lunedì 6 febbraio 2012

Champions League femminile di pallamano. Il Main Round parte senza sorprese.

Parlare di giochi fatti dopo la prima giornata è forse prematuro, ma sicuramente le quattro grandi favorite per l'approdo alle semifinali hanno iniziato il Main Round con il piglio giusto, e fatto immediatamente un buon passo in avanti verso il turno successivo. Quattro vittorie esterne in altrettante partite hanno subito piazzato Larvik e Györ in un caso, Oltchim e Buducnost nell'altro, in vetta ai rispettivi gironi.

E' toccato per prime alle norvegesi, brave a far loro il derby scandinavo contro il FC Midtjylland. Una vittoria agevole, da dedicare a Gro Hammerseng, che ha appena portato a termine con successo la sua maternità. Danesi rimaneggiate senza la stella Laerke Møller. Larvik invece con una grande Cecilie Leganger, che offre l'ennesima dimostrazione della sua bravura fra i pali, ma pure la difesa delle campionesse in carica svolge il proprio compito, favorendo contropiedi finalizzati da Kari Mette Johansen e compagne. Le padrone di casa tengono il ritmo per una decina di minuti, poi devono alzare bandiera bianca di fronte allo strapotere avversario. Il 16-9 pro-Larvik all'intervallo parla da solo. Nel secondo tempo la ragazze di mister Zinglersen riducono il gap, per merito soprattutto del terzino Trine Troelsen e dell'asso svedese Linnea Torstenson, ma la rimonta resta un miraggio. Leganger continua a fare buona guardia, e i due punti alla fine volano tra i fiordi.

La tradizionale classe dei portieri norvegesi fa la differenza pure nell'altro match del Gruppo I. Katrine Lunde Haraldsen, con i suoi numeri, propizia la vittoria del Györi Audi Eto KC nella tana del Grupo Asfi Itxako, il Pabellón Tierra Estella - Lizarrerria pieno di tifosi nonostante il cattivo tempo. Un successo per 28-26 che 'vendica' l'eliminazione subita, proprio per mano delle navarre, nella semifinale del passato torneo. Un risultato al quale non sono estranee le dieci reti di una Anita Görbicz in versione extralusso. A rendere felice il debutto di Karl Erik Bøhn sulla panchina del Györ ha contribuito pure la sua compagna Heidi Løke: proprio un goal del pivot nordico, allo scadere del primo tempo, rompe l'equilibrio e porta le ospiti all'intervallo sul 14-13, dopo precedenti vantaggi (anche di tre cifre: 10-7) spagnoli favoriti dalla parate di Silvia Navarro e dalla prestazione della fuoriclasse Alexandrina Barbosa. La scelta iberica di passare ad una 5-1 difensiva al ritorno di campo non è felice: fra prodezze 'made in Lunde' e qualche sbaglio di troppo dell'attacco Itxako, stavolta sono le ungheresi a scappare fino al 25-21. Come nell'altro match, i tentativi di rimonta locale si rivelano inutili: le indiziate numero uno (forse) al successo nella manifestazione si mettono in tasca la prima vittoria, con qualche polemica creata da pubblico e media spagnoli per un arbitraggio evidentemente poco gradito.

Nel Gruppo II, l'Oltchim Râmnicu Vâlcea batte un pugno sul tavolo con una prova vincente e convincente in terra di Slovenia. Dove in verità le cose si erano messe male: la partenza-sprint di Gorica Aćimović trascina il Krim Lubiana, mentre le rumene sembrano avere le polveri bagnate. Tempo di prendere il ritmo giusto, e la squadra di coach Voina (con la leggendaria Luminiţa Dinu-Huţupan tornata fra i pali anche in Europa un paio d'anni dopo il 'ritiro') ristabilisce l'equilibrio, infranto prima del ritorno negli spogliatoi quando l'Oltchim stringe le maglie in difesa e, piazzando qualche contropiede efficace, si porta sul 16-13 a proprio favore dell'intervallo. La ripresa comincia nel segno degli errori su entrambi i lati, poi la fuoriclasse turca Yeliz Özel, miglior realizzatrice delle sue con otto reti mandate a referto, trascina le ospiti verso vantaggi importanti. La bosniaca naturalizzata austriaca Aćimović (a segno nove volte in tutto) tenta di reagire, e le slovene si riportano a meno tre. Ma la nuova, ultima accelerazione dell'Oltchim non lascia loro scampo, e fissa il punteggio sul 31-25 conclusivo. In Romania hanno buoni motivi per essere soddisfatti.

Risultato positivo per il Budućnost Podgorica, seppure le montenegrine debbano faticare per aver ragione di un coriaceo Metz Handball. Le francesi, al loro debutto assoluto in questa fase del torneo, oppongono una resistenza forse inaspettata da Bojana Popović (sei goal), Katarina Bulatović (sette) e compagnia, costrette, per uscire indenni dalle Arènes, a far ricorso alla maggiore esperienza internazionale, che ha permesso loro di punire gli errori avversari (tiri e passaggi sbagliati: un dazio da pagare inevitabilmente per la squadra di mister Sébastien Gardillou, alla sua 'prima volta' tra le 'magnifiche otto') con cinici contropiedi, ed alle venti meraviglie di Clara Woltering, confermatasi azzeccatissimo neo-acquisto in porta. Transalpine KO, come nel precedente di Coppa Coppe 2010, ma a testa alta, con l'ultima arrivata Kristina Liscević brava a non far rimpiangere Allison Pineau; solo Claudine Mendy segna più di lei nelle fila del Metz. Offrono il loro contributo pure Ekatarina Andryushina, con la sua tripletta, ed il portiere Amandine Leynaud (13 salvataggi).

1a Giornata - RISULTATI:

GRUPPO 1:
FC Midtjylland (Dan) - Larvik HK (Nor) 22-26 (9-16)
* Statistiche;
* Video integrale del match
Grupo Asfi Itxako (Spa) - Györi Audi ETO (Ung) 26-28 (13-14)
* Statistiche;
* Video integrale del match

GRUPPO 2:
Krim Mercator (Slo) - Oltchim Rm.Vâlcea (Rom) 25-31 (13-16)
* Statistiche;
* Video integrale del match
Metz Handball (Fra) - Budućnost Podgorica (Mne) 27-29 (14-15)
* Statistiche;
* Video integrale del match

1 commento:

  1. Eccezionale come sempre!!!
    Meriteresti una grande visibilità per il bellissimo blog che mantieni, con articoli sempre interessanti e aggiornati.
    Bravo, bravo bravissimo!!!!
    Un appassionato pallamanista (a.k.a. Torvat)

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