Buona la prima. Quella di Anja Andersen sulla panchina dell'Oltchim? Anche. Ma soprattutto quella di Talida Tolnai tra i pali della formazione rumena. Il portiere della nazionale e del club di Râmnicu Vâlcea, subentrato a Paula Ungureanu dopo il drammatico infortunio di quest'ultima agli scorsi Europei, è stata infatti fondamentale, con ventidue parate, nel tiratissimo trionfo delle sue contro il Budućnost Podgorica, nota saliente della giornata inaugurale del Main Round (seconda fase) di Champions League femminile.
Quello andato in scena alla Sala Sporturilor Traian della cittadina dell'Oltenia è stato uno scontro annunciato fra titani: da una parte le vice-campionesse d'Europa, dall'altra le montenegrine che avevano surclassato ed eliminato le detentrici del trofeo, per giunta vincendo tutti gli incontri della fase precedente. La partita, non molto spettacolare e dallo score piuttosto basso, è stata comunque intensa, vibrante ed incerta fino all'ultimo, con vantaggi alternati e sostanziale equilibrio per sessanta minuti.
Oltchim leggermente superiore nella prima frazione, terminata in vantaggio minimo (13-12). Il punto a punto continua nella ripresa, anche se le balcaniche fanno tremare il sempre calorosissimo pubblico di casa portandosi sul più due e costringendo la Andersen a chiedere un time-out. Più che mai opportuno ed azzeccato, visto che al ritorno in campo le rumene ritrovano reti e vantaggio, e le mani magiche della Tolnai fermano - deviandolo - l'ultimo tentativo ospite, griffato Katarina Bulatović (una delle migliori realizzatrici di Champions) a fil di sirena. Tanto che alla fine colleghe e tifosi si stringono (chi in modo figurato, chi letteralmente...) attorno alla 31enne di Zalău, salita alla ribalta internazionale già agli Europei, dove era subentrata in corsa alla Ungureanu e si era rivelata decisiva nella corsa al bronzo della sua nazionale. Debuttando con una gran partita, proprio contro il Montenegro allenato da Dragan Adžić, coach del Budućnost che ieri se l'è ritrovata di fronte.
Con una Neagu assolutamente sottotono (e non è la prima volta che le capita in match difficili e decisivi), ma neppure Bojana Popović dall'altra parte ha fatto gli abituali sfracelli, è toccato alla Tolnai, ed all'ala sinistra Valentina Ardean Elisei, oltre che alla stella turca Yeliz Özel, togliere le castagne dal fuoco per l'Oltchim, con la collaborazione di qualche palo che ha respinto più di una volta i tiri avversari.
La compagine rumena, in campo senza il pivot titolare Ionela Stanca, porta a casa due punti-chiave nella lotta per le semifinali, e dimostra la sua forza, ma anche di non essere una macchina così perfetta. Il Budućnost assaggia la sua prima gara nell'attuale edizione di Champions, ma non sfigura. Con qualche palo beffardo in meno avrebbe anche potuto fare risultato, opportunità che gli verrà concessa nel ritorno alla Morača di Podgorica, dove potrà contare sul sostegno di un pubblico che ha poco da invidiare a quello dell'inespugnabile fortezza di Râmnicu Vâlcea.
Queste due squadre rimangono le favorite per il passaggio al turno successivo. Attenzione però all'altra coppia, in particolare al Krim Lubiana, vincente e convincente al debutto nel Main Round, a spese dell'Itxako Reyno de Navarra. La croata Andrea Lekić con i suoi goal, e a dispetto del tempo passato forzatamente in panchina causa infortunio a metà ripresa, e le ventiquattro parate di Jelena Grubišić sono le maggiori artefici del 30-26 che ha mandato in visibilio il pubblico della Arena Stožice, nella capitale slovena.
Le ragazze di coach Marta Bon impiegano una decina di minuti a trovare il ritmo giusto, poi surclassano le deludenti iberiche, alla loro seconda sconfitta - dopo quella subita alle Isole Canarie in campionato - nel giro di pochi giorni. Il passaggio dal 6-6 al 12-7, divenuto 17-12 all'intervallo, chiude di fatto i giochi, nonostante un abbozzo di reazione, favorito da cambi difensivi e dalla buona prova tra i pali di Silvia Navarro, portiere della nazionale spagnola. Poco incisiva dai sei metri Begoña Fernández, neutralizzata dalla difesa rivale, e neppure Macarena Aguilar, Carmen Martín e la russa Turay riescono a cambiare le sorti di una partita per loro segnata.
