Due personaggi 'storici' della pallamano norvegese, entrambi esponenti della 'leva del'65', hanno fatto notizia in questi giorni tra i fiordi, e non solo.
A cominciare da Karl Erik Bøhn (foto a sinistra). L'ex allenatore del fortissimo Larvik HK, di fatto 'licenziato' a causa di dissidi con la dirigenza societaria a fine 2010, solo alcuni mesi prima che la squadra completasse l'opera da lui intrapresa trionfando nella Champions League femminile per la prima volta, seguirà la compagna Heidi Løke in terra d'Ungheria.
Se il miglior pivot (donna) del mondo è atteso dal debutto ufficiale con la maglia dell'ambizioso Györi ETO, per il 46enne scandinavo è pronta addirittura la panchina della nazionale magiara, dove Bøhn sostituirà la rumena-ungherese Eszter Mátéfi, il cui bilancio alla guida di Katalin Pálinger e compagne è stato in verità tutt'altro che lusinghiero, tanto per usare un eufemismo.
Tra i numerosi risultati deludenti della gestione Mátéfi, proprio le pesanti sconfitte (agli Europei, alla World Cup di Aarhus eccetera ...) contro la Norvegia hanno impietosamente evidenziato il gap esistente fra la nazionale ungherese e le prime della classe. Un divario che mister Karl Erik, dettosi piacevolmente sorpreso della scelta della federazione magiara, si impegnerà a colmare o quantomeno ridurre. Il 'materiale umano', ovvero il numero di giocatrici di talento a sua disposizione, certamente non mancherà.
Per la prima volta l'Ungheria sarà dunque allenata da un coach non di lingua ungherese. Bøhn è stato preferito ad alternative quali Peter Kovács, ex giocatore ma più recentemente ex allenatore dell'Oltchim Valcea, da cui è stato però esonerato intorno alla metà della passata stagione, e János Hajdu, già sulla panchina della nazionale alle Olimpiadi di Pechino, da dove tornò a casa con un onorevole quarto posto in tasca.
Ancor più clamorosa è forse la notizia che riguarda la veteranissima Trine Haltvik (foto 'd'epoca' in alto), ragazzina di 46 (QUARANTA-SEI) anni che per l'ennesima volta ha deciso di tornare nella bolgia. A tre decenni dal suo debutto nel campionato norvegese, ed a 27 anni dalla sua 'prima volta' in nazionale, l'ex miglior giocatrice del Mondo (riconoscimento conquistato nel lontano 1998), nonchè ex campionessa Mondiale (1999) ed Europea (1998) sarà al servizio del Selbu, squadra di una cittadina non lontana dalla natia Trondheim, recentemente retrocessa dal massimo campionato norvegese alla 'første divisjon', di fatto la seconda divisione del paese scandinavo.
Il campionato parte il prossimo week-end, ma il Selbu, squadra molto giovane (nel cui staff in verità la Haltvik era già in passato) e con poche chances di tornare nell'elite norvegese, farà il suo debutto casalingo Mercoledì 14 Settembre contro lo Sverresborg. Certo che, se l'inossidabile Trine facesse veramente ritorno in campo - e non solo in panchina - nel corso della stagione, sarebbe davvero un record ...
A cominciare da Karl Erik Bøhn (foto a sinistra). L'ex allenatore del fortissimo Larvik HK, di fatto 'licenziato' a causa di dissidi con la dirigenza societaria a fine 2010, solo alcuni mesi prima che la squadra completasse l'opera da lui intrapresa trionfando nella Champions League femminile per la prima volta, seguirà la compagna Heidi Løke in terra d'Ungheria.
Se il miglior pivot (donna) del mondo è atteso dal debutto ufficiale con la maglia dell'ambizioso Györi ETO, per il 46enne scandinavo è pronta addirittura la panchina della nazionale magiara, dove Bøhn sostituirà la rumena-ungherese Eszter Mátéfi, il cui bilancio alla guida di Katalin Pálinger e compagne è stato in verità tutt'altro che lusinghiero, tanto per usare un eufemismo.
Tra i numerosi risultati deludenti della gestione Mátéfi, proprio le pesanti sconfitte (agli Europei, alla World Cup di Aarhus eccetera ...) contro la Norvegia hanno impietosamente evidenziato il gap esistente fra la nazionale ungherese e le prime della classe. Un divario che mister Karl Erik, dettosi piacevolmente sorpreso della scelta della federazione magiara, si impegnerà a colmare o quantomeno ridurre. Il 'materiale umano', ovvero il numero di giocatrici di talento a sua disposizione, certamente non mancherà.
Per la prima volta l'Ungheria sarà dunque allenata da un coach non di lingua ungherese. Bøhn è stato preferito ad alternative quali Peter Kovács, ex giocatore ma più recentemente ex allenatore dell'Oltchim Valcea, da cui è stato però esonerato intorno alla metà della passata stagione, e János Hajdu, già sulla panchina della nazionale alle Olimpiadi di Pechino, da dove tornò a casa con un onorevole quarto posto in tasca.
Ancor più clamorosa è forse la notizia che riguarda la veteranissima Trine Haltvik (foto 'd'epoca' in alto), ragazzina di 46 (QUARANTA-SEI) anni che per l'ennesima volta ha deciso di tornare nella bolgia. A tre decenni dal suo debutto nel campionato norvegese, ed a 27 anni dalla sua 'prima volta' in nazionale, l'ex miglior giocatrice del Mondo (riconoscimento conquistato nel lontano 1998), nonchè ex campionessa Mondiale (1999) ed Europea (1998) sarà al servizio del Selbu, squadra di una cittadina non lontana dalla natia Trondheim, recentemente retrocessa dal massimo campionato norvegese alla 'første divisjon', di fatto la seconda divisione del paese scandinavo.
Il campionato parte il prossimo week-end, ma il Selbu, squadra molto giovane (nel cui staff in verità la Haltvik era già in passato) e con poche chances di tornare nell'elite norvegese, farà il suo debutto casalingo Mercoledì 14 Settembre contro lo Sverresborg. Certo che, se l'inossidabile Trine facesse veramente ritorno in campo - e non solo in panchina - nel corso della stagione, sarebbe davvero un record ...