita - Giappone (Domenica 5 Febbraio, h: 14:30)
FINALE 5/6 POSTO
* Iran - Bahrain 25-20 (11-12)
Statistiche 1;
Statistiche 2
FINALE 7/8 POSTO
* Emirati Arabi Uniti - Kuwait 31-29 (15-12)
Statistiche 1;
Statistiche 2
FINALE 9/10 POSTO
* Giordania - Uzbekistan 32-30 (17-17)
Statistiche 1;
Statistiche 2
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