Nel prossimo turno le slave misureranno le loro ambizioni nel difficile derby di Podgorica, mentre le spagnole dovranno ad ogni costo fare risultato nella sfida interna con l'Oltchim se vogliono continuare il loro cammino europeo, dopo la già storica qualificazione al secondo turno.
Gruppo I - 1a Giornata: Risultati.
** Krim Mercator (Slo) - Itxako Reyno De Navarra (Spa) 30-26
Statistiche
Partita intera on-demand
** Oltchim R.Vâlcea (Rom) - Budućnost Podgorica (Mne) 21-20
Statistiche
Partita intera on-demand
Gruppo I - 1a Giornata: Classifica
1. RK Krim Mercator 2 100 30-26 (+4)
2. CS Oltchim Râmnicu Vâlcea 2 100 21-20 (+1)
3. Budućnost Podgorica 0 001 20-21 (-1)
4. Itxako Reyno De Navarra Estella 0 001 26-30 (-4)
Nell'altro girone (Gruppo II) del Main Round, due vittorie esterne con identico punteggio: 26-24. Ed un portiere che estrae dal cilindro una prestazione a livello della Tolnai, se non migliore: Katja Schülke, non nuova a meraviglie del genere tra i pali del Lipsia, esalta i propri tifosi, ma la squadra tedesca non ha la forza e la solidità di un Oltchim e finisce per soccombere al Larvik HK, ennesimo candidato al successo finale, dopo aver cullato i sogni di un grande risultato.
Anche perché dall'altra parte hanno una certa Cecilie Leganger, non proprio l'ultima arrivata fra i portieri, e lo ha dimostrato pure stavolta, salvando la nave vichinga quando rischiava di affondare. Con l'aiuto di Heidi Løke, al solito brava a svolgere il proprio compito dai sei metri, ed estremamente professionale seppur ormai in rotta con la dirigenza del club. Ma soprattutto di Nora Mørk. Il giovane fenomeno della pallamano norvegese non doveva neanche andare in campo, causa infortunio. Invece ci è andata, e si è fatta notare: otto reti, assolutamente decisive, per la ragazza di Oslo, che a nemmeno vent'anni si sta consacrando fra le stelle di prima grandezza in ambito internazionale. Tanto da far dimenticare le prove, stavolta non esaltanti, di Gro Hammerseng e Linn Jørum Sulland, e di buona parte della squadra nordica in generale.
Per le campionesse di Germania, brave a reagire al parziale (1-4) dei primi minuti e tenere testa alle più quotate avversarie per quasi tutto il match, buone le prestazioni della nazionale Ania Rösler, centrale, e della polacca Karolina Kudlacz. Anche se resta l'amaro in bocca per un'impresa sfiorata (più uno ad inizio ripresa, ed ancora parità a solo dieci minuti dalla sirena...) ma alla fine sfuggita dalle mani.
Qualche brivido di troppo, ma due punti comunque in tasca anche per l'altra favorita del gruppo: il Győri ETO. Con il decisivo contributo della 'coppia più bella del mondo' (tra i pali), Katrine Lunde Haraldsen e Katalin Pálinger, le ungheresi respingono al mittente i tentativi di una coriacea Dinamo Volgograd e tornano a casa dalla Russia con una vittoria che sembrava non difficile da ottenere dopo il primo quarto d'ora, ma si è poi rivelata ardua assai.
Difese e Lunde Haraldsen in evidenza nei primi minuti; il vantaggio di 2-3 reti poi conquistato dalle magiare sembra indirizzare il match nella direzione voluta da coach Csaba Konkoly. Purtroppo per lui le padrone di casa, anche senza il giovanissimo talento Tatiana Khmyrova, non gettano la spugna così presto. E fra contrattacchi e reti dalla linea di Aleksandra Stepanova e Ksenia Makeeva, parate di Anna Sedoykina e numeri del terzino Olga Levina e della Kochetova, si mantengono in corsa. Arrivando fino ad impattare (20-20) nella seconda parte. A quel punto, forse per le fatiche spese nella rimonta, forse a causa della maggiore esperienza e qualità ospiti, il Győr produce l'allungo che, complice la Pálinger, spezza definitivamente l'equilibrio e risolve il match.
Gruppo II - 1a Giornata: Risultati.
** Dinamo Volgograd (Rus) - Györi Audi ETO (Ung) 24-26
Statistiche
Partita intera on-demand
** HC Leipzig (Ger) - Larvik HK (Nor) 24-26
Statistiche
Partita intera on-demand
Gruppo II - 1a Giornata: Classifica
1. Györi AUDI ETO KC 2 100 26-24 (+2)
1. Larvik HK 2 100 26-24 (+2)
3. HC Leipzig 0 001 24-26 (-2)
3. Dinamo Volgograd 0 001 24-26 (-2)
Quello andato in scena alla Sala Sporturilor Traian della cittadina dell'Oltenia è stato uno scontro annunciato fra titani: da una parte le vice-campionesse d'Europa, dall'altra le montenegrine che avevano surclassato ed eliminato le detentrici del trofeo, per giunta vincendo tutti gli incontri della fase precedente. La partita, non molto spettacolare e dallo score piuttosto basso, è stata comunque intensa, vibrante ed incerta fino all'ultimo, con vantaggi alternati e sostanziale equilibrio per sessanta minuti.
Oltchim leggermente superiore nella prima frazione, terminata in vantaggio minimo (13-12). Il punto a punto continua nella ripresa, anche se le balcaniche fanno tremare il sempre calorosissimo pubblico di casa portandosi sul più due e costringendo la Andersen a chiedere un time-out. Più che mai opportuno ed azzeccato, visto che al ritorno in campo le rumene ritrovano reti e vantaggio, e le mani magiche della Tolnai fermano - deviandolo - l'ultimo tentativo ospite, griffato Katarina Bulatović (una delle migliori realizzatrici di Champions) a fil di sirena. Tanto che alla fine colleghe e tifosi si stringono (chi in modo figurato, chi letteralmente...) attorno alla 31enne di Zalău, salita alla ribalta internazionale già agli Europei, dove era subentrata in corsa alla Ungureanu e si era rivelata decisiva nella corsa al bronzo della sua nazionale. Debuttando con una gran partita, proprio contro il Montenegro allenato da Dragan Adžić, coach del Budućnost che ieri se l'è ritrovata di fronte.
Con una Neagu assolutamente sottotono (e non è la prima volta che le capita in match difficili e decisivi), ma neppure Bojana Popović dall'altra parte ha fatto gli abituali sfracelli, è toccato alla Tolnai, ed all'ala sinistra Valentina Ardean Elisei, oltre che alla stella turca Yeliz Özel, togliere le castagne dal fuoco per l'Oltchim, con la collaborazione di qualche palo che ha respinto più di una volta i tiri avversari.
La compagine rumena, in campo senza il pivot titolare Ionela Stanca, porta a casa due punti-chiave nella lotta per le semifinali, e dimostra la sua forza, ma anche di non essere una macchina così perfetta. Il Budućnost assaggia la sua prima gara nell'attuale edizione di Champions, ma non sfigura. Con qualche palo beffardo in meno avrebbe anche potuto fare risultato, opportunità che gli verrà concessa nel ritorno alla Morača di Podgorica, dove potrà contare sul sostegno di un pubblico che ha poco da invidiare a quello dell'inespugnabile fortezza di Râmnicu Vâlcea.
Queste due squadre rimangono le favorite per il passaggio al turno successivo. Attenzione però all'altra coppia, in particolare al Krim Lubiana, vincente e convincente al debutto nel Main Round, a spese dell'Itxako Reyno de Navarra. La croata Andrea Lekić con i suoi goal, e a dispetto del tempo passato forzatamente in panchina causa infortunio a metà ripresa, e le ventiquattro parate di Jelena Grubišić sono le maggiori artefici del 30-26 che ha mandato in visibilio il pubblico della Arena Stožice, nella capitale slovena.
Le ragazze di coach Marta Bon impiegano una decina di minuti a trovare il ritmo giusto, poi surclassano le deludenti iberiche, alla loro seconda sconfitta - dopo quella subita alle Isole Canarie in campionato - nel giro di pochi giorni. Il passaggio dal 6-6 al 12-7, divenuto 17-12 all'intervallo, chiude di fatto i giochi, nonostante un abbozzo di reazione, favorito da cambi difensivi e dalla buona prova tra i pali di Silvia Navarro, portiere della nazionale spagnola. Poco incisiva dai sei metri Begoña Fernández, neutralizzata dalla difesa rivale, e neppure Macarena Aguilar, Carmen Martín e la russa Turay riescono a cambiare le sorti di una partita per loro segnata.
Nel prossimo turno le slave misureranno le loro ambizioni nel difficile derby di Podgorica, mentre le spagnole dovranno ad ogni costo fare risultato nella sfida interna con l'Oltchim se vogliono continuare il loro cammino europeo, dopo la già storica qualificazione al secondo turno.
Gruppo I - 1a Giornata: Risultati.
** Krim Mercator (Slo) - Itxako Reyno De Navarra (Spa) 30-26
Statistiche
Partita intera on-demand
** Oltchim R.Vâlcea (Rom) - Budućnost Podgorica (Mne) 21-20
Statistiche
Partita intera on-demand
Gruppo I - 1a Giornata: Classifica
1. RK Krim Mercator 2 100 30-26 (+4)
2. CS Oltchim Râmnicu Vâlcea 2 100 21-20 (+1)
3. Budućnost Podgorica 0 001 20-21 (-1)
4. Itxako Reyno De Navarra Estella 0 001 26-30 (-4)
Nell'altro girone (Gruppo II) del Main Round, due vittorie esterne con identico punteggio: 26-24. Ed un portiere che estrae dal cilindro una prestazione a livello della Tolnai, se non migliore: Katja Schülke, non nuova a meraviglie del genere tra i pali del Lipsia, esalta i propri tifosi, ma la squadra tedesca non ha la forza e la solidità di un Oltchim e finisce per soccombere al Larvik HK, ennesimo candidato al successo finale, dopo aver cullato i sogni di un grande risultato.
Anche perché dall'altra parte hanno una certa Cecilie Leganger, non proprio l'ultima arrivata fra i portieri, e lo ha dimostrato pure stavolta, salvando la nave vichinga quando rischiava di affondare. Con l'aiuto di Heidi Løke, al solito brava a svolgere il proprio compito dai sei metri, ed estremamente professionale seppur ormai in rotta con la dirigenza del club. Ma soprattutto di Nora Mørk. Il giovane fenomeno della pallamano norvegese non doveva neanche andare in campo, causa infortunio. Invece ci è andata, e si è fatta notare: otto reti, assolutamente decisive, per la ragazza di Oslo, che a nemmeno vent'anni si sta consacrando fra le stelle di prima grandezza in ambito internazionale. Tanto da far dimenticare le prove, stavolta non esaltanti, di Gro Hammerseng e Linn Jørum Sulland, e di buona parte della squadra nordica in generale.
Per le campionesse di Germania, brave a reagire al parziale (1-4) dei primi minuti e tenere testa alle più quotate avversarie per quasi tutto il match, buone le prestazioni della nazionale Ania Rösler, centrale, e della polacca Karolina Kudlacz. Anche se resta l'amaro in bocca per un'impresa sfiorata (più uno ad inizio ripresa, ed ancora parità a solo dieci minuti dalla sirena...) ma alla fine sfuggita dalle mani.
Qualche brivido di troppo, ma due punti comunque in tasca anche per l'altra favorita del gruppo: il Győri ETO. Con il decisivo contributo della 'coppia più bella del mondo' (tra i pali), Katrine Lunde Haraldsen e Katalin Pálinger, le ungheresi respingono al mittente i tentativi di una coriacea Dinamo Volgograd e tornano a casa dalla Russia con una vittoria che sembrava non difficile da ottenere dopo il primo quarto d'ora, ma si è poi rivelata ardua assai.
Difese e Lunde Haraldsen in evidenza nei primi minuti; il vantaggio di 2-3 reti poi conquistato dalle magiare sembra indirizzare il match nella direzione voluta da coach Csaba Konkoly. Purtroppo per lui le padrone di casa, anche senza il giovanissimo talento Tatiana Khmyrova, non gettano la spugna così presto. E fra contrattacchi e reti dalla linea di Aleksandra Stepanova e Ksenia Makeeva, parate di Anna Sedoykina e numeri del terzino Olga Levina e della Kochetova, si mantengono in corsa. Arrivando fino ad impattare (20-20) nella seconda parte. A quel punto, forse per le fatiche spese nella rimonta, forse a causa della maggiore esperienza e qualità ospiti, il Győr produce l'allungo che, complice la Pálinger, spezza definitivamente l'equilibrio e risolve il match.
Gruppo II - 1a Giornata: Risultati.
** Dinamo Volgograd (Rus) - Györi Audi ETO (Ung) 24-26
Statistiche
Partita intera on-demand
** HC Leipzig (Ger) - Larvik HK (Nor) 24-26
Statistiche
Partita intera on-demand
Gruppo II - 1a Giornata: Classifica
1. Györi AUDI ETO KC 2 100 26-24 (+2)
1. Larvik HK 2 100 26-24 (+2)
3. HC Leipzig 0 001 24-26 (-2)
3. Dinamo Volgograd 0 001 24-26 (-2)
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